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Gaetano Rossi
Semiramide

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  • ATTO PRIMO
    • Scena seconda. Aperte le porte, la scena va riempiendosi di babilonesi d’ambi i sessi, di stranieri, di donzelle; tutti recano offerte e si dispongono; poi si canta il seguente:
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Scena seconda. Aperte le porte, la scena va riempiendosi di babilonesi d’ambi i sessi, di stranieri, di donzelle; tutti recano offerte e si dispongono; poi si canta il seguente:

 

Coro

Belo si celebri, Belo s’onori;

Suoni festevoli, mistici cori

All’aura ecchegino in si bel dì.

È sacro a Belo un si gran dì.

Dal Gange aurato, dal Nilo altero,

Dal Tigri indomito, dall’orbe intero

Venite, o popoli, in si bel dì.

È sacro a Belo questo gran dì.

In tanta gloria vorrà dal cielo

Fra noi propizio discender Belo,

Lieta l’Assiria render così.

 

(Entrano gl’Indiani, recando incensi e offerte varie. Dopo essi Idreno; s’appressano al santuario.)

 

Idreno

Là dal Gange a te primero

Reco omaggi, o Dio possente!

Or sorridi tu clemente

A’ bei voti del mio cor

E mercede trovi omai

Un costante e vivo amor.

 

Coro

In tal dì l’Assiria omai

Vegga al trono un successor.

 

(Grandi e satrapi che precedono e accompagnano Assur, seguito da schiavi, che recheranno le offerte.)

 

Assur

Sì, sperate; sì, esultate;

Cangierà d’Assiria il fato.

Questo giorno desiato

D’alti eventi il dì sarà.

Al suo trono il successore

La regina sceglierà.

La mia fede, il mio valore

Obliare non vorrà.

 

Idreno

E tu speri?

 

Oroe

(grave)

E tu pretendi?

 

Assur

Di regnar di Nino al trono.

 

Oroe

Tu?... (che orror!)

 

Assur

Sai pur ch’io sono.

 

Oroe

(marcato)

So chi è Assur. Sì, tutto io so.

 

Idreno, Assur e Oroe

(A quei detti, a quell’aspetto

Fremer sento il cor nel petto

Celo a stento il mio furor/terror.)

 

Coro

Ma di plausi clamor giulivo echeggia,

Di lieti suon fragor già la festeggia.

Qual Dea nel suo fulgor già s’avvicina.

Ah! vien, de’ nostri cor bella Regina.

 

 

 




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