Appartamenti elegantemente mobigliati in casa
di Don Geronio. Sofà, Tavolino, Sedie, ecc.
[Recitativo]
FIORILLA
(ad un servo che parte)
Olà: tosto il caffè.
Sedete.
(Siedono.)
SELIM
Ammiro
Di questo gabinetto i ricchi arredi;
Ma per sì gran beltà come la vostra
Un tempio ci vorria,
E n'avreste uno magnifico
In Turchia.
FIORILLA
Qualche serraglio forse?
È ver che i Turchi son
tanto gelosi?
SELIM
Ah! se un tesoro
Possedessero eguale,
Della lor gelosia sarien
scusati;
Vi amerebbero più che non credete.
(È recato il caffè.)
FIORILLA
Ecco il caffè.
SELIM
(Non posso più!)
FIORILLA
versando, e porgendo)
Prendete.
SELIM
(Che mano delicata!)
FIORILLA
Il zucchero è bastante?
SELIM
(Che maniera elegante!
E che begli occhi
E che foco in lor scintilla!)
FIORILLA
A che pensate mai?
SELIM
Penso a Fiorilla.
FIORILLA
(Il Turco è preso.)
Quante donne amaste?
Quante vorreste averne?
SELIM
Una ne amai, né voleva amar più:
Ma presso a voi
Sento ch'è forza ancor arder d'amore.
Deh! se gradir l'affetto mio volete,
L'unica del mio cor fiamma sarete.
N. 5 Quartetto
FIORILLA
Siete Turchi: non vi credo:
Cento donne intorno avete:
Le comprate, le vendete
Quando spento è in voi l'ardor.
SELIM
Ah! mia cara, anche in Turchia
Se un tesoro si possiede
Non si cambia, non si cede,
Sente un Turco anch'ei l'amor.
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