Scena nona. Satrapi da
varie parti, e Assur
Assur
Eccomi. Ebbene! E che recate
Agitati così? che fu? Parlate.
Coro
Ah! la sorte ci tradì.
Più di vendetta omai speme non c’è.
Non v’è soglio più per te.
Assur
Più vendetta? più soglio? e
perché?
Coro
Oroe dal tempio escì...
Al popolo, al guerrier
Da noi mossi a furor -si presentò-
Nino, il Ciel, parlare ei fe...
Quel vil popolo atterrì,
Il tuo nome desta orror.
Sull’Assiria al nuovo dì
Uno Scita regnerà.
Ah la sorte ci tradì.
Più vendetta omai non c’è;
Non v’è soglio più per te.
Assur
(con energia)
Sì, vi sarà vendetta. Io vivo ancora.
Io solo basto. Per ignota via,
Di Nino nella tomba
Là si discende... Io solo
L’empio a svenar, a vendicarvi io volo.
Trema, Arsace... Ah! che
miro?
(s’avvia alla tomba... s’arresta ad un tratto, come colpito da un oggetto
terribile... da visione spaventevole)
Su quella soglia! e che! folle! deliro?
(s’avanza, e con raccapriccio)
Qual mano! man di ferro mi respinge?
E chi? Desso! Oh quai sguardi! un brando stringe,
S’avventa a me. Fuggiamo. Ah! ch’ei m’arresta.
Lasciami. Il crin m’afferra.
D’un pié sfonda la terra...
L’abisso ei me l’addita.
Ei mi spinge. Ah no! Ciel! né poss’io
Da lui fuggir?... Come salvarmi! Oh Dio!
Deh! ti ferma, ti placa, perdona.
Togli a me quel terribile aspetto.
Quell’acciaro già sento nel petto.
Quell’abisso mi colma d’orror.
Alla pace dell’ombre ritorna,
Ah! pietà dell’oppresso mio cor.
Coro
(sottovoce, osservandolo)
E che avvenne! a chi parla! ei
delira,
Geme, smania, affannoso sospira.
Che mai turba, atterrisce quel cor?
Ah! signore... Assur!
Assur
(con voce sommessa)
Tacete.
Oh!.. fuggite...
Coro
Su, ti scuoti.
Assur
Ei minaccia... lo vedete?
Coro
Chi?
Assur
V’è ancor?
Coro
Tu sol con noi
Qui tu sei.
Assur
(a poco a poco girando lo sguardo)
Ma come? e voi?
(rianimandosi)
Là finor... sparì!... respiro,
Fu deliro!... un sogno!... ed io!
Io d’un’ombra! Oh mio rossor!
Se un istante delirai,
Se a voi debol vi sembrai,
D’un avverso Dio fu incanto,
Ma atterrirmi invan tentò.
Quei Numi furenti - Quell’ombre frementi,
L’orror delle tombe - Vo ardito a sfidar.
De’ Numi, del fato - Dell’ombre di morte
Quest’anima forte - Saprà trionfar.
Coro
De’ Numi, del fato, - dell’ombre, di morte,
Un’anima forte - saprà trionfar.
(Assur entra ardito. Il coro si disperde.)
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