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Felice Romani
Il Turco in Italia

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  • ATTO PRIMO
    • Scena diciassettesima. Don Narciso, e detti, indi Fiorilla travestita, e colla faccia coperta da un velo, in ultimo Don Geronio
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Scena diciassettesima. Don Narciso, e detti, indi Fiorilla travestita, e colla faccia coperta da un velo, in ultimo Don Geronio

 

NARCISO
Perché mai se son tradito
Crudo amor il cor m'accendi?
O l'amante alfin mi rendi,
O mi dona libertà.

(Don Narciso si perde tra la folla: esce allora Fiorilla seguita da un Coro di sue amiche.)

CORO
Evviva d'amore
Il foco vitale,
Delizia del core,
Del mondo piacer.

FIORILLA
Chi servir non brama amor,
S'allontani: io l'ho con me.
Per domar superbo core
Arco e face Amor mi diè.

SELIM
Che bel canto! che presenza!

GERONIO
Qui mia moglie ha da venire,
Voglio fare ... voglio dire ...
Se la trovo sentirà.

FIORILLA
Vago e amabile straniero!

SELIM
Bella ninfa!

GERONIO
(Chi s'appressa?)

NARCISO
(Par Fiorilla.)

GERONIO
(Sembra lei.)

POETA
(Qui Geronio, qui l'amante!)

SELIM
Deh! scoprite il bel sembiante.

ZAIDA
(Siam da capo: è già cambiato.)

SELIM
Vi scoprite, vi scoprite.

FIORILLA
Infido! ingrato!
Così m'ami?
Guardami, guardami.

(Si toglie il velo, e tutti coloro ch'erano accorsi a vedere gridano.)

FIORILLA, poi SELIM, ZAIDA, NARCISO, GERONIO
Ah! che il cor non m'ingannava,
Certi sono i torti miei.
Io mi sento in faccia a lei
Dallo sdegno lacerar.

SELIM
Ah! che il cor non m'ingannava,
Osservava i passi miei.

POETA
Questa scena ci mancava
Per compire i versi miei.

SELIM
Io non oso in faccia a lei
Per vergogna il ciglio alzar.

POETA
Vi è sorpresa a cinque e a sei,
Gran finale si può far.

ZAIDA
(volgendosi dispettosa a Fiorilla che dispettosa egualmente le risponde)
Vada via: si guardi bene
Di cercar l'amante mio.

FIORILLA
Quel signor non le appartiene.
Qui con lui restar vogl'io.

SELIM
Ma sentite ... vi calmate.

NARCISO
(a Geronio)
Voi che dite? Non parlate?

GERONIO
Presto a casa, a casa presto ...

ALBAZAR
Che disordine è mai questo?

POETA
Oh! che scena singolar!

ZAIDA
Lo vedremo, lo vedremo ...

FIORILLA
A veder ci sarem due.

ZAIDA
Mia signora, non la temo.

FIORILLA
Le civette pari sue ...

ZAIDA
Le pettegole sue pari ...

FIORILLA, ZAIDA
Saprò bene castigar.

ZAIDA
(quasi azzuffandosi)
Come! come! a me pettegola!

FIORILLA
Cospetto! a me civetta!

ZAIDA
Sei tu sola la pettegola,

FIORILLA
Sei tu sola la civetta,

ZAIDA, FIORILLA
Frasca, sciocca, impertinente ...
Che maniera di parlar!

SELIM
Cosa fate? Olà placatevi.

GERONIO
Quale sdegno ... qual rumore?

NARCISO
Ma Fiorilla vergognatevi ...
Zaida oibò! ... non hai rossore.
Deh! parlate colle buone,
Non vi state a cimentar.

POETA
(godendo dello spettacolo)
Seguitate ... via ... bravissime!
Qua ... ... bene; in questo modo
Azzuffatevi, stringetevi,
Sgraffi ... morsi ... me la godo.
Che final! che finalone!
Oh! che chiasso avrà da far.

Stretta del Finale

FIORILLA, ZAIDA, NARCISO, ALBAZAR, POETA, GERONIO, SELIM
Quando il vento improvviso sbuffando
Scuote i boschi, e gli spoglia di fronde;
Quando il mare in tempesta mugghiando
Spuma, bolle, flagella le sponde:
Meno strepito fan di due femmine
Quando sono rivali in amor.

 




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