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Salvatore Cammarano
Belisario

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  • PARTE SECONDA - L'ESILIO
    • Scena quarta. Belisario, Eusebio, Guardie e detta. Belisario ha una benda oscura sugli occhi
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Scena quarta. Belisario, Eusebio, Guardie e detta. Belisario ha una benda oscura sugli occhi

 

Belisario
Aura più lieve qui respiro! Ah dunque
Fui dal mio carcer tratto!

Irene
(Ahi! Non oso mirarlo!)

Eusebio
È qui dappresso
Stuolo guerrier che deve
Al boreal confine
Tradurti.
[Irene porge ad Eusebio un papiro, ed egli lo legge con sorpreso]
Belisario un regal cenno
Chi ti conduca nell'esilio invin.
(Ho di pietà compresa,
Di duol, di meraviglia
L'anima tutta! O sovrumana figlia!)
[parte]

Belisario
Oh tu, che della eterna, orribil notte
Che ricopre il mio ciglio
Esser devi la stella, a me t'appressa.

Irene
(Ciel!...)

Belisario
Dove sei? Tu dunque
[Irene gli porge la destra]
Nell'aspro esilio vuoi seguirmi! Ah! certo
Infelice esser dêi, che pietà senti
D'un infelice!

Irene
(Il mal... frenato pianto...
Niega al labbro gli accenti!...)

Belisario
Ai lari miei
Vanne... vola... ritorna... io qui t'aspetto...
Vo' per l'ultima volta
Veder mia figlia... Oh Dio! Vederla! -- il labbro,
Fino il mio labbro istesso
Prestar fede non puote all'empio eccesso!
Se vederla a me non lice,
Bramo udirla... udirla almeno!
Qui l'adduci, ah! fa che al seno
La mia figlia io stringa ancor.
Benedir quell'infelice
Non si vieti al genitor.

Irene
(Chi mi regge... chi m'aita
In sì barbaro momento?
L'alma, oh Dio! mancar mi sento!...
Sento, oh Dio, spezzarmi il cor!
Ah! per me, per me la vita
Sarà tutta di dolor!)

Belisario
Va, la guida a questa braccia.
[Irene gli bacia la mano bagnandola di lagrime]
Che! tu piangi!

Irene
Padre!
[cadendo alle sue ginocchia]

Belisario
Oh Dio...
La sua voce!...

Irene
Ah! padre mio!

Belisario
Sei tu, figlia?...

Irene
Ed al tuo piè.

Belisario
Sorgi Irene... il padre abbraccia...
E fia ver!...

Irene
Son io!...

Belisario
Con me!...
Ah se potessi piangere,
Di duol non piangerei...
Per tenerezza lagrime
Di gioia io spargerei...
Non son, non son più misero,
Figlia, vicino a te!

Irene
Seguirti io vo', dividere
Il tuo crudel destino,
Le pene dell'esilio,
Gli stenti del cammino...
E nella tomba scendere,
O padre mio, con te.

Belisario
Ma tu, seguendo un povero,
Di cibo e di ricetto
Sovente avrai penuria.

Irene
Un antro a me fia tetto,
E frutti avrò dagli alberi,
Umor dal fonte avrò.

Belisario
Ma sola, per gl'inospiti
Deserti!...

Irene
E non son teco?

Belisario
E se d'affanni carico,
Più che d'etade, il cieco
Soccombe?

Irene
Allor degli orfani
Il padre invocherò.

Belisario
Dunque andiam: de' giorni miei [commoso]
Tu sei l'angelo, tu il duce:
Tu fra l'ombre sei la luce
Del traditr genitor,
E degli occhi che perdei
Tu mi sei più cara ancor!

Irene
O Signor, tu sei ristoro [volgendosi at cielo]
Di chi soffre ingiusto oltraggio,
Deh! su noi tu spandi un raggio
Del celeste tuo favor.
Per mio padre io sol t'imploro,
Dio di pace, Dio d'amor.
[partono circondati dalle guardie]

 




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