Quaderno, Paragrafo
1 1| salutandolo coi gesti e con la voce dalla bacheca dell'androne
2 2| orecchi, nonna Rosa, la vostra voce. E provo una dolcezza accorata,
3 3| del suo respiro, della sua voce, del rumore ch'esso produce
4 4| ansava, e pian piano, con voce affannosa, sempre con gli
5 4| trovata in gola una curiosa voce sonnolenta per annunziare
6 4| confusione non trovasse la voce per rispondere. Infine,
7 4| Carlo Ferro, pigiando con la voce su altri - Ma io le dico
8 4| intendere!~Pacatamente, ma con voce ferma, risposi:~- Non ne
9 4| si pentiva; trattenni la voce, finché non mi parve di
10 5| son venute meno. Mentre la voce gli s'inteneriva e gli tremava,
11 5| raschiò la gola per cangiar voce, e ne trovò una fina fina,
12 5| cresciuta per il tono di voce e la maniera con cui io -
13 5| stelle.~A un tratto, con una voce che arrivò come da lontano,
14 5| dita; poi, a bassissima voce, anzi quasi senza voce,
15 5| bassissima voce, anzi quasi senza voce, disse:~- Lasciami, lasciami
16 5| irritazione che traspariva dalla voce.~Questa irritazione nasce
17 5| assente lo sguardo e vuota la voce, quando si volse per salutarmi
18 6| nella fronte, e domandò con voce smorta:~- Che vorrà?~Aprii
19 6| riuscì a reprimerlo nella voce:~- E che c'entro io?~- Non
20 6| stranamente, le mancò la voce e tutto il suo corpo mi
21 6| corpo tozzo, obeso, e una voce, una voce e certi sorrisi
22 6| obeso, e una voce, una voce e certi sorrisi che non
23 7| operatore. E il tono della voce era così diverso, così cangiata
24 7| Anche lui dal tono della mia voce, cangiato, comprese certo
25 7| gli uomini. Ho perduto la voce; sono rimasto muto per sempre.
26 7| gemevo, non gridavo: la voce, dal terrore, mi s'era spenta
|