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Luigi Romanelli
La pietra del paragone

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  • ATTO PRIMO
    • Scena diciottesima. Clarice sola; indi il Conte e Giocondo non veduti da lei, come essa non veduta da loro; poi Macrobio e Pacuvio, la Baronessa e Donna Fulvia
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Scena diciottesima. Clarice sola; indi il Conte e Giocondo non veduti da lei, come essa non veduta da loro; poi Macrobio e Pacuvio, la Baronessa e Donna Fulvia

 

Clarice
Non serve a vil politica
Chi vanta un cor fedele:
Quando la sorte è critica
L'onor non volta vele:
Eppoi nessun mi dice
Ch'ella non può cangiar.

Intanto comparisce il Conte nei suoi propri abiti fingendo mestizia, e il Cavalier Giocondo che di buona fede lo conforta.

Conte
(Lasciate un infelice,
Vicino a naufragar.)

Giocondo
(fra loro)
(Alla virtù non lice
Gli oppressi abbandonar.)

Clarice, Conte e Giocondo
(Il Conte e Giocondo fra loro alquanto indietro e Clarice da sé)
(Del paragon la pietra
Sono i contrari eventi:
Nei giorni più ridenti
Più dubbia è l'amistà.)

Macrobio e Pacuvio
(in aria di scherno)
Marchesina...

Baronessa e Fulvia
Contessina...

Il Conte e Giocondo osservano in disparte.

Baronessa, Fulvia, Macrobio e Pacuvio
Mi consolo, e a voi mi prostro:
Ora il Conte è tutto vostro.

Clarice
(con disinvoltura e brio)
Tanto meglio!

Baronessa, Fulvia, Macrobio e Pacuvio
(come sopra)
Già si sa.

Giocondo
(al Conte)
(Li vedete? gli ascoltate?)

Conte
(a Giocondo)
(Ci vuol flemma.)

Clarice
(come sopra)
Canzonate.

Macrobio e Pacuvio
(come sopra)
Che fortuna!

Clarice
(come sopra)
Io sono in ballo;
Bene o mal si ballerà.

Conte
(avanzandosi con Giocondo e scoprendosi)
Cari amici, or che il destino
Mi privò d'ogni sostanza,
Qual voi date a me speranza
Di soccorso e di favor?

Ciascuno gli fa la sua offerta.

Macrobio
Un articolo sul foglio.

Pacuvio
Una flebile elegia.

Baronessa e Fulvia
(stringendosi nelle spalle)
Non saprei...

Giocondo
(confranchezza e cordialità)
La casa mia.

Clarice
(con vivacità e dolcezza)
La mia man, l'entrata e il cor.

Macrobio e Pacuvio
(fra loro guardando il Conte, ed allontanandosi da lui)
(Scappa, scappa...)

Baronessa e Fulvia
(egualmente)
(Oh com'è brutto!)

Giocondo
(al Conte)
(Osservate.)

Macrobio e Pacuvio
(come sopra)
(È cosa seria.)

Clarice, Conte e Giocondo
(fra loro)
(Dove regna la miseria,
Tutto è noia e tutto è orror.)

Baronessa, Fulvia, Macrobio e Pacuvio
(Meglio assai nella miseria
Si distingue un seccator.)




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