Coro
Un traditor -Con empio ardir,
Minaccia penetrar, a reo disegno
Fra questi sacri orror. -Morte all’indegno.
Lontan rumor, -Dubbi aggirar
S’ode d’incerto pié. -Chi mai sarà?
Ah forse il giovin re!
Se fosse il traditor!
In tanta oscurità! - O Dio vendicator,
Scoprila al mio furor - L’empio si svenerà.
Cadrà. Morrà.
(Si disperdono e scondono fra le volte;; poi Oroe con Arsace.)
Arsace
Qual densa notte! -ove scendiamo! e
quale
Invincibil terror il cor m’assale.
Un raccapriccio. Un tremito. Un orrendo
Presagio che m’agghiaccia. Io non saprei
Perché, ma piango.
Oroe
Al grande istante or sei.
Snuda quel ferro... Ardire!
Non pensar che a ferire.
Arsace
Ma chi ferir degg’io!
La vittima dov’è?
Oroe
La guida un Dio.
(si ritira)
Arsace
Tremendo arcano! Ah il solo Assur! Oh padre
Sì, a pié della tua tomba,
A te lo immolerò.
(va aggirandosi, e si perde di vista)
(Assur si presenta da parte oposta.)
Assur
Fra questi orrori,
Furie che m’agitate,
Reggete i passi miei, l’acciar guidate.
Orgoglioso rival, a mie vendette
T’abbandona la sorte.
Qui troverai la morte
E la tomba.
(va sperdendosi fra le volte)
(Semiramide dal fondo.)
Semiramide
Già il perfido discese;
Fra queste opache tenebre celato
Attende la sua vittima; ma armato
È il braccio d’una madre. Oh tu, che sposo
Io più nomar non oso, accogli intanto
D’un cor pentito e desolato il pianto.
Al mio pregar t’arrendi;
Il figlio tuo difendi.
Perdonami una volta,
Abbi di mi pietà...
(resta sospirosa a piè della tomba di Nino)
Arsace
(ritornando da opposta parte)
Dei! qual sospiro!
Padre, sei tu?
Assur
(ritornando)
Dove m’aggiro?
Semiramide
Oh! cielo!
Assur
Chi geme? Ah! forse...
Arsace
Oh madre!
Semiramide
Io tremo!
Assur
Io gelo.
Semiramide, Arsace e Assur
L’usato ardir, - Il mio valore dov’è?
Dov’è il mio cor? - Ah! il sento languir
In tanto orror. - Che mai sarà di me?
Che far dovrò? - Misera(o), oh Dio, nol so!
(Restano in analoghe attitudini di terrore e di affanno.)
Oroe
(dietro la tomba con suono solenne)
Ninia, ferisce!
Assur
(colpito)
Ninia!
Arsace
(riconosce la voce)
Assur!
Semiramide
(del pari)
Il figlio!
Assur
(come sopra)
Arsace!
Ov’è?..
(cercandosi fra l’oscurità)
Arsace
Pera!
Semiramide
Si salvi!
Arsace
Padre mio,
Ecco la tua vendetta.
(Mentre tenta ferire Assur, che lo cerca in altra parte, Semiramide gli si
presenta, ed egli la ferisce credendola Assur.)
Iniquo, mori...
Semiramide
(cadendo dietro la tomba di Nino)
Oh Dio!
Oroe
Magi... Guardi...
(compariscono in gruppi i Magi con fiaccole e le guardie.)
(segnando Assur che rimane sorpreso)
di Nino...
L’uccisore arrestate.
Ninia in Arsace, e il vostro re mirate.
(Tutti si prostrano avanti Ninia.)
Assur
(disarmato)
Egli Ninia! Oh destino!
Arsace
(veggendosi avanti Assur)
Tu vivi? Ma chi dunque io là svenai?
E questo sangue?
Oroe
Il Cielo è pago omai.
Compiuta è la vendetta.
Vieni. Colui sia tratto alla sua sorte.
Assur
Più orrendo a me di morte
E il vederti mio re.
(nel mentre fa per partire fra le guardie, s’avvede di
Semiramide estinta dietro la tomba)
Ma... oh gioia! ancora
Di me più disperato
Posso lasciarti.
(con feroce esultanza)
Là, superbo, mira:
Contempla l’opra tua... Guarda chi spira.
Oroe
(frapponendosi)
Ah! no...
Arsace
Lascia...
Assur
(con forza e gioia)
È tua madre.
(vien condotto dalle guardie)
Arsace
(con raccapriccio ed angoscia)
Mia madre! ed io! che orror! ed io potei!
Ma voi, barbari Dei, voi che guidaste
La destra, i colpi!
(con impeto)
Ah! dov’è quell’acciaro?
Rendilo al mio furore.
Odiosa, funesta,
È a me la vita omai...
(cerca ferirsi: è trattenuto da Oroe, fra le di cui braccia s’abbandona
svenuto)
Oroe e Coro
Ferma... T’arresta.
Coro generale
Vieni, Arsace, al trionfo, alla reggia,
Del dolore all’eccesso resisti;
Tu de’ Numi al volere servisti:
Lieta omai fia l’Assiria con te.
Vieni, il popolo esulta, festeggia;
Vegga, adori il novello suo re.
(La scena si rempie di satrapi, Grandi e popolo.
Quadro analogo.)
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