1°-astra | astro-comod | compa-dorme | dormi-guata | guati-lobo | lodi-parre | parso-regis | regna-scher | schia-sposi | sposs-varia | varie-zucch
grassetto = Testo principale
Quaderno, Paragrafo grigio = Testo di commento
2505 7| come si compiace delle loro lodi! Niente paura, dunque, signorina.
2506 6| parco. La damina esce da una loggia chiusa da vetri: scende
2507 1| nella fodera di panno verde, logora, sudicia, stinta, e se n'
2508 3| vetturette, automobili, logore, impolverate; i vetturini
2509 5| pena dei tristi ricordi lontani, che le hanno avvelenato
2510 6| invece, deve essere un'altra, lontanissima da questo sogno. La realtà
2511 7| fin l'ombra d'un pericolo lontanissimo, com'è quello d'entrare
2512 | lor
2513 3| naso enorme, dagli occhi loschi dietro gli occhiali d'oro,
2514 2| si profferse marito, ella lottò a lungo - e questo è vero;
2515 1| le sole lenzuola e una lucchesina per chi la vuole; poi, un
2516 4| strana danza màcabra, tra il luccichìo sinistro dei due pugnali,
2517 4| tenacia agli occhi chiari e lucenti d'una rigidezza di vetro.
2518 5| pennelli, col giuoco delle luci e dei colori. E allora ella
2519 7| mi fosse scesa - ferma, lucida, inflessibile - nel polso,
2520 6| come di smalto, i capelli lucidi di pomata, era sì lui di
2521 4| momento di così intensa lucidità percettiva mi era intollerabile.
2522 2| In quella immobilità di lucido riflesso era tutta la calma
2523 3| bacinelle; mani, cui il tetro lucore delle lanterne rosse dà
2524 1| mezzo alla via vegliata lugubremente dai fanali e gli sentii
2525 1| comodità e vivendo come un lumacone ignudo. E non s'accorge
2526 1| Il direttore, secondo la lunghezza della scena, mi dice approssimativamente
2527 1| freddi nell'ombra delle lunghissime ciglia, erano suoi, ben
2528 4| film della tigre, che sarà lunghissimo e a cui prenderanno parte
2529 7| della volpe a danno del lupo o del coniglio o della gallina:
2530 6| potrebbe, in certo qual modo, lusingarmi; ma quello è sicuro che
2531 4| Non necessarii certo. Un lusso per lei. Cose inverosimili...
2532 7| in mezzo alle altre paja, lustrate tutte a dovere e pronte
2533 4| fermò a guardarmi con bieco lustro negli occhi. - Lei dovrebbe
2534 3| le Principessine e di S. M. il Re di Spagna e di altri
2535 4| quella sua strana danza màcabra, tra il luccichìo sinistro
2536 2| l'intrico dei rami nella macchia; lasciate il giornale; vi
2537 4| domani le daranno un danaro macchiato di sangue, mia madre ne
2538 3| alle dinamo e agli altri macchinarii, ai prosciugatoj, all'imbibizione,
2539 7| dovette sembrarle tutta questa macchinazione segreta, da lei immaginata
2540 7| dolore, smaniare, torcersi, macerarsi, amen, direi: “Ecco, pende
2541 6| come se si fosse levato un macigno dal petto.~- Te l'avevo
2542 6| abito color caffè, voto alla Madonna del Carmelo. In capo e su
2543 3| e nient'altro. ~Vado dal magazziniere a provvedermi di pellicola
2544 3| ressa, certi giorni, nel magazzino-vestiario per ghermire e indossar
2545 6| compiaciuta.~Comprese; si turbò maggiormente.~- Suppongo, - soggiunsi, -
2546 7| Mi lasci almeno questa magra soddisfazione di dire pochissimi,
2547 2| lunghi sul mento e su le gote magre, come a un malato: e malato
2548 2| così, tutta in lettere maiuscole? Nessuno lo sa; ma di queste “
2549 1| specie di cava da ricettarvi majali, tagliata nella pietra viva
2550 5| venuto alla Kosmograph quel maledetto Zeme, vedo anche nel cielo
2551 3| là, dove un ragazzaccio maleducato si china per fare un suo
2552 5| dice lui - di tutte le malefatte degli uomini, registrate
2553 3| Sonerà! Romperà l'incanto malefico! Mi ha promesso che sonerà!
2554 2| quartieri più popolari e malfamati di Pietroburgo e, fattala
2555 | malgrado
2556 6| dallo sguardo perduto nella malìa d'un sogno triste lontano?~
2557 2| diffidenza e dalle dicerie maligne attorno a lei; ma nella
2558 5| suono lene, come velato, malinconico, che attirava l'anima, la
2559 5| per restituire (sebbene a malincuore, dal canto suo) il danaro
2560 6| chiedeva con graziosissima malizia:~- Sono intelligente, sì
2561 4| dita, strizzò un occhio maliziosamente:~- Tabacco proibito, - disse
2562 1| timido e cortese, ma era malizioso. Perché con quella domanda
2563 2| qualcuno in segreto dei maltrattamenti anzi delle sevizie patite
2564 7| mostrarmi, cammin facendo, il malumore e la costernazione, dopo
2565 2| la prima volta, era assai malvista e trattata con molta diffidenza
2566 4| porre davanti agli occhi due manacce poderose, ferocemente contratte
2567 5| vittoria, la passione con una manata improvvisa gliela ristrappa,
2568 3| prenderla qua, qua, qua!~E le manate, su i calzoni di pelle,
2569 2| da lasciarci la vita.~Mi mancano quasi tutti i dati per risolvere
2570 1| é fatta con le dita, in mancanza di pettine. Questi capelli,
2571 5| pallida, come s'è sentita mancar tutta, appena il babbo,
2572 2| vita quando già comincia a mancare, e ritrovare in sé le prime
2573 7| alla signora Nestoroff sarà mancata. Jeri, la signorina Luisetta,
2574 2| alla miseria, sfruttata, mandandola a cantare in caffè-concerti
2575 7| seccato di tutto, e vorrei mandare a gambe in aria ogni cosa.
2576 5| nel film della tigre, e mandarlo laggiù col Bertini. Ma forse
2577 3| per non aver pensato di mandarmi subito a prendere la macchinetta
2578 1| Casa cinematografica, che mandava quegli attori, era la Kosmograph,
2579 3| Mi faccia il piacere! Mandi Fantappiè nella Luna! Lo
2580 3| raccomandando silenzio, e mandò avanti, solo, quell'uomo
2581 3| stupidità le mettano davanti. Mangerà anche te; mangia tutto,
2582 3| che agisca; bisogna che mangi. Mangia tutto, qualunque
2583 2| nella fratta.~So che voi non mangiate la caccia: la regalate agli
2584 3| di vita le macchine han mangiato con la voracità delle bestie
2585 1| Tu dormi qua?~- E ci mangio anche. Ciotole di minestre
2586 6| giardiniere, senza giacca, le maniche rimboccate fino al gomito,
2587 4| dall'automobile, cava dal manicotto una rivoltella e le spara...~
2588 4| mentale, la rozzezza delle maniere, insomma la bestialità di
2589 4| intepidisce, appena egli manifesta il bisogno urgente di trovar
2590 3| cenno di star zitti, di non manifestare in alcun modo la nostra
2591 3| sé per paura dei grandi manifesti illustrati incollati al
2592 6| Nestoroff. E m'è apparso manifesto che non è sicuro di lei.
2593 4| dice lei, come un vigliacco manigoldo a un canto di strada, per
2594 5| fatto. Com'era fredda la manina che mi porse, e come assente
2595 6| ricomposto nel mio ufficio di manovratore impassibile d'una macchinetta
2596 3| tiro; Fantappiè alle grandi manovre e Fantappiè areostiere;
2597 4| sudore rigar di solchi la manteca giallastra, di cui era tutto
2598 2| sacrifizi durati dai parenti per mantenerlo alle scuole avevano spontaneamente
2599 4| famiglia, non bastando al mantenimento di essa la sola dote della
2600 7| Girare, ho girato. Ho mantenuto la parola: fino all’ultimo.
2601 1| fa la sonata girando il manubrio. Ma non mi faccio né questa
2602 4| miei leggevano, oltre la maraviglia, uno sgomento prossimo a
2603 2| morto da poco. Lo guardai maravigliato del modo con cui mi dava
2604 2| ritrovare in sé le prime maraviglie dell'infanzia; ricomporre
2605 7| un po' meno bollate da un marchio di volgarità.~Io mi salvo,
2606 2| capitavano sotto mano, i margini dei libri, il piano del
2607 5| lontano. C'è quello dei marinaj d'Otranto, di cui ha dato
2608 7| figliuole di fronte ai loro mariti; allora sì la donna, la
2609 2| che, col tempo, quei finti marmi antichi s'erano stancati
2610 6| chiari o del vostro soprabito marrone o dei vostri baffi all'inglese.
2611 3| fattorini, e frastuono di martelli, di seghe, di pialle, e
2612 5| questa metafora soffriamo il martirio e ci perdiamo, quando sarebbe
2613 3| com'è, vive e lavora.~- Martuf!- esclamò sotto sotto Fantappiè,
2614 3| soldo, ma cinque lire, per mascherarsi spesso grottescamente. Bisogna
2615 4| subito. Forse, sotto sotto, mascherato di questa pietà per la moglie
2616 5| metafora, la sua vanità maschile, la quale, pur ridotta davanti
2617 5| accanito contro tutto il genere mascolino. Gli tocca ogni sera pagar
2618 1| nella faccia larga rude, massiccia, da villano feroce e ingenuo.
2619 2| persuaso il massimo zelo, la massima diligenza, una timida umiltà
2620 5| lagrime negli occhi d'un uomo, massime se lagrime d'amore! Ma voglio
2621 4| bandolo di quest'arruffata matassa di volgari, stupidissime
2622 3| l'illusione d'una realtà materiale.~E nessuno crede sul serio
2623 2| di schizzi a penna e a matita, di caricature. Ci dev'essere
2624 1| il ballo strepitoso della matrice. Ti dico una vera bestia,
2625 5| d'averla, le propose il matrimonio, la condusse a Sorrento
2626 7| riprendersi tutti i signorini matti che minacciano tragedie,
2627 7| della placida passeggiatina mattinale di quei due sotto gli alberi
2628 5| spavento. La faccia color mattone, dura, tetra, sudata; il
2629 2| stagioni. Ha il pavimento di mattoni laghi, quadrati, di terracotta,
2630 7| e dice che ancora non è matura. Bella morale! Ma questo
2631 6| pentimento sincero, che potrebbe maturarlo, farlo rinsavire. È dunque
2632 4| piombo, seguitando da sé, meccanicamente, a girar la manovella.~Ho
2633 3| con le sue riproduzioni meccaniche, potendo offrire a buon
2634 1| congegno esterno, vorrei dir meccanico della vita che fragorosamente
2635 1| esse. ~Viva la Macchina che meccanizza la vita! ~Vi resta ancora,
2636 6| quartierino ammobiliato in via Mecenate. Fui introdotto dalla cameriera (
2637 | medesime
2638 | medesimo
2639 5| della vecchia laurea di medicina.~Intanto, respirerà un poco,
2640 4| cuore di lei! Certo, ella medita qualche cosa. Certo, Carlo
2641 2| perduto. Studiai da me e meditai, in quell'attesa, molto
2642 2| forse furono tante arti ben meditate e attuate per ridurre alla
2643 5| vergognose, cupi livori, delitti meditati all'ombra di noi stessi
2644 3| dall'affanno, in una linea melodica, limpida, dolcissima e intensa,
2645 2| ingegnere, d'animo avventuroso, membro della Società Geografica,
2646 2| voltassi a guardare quelle mensole curiose, che pareva avessero
2647 4| esercitato tutte le facoltà mentali per difendere contro gl'
2648 4| a mio modo di vedere, si mentisce inevitabilmente. E dico
2649 5| mentire! Tanto, ecco, la menzogna gli serve per piangere di
2650 5| della ragione; atti ambigui, menzogne vergognose, cupi livori,
2651 2| riacquistare tutto il mio corpo, e meravigliarmi d'avere ancora su le spalle
2652 7| t'introdurrai guardinga e meravigliata. Ma avvertirai subito un
2653 3| potendo offrire a buon mercato al gran pubblico uno spettacolo
2654 7| bambini che voglia andare a merendare in campagna con la bella
2655 6| ella non solo sentiva di meritarsi il mio sdegno, ma lo accettava
2656 5| improvviso ella sentiva tanto più meritata, in quanto sapeva che il
2657 7| offesa, ferita. Ma ce lo meritavamo! E ora, averla in questo
2658 4| cosa - uomo, opera, fatto - meriti il ricordo d'un anno? Voi
2659 6| improvviso della volgare meschinità dei casi in cui mi vedevo
2660 7| lanciarsi su lui e con lui mescolarsi, sotto gli occhi miei, in
2661 6| dei casi in cui mi vedevo mescolato, della gente con cui m'ero
2662 4| queste nostre costruzioni, messe così di fronte, restano
2663 3| quale strumento d'arte siano messi avanti per rifiutare con
2664 2| poco a poco, con dolce e mesta persuasione, tutte quelle
2665 6| non facciate più codesto mestieraccio. Tanto, so perché lo fate!
2666 7| cinematografico e ammette in sé un mestiere come il mio, certe parole,
2667 6| Ma la domanda, arrivata a metà, tra vostra e amicuccia
2668 2| Egli è ancora lontano dalla mèta; avete ricevuto da lui qualche
2669 3| qualsiasi bestia (anche non metaforicamente) si potesse credere atta,
2670 2| confezione dei films di più lungo metraggio e più difficili. Il signor
2671 3| qualunque stupidità le mettano davanti. Mangerà anche te;
2672 4| Simone Pau, rivolto a me, mettendomi sotto gli occhi la sua presa. -
2673 2| ancor pratica della città, a metter sù casa, prima delle nozze.~
2674 4| dica lei... Io non voglio metterci bocca... Sono venuto qua
2675 3| della ferocia umana. Noi la metteremo in opra, questa ferocia
2676 5| veduto altro scampo che mettergli attorno a custodirlo e,
2677 3| pelle della belva uccisa per metterla sotto i piedini della sua
2678 1| stupidi e precisi, da farne, a metterli sù, uno su l'altro, una
2679 5| sola. Io niente; io non metterò più piede a casa mia! Basta
2680 4| domanderebbero, se io mi mettessi a parlare con loro di queste
2681 1| tipografia per trovar lavoro: metteva insieme a poco a poco quel
2682 2| che nonna Rosa e Duccella mettevano a rispondere, avrà detto
2683 7| Nostra madre? Bisogna che mettiamo nostra madre di fronte a
2684 7| moda. Appena le cose si mettono male, appena due, poniamo,
2685 4| venire il Nuti; gli fa da mezzano; gli sgombra la via, togliendomi
2686 4| strutto ràncido, lontano un miglio! Oh povero Cavalena, ma
2687 | mila
2688 4| dovette prima lasciar la milizia, da tenente medico, e non
2689 5| impedirgli di seguitare.~Pare mill'anni a Cavalena che la sua
2690 6| esagera le espressioni, la mimica senza la parola. Parlando,
2691 7| tutti i signorini matti che minacciano tragedie, pst! così, con
2692 6| allontanare di qua uno che minacciava violenze su me, su tutti.
2693 6| credete! - soggiunse subito, minacciosa, ritraendo la mano e levandola
2694 4| rispetta... - cominciò minacciosamente Cavalena; ma tutt'a un tratto
2695 7| davanti solide, concrete, minacciose, cavi fuori da lei il pazzo,
2696 1| prende qualche ciotola di minestra dalla cucina comune; tiene
2697 1| mangio anche. Ciotole di minestre squisite. In ottima compagnia.
2698 3| di Spagna e di altri re e ministri di Stato e ambasciatori;
2699 6| male, anche questo, sarebbe minore per me. Un altro delitto,
2700 1| passammo il ponte. Ricordo che mirai quasi con religioso sgomento
2701 5| Restai, quasi atterrito, a mirare quel cranio nudo, pallido,
2702 6| il capo. Stetti un po' a mirarla e, deciso d'andare fino
2703 5| un momento sbalordito a mirarlo in bocca.~- E quella vipera
2704 5| e non può non sembrarci misera e vana ogni ragione di tormento.
2705 4| tante fatuità, di tanti miserabili disordini?~Povero Cavalena!
2706 2| che essi sono finiti così miseramente.~Studio, dunque, senza passione,
2707 5| davanti a me in quello stato miserando, non vuole tuttavia rassegnarsi
2708 3| e smaniosa, per bisogni, miserie, faccende, aspirazioni,
2709 7| ebbe la soddisfazione di misurar così, quanto grande fosse
2710 2| Nestoroff si sentì tentata a misurarsi con queste forze, subito,
2711 3| leggesse le firme delle LL. MM. il Re e la Regina e delle
2712 4| dall'affitto di due stanze mobigliate. Se non che, nell'inferno
2713 3| armeria, ai magazzini della mobilia antica e moderna, al guardaroba,
2714 6| spirava l'intimità, dove i mobilucci vecchi, amorosamente curati,
2715 3| magazzini della mobilia antica e moderna, al guardaroba, son tutti
2716 3| altra assicurazione, più modesta, nel caso d'inabilità al
2717 1| preparano. Ah, si lavora! E io - modestamente - sono uno degli impiegati
2718 2| quando per una insperata modestissima eredità di uno zio prete (
2719 1| M'aggiravo in cerca d'un modesto alloggio, non per me, uso
2720 5| Così soltanto ho potuto modificare le sue disposizioni d'animo
2721 3| elettricisti, sarti e sarte, modiste, fioraj, tant'altri operaj
2722 1| religioso sgomento la fosca mole rotonda di Castel Sant'Angelo,
2723 4| è incluso come un'ombra molesta; il mendico pensa che sono
2724 1| ora è passata.~C'è una molestia, però, che non passa. La
2725 6| ruzzolare la scala! Che strazio molle! che cosa! Quella vecchia
2726 | moltissimo
2727 3| palcoscenico, in un teatro, una moltitudine intenta e sospesa seguire
2728 3| renderla parvenza evanescente, momentanea, giuoco d'illusione meccanica
2729 6| faccia grassa e smorta di monaca, con quel corpo tozzo, obeso,
2730 2| quello che offrono le zie monache nelle badìe, - eh, signor
2731 1| vergognoso può mostrare il suo moncherino. ~Simone Pau riprese, rivolto
2732 1| prezioso, e lo mostrò, come un monco vergognoso può mostrare
2733 7| ripagarti con la stessa moneta, accoglierò il dispiacere
2734 1| piombo e caca libri. È una monotype perfezionata, senza complicazioni
2735 7| erano state spese! Chi in montagna, chi al mare; una cuccagna!
2736 3| stancano quei pochi che montano su la carrozzella con la
2737 5| andiamo!~E, poco dopo, montati in vettura in capo a via
2738 7| quella gabbia.~Anche i più morali moralisti, senza volerlo,
2739 7| chiasso enorme e la curiosità morbosa, che la volgare atrocità
2740 5| sarebbe stato facilissimo mordermi. Volevo che addentasse,
2741 4| E con la mano indicò il morente, che ronfava nel coma profondo,
2742 5| cerebrale? Oh senti Gubbio, se morisse... Perdio, quando un uomo
2743 5| singhiozzandole perdutamente e mormorandole le parole più cocenti e
2744 4| di sangue, mia madre ne morrà! che vuole che se ne faccia
2745 4| chiazzata, come se gli amici mortificandolo si fossero divertiti a dargli
2746 7| Nuti non si fosse proprio mosso; non solo non pensai più
2747 1| Càvalo fuori amico mio, e mostralo a questo signore, che ti
2748 5| tutte, tutte, a una a una, mostrandole attraverso gli strappi le
2749 5| rifarmela amica. Ma pure, mostrandomi per lei così pietoso verso
2750 6| ma pare che il Nuti, pur mostrandosi garbato con tutte, non dia
2751 5| dalla magrezza, così che mostrano il bianco del globo sotto
2752 2| aspetterebbero: così, là, per mostrar loro in quanto dispregio
2753 3| consolare un infelice, che mostrargli e fargli toccar con mano
2754 5| da argomentarlo. Voleva mostrarmele, per sua giustificazione;
2755 7| ancora a bujo. Non voleva mostrarmi, cammin facendo, il malumore
2756 7| almeno con gli occhi me ne mostrassi afflitto o adirato; che
2757 1| per la creazione di questi mostri, che dovevano rimanere strumenti
2758 6| grandi, che le ingrandivano mostruosamente gli occhi vani, operati
2759 1| vicine, lontane? quello del motore dell'automobile? quello
2760 3| del rumore ch'esso produce movendosi, per diventare soltanto
2761 1| un artista! Peggio d'un mozzo di stalla... Stare a guardia
2762 1| Piscina? Era un antro mùffido, angusto e profondo, una
2763 5| si provava con affanno mugolante a sciogliere il pianto dalle
2764 4| per il mio superfluo; o muojo. Mi interesso alla storia
2765 4| perché contemporaneamente si muova sotto mano per facilitare
2766 1| girando la manovella, faccia muover io quegli attori, press'
2767 5| qualche cosa... vedrò, mi muoverò... mi scoterò anch'io da
2768 3| donna a studiare come tu ti muovi, come volti la testa, come
2769 3| apparatori, falegnami, muratori e stuccatori, elettricisti,
2770 2| rampicata alta sù sù per il muretto.~Piacciono tanto a nonna
2771 1| ogni soffio d'aria, sui muri delle vecchie case, pensavo
2772 3| come entrare in uno di quei musei di statue viventi, di cera,
2773 4| diede forte con la mano sul muso, sgridando:~- Zitta, Piccinì!~
2774 1| senza posa smaniosamente lo mutano e rimutano, come quello
2775 1| morire. Tutte le altre, mutate e rimutate di continuo smaniosamente,
2776 6| l'uno accanto all'altra, muti e tristi, per le piattaforme
2777 4| cosa, per cui d'improvviso mutò la disposizione dell'animo
2778 6| posizione (con la zeta dolce napoletana) - la posi-zzi-o-ne.~Non
2779 5| nel vuoto, mentre per le nari trae un lungo sospiro silenzioso,
2780 3| ai direttori di scena, narrando a scatti un po' all'uno
2781 2| Leggendo con raccapriccio la narrazione del giornale, non vi passa
2782 4| premere che nessun disordine nasca, sperano forse di trovarvi
2783 4| Se quest'urto avverrà e nascerà qualche disordine, sarà
2784 4| solidità del suo corpo gli nasconderà quello spettro, gl'impedirà
2785 3| me d'una parte che me ne nasconderebbe tante altre; e non potrei
2786 1| gialliccia, sotto la quale si nascondeva un sorrisetto, che voleva
2787 7| tronchi e le fronde che nascondevano le sbarre. Sperai per un
2788 4| questo; e fin da principio, nascostamente, ha voluto che il Nuti,
2789 3| di bosco, con le sbarre nascoste da fronde, il cacciatore,
2790 1| quieto quieto il suo lungo nastro di carta traforata. “Fa
2791 7| colpa se così piccolo era nato? Anche così piccolo soffriva
2792 4| con lui; conosco la mia naturaccia: se mi metto a parlare con
2793 5| complicare le cose più ovvie e naturali, a nascondere gli atti più
2794 1| ovvie e quelle proposte come naturalissime e del caso; così feci io
2795 3| avvolta in una nuvola alida, nauseante, di fumo e di polvere, per
2796 3| della tua ferocia rende qua nauseosa l'iniquità della nostra.
2797 5| strappi le crudezze più nauseose della vita coniugale.~Le
2798 4| ingannare gli ozii della navigazione su le onde del diluvio universale...~
2799 1| da una scriminatura alla nazzarena, ma a zig-zag, perché
2800 7| del Nuti, non mi sentivo neanch'io ben sicuro, che non ci
2801 2| campagna fresca, verde, un po' nebbiosa, in cerca d'un buon posto
2802 2| per quello che io ne so, nega sdegnosamente tutto questo.
2803 5| insperate. Ma questo sembra un negarsi, e cosa indegna d'un uomo;
2804 2| come subito ci ribelliamo e neghiamo sdegnati un atto di malvagità,
2805 6| un dito sulla guancia un neo di seta che non le si voleva
2806 3| stupida finzione, è vera nequizia che passa la parte! Uno
2807 5| e i grumetti di sangue, nerastri su la ferita, spiccavano
2808 7| me trattati di patologia nervosa, mi propone punture e scosse
2809 7| le sole labbra, appena, nervosamente, alle parole che qualcuno
2810 4| certi strani formicolìi nervosi, certe repentine alterazioni
2811 4| possa avere; e ha avuto così nette percezioni dell'inutilità
2812 5| in apparenza vestito di neve, ma dentro in perfetta ebollizione,
2813 6| cavaliere.~- Andate, don Nicò, che don Filippo è conosciuto!
2814 1| quantunque per professione nimicissimo dell'umanità e di qualsiasi
2815 5| persone. Certo, ora, la nimicizia sarà cresciuta per il tono
2816 2| e quel valore, che i due nipotini a mano a mano, crescendo,
2817 4| quello che vedo con così nitida percezione, che mi sgomenta
2818 4| aspetti esterni, che la nitidezza precisa, spiccata, delle
2819 6| amore lo riscattasse e lo nobilitasse.~Di fronte a questa donna
2820 3| la sua bellezza e la sua nobiltà potesse in qualche modo
2821 6| s'indurisce in qualche nodo aspro. I denti van per mordere,
2822 4| faccia. Cose nuove? Nell'arca Noè, ai suoi figliuoli, per
2823 7| sono state assegnate sui noli del film mostruoso. È vero
2824 | nonché
2825 | nonnulla
2826 6| bei sogni di giovinetta. Nossignori! Questa che dovrebbe essere
2827 7| attraverso lo sportello, notai che il Nuti prima s'inginocchiò
2828 5| innocue strappando i denti noti del veleno; ora io non mi
2829 4| fama Cavalena, suo padre, notissimo alla Kosmograph sotto il
2830 4| donnaccia... con un attore che, notoriamente... Si figuri quel che è
2831 1| all'aperto, amico delle nottole e delle stelle, quanto per
2832 4| o domani, s'impadronirà novamente di te, per ridarti l'antico
2833 1| che arrivai a Roma. ~Di novembre, sera rigidissima. M'aggiravo
2834 1| stordisce tutti per la bizzarra novità delle vedute, la stranezza
2835 4| pelle, su le braccia, su la nuca, sotto la gola, orgoglioso
2836 1| compagnia d'altri sei o sette nudi. Uno di questi cari amici
2837 | nullo
2838 2| ogni notte la invocava: la nuora vedova, che, appena morto
2839 1| sorriso afflitto, che pur mi nuotava lieve lieve su le labbra,
2840 5| a riparlarmi con sempre nuovi argomenti, o per futilissimi
2841 2| mia più forte passione: nutrì nella miseria e sostenne
2842 5| cielo; ma, poco dopo, la nuvolaglia, squarciata per un momento,
2843 7| vedo al sospiro levarsi una nuvoletta di polvere dal tavolato
2844 1| bruti sanno restar fedeli e obbedienti.~L'amico Simone Pau è convinto
2845 4| cenno iroso di richiudere.~Obbedii. Quell'uomo che piangeva
2846 5| risposto di sì, che avrebbe obbedito a queste prescrizioni.~Siamo
2847 7| spiccare il salto. La mia mano obbediva impassibile alla misura
2848 7| distanza tra me e lui, e mi obbliga a tenerla anch'io, ora,
2849 5| che mi faceva assumere, obbligandomi ad accompagnarla? Dunque
2850 2| contatto con la sorella e obbligasse questa ad accoglierla e
2851 5| non potevo farne a meno, obbligato dal sacrificio di lei, ch'
2852 1| fu bisogno. La doccia è obbligatoria solo per i mendicanti sporchi.
2853 6| monaca, con quel corpo tozzo, obeso, e una voce, una voce e
2854 5| ultimi particolari, e ricordi obliati e desideri inconfessati,
2855 5| qualche momento lieto d'oblio, appena levata di letto,
2856 5| coscienza. E anche ora guatiamo obliquamente e andiamo a toccare con
2857 1| ha preso gusto, di esseri obliqui e randagi. Tolte quelle
2858 4| cinematografici, con molto sdegno, obtorto collo, per sopperire ai
2859 1| al presente, o meglio, l'occasione di entrare come operatore
2860 6| volge prima di nascosto un'occhiata d'intelligenza a Cavalena.
2861 5| attorno a custodirlo e, occorrendo, a pararlo, quanti più di
2862 7| dando un saggio a tutti, se occorreva, della sua ben nota valentia
2863 5| frammenti d'una vita rimasta occulta, perché non potemmo o non
2864 1| nelle sue più ordinarie occupazioni, se mi riesca di scoprire
2865 3| ragione fortissima di non odiarla io. Sempre, nel giudicare
2866 3| possa con ragione essere odiato da un altro. Io che amo
2867 4| per me. E certo, domani, m'odierà di più, per avermi questa
2868 5| tuttora apparire falsa e odiosa quella che dimostravo e
2869 4| ha inteso minimamente di offenderci, di farci male, perché crede...
2870 2| certa pietà. Parlo, per non offendere, quasi come una persona
2871 7| Nuti, - pensai, - egli se n'offenderebbe; perché... sì, avrò potuto
2872 3| servitore... non voglio offenderla, dirò il sacerdote, il pontefice
2873 1| avvisi d'un giornale, tra le offerte d'impiego, quella d'un cinematografo,
2874 5| neanche il piacere di avergli offerto uno sfogo che potesse alleggerirgli
2875 7| costernazione, dopo lo spettacolo offertomi jersera della sua letizia;
2876 4| esclameremmo, stupiti, mortificati, offesi: - Ma come? Io, così? io,
2877 1| Si presenta in una grande officina tipografica, nella quale
2878 7| era costato, perché? per offrirle in premio alla fine quel
2879 1| arresto e condannato per oltraggio alla forza pubblica a quindici
2880 | ond'
2881 4| ognuno - per quanto probo e onesto si tenga, considerando le
2882 3| insignito di non so quante onorificenze italiane e straniere, invitato
2883 5| affogarla di tristezza e d'onta e di schifo.~Di questo,
2884 3| torre vetrata, di vetri opachi, che sfòlgorano al sole;
2885 4| illudono, che non sanno e operano e amano e soffrono. Che
2886 1| vivo, non vuol mica dire operare.~Io non opero nulla.~Ecco
2887 2| e sente: questo miracolo operarono nonno Carlo e nonna Rosa;
2888 6| mostruosamente gli occhi vani, operati di cateratta, tra le rade
2889 7| il fascino più da vicino operava. Unico segno, che qualche
2890 7| attorno per persuadermi a un'operazione chirurgica sulle corde vocali;
2891 1| mica dire operare.~Io non opero nulla.~Ecco qua. Colloco
2892 2| di diritti e di doveri, d'opinioni e d'abitudini, ch'io odio
2893 5| resto, chi sa! forse così, opponendo violenza a violenza, ella
2894 2| poteva e doveva opporsi e s'opponeva con tutte le forze. Ma sapevano
2895 5| un dio terribile, se ci opponiamo ad esso; ma che diventa
2896 4| perentoria, la domanda, che ad oppormi recisamente, avrei acceso
2897 2| le severe repulse da lei opposte, pur d'ottenere l'intento,
2898 3| di tanta gente afflitta, oppressa e smaniosa, per bisogni,
2899 5| gorgo d'una passione, oppure oppressi, schiacciati dalla tristezza,
2900 4| già quasi tutti grigi le opprime la fronte bassa e dura,
2901 3| umana. Noi la metteremo in opra, questa ferocia per giuoco,
2902 5| sciagura è nota a tutti, oramai! Ed è oscena, oscena, oscena.~-
2903 2| seta, ma sapevano leggere Orazio. Sapeva dunque che la morte,
2904 1| un clarinetto per la sua orchestrina esterna. Subito il mio amico
2905 7| concluse la sua concione ordinando: ~- Al lavoro! sù, al lavoro!~
2906 1| Studio la gente nelle sue più ordinarie occupazioni, se mi riesca
2907 1| secondo la propria specie, ordinate; laddove gli uomini hanno
2908 5| commendator Borgalli ha ordinato che, prima che tutt'e quattro
2909 6| essersi stabilito tra loro, ordita una rete così saldamente
2910 7| colpo a bruciapelo in un'orecchia della tigre sul Nuti già
2911 2| casa. ~Così, i due piccini orfani: Lidia, la maggiore di appena
2912 1| poco come un sonatore d'organetto fa la sonata girando il
2913 4| la nuca, sotto la gola, orgoglioso che un siffatto ufficio
2914 7| d'argento. Si passa per originali e si fa la figura di comprendere
2915 3| feroce. Prima che da questa “originarietà” si scenda e s'arrivi a
2916 5| stanza per vedere il Nuti. Origliai un po' dietro l'uscio della
2917 7| della belva e l'affanno orrendo dell'uomo che s'era abbandonato
2918 1| ribrezzo che provai in quell'orrido luogo ebbi due compensi:~
2919 3| molto immalinconite: due orsi bianchi, che passavano le
2920 4| Ferro si scrollò come un orso:~- Non dica! Non dica! Lei
2921 5| spillo, ancora viva. Non osa batter le ali, non solo
2922 6| ormai caduta? E aveva potuto osare di tingersi di quello strano
2923 5| trattiene e la soffoca e l'oscura?~È come una farfalla fissata
2924 6| dell'anima? I tormenti, gli oscuramenti, le improvvise, funeste
2925 3| che mani, in queste camere oscure; mani affaccendate su le
2926 6| certi mobili coi quali non osiamo prenderci nessuna confidenza,
2927 6| che risposi:~- Ma tra due ospiti, lei sa bene, si può fare
2928 1| un violino. ~Mi voltai a osservar l'effetto delle parole di
2929 5| poveretto si prova a farle osservare che, in ogni caso d'adulterio,
2930 1| come me, che si metta a osservarvi, ecco, vi smarrite, vi turbate
2931 6| altri.~- È una pena, - ha osservato jeri davanti a me, dopo
2932 4| macchinetta di cinematografo - osservò il signor Cesarino. ~- Non
2933 3| prossima trattoria, non ostanti le preghiere e le minacce
2934 4| tormentata.~Da due giorni ostenta innanzi a me devota e sommessa
2935 6| vero? - attaccai subito, ostentando una maggiore freddezza. -
2936 3| quale, anche lui, per quanto ostenti una sprezzante indifferenza,
2937 6| gli occhi con uno sguardo ostile e una contrazione di dubbio
2938 4| insopportabile la noja dell'attesa.~Ostinatamente la Nestoroff si vietava
2939 5| C'è quello dei marinaj d'Otranto, di cui ha dato il soggetto
2940 2| dopo averlo sedotto, e ottenerne tante e tante cose, ch'egli
2941 1| offrono; sicché dal riposo non otteniamo altro che un accrescimento
2942 6| negò col capo; disse:~- Non otterrete nulla.~- Chi sa! - sospirai. -
2943 4| il Fleccia, la vendita a ottime condizioni dei dieci carati
2944 2| mi stimano tutti qua, un ottimo operatore: vigile, preciso
2945 2| preparare per gli esami d'ottobre il vostro nipote Giorgio,
2946 7| una tromba da caccia, d'ottone, a tracolla, i calzoni bianchi,
2947 6| età, nero, con gli occhi ovati come di smalto, i capelli
2948 7| ma mi sfuggì subito in un'ovvia considerazione:~- Già! -
2949 4| figliuoli, per ingannare gli ozii della navigazione su le
2950 1| baleni negli occhi d'un ozioso come me, che si metta a
2951 4| finge di non intendere!~Pacatamente, ma con voce ferma, risposi:~-
2952 4| Cavalena aveva il lungo pacco dell'ombrellino regalato
2953 3| nomignolo. Già! ~Càpita a una pacifica tartaruga d'acquattarsi
2954 2| arte, de' suoi studii di paese, dovette essere in quei
2955 5| mascolino. Gli tocca ogni sera pagar la pena - il fio, dice lui -
2956 4| alloggio; paga quel che devi pagare, un mese, due mesi, tre
2957 4| perché non ha nemmeno da pagarsi il caffè, un boccone di
2958 3| mala voglia, è qui perché pagato meglio, e per un lavoro
2959 5| inquilini giudiziosi e composti. Pagherebbe, perché tutti gli uomini
2960 1| ne dirò di belle. Gubbio, pagherei non so che cosa per levarmi
2961 1| tormenta, non facendoli mai paghi di nessuna condizione e
2962 2| di prima. Nella seconda pagina trovate la notizia, che
2963 4| diventiamo tutti tanti pagliacci? Scusi, no, anch'io, anch'
2964 7| allineato in mezzo alle altre paja, lustrate tutte a dovere
2965 4| gli stessi, per quanto ci pajano diversi. Ma che diversi?
2966 2| traverso uscioli bassi che pajon compresi del loro ufficio,
2967 3| prende tutto. Si fan denari a palate, e migliaja e migliaja di
2968 4| un desiderio non peranco palese. Amante d'un suo amico,
2969 1| sempre. Che è? Il ronzìo dei pali telegrafici? lo striscìo
2970 5| Capisci? Io ho colto la palla al balzo. Le ho risposto
2971 7| azzurri intensi, ora verdi pallidi, con la pupilla che or si
2972 6| sbalordimento, e subito diventò pallidissima anche lei; gli occhi le
2973 5| mirare quel cranio nudo, pallido, di capro scorticato, mentre
2974 5| in lei, certi subitanei pallori dopo un subitaneo invermigliarsi
2975 1| Neppure all'altezza d'un palo telegrafico. Un soffio li
2976 6| occhio chiuso gravato dalla pàlpebra gonfia e rossa, e l'altro
2977 5| sembravano enormi, con le pàlpebre inferiori quasi stirate
2978 3| braccia le immense corone palpitanti al cielo.~Caccia, sì, ma
2979 4| ma del sole che, di tra i pampini del pergolato, la feriva
2980 3| quattro piedi, e seggiole e panchette. Parecchi attori, truccati
2981 1| traforata introdotto nella pancia di quell'altra macchina
2982 2| signorino tutto profumato, col panciotto di velluto, i guanti canarini
2983 4| e delle anime sante del Paradiso, dietro il mio grosso ragno
2984 2| perché la Nestoroff è stata paragonata da qualcuno alla bella tigre
2985 2| si sa più dove si vada a parare. ~ ~
2986 5| custodirlo e, occorrendo, a pararlo, quanti più di noi era possibile,
2987 5| farsa sconcia, andare così parata, da personcina per bene,
2988 3| Parecchi attori, truccati e parati di strani costumi, vi seggono
2989 2| logorati dall'uso. La carta da parato, a roselline, è un po' sbiadita,
2990 | Parecchio
2991 4| III~ ~Parentesi. Un'altra, sì. Quello che
2992 5| della coscienza, gli si parerà davanti con la pergamena
2993 2| po' tetra veramente, dalle pareti stuccate, a riquadri che
2994 3| austerità. Uno scienziato pari suo non poteva prestarsi
2995 1| vedendolo raggiante d'eleganza parigina e con un'aria e un'impostatura
2996 3| ora la studio, intera.~Le parlai della tigre, dei sentimenti
2997 7| lei, questo: che si mise a parlargli in francese.~Nessuno di
2998 4| Questo signore fingerà di parlarle d'amore. Lei, naturalmente,
2999 4| aspettare:~- Bravo, sì. Ho da parlarti.~E, senza neppur pensare
3000 3| professione, scritturati qui) parlasse per dispetto di certuni,
3001 7| col Bertini e Fantappiè. Parlavano tra loro, certo di quei
3002 1| deserte. Cammin facendo, gli parlavo delle mie molte disgrazie
3003 4| conosciamo, dica lei una parolina come va detta. Io non posso
3004 5| provocarne il discorso: mi parrebbe d'approfittare vilmente
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