Scena quindicesima. Corinna, il Cavaliere
Cavalier Belfiore
(in fondo alla scena e da sé)
Sola ritrovo alfin la bella Dea,
che invincibil si crede, e a cui più volte
ho già fatto l’occhietto... Ce n’andiamo...
L’occasion può mancar, ed or fa d’uopo
darle l’ultimo assalto; al par dell’altre,
cadrà ne’ lacci miei,
senza rischio scommetter lo potrei.
(accostandosi con aria gentile e modesta)
O voi, d’Apollo prediletta figlia,
perdonate, se ardisco
il bel coro turbare
de’ sublimi pensieri...
Corinna
(attonita)
Qual favella!
Cavalier Belfiore
Una grazia implorar da voi vorrei...
Corinna
(come sopra)
Una grazia! Da me!..
Cavalier BelfioreSì, a voi, che siete
savia al pari che bella,
fidar posso l’arcano del mio core.
Corinna
(con maggior sorpresa)
Un arcan! Ma perché?..
Cavalier Belfiore
(con intenzione marcata)
Ascoso e vivo ardore
mi divampa nel seno, e al vago oggetto
timido ascondo il mio fervido affetto.
Corinna (come
sopra)
Scusate... Io non comprendo...
Perché meco...
Cavalier Belfiore
Mi spiego... Sotto il velo
de’ sacri carmi, io voglio
il segreto svelar: ma sì novizio
son nel linguaggio degli Dei, che a voi
consiglio e aita io chiedo. Ah! sì, sentite,
ed il vostro parer franca mi dite.
Nel suo divin sembiante
tanta beltà risplende,
che in seno a un tratto accende
il più vivace ardor.
Corinna
Ah! Dove mai s’asconde
sì raro e bel portento?
Vinta nel gran cimento,
avria la Dea d’amor.
Cavalier Belfiore
(con intenzione marcata)
Ma un nume sol saria
degno d’un tal tesoro...
E disperato io moro
d’affanno e di dolor.
(cade a un tratto in ginocchio davanti a Corinna)
(Nello stesso tempo, Don Profondo entra dal
mezzo in fondo e vede la scena; ma si ritira sorridendo, ed osserva d’intanto
intanto.)
Corinna
Che fate? Ah! qual deliro!
Cavalier Belfiore
Regger non posso oh Dio!
Voi siete l’idol mio...
Per voi smanio e sospiro,
e se pietà negate,
io qui voglio morir.
Corinna
Così insultarmi osate?
Qual insensato ardir? (Il Cavalier s’alza.)
Cavalier Belfiore
Un tal eccesso è pegno
del più vivace amor.
Corinna
Un tal eccesso è indegno
d’un cavalier d’onor.
Cavalier Belfiore
Dunque non v’è speranza?
Corinna
Partite, o chiamo gente...
Cavalier Belfiore
Martire di costanza,
io l’alma esalerò.
Corinna
Partite, o la arroganza
punire io ben saprò.
Oh! quanto ingannasi - chi così crede
trovar la via - del nostro cor!
Il vivo affetto, - la pura fede
da noi sol meritano - stima ed amor.
Sprezzo e dispetto - destano in petto
questi galanti - insidiator.
Oh! quanto ingannasi - chi così crede
trovar la via - del nostro cor!
Cavalier Belfiore
(Finto è il rigore, - lo so per prova;
così far sogliono - le belle ognor.
Tal resistenza - no, non è nuova,
l’uso la chiede, - ed il decor.
Oggi combattono, - dimani cedono,
e salvar credono - il loro onor.
Finto è il rigore, - lo so per prova;
così far sogliono - le belle ognor.)
(partono)
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