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Felice Romani
L'elisir d'amore

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  • ATTO SECONDO
    • Scena terza. Nemorino, indi Belcore
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Scena terza. Nemorino, indi Belcore

 

Nemorino
(si getta sopra una panca)
Oh, me infelice!

Belcore
La donna è un animale
stravagante davvero. Adina m'ama,
di sposarmi è contenta, e differire
pur vuol sino a stasera!

Nemorino
(si straccia i capelli)
(Ecco il rivale!
Mi spezzerei la testa di mia mano.)

Belcore
(Ebbene, che cos'ha questo baggiano?)
Ehi, ehi, quel giovinotto!
Cos'hai che ti disperi?

Nemorino
Io mi dispero...
perché non ho denaro... e non so come,
non so dove trovarne.

Belcore
Eh! scimunito!
Se danari non hai,
fatti soldato... e venti scudi avrai.

Nemorino
Venti scudi!

Belcore
E ben sonanti.

Nemorino
Quando? Adesso?

Belcore
Sul momento.

Nemorino
(Che far deggio?)

Belcore
E coi contanti,
gloria e onore al reggimento.

Nemorino
Ah! non è l'ambizione,
che seduce questo cor.

Belcore
Se è l'amore, in guarnigione
non ti può mancar l'amor.

Nemorino
(Ai perigli della guerra
io so ben che esposto sono:
che doman la patria terra,
zio, congiunti, ahimè! abbandono.
Ma so pur che, fuor di questa,
altra strada a me non resta
per poter del cor d'Adina
un sol giorno trionfar.
Ah! chi un giorno ottiene Adina...
fin la vita può lasciar.)

Belcore
Del tamburo al suon vivace,
tra le file e le bandiere,
aggirarsi amor si piace
con le vispe vivandiere:
sempre lieto, sempre gaio
ha di belle un centinaio.
Di costanza non s'annoia,
non si perde a sospirar.
Credi a me: la vera gioia
accompagna il militar.

Nemorino
Venti scudi!

Belcore
Su due piedi.

Nemorino
Ebben vada. Li prepara.

Belcore
Ma la carta che tu vedi
pria di tutto dêi segnar.
Qua una croce.

Nemorino segna rapidamente e prende la borsa.

Nemorino
(Dulcamara
volo tosto a ricercar.)

Belcore
Qua la mano, giovinotto,
dell'acquisto mi consolo:
in complesso, sopra e sotto
tu mi sembri un buon figliuolo,
sarai presto caporale,
se me prendi ad esemplar.
(Ho ingaggiato il mio rivale:
anche questa è da contar.)

Nemorino
Ah! non sai chi m'ha ridotto
a tal passo, a tal partito:
tu non sai qual cor sta sotto
a quest'umile vestito;
quel che a me tal somma vale
non potresti immaginar.
(Ah! non v'ha tesoro eguale,
se riesce a farmi amar.)
(partono)

Piazza nel villaggio come nell'Atto primo.




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