Alamiro
Il tuo duolo, il tuo spavento
Ben m'attestan che svelato
T'era già l'atroce evento.
Irene
Ah pur troppo!
Alamiro
Chi fia guida
nell'esilo a quel tradito?
Irene
Io.
Alamiro
Sia pur: a me s'affida
Altro incarco, e fia
compito...
Non a caso questo brando
Belisario a me donò!
L'empia trama... il crudo bando
Vendicar ben io saprò.
Misera figlia... Irene addio.
Di me favella col genitor.
(Il suo tormento accresce il mio!...
Quel pianto amaro me scende al cor!
Trema Bisanzio! sterminatrice
Su te la guerra discenderà;
Ed ogni lagrima dell'infelice
Un rio di sangue ti costerà!)
Irene
Ah! la tua vita, padre infelice,
Il cor nel petto mi squarcierà!
Eudora, Coro
Chi non compiange quest'infelice
Ha cor di tigre o cor non ha.
[Alamiro parte]
Irene
Amici, è forza separarci.. a voi
Raccomando la madre...
Deh! non piangete; or di costanza ho d'uopo.
Quando lungi sarò, de' casi miei
Parlando nel pensier spargete allora
Del sovvenir la lagrima pietosa.
[gli abbraccia]
Non più... Vi arrida il ciel.
[a tutti che allontanano piangendo. Ella rimane un
momento in tetro silenzio, quindi è scossa dallo strepito della ferrea porta
della prigioni, che si dischiude]
S'apre la trista
Soglia crudel!... Chi n'esce?... oh fera vista!
[retrocedendo innorridita.
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