Differenze culturali
5. In
genere noi accettiamo le diversità culturali e ci sforziamo di cogliere le differenti
norme di una corretta convivenza esterna. Sappiamo fare un inchino profondo a
Tokyo, un namaste (mani giunte) a Delhi e un abbraccio o un colpetto
sulla spalla a Roma per esprimere i nostri sentimenti di affetto e di rispetto.
Però, è solo andando oltre la cortesia esterna che si può sviluppare la
consapevolezza delle sensibilità sottili e non espresse e delle modalità
culturali diverse entro cui i vari popoli condividono i loro pensieri e i loro
sentimenti. È l'unico mezzo per superare l'apparente intoppo di un mondo chiuso
ed accedere alle norme segrete e ad un modo diverso di pensare.
6. Analogamente,
è solo attraverso un'interazione intelligente con persone di diverse culture
che possiamo acquisire l'auto-coscienza culturale. Ci rendiamo conto, ad
esempio, che il nostro modo di parlare e di gesticolare, nello sforzo di
enfatizzare il nostro punto di vista, può apparire un gesto di arroganza, il
nostro silenzio può significare indifferenza, la nostra esuberanza espressione
di immaturità e le nostre espressioni gioiose quasi un tentativo di nascondere
il vuoto mentale e la povertà di contenuti. Agli occhi di un altro popolo
diverso una forma legittima di auto affermazione può essere interpretate come
aggressività. Il porgere tante domande personali può essere percepito non come
attenzione, ma come eccessiva intromissione.
7. A livello pastorale, possiamo
renderci conto di quanto, per una comunità, entrare in Chiesa coi piedi scalzi,
prostrarsi, toccare le statue, baciarle e altre simili espressioni siano
importanti. Per i membri di un'altra comunità, invece, potrebbe essere ridicolo
togliersi le scarpe, sdolcinate le varie forme di pietà sentimentale, umiliante
accovacciarsi per terra. Analogamente, il colore nero può essere considerato
come segno di festa e il bianco, invece, di lutto.
8. Le devozioni e gli addobbi, i colori
e i suoni interessano un livello di coscienza mentre la vita e le relazioni ne
coinvolgono un altro. La modalità di relazionarsi tra figli e genitori, tra
giovani e anziani, tra maschi e femmine, il rispetto per l'insegnante o per
una/un religiosa/o cambia a seconda della tradizione di ogni comunità. Se non
sappiamo leggere i segni culturali, potremmo offenderci ed offendere facilmente
e inconsapevolmente. Ciò che appare rispettoso e apprezzabile per una comunità
può sembrare freddezza e riservatezza per un'altra. Ciò che indica in sé
fiducia o esuberanza può suonare come provocazione o intromissione. Annuire
'sì', può significare 'no'.
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