Quaderno, Paragrafo
1 1| parer timido e cortese, ma era malizioso. Perché con quella
2 1| cos'è? Niente, è passato! Era forse una cosa triste; ma
3 1| per la mia valigetta, ch'era tutta la mia casa, lasciata
4 1| due dita. Oh sì! Il monte era lui, l'albero era lui, il
5 1| monte era lui, l'albero era lui, il mare era lui; ma
6 1| l'albero era lui, il mare era lui; ma l'albergo dov'era?
7 1| era lui; ma l'albergo dov'era? Là, a Borgo Pio? Sì, là
8 1| occhi e guardai. ~Piscina? Era un antro mùffido, angusto
9 1| Credevo, e forse in parte era vero, ch'egli mi avesse
10 1| turno i loro panni.~Uno era in mezzo a questi, che fra
11 1| beveva; così che spesso era costretto a mettere in pegno
12 1| ritirare i loro panni. Che era accaduto?~Ritornavano sù,
13 1| che mandava quegli attori, era la Kosmograph, nella quale
14 1| di scena, che li guidava, era Nicola Polacco, o, come
15 1| violino, nella confusione, era sgattajolato via); e rimasi
16 1| finzione che il Polacco era venuto a iscenarvi.~Ma il
17 1| scena per cui la compagnia era venuta in quell'asilo, Cocò
18 1| ella avesse nella Casa, ov'era scritturata quale prima
19 2| ragno... Il piano di marmo era un po' ingiallito, e nello
20 2| immobilità di lucido riflesso era tutta la calma limpida,
21 2| fontanella? Ma la conchetta non s'era riempita mai.~Ed ecco la
22 2| dalle vicende del mondo.~C'era una volta sul pilastrino
23 2| ritornare? ~Nonno Carlo era di quei vecchi, che portavano
24 2| morte ritornò poco dopo.~C'era una viva, che perdutamente
25 2| dimenticati, tutto per essi era ridiventato nuovo, il cielo,
26 2| Di là dal cancello, non c'era più vita. La vita partiva
27 2| che pure già due volte era venuta. Ebbene, pazienza,
28 2| come a un malato: e malato era d'una divina malattia; in
29 2| quella che per gli altri era la realtà della vita; sempre
30 2| Mi disse che nonno Carlo era morto da poco. Lo guardai
31 2| disse che già da un anno era fidanzata al baronello Aldo
32 2| complicato! complicato!~Non era più possibile tenerlo fermo,
33 2| compagni d'arte, che se n'era andato a Capri, a dipingere.
34 2| vostro amico, che certamente era armato.~ Retorica, è vero?
35 2| coloro con cui ella prima s'era messa, e dall'altra quella
36 2| vide per la prima volta, era assai malvista e trattata
37 2| quell'isola.~Finanche c'era chi la sospettava spia,
38 2| ella, poco accortamente, s'era presentata come vedova d'
39 2| Nicola Nestoroff veramente era stato per alcuni anni spatriato
40 2| spatriato a Berlino, e vi era morto, ma senza che a nessuno
41 2| ricercato dalla polizia, non era scappato via, solo, in Germania.
42 2| l'opposizione di lui, s'era data a recitare in provincia,
43 2| suo stato d'animo abituale era il rapimento e la meraviglia.
44 2| donna egli non vide qual'era, coi bisogni che aveva,
45 2| potuto comunicargliela. Era una gioja soltanto per lui
46 2| Mirelli a Napoli, ch'egli era castissimo, non perché non
47 2| le donne, ché timido non era affatto, ma perché istintivamente
48 2| fosse quella di cui finora s'era contentato come unica ambita,
49 2| di pura amicizia, che s'era stabilita tra lei e il Mirelli:
50 2| non aveva, giacché Giorgio era ormai padrone di sé, delle
51 3| Quando noi l'abbiamo avuta, era arrivata da poco, dono di
52 3| la colpa, in verità, non era soltanto mia e della tigre.
53 3| mi rivolgesse la parola era insolito; e facilmente,
54 3| come? ma quale? Qual egli era nelle relazioni che aveva
55 3| me, ch'io l'amavo. Ma chi era egli e com'era nelle relazioni
56 3| amavo. Ma chi era egli e com'era nelle relazioni con questa
57 3| Io non lo so! Certo, non era, non poteva essere uno -
58 3| accorsi subito ch'ella non era in grado d'intenderli, non
59 3| le undici certo sarà qui.~Era il venerando Professor Zeme,
60 3| gran clamore di voci, che s'era levato nel cortile.~Attori,
61 3| scena: una folla.~La belva s'era ritratta d'un balzo in fondo
62 4| saldo corpo esile e pieno era quasi coperta dalla sdegnosa
63 4| manteca giallastra, di cui era tutto impiastricciato. Senza
64 4| Ero sfinito; la mano m'era diventata come di piombo,
65 4| più d'un'ora un ragazzo era stato spedito in bicicletta
66 4| seccata. Carlo Ferro se n'era accorto e aveva aggrottato
67 4| pergolato, la feriva in viso. Era vero; e mirabile su quel
68 4| e mirabile su quel viso era il gioco dell'ombra violacea,
69 4| intensa lucidità percettiva mi era intollerabile. Come mai
70 4| dalla sferza del sole. Non era meglio aspettare sotto la
71 4| Polacco, intanto, le si era fatto avanti, con galanteria.~-
72 4| distratta da lei, che le si era mostrata così gentile pur
73 4| a cui per disperazione s'era appigliato, nei licei, come
74 4| così?... ma che!... non s'era mai provata... si vergognava...
75 4| che la mia persona non era necessaria; ma che la mia
76 4| delle parole di Simone Pau m'era venuto però sopra tutto
77 4| voglio dirle una cosa. ~Era già bujo: andavo di fretta
78 4| segreto al quale senza dubbio era in preda e che, certamente
79 4| tranquillo!” Lei dice di no?~Era così aggressiva e perentoria,
80 4| ottenuto l'intento, ricco com'era, non avrebbe più permesso
81 4| tanto parlato! ecco perché era così! Dunque Carlo Ferro
82 4| colui che, diciotto mesi fa, era il più grand'uomo del secolo
83 4| uomo del secolo XX. Ma chi era? Ah, senti... Il Tal dei
84 4| improvviso... - niente! era lo sforzo tremendo, che
85 4| nessuno! che male? egli era contentissimo, felicissimo
86 4| contentissimo, felicissimo di quanto era accaduto! gratissimo in
87 4| facevo, che in fondo non c'era stato nulla di male. Mi
88 4| Direzione artistica, ov'era il Polacco, intravidi nella
89 4| scrivania del Polacco, un uomo era lì, che piangeva, con le
90 4| uomo che piangeva di là, era certo Aldo Nuti. Cavalena,
91 5| sposandola, poteva esser sua, com'era stata d'altri, come sarebbe
92 5| s'è fracassato così? se era un giuoco così facile?~Via
93 5| Giorgio, Giorgio, Giorgio era avvelenato per sempre! Avrebbe
94 5| Avrebbe dovuto farmi capire ch'era inutile ch'io mi provassi
95 5| Forse! ~- E perché? Se già era riuscita nell'intento di
96 5| vuol dire che... o non era una vipera, o per Giorgio
97 5| capisco.~- Guardi: Giorgio era tutto preso dalla sua arte,
98 5| ottenuto lo scopo! La vendetta era raggiunta: Giorgio, vinto,
99 5| perplesso, guardai l'orologio: era già l'ora di recarmi alla
100 5| Avanti.~Entrai. La camera era al bujo. M'accostai al letto.
101 5| poi dalla Svizzera, non c'era da argomentarlo. Voleva
102 5| come se nulla fosse, se era proprio necessario che ella
103 5| Cavalena il giorno avanti era venuto per restituire (sebbene
104 5| sollecitudine, in quanto che a tutti era poco meno che ignoto e quel
105 5| gridandole in faccia ch'era iniqua la sua durezza, la
106 5| stupido, come un pazzo, s'era ucciso per quella donna;
107 5| dal sacrificio di lei, ch'era il maggiore. Se ella infatti
108 5| pianoforte chi sa da quale casa. Era un suono lene, come velato,
109 5| elegantissimamente vestito.~S'era ferito un po', radendosi,
110 5| pararlo, quanti più di noi era possibile, e segnatamente
111 5| a cui per combinazione s'era trovata a prender parte,
112 5| medico! In questo momento era una bestia che fuggiva infuriata.
113 5| che il vulcano grosso n'era quasi sbigottito.~Non pareva
114 5| accostarsi senza scherno! Non era compromissione forse, tenerla
115 5| compromissione della figlia non era altro, in fondo, che una
116 5| lui”, Aldo Nuti, non c'era, e che Polacco aveva telefonato
117 5| quanto aveva fatto. Com'era fredda la manina che mi
118 6| un quadretto del Watteau.~Era con la Sgrelli, che aveva
119 6| quando seppe che il Nuti era gravemente infermo.~Ma ora,
120 6| signora, della cui simpatia s'era prima tanto compiaciuta.~
121 6| Neanche per un momento s'era fermata a considerare ch'
122 6| fermata a considerare ch'era stata invitata insieme con
123 6| d'essermi compagna non le era apparsa affatto; non aveva
124 6| Nestoroff. L'irritazione era per la signorina Luisetta,
125 6| riprendeva anche me, ed era quella di chi sa di potere
126 6| il tripudio dei colori, era sei volte ripetuta, per
127 6| mi stava davanti che cos'era più ormai? in che laido
128 6| in che miseria di realtà era ormai caduta? E aveva potuto
129 6| ma lo accettava e me n'era grata, perché in questo
130 6| delitto e della sua caduta. S'era guastata, s'era ritinti
131 6| caduta. S'era guastata, s'era ritinti i capelli, s'era
132 6| era ritinti i capelli, s'era ridotta in quella realtà
133 6| fare strazio di sé: ecco, era chiaro; e voleva che nessuno
134 6| disprezzo di sé, a cui s'era condannata, in cui riponeva
135 6| violenza a se stessa, s'era strappata da quel sogno,
136 6| strappata da quel sogno, n'era precipitata. Perché? Ah,
137 6| Ah, la ragione, forse, era da cercare lontano, altrove.
138 6| bambina, nei vizii in cui s'era perduta durante la prima
139 6| il moto dell'animo che n'era seguito.~Quello - lo sdegno -
140 6| Quello - lo sdegno - le era piaciuto, forse perché intendeva
141 6| biglietto, - risposi. - Era già pronta per recarsi alla
142 6| a me... Capisco che non era ancora ospite. Ma scusate,
143 6| IV~ ~La villetta. ~Era quella? Possibile che fosse
144 6| Eppure, di mutato, non c'era nulla, o ben poco. Solo
145 6| villetta antica?~Riconoscevo ch'era quella, e mi pareva impossibile
146 6| che fosse; riconoscevo ch'era rimasta tal quale, e perché
147 6| me o perché il campanello era un altro. Che tristezza!~
148 6| dicevano che veramente c'era Tavuso lì adesso, per loro,
149 6| ultima volta la villetta. Non era più niente; d'un tratto
150 6| sorda anche Duccella? o non era in casa con la nonna? Ripicchiai
151 6| capelli lucidi di pomata, era sì lui di questo mondo;
152 6| mondo, né nulla. Il treno era suo; ci viaggiava lui. Come
153 6| stava lui? Come, in che era mia quella notte, se non
154 6| toccarle anch'io, ma che! non era vero niente! Non le avevo
155 6| anch'io, forse, allora? c'era un io che ora non c'era
156 6| c'era un io che ora non c'era più? Ma no: quel signore
157 6| cena.~Come? perché? Che era avvenuto?~Non potei vincere
158 6| perdio, quella commedia, ch'era un'indegna e grottesca contaminazione!
159 7| sorpresa, che il signor Nuti era già uscito di casa pertempissimo,
160 7| zoppicare.~Ebbene, anche a me era accaduto qualcosa di simile.
161 7| ribattere. Un'altra cosa m'era sfuggita... - Che cosa? -
162 7| pallida, però, così pallida era diventata la povera piccina,
163 7| inganno pietoso, che tanto le era costato, perché? per offrirle
164 7| perché anche lo scherno? Era vile!~Così mi dissero gli
165 7| dimostrarle che il sospetto era ingiusto, che la vita è
166 7| labbra un sorriso strano, ch'era quasi il verso d'un cane,
167 7| avvenne quello che in verità era da aspettarsi, e che dava
168 7| aspetto del Polacco, che ci si era fatto vicino col Bertini
169 7| da viaggio in capo, com'era sceso or ora dal treno.
170 7| guardò laggiù, dove Aldo Nuti era rimasto solo, piantato tra
171 7| mentre già da un pezzo s'era detto che tutte dovevano
172 7| doveva ucciderla? E dov'era quest'attore? Ah, arrivato
173 7| arrivato adesso? E come? dov'era stato?~Attori, comparse,
174 7| attrezzisti, una folla era sbucata fuori da ogni parte
175 7| nel quale voleva durare. S'era forse tutt'a un tratto stancata
176 7| disparte, con la Nestoroff. Era giallo; appariva chiaramente
177 7| ritratto, dunque, di quando non era mio padre. Io in lui, lì,
178 7| operatore. E il tono della voce era così diverso, così cangiata
179 7| durare una pellicola? S'era accompagnato con me per
180 7| mi fece pena.~Ecco: egli era qua ancora su la terra un
181 7| Inutile, quasi nullo; ma era, e m'era accanto, e soffriva.
182 7| quasi nullo; ma era, e m'era accanto, e soffriva. Pure
183 7| la colpa se così piccolo era nato? Anche così piccolo
184 7| soffriva e la sua sofferenza era grande per lui, comunque
185 7| lui, comunque indegna... Era della vita! per uno dei
186 7| tanti casi della vita, che s'era abbattuto su lui per togliergli
187 7| schiantarlo e distruggerlo! Ora era qua, ancora accanto a me,
188 7| forse, poiché la vita gli s'era così voltata dentro, non
189 7| gabbia, con la tigre dentro, era già stata trasportata e
190 7| l'una nell'altra. Non c'era che da tirar sù lo sportello
191 7| ottenuto l'intento che s'era proposto, avesse avuto almeno
192 7| rispondere con quel sorriso. Ma era per gli altri, quel sorriso,
193 7| eccolo là - il Ferro; era la sua condanna, e fino
194 7| no. Tutto il viso gli s'era come stirato. Si sforzava
195 7| il fucile in mano: ecco, era pronto.~Fu sollevato di
196 7| macchina sul treppiedi, che m'era stato porto attraverso lo
197 7| certezza più sicura e precisa m'era necessaria. E allora fu
198 7| orrendo dell'uomo che s'era abbandonato alle zanne,
199 7| voce, dal terrore, mi s'era spenta in gola, per sempre.~
200 7| macchina, che a stento m'era stata strappata dalla mano:
201 7| punto che quel braccio s'era proteso a uccidere la tigre.
202 7| questa macchina s'è divorata, era naturalmente quale poteva
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