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Giuseppe Foppa
Sigismondo

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  • ATTO SECONDO
    • Scena sedicesima. Odesi rumor d’armi in lontano, dopo cui coro in gran distanza, indi Sigismondo, poi Ulderico con seguito: infine Aldimira e Ladislao
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Scena sedicesima. Odesi rumor d’armi in lontano, dopo cui coro in gran distanza, indi Sigismondo, poi Ulderico con seguito: infine Aldimira e Ladislao

 

Coro
O sorte barbara!
Fuggasi, fuggasi!..

(Esce Sigismondo spiegando tutto il disordine della sconfitta. E’ solo.)

Sigismondo
Vincesti, iniqua sorte! ecco distrutte
sul fior le mie speranze!.. I suoi trofei
spiega dovunque morte!..
Ebben, con alma forte
offriamo il sen di mille acciari al lampo,
e segni gloria il mio morire in campo.
(va per salire, e comparisce il coro dalla montagna)

Coro
Ah fuggi!.. ah salvati!..
Scampo non v’è!

Sigismondo
Vil non è Sigismondo. Sia funesta
la sorte pur, ei vuol pugnar...
(per andare)

(Esce Ulderico, con seguito, che disarma Sigismondo.)

Ulderico
T’arresta!
Si disarmi.

Sigismondo
(fremendo)
O destino!

Ulderico
Poi la donna...

Ladislao
(di dentro)
Inseguitela!

Aldimira
(di dentro)
Soccorso!

Sigismondo
(smaniosissimo)
Si persegue Egelinda!..

Ladislao
(di dentro)
Viva o morta la voglio...

Aldimira
(esce inseguita da Ladislao, che tenta di trattenerla)
Lasciami, traditor!..

Sigismondo
(contro Ladislao)
Olà! che fai?..

Ladislao
Il Re!.. oh dio!..

Ulderico
Si soccorra...

(Ladislao, nel movimento suo di trattenere Aldimira e nell’atto che dessa gli sfugge, s’inciampa e rotoloa giù dal pendio. Viene raccolto dalle guardie che lo fanno sedere su d’un masso.)

Aldimira
Ei mi volea estinta!..

Sigismondo
Empio! mi rendi
ragion dell’opre tue...

(Ladislao cogli occhi incantati indica d’esser in pieno stordimento per la caduta.)

Parla... m’intendi?

Ladislao
(parla come uomo fuori di sé)
Sì... Aldimira... tre lustri
son già che l’ho tradita... ella è innocente...
ho ingannato il mio Re!..

Sigismondo
Empio!..

Ulderico
(trattenendolo)
Ti frena...

Aldimira
Rendimi la mia gloria!..

(Sigismondo vorrebbe parlare, ma non glielo permettono.)

Ulderico
Dammi la figlia mia...

Aldimira
Consorte ingrato...

Ulderico
Da me t’invola!...

Sigismondo
(a Ladislao)
Io sono un disperato!
Alma rea! il più infelice
son per te d’ogni mortale!
E’ per me già nulla il mondo!
O dolor che non ha eguale!

(Ladislao viene circondata dall guardie.)

(ad Aldimira e ad Ulderico)
Il rimorso, il pentimento
son tiranni del mio cor.
(Sigismondo resta in oppressione.)

Coro
Chi non piange al suo tormento!
Chi mai regge a tanto orror!

(Sigismondo si scuote dal suo abbattimento e parla verso Aldimira.)

Sigismondo
Ella m’odia!

Aldimira
(Ah no, t’adora!)

Sigismondo
M’abbandona!

Aldimira
Ah no, t’inganni!

Sigismondo
Ciel! che dici!

Aldimira
Io t’amo ancora.

Sigismondo
Tu sei mia!
Aldimira Sì, tua son io.

Sigismondo
(ad Aldimira)
Ah se m’ami, idolo mio,
qual maggior felicità!
Più non sento le mie pene,
più bramare il cor non sa.
(ad Ulderico)
Fremi pur, io non ti temo,
gloria morte a me sarà.

Coro
(ad Ulderico)
Cedi omai, se giusto sei:
(a Sigismondo)
Sì che merti amor, pietà.

(Sigismondo parte fra le guardie.)

 




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