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Felice Romani
Anna Bolena

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  • ATTO PRIMO
    • Scena nona. Smeton solo
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Scena nona. Smeton solo

 

SMETON (solo)
È sgombro il loco... Ai loro uffici intente
stansi altrove le ancelle... E dove alcuna
me qui vedesse, ella pur sa che in quelle
più recondite stanze, anco talvolta
ai privati concenti Anna m'invita.
Questa da me rapita
(si cava dal seno un ritratto)
cara immagine sua, ripor degg'io
pria che si scopra l'ardimento mio,
un bacio ancora, un bacio,
adorate sembianze... Addio, beltade
che sul mio cor posavi,
e col mio core palpitar sembravi.
Ah! parea che per incanto
rispondessi al tuo soffrir:
ogni stilla del mio pianto
risvegliava un tuo sospir.
A tal vista il core audace
pien di speme e di desir,
ti scopria l'ardor vorace
che non oso altrui scoprir.
(va per entrar nell'appartamento)
Odo romor... si appressa
a queste stanze alcun... troppo indugiai.
(si cela dietro una cortina)




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