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Luigi Prividali
L'occasione fa il ladro

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  • ATTO UNICO
    • Scena decima. Martino, poi Don Eusebio
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Scena decima. Martino, poi Don Eusebio

 

Martino
Non so più cosa far. Cauto m'impone
il timor del bastone
d'evitar chi si sia; vuol l'appetito,
che ad incontrar qualche pagnotta io vada;
onde trovando, o non trovando alcuno,
bastonato morir devo, o digiuno.

Eusebio
Voi chi siete?

Martino
(Ecco il caso.)

Eusebio
Ebben?

Martino
Signore!..
Io sono il servitore...

Eusebio
Del forestiero?

Martino
Appunto.

Eusebio
E qui che fate?

Martino
Io? Niente.

Eusebio
Dunque andate.

Martino
Vorrei...

Eusebio
Non serve il replicar.

Martino
Ma almeno...

Eusebio
Andate dico.

Martino
E dove?

Eusebio
Oh che insensato!
in cucina a mangiar.

Martino
(Ripiglio fiato.)
(via)

 

 




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