Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giovanni Ruffini
Don Pasquale

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO SECONDO
    • Scena terza. Malatesta conducendo per mano Nerina velata
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena terza. Malatesta conducendo per mano Nerina velata

 

Malatesta
Via, da brava.

Norina
Reggo appena...
Tremo tutta...

Malatesta
V'inoltrate.
(nell'atto che il dottor fa inoltrare, Norina accenna colla mano a Don Pasquale di mettersi in disparte, Don Pasquale si rincantuccia)

Norina
Ah fratel, non mi lasciate.

Malatesta
Non temete.

Norina
Per pietà!
(appena Norina è sul davanti del proscenio il dottore corre a Don Pasquale)

Malatesta
Fresca uscita di convento,
natural è il turbamento,
è per tempra un po' selvatica.
Mansuefarla a voi si sta.

Norina
(Sta a vedere, vecchio matto,
ch'or ti servo come va.)

Don Pasquale
Mosse, voce, portamento,
tutto è in lei semplicità.
La dichiaro un gran portento
se risponde la beltà!

Malatesta
Mosse, voce, portamento,
tutto è in lei semplicità.

Norina
Ah fratello!

Malatesta
Non temete.

Norina
A star sola mi fa male.

Malatesta
Cara mia, sola non siete,
ci son io, c'è don Pasquale...

Norina
(con terrore)
Come? Un uomo! Ah, me meschina:
(agitatissima)
presto, andiam, fuggiam di qua.

Don Pasquale
(vedendo che vuol partire)
Dottore, dottore!...

Norina
(Sta a vedere, vecchio matto,
chi'io ti servo come va.)

Don Pasquale
(Com'è cara e modestina
nella sua semplicità.)

Malatesta
(Quella scaltra malandrina
impazzire lo farà.)
(a Norina)
Non abbiate paura, è Don Pasquale,
padrone e amico mio,
il re dei galantuomini.

Don Pasquale si confonde in inchini. Norina non lo guarda.

(a Norina)
Risponde al saluto.

Norina
(fa una riverenza senza guardar Don Pasquale)
Grazie, serva.

Don Pasquale
(Che piè... che bella mano!)

Malatesta
(E già cotto a quest'ora.)

Norina
(Oh, che baggiano!)

Don Pasquale dispone tre sedie; siedono, dottore nel mezzo.

Malatesta
(a Don Pasquale)
(Che ne dite?)

Don Pasquale
(È un incanto; ma, quel velo...)

Malatesta
Non oseria, son certo,
a sembiante scoperto
parlare a un uom. Prima l'interrogate,
vedete se nei gusti v'incontrate,
poscia vedrem.

Don Pasquale
(Capisco. Andiam, coraggio)
(a Norina)
Posto ch'ho l'avvantaggio...
(s'imbroglia)
Anzi il signor fratello...
Il dottor Malatesta...
Cioè volevo dir...

Malatesta
(Perde la testa.)
(a Norina)
Rispondete .

Norina
(facendo la riverenza)
Son serva, mille grazie.

Don Pasquale
(a Norina)
Volea dir ch'alla sera
la signora amerà la compagnia.

Norina
Niente affatto. Al convento
si stava sempre sole.

Don Pasquale
Qualche volta al teatro?

Norina
Non so che cosa sia, né saper bramo.

Don Pasquale
Sentimenti ch'io lodo.
Ma il tempo, uopo è passarlo in qualche modo.

Norina
Cucire, ricamar, far la calzetta,
badare alla cucina:
il tempo passa presto.

Malatesta
(Ah, malandrina!)

Don Pasquale
(agitandosi sulla sedia)
(Fa proprio al caso mio.)
(al dottore)
Quel vel per carità!

Malatesta
(a Norina)
Cara Sofronia.
Rimovete quel velo.

Norina
(vergognandosi)
Non oso... in faccia a un uom?

Malatesta
Ve lo comando.

Norina
Obbedisco, fratel.
(si toglie il velo)

Don Pasquale
(dopo averla guardata, levandosi a un tratto e dando indietro come spaventato)
Misericordia!

Malatesta
(tenendogli dietro)
Che fu? dite...

Don Pasquale
Una bomba in mezzo al core.
(agitatissimo)
Per carità, dottore,
ditele se mi vuole,
(con ansia)
mi mancan le parole,
sudo, agghiaccio... son morto.

Malatesta
(Via, coraggio,
mi sembra ben disposta, ora le parlo.)
(piano a Norina)
Sorellina mia cara.
Dite... vorreste... in breve.
Quel signore...
(accenna Don Pasquale)
vi piace?

Norina
(con un'occhiata a Don Pasquale che si ringalluzza)
A dirlo ho soggezione...

Malatesta
Coraggio .

Norina
(timidamente)
Sì. (Sei pure il gran babbione!)

Malatesta
(tornando a Don Pasquale)
Consente. È vostra.

Don Pasquale
(con trasporto)
Oh giubilo!
Beato me!

Norina
(Te n'avvedrai fra poco!)

Don Pasquale
Or presto pel notaro.

Malatesta
Per tutti i casi dabili
ho tolto meco il mio ch'è in anticamera
or l'introduco.
(esce)

Don Pasquale
Oh caro!
Quel dottor pensa a tutto.

Malatesta
(rientrando col notaro)
Ecco il notaro.

Don Pasquale e Norina seduti. I servi dispongono in mezzo alla scena un tavolo coll'occorrente da scrivere. Sopra il tavolo un campanello. Notaro saluta, siede e s'accinge a scrivere. Dottore in piedi a destra del Notaro come dettandogli.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License