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Felice Romani
L'elisir d'amore

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  • ATTO PRIMO
    • Scena settima. Nemorino
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Scena settima. Nemorino

 

Nemorino
Caro elisir! Sei mio!
Sì tutto mio... Com'esser dêe possente
la tua virtù se, non bevuto ancora,
di tanta gioia già mi colmi il petto!
Ma perché mai l'effetto
non ne poss'io vedere
prima che un giorno intier non sia trascorso?
Bevasi. Oh, buono! Oh, caro! Un altro sorso.
Oh, qual di vena in vena
dolce calor mi scorre!... Ah! forse anch'essa...
Forse la fiamma stessa
incomincia a sentir... Certo la sente...
Me l'annunzia la gioia e l'appetito
Che in me si risvegliò tutto in un tratto.
(siede sulla panca dell'osteria: si cava di saccoccia pane e frutta: mangia cantando a gola piena)
La ra, la ra, la ra.




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