Problemi in relazione alla promozione della pace
66. I problemi della/del mediatrice/tore di
pace presentano una varietà infinita. Ci può essere un rifiuto inesorabile dai
partiti interessati di entrambi i gruppi. La/il mediatrice/tore di pace può
costituire una minaccia per i militanti violenti e per coloro che beneficiano
dell'insicurezza generata del conflitto armato. La violenza non può essere
spezzata da una violenza più forte. La si spezza con ben altra potenza, ossia
con l'ingente capacità di resistere alla sofferenza. Se vuoi salvare la vita
degli altri, sii disposta alla morte. Alcuni operatori di pace hanno dato
la vita per le loro cause, tra questi ricordiamo Mahatma Gandhi e Martin Luther
King, di storia recente.
67. Anche i rappresentanti dei governi
potrebbero sospettare. Gli ufficiali egoisti possono diventare gelosi. Gli
avversari dei cristiani possono rivelarsi critici e ostili circa l'influsso
della Chiesa. La stampa può pubblicare interpretazioni negative e si potrebbero
verificare fallimenti ripetuti nell'azione di promozione della pace stessa.
68. Le persone che la/il mediatrice/tore
di pace ha contattato per il processo di negoziazione potrebbero non
presentarsi all'incontro, esserne dissuase da coloro che contrastano le
iniziative cristiane. I tentativi di migliorare il tenore della comunità
potrebbero tardare. La gente si scoraggia per la ripresa della violenza. L'ira
collettiva può riaccendersi se la comunità viene colpita nuovamente e
inaspettatamente. Le dicerie maligne possono essere diffuse intenzionalmente.
La stampa può inflazionare il numero delle vittime, interpretare male le
questioni e ignorare le iniziative e i successi della/del mediatrice/tore di
pace e isolarli nella loro lotta. Però, anche in mezzo alle difficoltà, essi
devono tenere la testa alta, non tentare di confutare ogni accusa e rispondere
ad ogni opposizione. Si può rispondere a queste difficoltà con brevi
spiegazioni o lasciando semplicemente che le cose e gli eventi prendano il loro
corso. Si può permettere alla gente di dire ciò che vuole, al momento. Occorre,
però, onestà e rettitudine di intenti e disinteresse nel servizio. Potrebbe
essere proprio la non resistenza a capovolgere la situazione e a far trionfare
la verità.
69. Un'altra difficoltà che può sorgere
nell'evolversi del dialogo è l'apparente cambiamento di significato dei
termini. Qualcuno, per esempio, potrebbe usare la parola 'giustizia' in
riferimento ai vantaggi che spettano alla propria comunità ignorando quello
delle altre. 'Pace' potrebbe significare il permanere della serenità di fronte
a una serie di vantaggi e privilegi ingiusti. 'Democrazia' può significare fare
ciò che piace, la libertà di infliggere ingiustizia o il caos totale. Alle
volte, le discussioni non progrediscono perché i contendenti hanno un proprio
stile nell'uso delle parole, un loro modo di interpretare la storia, le loro
strategie nel fare affermazioni, e il loro gusto nel creare i miti.
Ciononostante, la/il mediatrice/tore di pace non si deve arrendere.
70. La/il mediatrice/tore può
incrociare contraddizioni tra le intenzioni dichiarate e il comportamento in
atto. Questo è vero tanto per il killer locale quanto per le Potenze Mondiali.
Le guerre possono essere fatte per salvare la democrazia da una parte e gli
interessi imperiali dall'altra, per difendere i diritti umani da una parte e
per favorire il flusso di petrolio nelle proprie cisterne dall'altra parte.
Coloro che dichiarano di lottare per l'affermazione dell'identità etnica e del
patrimonio culturale della propria comunità, possono, di fatto, combattere
soltanto per mantenere libere le rotte di commercio della droga. Pur con queste
contraddizioni, esiste sempre un briciolo di buona volontà nel cuore di tutti.
La/il mediatrice/tore di pace non diventa cinica/o, ma cerca di riscattare i
popoli dalle loro inconsistenze.
71. Se le memorie delle offese
storiche sono ancora vive nei cuori della gente e se si sono formati stereotipi
negativi, sarà difficile risolvere il
problema in un breve arco di tempo. In tale caso, ogni consenso di pace è una
tregua. Le ostilità potrebbe riaccendersi in ogni momento. In questi casi,
la/il mediatrice/tore di pace trova energia e motivazioni nella fede e
nell'amore. È pronta/o ad iniziare da capo e si occupa di sanare le offese
storiche e di demolire gli stereotipi. Il Signore è vicino!
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