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Felice Romani
Lucrezia Borgia

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  • ATTO SECONDO
    • Scena seconda. Orsini, Gennaro, Rustighello e scherani
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Scena seconda. Orsini, Gennaro, Rustighello e scherani

 

(Orsini bussa alla porta di Gennaro. Egli apre ed esce.)

GENNARO
Sei tu?

ORSINI
Son io.
Venir non vuoi, Gennaro, dalla Negroni?
Ogni piacer m'è scemo nol dividi tu.

GENNARO
Grave cagione a te mi toglie.
Per Venezia io parto fra pochi istanti.

ORSINI
E me qui lasci? ...
E uniti fino alla morte
Non giurammo entrambi
Essere in ogni evento?

GENNARO
È ver.

ORSINI
Mi tieni così tua fede, com'io la tengo?

GENNARO
E tu vien meco.

ORSINI
All'alba attendi, e vengo.
Al geniale invito mancar non posso.

GENNARO
Oh! questa tua Negroni m'è distintro auspicio ...

ORSINI
E a me piuttosto il tuo partir
Così notturno e solo ... così pensoso e mesto.
Resta, resta, Gennaro.

GENNARO
Odi ... e se il chiedi, io resto.
Minnaciata è la mia vita ...
Alla morte io son qui presso.

ORSINI
Che s'insidia?
A me lo addita.
Chi è costui?

GENNARO
Parla sommesso.

(Gennaro parla all'orecchio d'Orsini, e questo ride.)

RUSTIGHELLO E GLI SCHERANI
Ci par tempo ...
No: s'aspetti.
L'importuno partirà.

ORSINI (ride)
Ah! ah!

GENNARO
Taci, taci, incauto.

ORSINI
Né d'inganni tu sospetti?
Quale in te credulità!

GENNARO
Taci incuato.

ORSINI
Ah! Gennaro, quale in te credulità!

GENNARO
Taci, taci.

ORSINI
Non sospetti?

GENNARO
Incauto!

ORSINI
Sconsigliato!
Quale incredulità!
Non sai tu di donna l'arti?

Onde a lei ti mostri grato
Ella ha finto di salvarti.
Di veleni che ragioni?
Dove fondi il tuo timor?
Gentil donna è la Negroni;
Uom è il Duca d'alto cor.

GENNARO
Tu conosci, appien tu sai
Se codardo io fui giammai,
Se un istante in faccia a morte
Mai fu scemo il mio valor.

ORSINI
Gentil dama è la Negroni;
Uomo è il Duca d'alto cor.

GENNARO
Pure adesso in questa Corte
M'è di guai presago il cor.

ORSINI
Va, se vuoi: tentar m'è caro,
Afferrar la mia ventura.

GENNARO
Addio dunque ...

ORSINI
Addio, Gennaro.

GENNARO
Veglia a te.

ORSINI
Ti rassicura.

(Si abbracciano e si dividono, poi tornano ad abbracciarsi.)

GENNARO
Ah! non posso abbandonarti!

ORSINI
Ah! non io lasciar ti vo!

GENNARO
No, no.

ORSINI
No, no.

GENNARO
Al festin vo' seguirarti.

ORSINI
Teco all'alba partirò.

(Si tengono per mano.)

ORSINI E GENNARO
Sia qual vuolsi il tuo destino,
Esso è mio: lo giuro ancora.

ORSINI
Mio Gennaro!

GENNARO
Caro Orsino!

ORSINI E GENNARO
Teco sempre ... o viva, o mora.
Qual due fiori a un solo stello,
Qual due fronde a un ramo sol,

ORSINI
Noi vedremo sereno il cielo.

GENNARO
O saremo curvati al suol.

(Si abbracciano.)

ORSINI
Ah! mio Gennaro! sempre insieme,
O sarem curvati al suol.
Mio Gennaro! sempre insieme, o viva, o mora.

GENNARO
Caro Orsino! sempre insieme,
O sarm curvati al suol.
Caro Orsino! sempre insieme, o viva, o mora.
Al festino.

ORSINI
Sé e parti no.
Oh mio Gennaro! ah! ah!
Sia qual vuolsi il tuo destino, ecc

GENNARO
Oh caro Orsino! ah! ah!
Sia qual vuolsi il tuo destino, ecc

(Partono.)

 




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