ENRICO
Desta sì tosto, e tolta
oggi al riposo.
ANNA
In me potea più forte
che il desio del riposo
quel di vedervi. Omai più dì son corsi
ch'io non godea del mio
signor l'aspetto.
ENRICO
Molte mi stanno in petto e gravi cure. Pur mia
mente ognora a voi fu volta: né un momento solo da voi
ritrassi il mio vegliante sguardo. Voi qua, Percy?
ANNA
(Ciel! chi vegg'io…Riccardo!)
ENRICO
Appressatevi.
PERCY
(Io tremo.)
ENRICO
Pronto ben foste...
PERCY
Un solo istante, o Sire,
che indugiato mi fossi a far palese
il grato animo mio, saria sembrato
errore ad altri, a me sembrò delitto.
La man che me proscritto
alla patria ridona e al tetto antico,
devoto io bacio...
ENRICO
Non la man d'Enrico.
Dell'innocenza vostra,
già da gran tempo sicurtà mi diede
chi nudrito con voi, con voi cresciuto
conosce della vostra alma il candore.
Anna alfin...
PERCY
Anna!
ANNA
(Non tradirmi, o core!)
PERCY
Voi, Regina!... E fia pur
vero
che di me pensier vi prese!
ANNA
Innocente... il regno intero
vi credette e vi difese...
ENRICO
E innocente io vi credei,
perché tal sembraste a lei...
Tutto il regno, a me il credete,
v'era invan mallevador.
PERCY
Ah, Regina?
(si prostra ai suoi piedi, e le bacia la mano)
ANNA
Oh Dio! Sorgete.
ROCHEFORT
(Ei si perde!)
ENRICO
(con la massima indifferenza)
Hervey.
HERVEY
Signor.
Percy si appressa a Rochefort.
Enrico si trattiene dal
lato opposto con Hervey, Anna è nel mezzo,
sforzandosi
di celare il suo turbamento.
ANNA
(Io sentii sulla mia mano
la sua lacrima corrente...
della fiamma più cocente
si diffonde nel mio cor.)
PERCY
(a Rochefort)
(Ah! pensava a me lontano:
me ramingo non soffria
ogni affanno il core oblia:
io rinasco, io spero ancor.)
ROCHEFORT
(a Percy)
(Ah! che fai? Ti frena insano.
Ogni sguardo è in te rivolto;
hai palese, hai scritto in volto
lo scompiglio del tuo cor.)
ENRICO
A te aspetta il far che vano
non riesca il grand'intento;
d'ogni passo, d'ogni accento
sii costante esplorator.
HERVEY
(ad Enrico)
(Non indarno, il mio Sovrano,
in me fida il suo disegno;
io sarò, mia fé ne impegno,
de' suoi cenni esecutor.)
CORO
(Che mai fia? Sì mite e umano
oggi il Re, sì lieto in viso?
Mentitore è il suo sorriso,
e foriero del furor.)
ENRICO
(a Percy colla massima bontà)
Or che reso ai patrii lidi,
e assoluto appien voi siete,
in mia corte, fra i più fidi,
spero ben che rimarrete.
PERCY
Mesto, o Sire, per natura,
destinato a vita oscura...
mal saprei...
ENRICO
(interrompendolo)
No, no, lo bramo.
Rochefort, l'affido a te.
Per la caccia orMai partiamo...
(con disinvoltura)
Anna, addio.
ANNA
(s'inchina)
Son fuor di me.
I corni danno il segnale della caccia. Tutti si muovono e
si formano in varie schiere.
TUTTI
Questo dì per noi/voi spuntato
con sì lieti e fausti auspici,
dai successi più felici
coronato splenderà.
PERCY e ANNA
(Ah! per me non sia turbato
quando in ciel tramonterà.
Altra preda amico fato
ne' miei lacci guiderà.)
Anna parte colle damigelle. Enrico con tutto il seguito
dei cacciatori. Rochefort trae seco
Percy da un'altra
parte.
Gabinetto nel castello che mette all'interno delle stanze di
Anna.
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