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Giuseppe Foppa
Il signor Bruschino

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  • ATTO UNICO
    • Scena sesta. Gaudenzio, poi Bruschino padre, un servitore, infine Florville
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Scena sesta. Gaudenzio, poi Bruschino padre, un servitore, infine Florville

 

Gaudenzio
Buon giovane! Venia da per se stesso...
Che ha fatto poi?.. suo padre
è un uom fiero piuttosto e puntiglioso.
Ma dovrà perdonargli..

Bruschino
(di dentro)
Ho inteso, ho inteso...
(Gaudenzio si mette in ascolto.)

Gaudenzio
Quest’è Bruschino padre!..

Bruschino
(di dentro)
Poco di buono!

Gaudenzio
Con chi l’ha? sentiamo.
(si mette un poco in disparte)

(Esce Bruschino con qualche impeto.)

Bruschino
Andate un po’ a far nascere dei figli!..
Uh che caldo!.. ecco i frutti che ne avete...
Debiti... giuoco... uh!.. uh!..

Gaudenzio
Amico.
(avvicinandosi a Bruschino che non s’avvede di lui sennon allora che s’urtano insieme)

Bruschino
Avrà a sentirmi!..

Gaudenzio
Adagio un poco!..

Bruschino
Signor Gaudenzio mio!..
(S’abbracciano)

Gaudenzio
Signor Bruschino!

Bruschino
Perdonatemi! Smonto
ora di legno... uh che dolor!.. che caldo!
Sento che il locandiere Filiberto,
che conosco assai ben, sparse qui attorno
gl’indegni portamenti
di quel signor mio figlio, e... ben vedete...
Uh! che caldo!.. voi già mi conoscete
Mi va il sangue alla testa!..

Gaudenzio
Amico, allegri...
E’ rimediato.

Bruschino
Sì?

Gaudenzio
L’amico è in gabbia.

Bruschino
Che?

Gaudenzio
L’ho qui in casa.

Bruschino
In casa

Gaudenzio
Ed ha operato
la medicina, ed è tutto cambiato.

Bruschino
Troppo presto! Nol credo. E’ una finzione.
Uh che caldo!.. è una burla!

Gaudenzio
Ma vi prego
di vederlo...

Bruschino
Vederlo! oibò! non voglio
neppur sentirlo a nominar.

Gaudenzio
Per bacco!
Farò io. Chi è di .

(Esce un servitore.)

Venga il signor Bruschino suo figliuolo.

(Il servitore parte.)

Bruschino
Non voglio, dico!

Gaudenzio
Eh via,
non siate puntiglioso!

Bruschino
Io!.. uh vi perdeono.

Gaudenzio
E giacché mostra vero pentimento
si può...

Bruschino
Cosa si può?

Gaudenzio
Far queste nozze.

Bruschino
Nozze!.. uh che caldo!.. oibò!

Gaudenzio
Che fece poi?
Gioventù, leggerezze... in confidenza,
e noi che abbiamo fatto
in quei tempi?.. intendetemi?

Bruschino
Uh! non me lo ricordo!

Gaudenzio
Or via, parliamo
da uomini una volta e concludiamo.
Per un figlio già pentito
parli a voi paterno affetto,
poi il nodo sia compito
dal dovere e dall’amor.

Bruschino
Voi lo dite!.. lo volete!..
Bolle il sangue e bolle assai!

(Esce Florville e resta in disparte.)

Florville
(Al cimento andiamo omai.)

Bruschino
(Uh che caldo!.. e lo degg’io..
Indeciso è questo cor.)
(Bruschino resta fantasticando da sé. Gaudenzio s’avvede di Florville e lo fa avvicinare a Bruschino)

Florville
Tremo tutto... signor mio...
Quasi, oh dio! mi manca il cor.

Gaudenzio
Via coraggio... ci son io...
non temte, fate cor.

Florville
(sommessamente a Bruschino colla testa bassa)
Caro padre, deh perdono!
Degli error pentito io sono.

Bruschino
Chi è costui?
(gli solleva la testa, lo guarda)

Florville e Gaudenzio
Son/è vostro figlio!

Bruschino
Chi è costui?

Florville e Gaudenzio
Bruschino...

Bruschino
Un corno!

Florville
(affettando disperazione)
Ah previdi il mio periglio!

Gaudenzio
(severamente a Bruschino)
Ehi! scherzate!..

Bruschino
(sbuffando)
Uh!

Gaudenzio
Arrossisco!

Florville
(Poveruom! lo compatisco!)

Gaudenzio
(come sopra)
Ehi!..

Bruschino
Uh!

Gaudenzio
Ebbene?

Bruschino
Uh che caldo!
Io nol vidi in vita mia,
io non so chi diavol sia.
Lo capite sì o no?

Gaudenzio
Rinegate il figlio vostro
per un stolido puntiglio!
Ah che in voi ravviso un mostro
cui natura ha già in orror.

Bruschino
Cosa andate naturando?
Cosa state borbottando?
Voi due pazzi mi sembrate;
non vi bado e me ne vo.
(per andare)

(Florville lo trattiene e gli si inginocchia dinanzi.)

Florville
Ah?

Gaudenzio
Fermate!

Florville
Padre!

Bruschino
(s’inginocchia davanti a Florville)
Figlio!

Florville
Deh per grazia consolatemi!

Bruschino
Deh per grazia andar lasciatemi...

Gaudenzio
Eh su!..

Florville
Ah padre!

Bruschino
Ah figlio!

Gaudenzio
Al diavolo!..
Su finitela in buon ora!..
(Levandosi tutti.)

Bruschino
Eh lasciatemi in malora!
Uh che caldo! che oppressione!
Dal velen mi strozzerei...
Va crepandomi il polmone!
Voglio andar dal Delegato,
qui venir lo fo a drittura,
Uh che caldo! l’impostura
smascherata resterà.
Poi vi fo mostrare a dito
dapertutta la città.

Gaudenzio
Eh vergogna, puntiglioso!
Eh tornate alla ragione!
Rinegate vostro figlio!
Poverin, fa compassione!
Venga pure il Delegato,
venga tosto a dirittura
smascherata l’impostura
sì fra poco resterà.
Poi vi fo mostrar a dito
dapertutta la città.

Florville
cedete, o padre, ancora!
Deh, tornate alla ragione!
Rinegate vostro figlio!
Ah signore! compassione!
Venga pure il Commissario,
venga tosto a dirittura,
smascherata l’impostura
sì fra poco resterà.
Poi sarà mostrato a dito
qualchedun per la città.

(Partono tutti.)

 

Stanze nel castello.

 




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