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Felice Romani
Il Turco in Italia

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  • ATTO PRIMO
    • Scena undicesima. Don Narciso in disparte, Fiorilla, Selim, Don Geronio
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Scena undicesima. Don Narciso in disparte, Fiorilla, Selim, Don Geronio

 

NARCISO
(Ciel che vedo! L'incostante
Già del Turco è fatta amante.)

FIORILLA
E domandavi il favore
Di baciarvi ... la zimarra.
(Costringe il marito a baciare la vesta del Turco.)

GERONIO
Di baciarvi, sì signore.
La zimarra, sì signore,
Presto, presto, presto, qua.

SELIM
Io stupisco, mi sorprende,
Son gli italici mariti
Più de' Turchi assai compiti,
Sono pieni di bontà.

FIORILLA (Oh! che scena!) Dite bene:
(Vecchio stolido) i mariti
(Me la godo!) son compiti,
Sono pieni di bontà.

GERONIO
(Maledetto!) dice bene:
(Ah! pettegola!) i mariti
(Crepo, schiatto) son compiti,
Sono pieni di bontà.

NARCISO
(Ah! lo vedo: i torti miei,
Sventurato, son compiti.
Giusto amor! Deh! sian puniti
Tanti oltraggi che mi fa.)

SELIM
Io stupisco, mi sorprende, ecc.
(Narciso si avanza e dirige il discorso a Geronio: allora tutti si pongono intorno a Geronio tirandolo in disparte a vicenda.)

NARCISO
Come! Sì grave torto
Soffrir potete in pace?

SELIM
Che vuol da voi l'audace?

GERONIO
Nulla, nulla.

FIORILLA
Che mai pretende?

GERONIO
Niente, niente.

FIORILLA
Che dire intende?

SELIM
Nol voglio in mia presenza.

GERONIO
Politica ... prudenza!

NARCISO
Sentite,

SELIM
Qua.

NARCISO
Sentite,

FIORILLA
Via su.

GERONIO
Ma sono stufo omai,
Che non ne posso più.

SELIM
(appressandosi a Fiorilla, e parlandole in disparte)
Teco parlar vorrei,
T'attendo in riva al mar.
(Costar mi fan dispetto,
È meglio uscir di qua.)

FIORILLA
(a Selim)
Ma pria di lasciarmi
Volgetemi almeno
Il ciglio sereno,
Un guardo d'amor.
(Quei due seccatori
Si rodano il cor.)

SELIM
(per partire, e ritornando indietro; a Fiorilla)
Ma pria di lasciarvi
Volgetemi almeno
Il ciglio sereno,
Un guardo d'amor.
(Quei due seccatori
L'assediano ognor.)

NARCISO
(a Geronio)
Dovreste mostrarvi
Men debole almeno:
Mirate: son pieno
Per voi di rossor.
(Mi straziano l'alma
Lo sdegno e l'amor.)

GERONIO
(a Narciso)
Non posso spiegarvi
La rabbia che ho in seno:
Son tutto veleno,
Son tutto furor.
(Ma pure mi calma
Del Turco il timor.)

(Partono Selim, Fiorilla, Narciso da parte opposta: resta in iscena Geronio che passeggia a lunghi passi.)




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