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Gaetano Rossi Semiramide IntraText CT - Lettura del testo |
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Scena tredicesima. Le guardie reali precedono la pompa e si dispongono; indi i satrapi col loro seguito; Oroe coi Magi e ministri che portano un’ara. Succedono Idreno, Assur, Arsace col proprio corteggio; al fine Semiramide con Azema e Mitrane e dame e schiavi. Il popolo si distribuisce nel fondo e fra le colonne; la marcia è alternata dal seguente
Coro Ergi omai la fronte altera Regio Eufrate: esulta o spera; Di tue speme sorse il dì. Oggi avrà l’Assiria un Re. Di tue glorie lo splendore Sosterrà col suo valore. Tornerà di Belo i dì, Tu sarai dei fiume il re.
Coro di magi E dal ciel placati, o Numi, Deh! su di noi volgete i lumi; Il destin di questo regno Proteggete in si gran dì. Da voi scelto, di noi degno Sia felice il nostro re.
(Durante il coro Semiramide salirà in trono; al di lei fianco, sui gradini, Azema; e Assur, Arsace, Idreno ai lati; Oroe nel mezzo. I satrapi circondano il trono.)
Semiramide I vostri voti omai, - Prenci, popoli, Magi, Eccomi a secondar. E già rispose Al voto mio segreto Fausto il Libico Giove. Io scelsi. Or voi Dovete pria giurar, qualunque sia, D’adorar, rispettar la scelta mia. Giuri ognun ai sommi dei D’obbedire ai cenni miei. A quel Re che dono a voi Giuri omaggio e fedeltà.
Tutti Giuro ai Numi, a te Regina, D’obbedire ai cenni tuoi, A quel Re che doni a noi Giuro omaggio e fedeltà.
Semiramide L’alto eroe, che dell’Assiria Alla gloria ed al riposo Scelsi re... sia pur mio sposo.
Assur, Idreno, Oroe, Arsace e Azema Sposo?.. (Oh cielo!)
Semiramide E quest’eroe A voi caro, al cielo, a me, Questo sposo, questo re, Adoratelo in Arsace.
(Sorpresa, gioia, fremito relativo.)
Arsace Io?
Assur e Idreno Che intendo!
Coro Viva Arsace!
Oroe (Quale orror!)
Assur (Oh furor!)
Azema e Arsace (Oh colpo orrendo!)
Coro Viva Arsace, il nostro re!
Assur (a Semiramide) E così tradir tu puoi La mia speme, i dritti miei? (ai satrapi) Su noi dunque, eterni Dei! Uno Scita regnerà? E l’Assiria il soffrirà? (a Semiramide) Pensa almeno...
Semiramide Taci e trema.
Idreno Se in tal dì tu sei felice, Se mercé sperar mi lice, Deh, tu Azema a me concedi E consola un fido amor.
Semiramide Sì, l’avrai.
Arsace (non contenendosi) Tu Azema!... (ed io!) Ma... Regina... sappi... (oh Dio!) Non è il trono la mercede Che ti chiede questo cor.
Semiramide Tutto merti. Andiam. Ci unisci, Oroe, tu.
(Al cenno s’avanzano i ministri coll’ara.)
Oroe (marcato) Regina!
Semiramide (segnando Arsace) Assiri, Nino e il figlio in lui vi rendo...
(In questo un tuono sotterraneo, e fulmine.)
Ah!... che avviene? Dei, che intendo! Qual segnal rinnova il cielo! È di sdegno?... È di favor?...
Insieme Qual mesto gemito - Da quella tomba Qual grido funebre - Cupo rimbomba, Mi piomba al cor! Il sangue gelasi - Di vena in vena, Atroce palpito - M’opprime l’anima, Respiro appena - Nel mio terror.
Semiramide Ma che minacciano - Gli Dei, che vogliono!
Tutti La tomba scuotesi! - Ah! della morte Destra invisibile - Schiude le porte...
(Attenzione, terrore universale; tutti rivolti alla tombra: s’apre la tomba.)
Semiramide (con raccapriccio) (E chi?... oh destino! - Egli, lo sposo!)
(Si presenta sulla porta l’ombra di Nino.)
Tutti L’ombra di Nino!
Semiramide Ove m’ascondo?
Assur Guardar non l’oso.
Tutti Oh quale orror!
Semiramide (agitata) D’un Semidio che adoro, Ombra, da noi che vuoi?
Assur (con fremito mal frenato) Chi ti guidò dall’erebo, Terribil ombra, a noi?
Idreno Dal labbro formidabile Palesa i cenni tuoi.
Semiramide Parla, a punir venisti? Venisti a perdonar? Pronunzia omai se Arsace...
L’ombra di Nino Arsace, regnerai, Ma vi son colpe da espiarsi in pria. Ardito scendi nella tomba mia: Vittima offrir al cener mio dovrai. Ascolta dal pontefice consiglio; Pensa al tuo genitor, servi a mio figlio.
Arsace T’obbedirò. Securo - Là scenderò. Tel giuro Ma qual sarà la vittima - Che a te svenar dovrò? Tu taci?... Fremi?...
Tutti Ei tace! Freme!
Assur e Semiramide (Oh cielo!)
Arsace E già ci lasci?
Tutti Ei s’allontana!
Semiramide e Assur (Io tremo.)
Semiramide Ombra del mio consorte, Il pianto mio tu vedi. Deh! lascia che a’ tuoi piedi Là... in quella tomba...
L’ombra di Nino Arrestati, Rispetta le mie ceneri Allor che i Dei lo vogliano, Allor ti chiamerò. (Rientra; la porta si chiude.)
Tutti Che orror!
Semiramide Io moro!
Tutti Ah! sconvolta nell’ordine eterno È natura in si orribile giorno. Nume irato dischiude l’averno; Sorgon l’ombre dal nero soggiorno. Minacciosa erra morte d’intorno, L’alme ingombra d’angosce d’orror! Atro evento! prodigio tremendo! Tutto annunzia dei Numi il furor.
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