Scena terza. Semiramide
e Assur
Semiramide
(severa)
Assur, i cenni miei
Fur sacri, irrevocabili...
Assur
(marcato)
E sinora,
Regina, io li adorai.
Di me più fido non avesti... il sai.
Ed altra alle mie cure, alla mia fede
Sperai da Semiramide mercede,
E me ne lusingavi in que’ momenti.
Semiramide
(con fremito)
Oh tu! Che mai ricordi! e non
paventi?
Tu la vedesti pur... l’udiste l’ombra
Irritata di Nino a noi d’intorno
Forse adesso invisibile... e tu ardisci!
(a mezza voce e con fiero rimprovero)
Tu, che al tuo re nel seno
Morte versasti?
Assur
(amaramente)
E chi apprestò il veleno?
Di morte il nappo a me chi porse?
Semiramide
Oh taci!
Perfido! L’arti tue vili e fallaci
Me seduceano incauta. Me di Nino
Dal talamo, dal soglio
Già scacciata spingevi.
Assur
E a chi allor prometevi
Quel talamo, quel soglio?
Semiramide
(fissan do Assur)
A me restava allora
Un figlio, dolce mia speranza ancora;
Egli perì.
Assur
S’egli vivesse, il soglio
Non premeresti or forse più.
Semiramide
Felice
Al figlio mio del mondo
L’impero io cederei.
Ma quel figlio perdei!
(fissandolo come sopra)
Misera! e forse
La stessa man che uccise il genitore...
Assur
(deciso)
Ma tu regni.
Semiramide
E tu vivi? Oh quale orrore!
(fiera e dignitosa)
Se la vita ancor t’è cara
Va. t’invola a’ sguardi miei;
Io l’aspetto non saprei
Più soffrir d’un traditor.
Assur
(con fierezza, marcato)
Pensa al men, Regina, in pria
Chi mi spinse al tradimento,
Che d’Assur potria un accento
Involarti soglio e onor.
Semiramide
Dèi tremarne: pria cadresti.
Assur
Solo forse non cadrei.
Semiramide
Meco è Arsace! degli Dei
Ei mi salva col favor.
Assur (affatto marcato)
Il favor, tu, degli Dei?
Scendi e trema nel tuo cor.
a 2
Assur
Quella ricordati
Notte di morte;
L’ombra terribile
Del tuo consorte,
Che minaccioso
In fra le tenebre,
Il tuo riposo
funesta ognor.
I tuoi spaventi,
I tuoi tormenti,
Le angoscie, i palpiti
Leggier supplizio
Sono al colpevole
Tuo ingrato cor.
Semiramide
Notte terribile!
Notte di morte!
Tre lustri corsero,
E del consorte
L’ombra sdegnosa,
In fra le tenebre,
L’indegna sposa
Minaccia ognor!
I miei spaventi,
I miei tormenti,
Le angoscie, i palpiti,
A tuo suppizio
Gli Dei rivolgano,
Perfido cor.
Semiramide
Ma implacabile di Nino
Non è l’ombra, né il destino;
È da lor protetto Arsace;
Ei per me si placherà.
Assur
Quella vittima rammenta
Che di Nino l’ombra aspetta;
Alla giusta sua vendetta
Da me forse pria l’avrà.
Semiramide
In Arsace adora intanto
Il tuo re...
Assur
(fierissimo)
Ma Arsace!
(Musica festevole nella reggia.)
Semiramide
Senti!
Questa gioia! Quei concenti!
Il trionfo si festeggia
Del mio sposo, del tuo re.
Assur
Ma funesto in ciel lampeggia
Forse un astro ancor per te.
a 2
Semiramide
La forza primiera
Ripiglia il mio core,
Regina e guerriera
Punirti saprò.
L’istante s’affretta
Felice, bramato!
Tu trema, spietato,
Cader ti vedrò.
Assur
La sorte più fiera
Già sfida il mio core,
Regina e guerriera
Temerti non so.
Si compia, s’affretti
L’acerbo mio fato,
Ma pria vendicato
Almeno cadró.
Interno del Santuario.
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