Malatesta
(con allegria)
Buone nuove, Norina,
il nostro stratagemma...
Norina
(con vivacità)
Me ne lavo le mani.
Malatesta
Come? Che fu?
Norina
(porgendogli la lettera)
Leggete .
Malatesta
(leggendo)
"Mia Norina; vi scrivo
colla morte nel cor". Lo farem
vivo.
"Don Pasquale aggirato
da quel furfante..." Grazie!
"da, quella faccia doppia del dottore,
sposa una sua sorella,
mi scaccia di sua casa,
mi disereda infine. Amor m'impone
di rinunziare a voi.
Lascio Roma oggi stesso, e quanto prima
l'Europa. Addio. Siate felice. Questo
è l'ardente mio voto. Il vostro Ernesto."
Le solite pazzie!
Norina
Ma s'egli parte!...
Malatesta
Non partirà, v'accerto. In quattro salti
son da lui, della nostra
trama lo metto a parte, ed ei rimane,
e con tanto di cor.
Norina
Ma questa trama
si può saper qual sia?
Malatesta
A punire il nipote,
che opponsi alle sue voglie
Don Pasqual s'è deciso a prender moglie.
Norina
Già mel diceste.
Malatesta
Or ben, io suo dottore,
vistolo così fermo nel proposto,
cambio tattica, e tosto
nell'interesse vostro, e in quel d'Ernesto,
mi pongo a secondarlo. Don Pasquale
sa ch'io tengo al convento una sorella,
vi fo passar per quella -
egli non vi conosce - e vi presento
pria ch'altri mi prevenga;
vi vede e resta cotto.
Norina
Va benissimo.
Malatesta
Caldo caldo vi sposa.
Carlotto mio cugino
ci farà da Notaro. Al resto poi
tocca pensare a voi.
Lo fate disperar: il vecchio impazza,
I'abbiamo a discrezione...
Allor...
Norina
Basta. Ho capito.
Malatesta
Va benone.
Norina
Pronta son; purch'io non
manchi
all'amor del caro bene:
farò imbrogli, farò scene,
so ben io quel ch'ho da far.
Malatesta
Voi sapete se d'Ernesto
sono amico, e ben gli voglio,
solo tende il nostro imbroglio
Don Pasquale a corbellar.
Norina
Siamo intesi. Or prendo impegno.
Malatesta
Io la parte ecco v'insegno.
Norina
Mi volete fiera?
Malatesta
No.
Norina
Mi volete mesta?
Malatesta
No, la parte non è questa.
Norina
Ho da pianger?
Malatesta
No.
Norina
O gridare?
Malatesta
No, la parte non è questa.
State un poco ad ascoltar.
Convien far la semplicetta.
Norina
Posso in questo dar lezione.
Malatesta
Collo torto, bocca stretta.
Malatesta e Norina
Or proviam quest'altra
azione.
Norina
(con affettatura)
Mi vergogno... son zitella...
Malatesta
Brava, brava, bricconcella!
Va benissimo così.
Collo torto.
Norina
Cosi...
Malatesta
Brava.
Bocca stretta.
Norina
Mi vergogno.
Malatesta
Oh, benedetta!
Va benissimo cosi.
Malatesta e Norina
Vado, corro
al gran cimento,
Sì corriam.
Pieno ho il cor d'ardimento.
A quel vecchio affé la testa
questa volta ha da girar.
Norina
Già l'idea del gran cimento
mi raddoppia l'ardimento,
già pensando alla vendetta
mi comincio a vendicar.
Una voglia avara e cruda
i miei voti invan contrasta.
Io l'ho detto e tanto basta,
la saprò, la vo' spuntar.
Malatesta
Poco pensa don Pasquale
che boccon di temporale
si prepari in questo punto
sul suo capo a rovinar.
Urla e fischia la bufera,
vedo il lampo, il tuono ascolto;
la saetta fra non molto
sentiremo ad iscoppiar.