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Luigi Romanelli
La pietra del paragone

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  • ATTO SECONDO
    • Scena sedicesima. La Baronessa e Macrobio; Pacuvio e Donna Fulvia, che si avanzano
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Scena sedicesima. La Baronessa e Macrobio; Pacuvio e Donna Fulvia, che si avanzano

 

Baronessa
Che ne dite, Macrobio? io non ci trovo
Questa gran somiglianza.

Macrobio
Io son d'avviso,
Che non v'è differenza in quanto al viso.

Baronessa
Diamine! siete cieco? il Capitano
È assai di lei più bello.

Fulvia
(a Pacuvio)
Sembra che non le sia neppur fratello.

Pacuvio
Eppur...

Fulvia
Non v'è confronto. Baronessa,
È ver, che non somigliano?

Baronessa
Lo stesso
Dico anch'io.

Fulvia
(a Pacuvio)
Lo sentite?

Baronessa
(a Macrobio)
Vedete, se ho ragion?

Macrobio
Signora, sì.

Fulvia
(a Pacuvio)
Siete convinto ancor?

Pacuvio
Sarà così.

Baronessa
(Voglio a lui presentarmi
Prima che torni il Conte.)
(a Macrobio)
Con permesso.

Macrobio
Si accomodi.

La Baronessa entra in casa del Conte.

Fulvia
(osservando la Baronessa)
(Ho capito.) Addio, Pacuvio.

Pacuvio
Si serva.

Fulvia
(Anche a me piace il militare;
Né mi lascio da un'altra soverchiare.)
(entra anch'essa in casa del Conte)




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