La mistica delle soste brevi
72. Il dono che Don Bosco ci ha fatto
è la capacità e la saggezza di scoprire Dio in mezzo alla gente, attraverso le
attività intense, i problemi della vita e i momenti brevi di sosta nel corso
delle nostre giornate. Durante la nostra assistenza umanitaria nei campi di
Kokrajarh, nel 1996, quando 400 volontari (sacerdoti, seminaristi, suore, medici,
infermiere, giovani Cristiani e attivisti non Cristiani) lavoravano per quattro
mesi in unità di spirito, abbiamo trovato la forza e l'energia per un lavoro
instancabile, sotto la pioggia o il sole cocente, nell'Eucaristia del mattino e
nella breve preghiera della sera. La mistica delle soste brevi, a cui ci siamo
aggrappati appassionatamente durante quei giorni difficili, ci ha aiutato ad
accogliere i nuovi volontari man mano che arrivavano e a creare un clima di
fiducia reciproca e di collaborazione, superando le nostre culture per evitare
tensioni (SL 92), per riconoscere la nostra vulnerabilità e cercare soluzioni
(SL 60, 92), per metterci insieme, a livello ecumenico e inter-religioso, e
servire le 200.000 vittime del conflitto etnico. Il silenzio è forza, la
preghiera dà energia (SL 14, 60).
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