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Giacomo Leopardi Canti IntraText CT - Lettura del testo |
Odo augelli far festa, e la gallina,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Il grido giornaliero.
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passeggier che il suo cammin ripiglia.
Quand'è, com'or, la vita?
Quando con tanto amore
O torna all'opre? o cosa nova imprende?
Quando de' mali suoi men si ricorda?
Del passato timore, onde si scosse
Onde in lungo tormento,
Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d'affanno, è gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni! assai felice
Se te d'ogni dolor morte risana.