1. Inserimento culturale
1. Il
mondo diventa sempre più globalizzato dal che consegue che ogni civiltà e
gruppo culturale possono affermare la propria singolarità e specificità con
sempre maggior forza. "Mentre cadono barriere economiche, si innalzano
barriere culturali che presentano nuove sfide e opportunità", ha detto
Doug Ivestor, Direttore generale della Coca Cola. Le sfide sono costituite, da
una parte, dalla nostra incapacità di andare al di là del fatwas e delle
bombe suicide per risolvere i nostri problemi e, dall'altra, dall'imposizione
di leggi ineguali di commercio all'appello dei "diritti umani" in
favore delle nazioni più deboli. Ci troviamo, però, anche di fronte ad alcune
opportunità, quali l'apertura verso altre culture e gruppi etnici e la
possibilità di studi socioculturali nei reali contesti di vita. Inoltre, ci si
presentano occasioni di dialogo e ampliamento di orizzonti di saggezza e di
esperienza dei popoli e delle civiltà.
2. Si
verifica una crescita di convivenza interculturale nelle diverse parti del
mondo. Ne consegue che solo i leader capaci di affrontare situazioni
culturalmente diverse riusciranno a reggersi nel nuovo millennio. Come ha detto
Peter Drucker, "Le sfide imprenditoriali di domani saranno tanto meno
tecniche quanto più culturali". Ciò si potrebbe applicare anche ai nostri
servizi evangelici ed educativi.
3. Congregazioni
internazionali come le nostre hanno molta esperienza di vita interculturale e
inter-civile: "…laboratorio di interculturalità" (SL 88, anche 52). È
una ricchezza. La novità di oggi consiste nel fatto che la nostra comprensione
delle culture è cambiata in modo radicale. Non vige più il consenso su una
visione di cultura perfetta e universalmente valida come, ad esempio, la
"Cultura moderna" a cui tutte le società debbano necessariamente
adeguarsi e verso cui le culture meno sviluppate debbano obbligatoriamente
dirigersi. Oggi, noi riconosciamo che tutte le culture sono portatrici di
valori autentici che dicono nuovi significati al resto dell'umanità e sono
adeguate alle società nel cui seno si sviluppano. È da notare però che tutte le
culture, inclusa quella moderna, sono imperfette e racchiudono in sé
elementi nocivi e di sfruttamento che devono essere rivisti e sanati.
4. Tale
comprensione delle culture presuppone un rapporto di uguaglianza tra di loro,
anche per quelle società la cui tecnologia ed economia sono meno sviluppate.
Una società fermamente attaccata ai suoi strumenti antiquati e a processi
economici antidiluviani può benissimo superarne altre per la ricchezza umana
che investe i suoi sistemi di relazioni familiari e negoziazioni sociali:
"I poveri, spesso, sono i nostri maestri" (SL 115; anche 116). Tale
società può aver sviluppato strumenti di giustizia senza ricorso alla violenza,
di accomodamento sociale senza costrizione, di eguaglianza economica senza
imposizione, di dissenso senza ostilità, di coinvolgimento giovanile senza
rigidità. Può possedere un ammirevole senso del sacro, una sorprendente
apertura alla verità e al trascendente, un'invidiabile sensibilità alla
bellezza. Per cui, lo studio delle culture, dei costumi e della sapienza
collettiva della gente espressa nei proverbi, nei canti, nelle storie, nei
detti filosofici e l'interazione frequente con i/le relativi/e poeti/e e
pensatori/trici è sempre educativo. Voi dite di realizzare tutto ciò
"promuovendo interazioni di reciprocità" (SL 113) e attraverso
"un atteggiamento di accoglienza e apprezzamento delle culture
locali" (SL 42).
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