Quaderno, Paragrafo
1 1| condizioni in cui vivete. C'è un oltre in tutto. Voi
2 1| ma niente, ora è passata.~C'è una molestia, però, che
3 1| scomparire d'immagini; ma che c'è sotto un meccanismo, il
4 1| la scala; eccola qua; là c'è la porta del dormitorio,
5 1| sbalordirmi; e poiché non c'è miglior mezzo di sconcertare
6 1| altri ricoverati. Ma non c'è pericolo. Càvalo fuori
7 1| tipografia a Perugia. “Non c'è posto; mi dispiace,” gli
8 2| dalle vicende del mondo.~C'era una volta sul pilastrino
9 2| morte ritornò poco dopo.~C'era una viva, che perdutamente
10 2| Di là dal cancello, non c'era più vita. La vita partiva
11 2| e contraddittorie. E non c'è verso di tenerla in freno,
12 2| dicendo. Non è vero: non c'è altra rovina qua, che di
13 2| in quell'isola.~Finanche c'era chi la sospettava spia,
14 3| I~ ~Un lieve sterzo. C'è una carrozzella che corre
15 3| nell'ombra vi lavorano! C'è qui un intero esercito
16 3| esercitarla qui, dove non c'è bisogno della parola, forse
17 3| tela dei cinematografi, non c'è più: c'è la loro immagine
18 3| cinematografi, non c'è più: c'è la loro immagine soltanto,
19 3| Inghilterra ci sono gli agenti, c'è lo scoglio, c'è la piaga
20 3| agenti, c'è lo scoglio, c'è la piaga degli agenti.
21 3| albergo del Falco... Non c'è miglior mezzo per consolare
22 4| cosa a distanza d'un anno? C'è più tempo da stimare in
23 4| qualcuno ricorda, ebbene, c'è stato un dramma? tanti
24 4| un soldo. Molti altri non c'entrano, e il mendico non
25 4| E anche dopo morto, qua c'è il signor Cesarino che
26 4| non sappiamo niente. E non c'è niente da sapere fuori
27 4| ridivenuto fosco. - Ma c'è chi s'apposta anche, e
28 4| contemplare.~Senza dubbio, c'è un inganno sotto, un beffardo
29 4| inevitabile sevizia. E poi c'è la povera Luisetta, lasciata
30 4| la moglie e la figliuola, c'è il bisogno di sottrarsi
31 4| facevo, che in fondo non c'era stato nulla di male.
32 4| perplessi, stupiti.~- Che c'è? - fece Cavalena.~Trovai
33 4| fiato per rispondere:~- C'è... c'è gente...~Poco dopo,
34 4| per rispondere:~- C'è... c'è gente...~Poco dopo, venne
35 5| farebbe bene pensare che c'è, sopra il soffitto, il
36 5| poi dalla Svizzera, non c'era da argomentarlo. Voleva
37 5| bisognerà andar lontano. C'è quello dei marinaj d'Otranto,
38 5| trovarla? Fuori della vita non c'è nulla. Avvertire questo
39 5| e anche per via, quanto c'è di più laido, di più brutale,
40 5| può esser più casa; non c'è più famiglia; più nulla.
41 5| Non se ne può più! Che c'è da fare? che c'è da impedire?
42 5| più! Che c'è da fare? che c'è da impedire? Chi scappa
43 5| nostra casa è aperta. Non c'è più nulla da custodire!
44 5| che “lui”, Aldo Nuti, non c'era, e che Polacco aveva
45 6| in una dolce pace serena. C'è la dote della mamma; Cavalena,
46 6| entrati, dice loro che non c'è niente da fare per il momento.
47 6| dunque è partito?~No, no: c'è qui sotto, senza dubbio,
48 6| reprimerlo nella voce:~- E che c'entro io?~- Non so; non c'
49 6| c'entro io?~- Non so; non c'entro neanche io, - le feci
50 6| dissi. - Andrò io solo. Non c'è bisogno che la avverta,
51 6| cosa per me? Che cosa? Come c'entro io in tutto questo
52 6| Eppure, di mutato, non c'era nulla, o ben poco. Solo
53 6| città.~- Qui allora non c'è nessuno?~- Ci sono io,
54 6| dicevano che veramente c'era Tavuso lì adesso, per
55 6| trovate più, perché non c'erano state mai: ombre, sogno...
56 6| in mente? donde? perché? C'ero anch'io, forse, allora?
57 6| anch'io, forse, allora? c'era un io che ora non c'era
58 6| c'era un io che ora non c'era più? Ma no: quel signore
59 6| età mi diceva di no: che c'erano gli altri, ciascuno
60 6| col suo tempo: io no, non c'ero; sebbene, non essendoci
61 6| sposina! No, tante grazie: non c'è posto per me, tra voi:
62 7| allora quella festosità? E c'è da essergliene grati; c'
63 7| c'è da essergliene grati; c'è da esserne lieti, perché
64 7| la guastino; ma purtroppo c'è sempre qualche cosa, tra
65 7| del secondo bambino, dove c'è un chiodo, una cosa da
66 7| Nestoroff - che nella gabbia c'entrasse lui.~Per qual fine?
67 7| la nemica verrà fuori! C'è più per me di quella mia
68 7| all'uomo, la nemica. E non c'è bontà, non c'è remissione
69 7| nemica. E non c'è bontà, non c'è remissione che tenga, creda!
70 7| perché essa lo ha emesso: c'è il riconoscimento doloroso
71 7| appostato un po' innanzi a me c'è un altro, un altro che
72 7| Sì, sì, - disse. - Ma c'è qualche cosa di più triste.
73 7| tutte quelle pretese, se non c'è veramente nessun pericolo?~-
74 7| presa lei?~- Io no. Che c'entro io?~- Come lo sa, allora?~-
75 7| me, - ecco, commendatore, c'è anche Gubbio qua, che deve
76 7| inserivano l'una nell'altra. Non c'era che da tirar sù lo sportello
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