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| Alessandro Verri Vita di Eratostrato IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
1502 III | imperversano: ruine di bighe infrante sono sparse nella vasta
1503 XIII| virili e con tante prove infruttuose l'ardore della fama. Già
1504 I | anziché sfogare in lamenti infruttuosi, interrogava gl'indovini,
1505 VII | ritraeva o cruccio maggiore o ingannevoli conforti. Meditava anco
1506 I | servo, conforme l'ordinato inganno, espose avere consegnato
1507 X | di Demostene, e il divino ingegno di Platone, e l'animo composto
1508 IV | I suoi modi erano perciò ingenui, ed aveano sugli animi forza
1509 IV | scendeva al cuore per la ingenuità sua: ed Erostrato in udirla
1510 Ult | la Dea ed a vendicarne l'ingiuria. Avrà su questi fumanti
1511 Ult | sempre maravigliato per la ingiustizia degli uomini nel giudicare
1512 X | avvallano popolose città ingoiate dagli abissi della terra
1513 XIII| i silenzj dell'eremo per ingolfarsi in quelle perturbazioni.
1514 X | divoratori d'ogni animale, ingolfati nella investigazione dell'
1515 III | deserta, perocché tutta ingombra di silenzio, or che tutta
1516 VI | allora sereno incominciò ad ingombrarsi da caligine improvvisa.
1517 I | che le tenebre avrebbero ingombrata la sua fronte quand'egli
1518 II | que' raggi, egli, quasi ingombrato da nuova tristezza, rendeva
1519 X | quando taluni bruti perfino ingordi de' loro parti recenti li
1520 Ult | non fui spinto da abbietta ingordigia di furto, ma dal solo e
1521 VIII| perocché gli uomini sono ingrati nel cuore e incerti nelle
1522 VII | voce dolorosa. Ma se tu ingrato mi abbandoni, che altro
1523 IX | parte della Grecia stimasse iniqua la impresa di Sparta, pure
1524 X | presenza eccita ogni mente ad innalzarsi alla eterna cagione”. “Non
1525 XII | vera voce divina è quella innata ne' nostri cuori, la quale
1526 VII | degli armenti, sembrano un inno concorde di natura a quel
1527 VII | sordi. In che vi offese la innocente Glicistoma? Ella ha invano
1528 XIII| crudele persecutore di spose innocenti, mentre scorrono impuniti
1529 X | infinito di sfere sparso d'innumerevoli meraviglie del supremo fattore:
1530 IV | amante a quella prova, ma inoltrandosi disse animoso: “Quello stile
1531 IX | Ma già d'ambe le parti s'inoltravano a scontrarsi gli eserciti,
1532 V | nave per la gioia che le inondava il petto. Un candido e sottile
1533 VIII| oppressione, ma esaltarla a inopinata potenza. Suonano in ogni
1534 IX | contrario, bramosi di vicende inopinate, esaltavano Tebe; e quant'
1535 Ult | stupidità percossa con un modo inopinato. Né credo che il trascorso
1536 Ult | fronte.~Le città dell'Asia inorridite per l'empia distruzione,
1537 I | atrocità, di superstizione, d'insania, e chiamava fatale quel
1538 Ult | proponimento, e con più insensata deliberazione sperarono
1539 XI | figliuoli, siccome sconoscenti o insensati o dissoluti, che ben volentieri
1540 Ult | invece ebbero in comune un insensato proponimento, e con più
1541 VIII| brame, è degno di rimanere insepolto esca agli avoltoi”. “Tu
1542 X | voraci e rettili velenosi c'insidiano per istinto nostri persecutori,
1543 XI | il dardo e lo troncò. L'insidiatore soprappreso gettò l'arco
1544 XI | costui, bramoso di vendetta, insidiava Cleante, e scelse questo
1545 XII | mascherando paterni amori, insidii la preda infelice uscitagli
1546 Pro | delitto la deformità sua, ma d'insinuare gran dubbio se uno smisurato
1547 IV | Erostrato si era studiato di insinuarsi nella benevolenza di quello.
1548 XI | afflitto animo paterno. Ella vi insinuava per fino l'orrendo sospetto
1549 IV | solo gli erano divenuti insipidi, ma il desiderio stesso
1550 XII | quali la natura medesima c'inspira di nodrirla, difenderla,
1551 II | padre dell'armonia, gl'inspirava note felici, spontanee ed
1552 VIII| sopportarlo senza ignominia. Pure instando col pungolo di questa mia
1553 II | intrapresi, ripugnava alle sue instanze. S'interpose anco Panfilo,
1554 X | umani appetiti.” “Or dimmi” instava quegli “come neghi tu al
1555 VIII| delle nostre opinioni, la instigatrice di brame ardenti, la nemica
1556 XIII| della società civile. Ella instituita per la comune utilità, vedeasi
1557 XII | alcuno de' suoi terribili instituti. Però le basti che di questo
1558 X | solitario novello, ne gustò l'instituto e il luogo, siccome in tutto
1559 X | i ragionamenti de' loro institutori.” “Con modo cortese” disse
1560 XII | nodrimento, dalla tutela e dalla instituzione della prole;~Che non debbono
1561 VIII| vittoria come suono magico instupidisce le menti, e senza persuaderne
1562 VII | compievano questi riti, Agarista, insufficiente a confortare se stessa,
1563 II | chiamava infelice per la insufficienza delle sue esortazioni. Sopravvennero
1564 XIII| confermarsi poi nella audacia d'insultare gli Dei, quando più mugghiava
1565 XIII| deliberò vincerlo, e quasi insultarlo. Scese pertanto alla spiaggia
1566 XII | riconosce bensì il figliuolo, lo integra ne' diritti familiari, prova
1567 IX | soverchiante confondeva gli intelletti; perocché una straordinaria
1568 X | sommessi adoriamo la suprema Intelligenza, e dal suo grembo usciti,
1569 II | favellare, ma il mio fa che l'intenda! Oh figliuolo, per l'addietro
1570 III | giudicare se la colpa di non intendere fosse propria o di chi favellava.
1571 VIII| orecchie per gustarle. Né intendo come ti prema tanto che
1572 IV | sedesse Glicistoma nell'atrio, intenta a ornare coll'artifizio
1573 VI | genitori con ansiose pupille intente al mare. Nel quale poiché
1574 V | ne gustarono gli sposi, intenti a pascer l'animo dei pensieri
1575 XIII| frequenza. Incontanente fu la intera Efeso in iscompiglio, riconosciuta
1576 VIII| vita, cadranno di mano alle intere falangi le spade”. “Non
1577 XI | qualunque avvenimento. Sempre è intero quanto sacro il diritto
1578 II | ripugnava alle sue instanze. S'interpose anco Panfilo, mostrandogli
1579 XIII| dopo alquanti giorni fu interrogato. Ma egli con maraviglia
1580 XI | paterni, e con affannose interrogazioni trasse da lui contezza della
1581 III | maraviglia universale lo interrompevano talvolta. Poscia cantò accompagnandosi
1582 II | declinavano che a sonni interrotti da che Erostrato avea manifestata
1583 III | gli Oratori. Eglino fra gl'intervalli delle splendide colonne
1584 IX | eserciti, i quali giunti a poco intervallo nella vasta pianura di Leuctre
1585 IX | ne ottenevano molti altri intervenuti a quella giornata.~ ~ ~ ~
1586 VI | naufraghi di Lemno, e da loro intesero la perversa fortuna. Giace
1587 Pro | quando il caso avvenne, ne intesi il romore in Atene, ove
1588 VII | il talamo deserto non mai intiepidito da Imene, cadeva su quelle
1589 II | quell'indole, che non s'intiepidiva in lui la brama di vincere
1590 XII | tacque l'oratore, gli araldi intimarono che fosse sgombrata l'aula,
1591 XI | usurpatrice del nome di madre. Intimerà ella che sieno chiuse le
1592 III | difetto oltre modo sofferiva intollerabile molestia, sforzandosi in
1593 III | ambe le mani che rimasero intorpidite. Accorse il servo Glauco
1594 VI | gli auspicj della quale fu intrapresa. Testoride, fatto immobile
1595 II | il giovanetto li avrebbe intrapresi, ripugnava alle sue instanze.
1596 VIII| muse. Egli usava talvolta intrattenersi col suo alunno negli orti
1597 XI | avventura, e le genti s'intrattenevano nel Foro disputando con
1598 X | giustizia di Giove. E vie più s'intrica quando si avvallano popolose
1599 III | quelli non mostrassero l'intrinseco valore. Ma pure i difetti
1600 IV | sollecitandolo amore, s'intromise nelle danze e si accompagnò
1601 IX | giovandosi della vittoria invasero il Peloponneso: Elide, Argo,
1602 VIII| de' saggi, per le utili invenzioni, e stridente per le smisurate
1603 VIII| soverchiante Sparta con baldanza invereconda si dispose a combattere
1604 IV | animoso: “Quello stile è invero felice, il quale spreme
1605 XIII| vie più diligentemente investigando i modi per eseguire il suo
1606 I | oracoli, offeriva vittime per investigare la mente de' Numi e placarli
1607 X | quale mi conturba in tali investigazioni. Imperocché ora l'aspetto
1608 II | non sconoscente figliuolo invia salute. Quando tu hai fise
1609 XI | alle sue lagrime perenni inviano a tergerle la sua adulta
1610 VIII| cittadino. I serpi della invidia fischiano sempre fra gli
1611 IX | più si dolea della fortuna invidiosa, la quale non gli avea conceduto
1612 V | isola Samotracia, asilo inviolabile e sacra agli Dei. Agarista
1613 X | fiamma della mia lucerna, invitata da quel lume a consumarsi,
1614 VI | Glicistoma, non udiva lo invito pietoso de' nocchieri di
1615 VII | tale sentenza: Ti renda invitto Amore. Pendevano e l'una
1616 XII | quale nel santuario di Temi invoca ed alza con sì intrepida
1617 VII | quelle piume abbattuto, invocando la compagna per sempre disgiunta.
1618 VII | Glicistoma? Ella ha invano invocato Giunone alle sue nozze:
1619 XII | sanno gli Dei che tanto invocavi quando sponesti a morte
1620 VIII| Arimaspi, e molto meno agli Iperborei. Che se fosse vera la congettura
1621 XII | taccia. Temete pertanto uno ipocrita: lasciate il mio cliente
1622 Pro | Asia, empiè l'Orco di anime irate, lasciò i campi coperti
1623 Ult | mentre egli stesso con irati clamori minacciava dal lido
1624 II | percosse dello scettro di Giove irato nelle sfere, né quando fremesse
1625 XIII| così gran mole in un subito irreparabilmente. I custodi e ministri del
1626 XIII| suo amore infelice vie più irritata la tormentosa ferita del
1627 Ult | più dell'usato; le ciglia irsute, le guancie ardenti, le
1628 XIII| Incontanente fu la intera Efeso in iscompiglio, riconosciuta la vampa del
1629 XIII| che Diana abbandonasse per isdegno la patria loro. Intanto
1630 V | impazienza dei genitori. Gli isolani accomiatavano i naviganti
1631 VI | fra Lemno e Samotracia la isoletta di Imbro, la quale è cinta
1632 Ult | eloquenza; altri ad ogni istante aspettavano a fronte china
1633 X | forme, nei colori, negli istinti, nel canto, nelle grida.
1634 X | fine intento una villa nell'istmo di Corinto sovra colle imminente
1635 XIII| in grida per le vie, con istrepito di folla e calpestio di
1636 IV | delicati, nel canto e nelle istruzioni delle migliori discipline.
1637 XI | non meno del sagace Re d'Itaca, saprete quant'esso deludere
1638 | IV
1639 | IX
1640 IV | danzatore. Intanto Amore tesseva lacci furtivi, e le interne simpatie
1641 IV | reti, delle frecce e de' lacciuoli, lungo il lido o fra' i
1642 X | orrenda conclusione, disperato lacera le chiome, percuoti il petto
1643 I | freccia; ma quello sforzo lacerava l'occhio di più, sendo la
1644 IX | Argo, l'Arcadia tutta la Laconia si sollevarono contro i
1645 XIII| tuo regno immenso tanti ladroni corsali”. Da quello spettacolo
1646 VIII| vergini i fiori, qualche lagrima i cittadini, i passeggieri
1647 VII | sovr'esso, e rammentavano, lagrimando, la sua bellezza, i dolci
1648 XI | quale poi declini la guancia lagrimosa sulla tomba paterna. Oh
1649 I | incensi, una fiamma fugace lambì la fronte del bambino senza
1650 XIII| bisbiglio, poscia crescere in lamento, quindi scoppiare in grida
1651 V | pensieri d'amorose dolcezze. Lampeggiavano gli occhi bramosi, le sorridenti
1652 VI | stringerla, baciarla, fu un lampo. Quella, scolorita, molle,
1653 XIII| stivate le fondamenta con lana e carbone per correggere
1654 V | il tripudio nuziale con lanci di meravigliosa destrezza.
1655 I | qualche trista risoluzione, lanciandosegli incontro, con disperate
1656 VII | angosciosa disperazione. E però lanciandosi a quel ferro, con risoluto
1657 VI | avanzo della nave. Vederla, lanciarsi a lei, stringerla, baciarla,
1658 V | con salto leggiadro si era lanciata nella nave per la gioia
1659 IX | ciascuno ne coglieva de' lanciati, finché si venne a' corpi.
1660 V | flutti; delfini tripudiando lanciavano zampilli dalle nari. Il
1661 VI | onda altera come il Caucaso lanciò quel frammento nelle dirupi
1662 IV | palpebre socchiuse rendeano languidi gli occhi, incurvava il
1663 III | emuli più felici. Giunse languido alle sue stanze, ove giacendo
1664 IV | bellezza un fiore che presto languisce e attendesse a ornar l'animo
1665 III | benigna udienza. La gioventù lanuginosa, i modi composti, lo sguardo
1666 XIII| ombre dubbiose, parve una larva del trapassato. Per confermarsi
1667 IX | Erostrato d'annoverarsi, lasciando a Testoride la cura di consolare
1668 IV | coturno i piè carnosi; talora, lasciandola in arbitrio dell'aure, muovea
1669 VIII| discreto modo si partì, lasciandolo ne' suoi pensieri.~ ~ ~ ~
1670 IX | generosa brama, e per non lasciare senza esperimento una occulta
1671 VII | sofferire la vita e l'ultimo a lasciarla. Ma in ciò miserrimo, che
1672 V | figliuolo, di ogni mia facoltà lasciarlo erede. In tal guisa tu vedi
1673 XII | Temete pertanto uno ipocrita: lasciate il mio cliente in grembo
1674 Ult | Or s'ella è da me offesa, lasciatene la vendetta a lei. Né certo
1675 I | maledetto. Cleante intanto lasciava ch'ella sfogasse il suo
1676 VII | fiera ambascia, ora discrete lasciavano che ella sfogando veemente
1677 Pro | empiè l'Orco di anime irate, lasciò i campi coperti di scheletri
1678 IV | il prezioso volto da un lato: le palpebre socchiuse rendeano
1679 XI | nella oblivione, e tu puro lavacro delle candide Ninfe sgorghi
1680 VII | della disanimata vergine con lavande fragranti ed aromi preziosi,
1681 IV | trapassava i suoi giorni, oltre i lavori muliebri più delicati, nel
1682 X | sua. Perocché l'indole tua leale inclinata a sentire ed accogliere
1683 IV | brami saperlo, la morte di Leandro, di Piramo, di Adone compianta
1684 XI | Questa è il principio, il legame della società civile: per
1685 II | sciogliere per poco i dolci legami della domestica sommissione.
1686 IV | molte le sedeva accanto leggendole un volume. Erostrato veggendola
1687 IX | prepose a cento fanti di leggera armatura. Di che lieto il
1688 II | dalla consueta esultanza, leggerezza, da' garrimenti propri di
1689 VI | Ella serbava le sue forme leggiadre, perché non sommersa, ma
1690 V | armonia. La sposa con salto leggiadro si era lanciata nella nave
1691 IV | qualche urbana lusinga. Leggo, se brami saperlo, la morte
1692 X | che per consenso di ogni legislatore e per esperienza universale
1693 XI | da lei raccolto: acquisto legittimo per le sue cure, per li
1694 IV | Sorrise ella soave, trasse il lembo del velo sul volto e tacque.~
1695 II | spontanee ed improvvise. Che se lenta allora surgesse la luna
1696 IV | verso la porta del tempio lentamente fra le due ancelle seguaci.
1697 III | Incominciò a declamare con lentezza una esortazione alla Grecia
1698 VI | mani in grembo traeva i lenti passi il sospiroso genitore.
1699 VIII| quale avea allora indotto Leontide, capitano di Tebe, a tradire
1700 IV | dardi o augelli a volo o lepri fuggenti innanzi agli occhi
1701 IV | officiosi distribuivano vini di Lesbo e di Chio e vivande ristoratrici.~
1702 XI | la immagine di Nettuno, lesse il motto: A te sacro. Chiarito
1703 II | Parimenti nella disciplina letteraria egli procurava di avere
1704 III | bramando applauso, temendo la libera moltitudine. Pur vinto dal
1705 XII | figliuolo della somma utilità di liberale adozione? Perché invece
1706 XII | i benefizj della paterna liberalità. Risplenderebbe così la
1707 XIII| quali felicemente vivevano libere perché sprezzatrici di morte,
1708 IV | giovane ancora si spaziavano liberi spettatori della bellezza,
1709 V | e solo rimane esposto a' licenziosi giudizj del volgo. Ora in
1710 IV | ancelle seguaci. Il vento licenzioso sgombrò il velo dalla fronte
1711 VII | de' ruscelli, l'aura che lieve scuote da' fiori la fragranza,
1712 I | Menalippo, giovane d'alto lignaggio, pervenne ad una cavità
1713 XI | fonte sacra alle Ninfe, limpida, fresca, diletto a vederla,
1714 XIII| affannava il respirare. Sembrava liquido fuoco il mare sottoposto,
1715 V | prua un coro di cetre e lire e flauti e cantori, appena
1716 X | nelle labbra di Eschine, di Lisia e di Demostene, e il divino
1717 XII | inaudito e maraviglioso litigio sembrano emulare i sentimenti
1718 IX | il novero compiuto. Pure lodandolo altamente per quella generosa
1719 VIII| ha mai tutta consentito a lodare la virtù di qualche eminente
1720 XIII| ULTIMA DISPERATA IMPRESA~ ~Fu lodata la sentenza dalla maggior
1721 III | corona, la quale insieme lo lodava e ammoniva, rimanendogli
1722 Ult | nome, fu tal fine in sé lodevole, benché ne fosse il mezzo
1723 V | Sorridea pur Glicistoma, e co' lucenti occhi mirava l'aspetto così
1724 VII | si avviarono con pompa lugubre taciti e lagrimosi alla
1725 X | quali soleano udire con lunga perseveranza nel silenzio
1726 XI | quant'esso deludere il canto lusinghiero delle Sirene. Al quale paragonando
1727 XII | notturne larve, i pronostici luttuosi. Che più? Sforzandosi di
1728 V | tu vedi scancellata ogni macchia di sua condizione, e reso
1729 VI | balzando fra questi aspri macigni, andava in traccia della
1730 X | spandea nel mondo la sua luce maestosa: “Mira” disse Eusevaste “
1731 XIII| con quanto orgoglio le tue maestose onde la minacciano! Teti
1732 VII | edifizio marmoreo, fra cipressi maestosi, la mole del quale si vedea
1733 VII | porpora ed oro, da lei tessuta maestrevolmente, e insieme postogli al fianco
1734 III | comprese bensì tutta la maestria di tanto rivale, ma non
1735 Ult | mattina seguente predissero i Maghi ch'era nata la ruina del
1736 VIII| della vittoria come suono magico instupidisce le menti, e
1737 XI | Avea Cleante in officio di magistratura per giustizia condannato
1738 IX | violenza di Sparta e della magnanimità di Tebe con diverse opinioni.
1739 XI | Ifigenia fu conceduta dal magnanimo condottiero de' Greci vittima
1740 VII | pianto? E voi Numi, che magnificate aver cura di noi, come rimanete
1741 XII | forma concetto.~ ~DECRETO~I magnifici Pritani di Corinto adunati
1742 Ult | Alessandro cognominato il Magno dal terrore delle sue gesta.
1743 V | spegnere gli odj bellicosi è malagevole opera anche per la più eloquente
1744 I | cielo e dal padre a gara maledetto. Cleante intanto lasciava
1745 VIII| sdegnato ne' silenzi notturni maledicendo la violenza di Sparta: or
1746 XII | qual rifiuto di paterna maledizione. Il famelico bambino chiedea
1747 XII | sapienti giudici, si fa mallevadore che sia salvo in quelle
1748 VII | se governate da stolti? I malvagi vi deridono, voi tacete;
1749 Pro | tradizioni di così illustre malvagio. Ragionai specialmente in
1750 Ult | celeste e sovraumana; non le mancano le frecce del germano, i
1751 IV | amabile compostezza, né mancava il sorriso alle anelanti
1752 V | mense cibi delicati, né mancavano frutti e vini squisiti.
1753 VIII| chi spinge un branco di maniaci alla strage. Ma infine ogni
1754 XI | supplantazione. Non mai più manifestamente ciò apparve quanto nella
1755 XI | quella violenta commozione di manifestargli schiettamente a che lo avesse
1756 IX | occulta virtù che aspirava a manifestarsi, lo prepose a cento fanti
1757 XII | così straordinarj hanno manifestato gli Dei che rimanga secondo
1758 V | bramosi, le sorridenti labbra manifestavano le delizie del cuore. Il
1759 Ult | il quale in alcune opere manifestò una incomparabile stoltezza.
1760 Ult | denudai il collo alla vostra mannaia ultrice. Né la Dea guarda
1761 VII | chiedere la funesta libertà di manomettere se medesimo. In quel punto
1762 XIII| violenza averle occupate; mantenere la usurpazione la ignoranza
1763 VIII| battaglie di Leuctre e di Mantinea. Avendo pertanto que' due
1764 Ult | rimane però a sufficienza per maravigliarmi come tante nazioni acclamino
1765 Ult | forma:~“Io mi sono sempre maravigliato per la ingiustizia degli
1766 X | intrepido spettatore di sue maraviglie mi fai palpitare di terrore
1767 XII | Imperocché queste vicende maravigliose certo non accaddero senza
1768 III | ardimento produca effetti maravigliosi. Fu però comune sentenza
1769 IV | allora uscisse da conca marina, era vestita della sola
1770 V | sembrava che gli Dei celesti e marini sorridessero all'avventuroso
1771 VIII| le gesta impresse in quel marmo non temono gli oltraggi
1772 IX | fierezza che con arte. L'ira marziale impadronendosi dell'animo
1773 XII | sospetto che ora costui, mascherando paterni amori, insidii la
1774 XIII| vasi gli offeriva la sua masserizia. Ondeggiava in questi movimenti
1775 XIII| considerarne la struttura e la materia, ov'elle offrissero comodità
1776 V | perocché tutti gli offizj materni hai compiutamente adempiuti
1777 II | sconoscenza l'affliggere quel seno materno in cui avea trovato così
1778 VI | vinto dal dolore il contegno matronale, scomposte le chiome e le
1779 Ult | terrore delle sue gesta. La mattina seguente predissero i Maghi
1780 | mediante
1781 IV | Persiani ed i Greci con la mediazione dello spartano Antalcide.
1782 X | che per te nutro scema non mediocremente la dolcezza sua. Perocché
1783 X | Pertanto in così eccelse meditazioni concedetemi che io segua
1784 III | giovane entrato nel Golfo Meliaco, venne alle Termopile, donde
1785 IV | vittorie de' Greci e delle memorabili imprese. E già senza avvedersene,
1786 IV | di Agarista era altro non men delizioso di un provetto
1787 IV | fianco ad una colonna ed il mento al braccio: pensieroso,
1788 Ult | altri nelle storie ne fecero menzione. Imperocché la fama è il
1789 XII | una testura di sfrontate menzogne. Nella copia loro io stimo
1790 VII | vendetta de' vostri oracoli menzogneri”.~ ~ ~ ~
1791 X | sfere sparso d'innumerevoli meraviglie del supremo fattore: l'intelletto
1792 V | tripudio nuziale con lanci di meravigliosa destrezza. Una schiera di
1793 | mercé
1794 Ult | ciglio; ma non è questa la mercede che io mi sono proposta
1795 XIII| minacciano! Teti lusinghiera, meretrice Galatea, or non già festose
1796 VIII| che il saggio acquista col meritarla. La fama violenta o artificiosa
1797 III | flauto, ma non sembrò ch'egli meritasse dar principio, perché in
1798 Ult | applaudiscono azioni dello stesso merito e natura con manifesta incoerenza.
1799 II | mirando la quale sentiva mescersi una filiale pietà al suo
1800 XI | ma il delitto gli avea messo l'ali a' piedi. Né potendolo
1801 V | Glicistoma, non più lieta, anzi mesta e taciturna, si manifestava
1802 V | lieti quando conversavano e mesti quando erano disgiunti.
1803 VI | ormai giunta la nave alla metà del suo tragitto. L'orizzonte
1804 X | straordinaria e spinta a grandi mete fosse poi rattenuta al basso
1805 VIII| vien meno quando cessino i mezzi co' quali fu procacciata;
1806 X | fucine, quando le pestilenze mietono le generazioni, quando fiere
1807 IV | spazio di mille e cinquecento miglia si ricondussero salvi da
1808 Ult | Sovvengavi di quello di Mileto consegnato alle fiamme da
1809 IV | Greci, perseguitati da un milione di Persiani, per lo spazio
1810 XIII| compiacenza, che noiato della milizia, e non contento dei premj
1811 IV | Venere, ne' teneri versi di Mimnermo e di Simonide”. “Ben puoi”
1812 XIII| le tue maestose onde la minacciano! Teti lusinghiera, meretrice
1813 X | guerre sovvertiamo il sempre minacciato ordine sociale, quando le
1814 I | sdegnati. Le risposte di quelli minacciavano in sensi ambigui che il
1815 XIII| foschi gli occhi, le ciglia minacciose, le labbra severe, turbata
1816 XI | il silenzio degli oracoli minacciosi invita a sperare destino
1817 I | medesimo vi fosse educato nel ministerio di quell'oracolo: diviso
1818 XII | le quali cose tutte sono ministre a sodisfare gli umani appetiti,
1819 XIII| irreparabilmente. I custodi e ministri del tempio ne trasportarono
1820 X | Certo egli è quotidiano ministro a noi del governo divino.
1821 IV | il labbro a favellare. Oh mirabil dono del cielo l'arte di
1822 II | Agarista una torre eccelsa, mirando la quale sentiva mescersi
1823 III | spesso gli occhi dietro a mirare gli eventi degli emuli più
1824 I | profanatore, che gli Dei già miravano con torvi sguardi quel tristo
1825 IX | abbaglianti. Usciva dalla mischia uno strepito simile a mare
1826 VI | con gli occhi fisi alle misere spoglie di Glicistoma, non
1827 I | parto abbandonato non per miseria, ma come furto d'amore o
1828 Ult | or chiude i petti ad ogni misericordia, ma in breve aprirà gli
1829 VII | ultimo a lasciarla. Ma in ciò miserrimo, che non già per gradi gli
1830 V | poppa coronata di edera mista a fiori. Alla prua un coro
1831 IV | balli, fra' quali erano misti i nuziali desii, le querele
1832 X | Ma pur quanto non sono miti i rigori suoi in paragone
1833 X | Apollo con la sua spesso mitiga le tristezze umane. Non
1834 XIII| che il tempo, come suole, mitigasse gli affanni, paga in allora
1835 X | universo, quando non fosse moderato dalla speranza dell'Eliso
1836 VII | semplicità, senza ornamenti, in modeste parole rammentavano i meriti
1837 V | avvolte in ampio manto, in modesti atti contegnose. Arrivò
1838 VI | Risuonarono le vie di Lemno di modesto susurro, narrandosi la sventura
1839 III | dignità nel gesto e con grata modulazione nella voce. Surse quindi
1840 II | e vie più gli rendeano moleste le domestiche ammonizioni.
1841 III | sofferiva intollerabile molestia, sforzandosi in vano di
1842 XIII| Sofferiva ben ella gravi molestie per l'assenza di lui, qual
1843 X | togliermi dall'animo un dubbio molesto, il quale alla benevolenza
1844 IV | svolazzava insieme. Declinava mollemente il viso or all'una or all'
1845 IV | temperava il vigore con la mollezza loro, e la fanciulla si
1846 X | quando occorresse, patetica e moltiforme eloquenza ottenne la dimestichezza
1847 X | ognor più rattristano il momento infelice di nostra vita,
1848 Ult | incredibile follia in così celebre monarca assai maggiore della mia,
1849 XI | figliuoli, e della sacra monarchia di famiglia, vi sperano
1850 VII | preziosi, avvolgendola in monde e delicate vesti e componendole
1851 II | servo, con buoni arredi e moneta, la quale solea liberalmente
1852 V | il corredo alla sposa di monili, anella, vasi di argento,
1853 Ult | banda a banda il petroso monte Atos, e sa che gli scrisse
1854 VII | sguardi. E però la trasmise al monumento fra quelle degli antenati
1855 V | sotto cui furono stese morbide coltrici, la comitiva nuziale
1856 VIII| modo conseguire da loro di morire in patria, dare a lei ciò
1857 XI | fonte dicea: “Scendi placida mormorando, o sacra onda, da queste
1858 X | più soave contemplazione. Mormorava l'onda spinta con lento
1859 VII | continua testimonianza. Il mormorio de' ruscelli, l'aura che
1860 VIII| quando la Grecia tutta mossa dal furore spartano si lanciava
1861 II | S'interpose anco Panfilo, mostrandogli quanto fosse indegna sconoscenza
1862 V | sposo, il quale non può mostrare altra culla che il margine
1863 IV | ancelle, incominciava a mostrarsi nelle adunanze festive.
1864 XI | nacqui”. Pregollo Cleante mostrassegli quale insegna ne pendesse.
1865 III | avveniva che quelli non mostrassero l'intrinseco valore. Ma
1866 VI | candido seno, quali or mi mostrate oltraggi della morte! E
1867 VIII| fatiche dell'armi che sia mostrato il tuo avello a' peregrini,
1868 VII | e con fastose ricordanze mostravano quanto le ossa ivi chiuse
1869 Ult | fama è il più indomito de' mostri: non basta a vincerlo né
1870 XIII| furore di Borea sclamava: “Oh mostro insaziabile di morte, con
1871 II | in lui una mente nuova e mostruosa, perché talvolta la memoria
1872 II | che sembrano terribili e mostruosi a' bambini, egli si avvicinava
1873 II | esprimeva i nuovi e forti moti dell'animo e negli occhi
1874 V | gli sposi con piacevoli motti, invitandoli a giurarsi
1875 III | ricuperare che imperfetto il movimento di alcune dita, le quali
1876 XIII| urtandosi, premendosi, cadeano a mucchi affastellati i corpi sovra
1877 VI | scossa pare la estrema: mugge il flutto divoratore, e
1878 VII | superbe de' magnati, il mugghio degli armenti, sembrano
1879 IV | suoi giorni, oltre i lavori muliebri più delicati, nel canto
1880 XI | per giustizia condannato a multe pecuniali uno sciagurato
1881 X | mani Eusevaste al cielo “ti muova a pietà l'infermo intelletto
1882 X | più che non si esprime; muove l'animo, lo convince più
1883 Ult | il fischio del dardo, il muoversi della faretra sull'omero.
1884 Ult | mossi la face alle sue sante mura. Ella ha potenza, virtù
1885 II | disco, ne' salti, nella musica, nelle declamazioni, e prepararsi
1886 III | collocò, luogo delle gare musicali. Era già pieno, e incominciò
1887 VII | sciagura, anzi con subita mutazione dalla allegrezza al dolore
1888 VI | animi di spavento, che resi muti da quello, taciti si ritrassero
1889 XI | consolante di nodrirlo ove nacque. Brama che nelle stanze
1890 XI | ornamento. Egli rispose: “Da che nacqui”. Pregollo Cleante mostrassegli
1891 V | lanciavano zampilli dalle nari. Il sole non avea ancora
1892 I | NASCITA~ ~Quello che si narra di Ecuba, quando avea Paride
1893 VI | Lemno di modesto susurro, narrandosi la sventura negli atrii
1894 VIII| Tebe, ove ancora le madri narrano a' loro fanciulli alteramente
1895 Pro | di fama, si compiaceva di narrare intrepido non tanto quella
1896 VII | FUNEREO~ ~Niuno chieda ch'io narri compiutamente quant'erano
1897 I | preparata col servo, le narrò che avea spedito il fanciullo
1898 XIII| principio che ogni uomo nasce libero con le medesime ragioni
1899 II | spandea i suoi raggi la nascente luna. Giacea il giovanetto
1900 Pro | Erostrato arse il tempio, nascesse il Macedone Alessandro.
1901 Ult | memorabile quella notte, il nascimento di Alessandro cognominato
1902 I | CAPITOLO I~ ~PORTENTI E NASCITA~ ~Quello che si narra di
1903 IV | quanto più duole tanto più si nasconde. Il giovane restò compreso
1904 XIII| osservato. Né egli si curava di nascondersi, dissimulando; anzi a quello
1905 V | consapevoli di sua condizione, la nascondono a' mortali. Quindi foss'
1906 Ult | predissero i Maghi ch'era nata la ruina del mondo. Il desiderio
1907 VI | andava in traccia della naufraga compagna. Bramava insieme
1908 VI | poppa avanzata salva dal naufragio. Un'onda altera come il
1909 XII | arbitrio loro. Approdò la navicella a Lemno; fu deposto alla
1910 IX | gioventù di Lemno a drappelli navigava in Grecia, schierandosi
1911 VI | dal grembo loro. Ben venti navigli salparono incontanente in
1912 IX | pietosi Agarista, egli cheto navigò a Tebe. Ivi presentandosi
1913 VI | scioglie lo sconquassato navilio, errano su quelle tavole,
1914 XII | crudele e abborrita da ogni nazione civile. Propone anco gli
1915 XI | propone e sostiene così nefandi sospetti, sarebbe in vero
1916 X | dimmi” instava quegli “come neghi tu al rettore dell'universo
1917 | nei
1918 VIII| instigatrice di brame ardenti, la nemica di ogni calma, l'aculeo
1919 III | susseguente giorno. Ma avvenne che Neoclito di Argo il quale era ivi
1920 XII | di Corinto adunati nella Neomenia di Boedromione a giudicare
1921 IV | occhi sotto l'arco delle nere ciglia; le guance rosee,
1922 VI | nella sua conca, perché le Nereidi non ti recarono festose
1923 X | vapori condensati in nubi, in nevi, in nembi, e scendere in
1924 II | vestita di penne sdegna il nido e si lancia alle nubi. Il
1925 III | destrieri invocavano co' nitriti il suono della tromba motrice.
1926 IX | diedero il segno le trombe. Il nitrito de' corsieri gareggiava
1927 II | oratori; si accendeva di nobil fierezza al suono della
1928 XII | emulare i sentimenti più nobili e delicati del cuore umano
1929 V | renda fausti per sempre i nodi ch'ora li congiungeranno.
1930 XIII| cuore. Per la qual cosa nodrendosi con la speranza che il tempo,
1931 XII | queste ragioni derivano dal nodrimento, dalla tutela e dalla instituzione
1932 XII | natura medesima c'inspira di nodrirla, difenderla, educarla, ammaestrarla
1933 XI | il diritto consolante di nodrirlo ove nacque. Brama che nelle
1934 XI | riescono pur troppo così di noia i figliuoli, siccome sconoscenti
1935 VIII| né trapassa agli Sciti Nomadi, agli Androfagi, agli Arimaspi,
1936 VIII| presso i re dell'Asia i nomi di Pelopida e di Epaminonda
1937 IV | immagine di sé nella figliuola nominata Glicistoma. Ella giunta
1938 VIII| disegni, non si proponea altra norma che questi. I quali crescendo
1939 Pro | di scrivere quanto a mia notizia è pervenuto della vita e
1940 XI | delle calunnie. Ben vi è noto in qual modo avvenne il
1941 II | sonare all'aere aperto nelle notti estive in luoghi solitarj;
1942 VIII| aggirava sdegnato ne' silenzi notturni maledicendo la violenza
1943 X | sendo pervenuto il solitario novello, ne gustò l'instituto e
1944 IX | già non ne fosse stato il novero compiuto. Pure lodandolo
1945 II | alle corde. Ma se qualche nube oscurasse que' raggi, egli,
1946 VI | timone: i nocchieri già nudi si preparano al nuoto. Il
1947 XI | alla nave. Ecco pur vive la nutrice, la quale riconosce la striscia
1948 X | alla benevolenza che per te nutro scema non mediocremente
1949 V | congiungeranno. Concedi loro obbediente, bella e illustre prole,
1950 V | invitandoli ad avvicinarsi: ellino obbedirono con fronte china e le mani
1951 XI | parricidio. Alla voce divina obbediscono le sfere e gli elementi:
1952 XI | adulta prole, ora che l'obblio e il silenzio degli oracoli
1953 VII | sonno concede altrui la obblivione de' mali, esso ne ritraeva
1954 XI | imprese giacciono nella oblivione, e tu puro lavacro delle
1955 V | cui sieno confortati all'occaso della vita”. Mentre così
1956 VI | Imbro, la quale è cinta all'occidente da scogli detestati da'
1957 X | di sentimento, ove poi ci occorre di ragionare dell'ordine
1958 X | mediante la sua, quando occorresse, patetica e moltiforme eloquenza
1959 XII | indotta la non più vergine per occultare la sua ignominia.~“Ma nelle
1960 VI | Omai una mortale ambascia occupandogli il cuore, deliberava di
1961 XIII| compartite; la violenza averle occupate; mantenere la usurpazione
1962 X | divina.” “Misero chi non la ode” sclamò Glicerio; “perocché
1963 VIII| dialettica, chieggo se tu or odi o vedi questi riti alla
1964 VIII| così grave contesa, ch'egli odiando la tirannide spartana e
1965 VII | pupille oscurate dal dolore odiavano la luce. Fuggiva da loro
1966 VII | contemplarla fuorché un odioso paragone di sé con quella.
1967 V | amanti.~Lo spegnere gli odj bellicosi è malagevole opera
1968 XIII| cori di inni armoniosi; odorava la fragranza de' sacri profumi,
1969 XI | tacito, cauto, e riconobbe offerirglisi pronta occasione. Impugnò
1970 II | sospirosa andò nel tempio ad offerirlo. Quindi spedì messaggero
1971 VIII| Avvenne che in tale diporto si offerisse loro una fonte composta
1972 Ult | ne ha in diversi popoli offertele del pari. Ma se nel prescrivere
1973 Ult | quali son questi? Chi ho offeso io negli averi o nella persona?
1974 IV | deliziosa fragranza, e i servi officiosi distribuivano vini di Lesbo
1975 XIII| struttura e la materia, ov'elle offrissero comodità al suo pensiero.
1976 XIII| combustione, il fumo della quale offuscava gli occhi ed affannava il
1977 | ognuno
1978 VIII| sentenze, e interruppe: “Ohimè! Sarà dunque biasimevole
1979 II | felice, perché nella adunanza olimpica da tutta la Grecia acclamato.
1980 III | de' rischi delle corone olimpiche. Approdò per fine il tanto
1981 II | concorrere alle palme de' giuochi Olimpici. In queste gare assiduo
1982 Ult | turbare le delizie dell'Olimpo.~“Rimane forse che taluno
1983 V | supplicandola accettare l'olocausto, ed i sagrificatori lo divisero
1984 VI | Quella, scolorita, molle, oltraggiata dal pelago tiranno, rimanea
1985 XII | ha sì maravigliosamente oltraggiate? E certo questa natura ch'
1986 VII | affettuosamente le braccia sugli omeri, e declinata sul di lui
1987 VI | si offerse, e su quello ondeggiando rimase all'arbritrio della
1988 Ult | seggi del magistrato, e ondeggiò la calca spettatrice. Cadde
1989 XI | deliberazione; pure dissimulando, onestamente si astenne di turbare con
1990 VII | dolore, meditava solingo come onorare la memoria della perduta
1991 Ult | i quali presenti al caso opinarono essere quello un effetto
1992 Pro | di Efeso, perché quella opinione prevale che egli sia stato
1993 IX | più inaspriva lo spasimo opponendosi alla uscita. Né le faretre
1994 XIII| sdegno de' buoni. Questi opponevano a così triste seduzioni,
1995 IV | quanto di cogliere onesta opportunità di alcuna dimestichezza
1996 X | per quale inesplicabile opposizione sendo tu in ogni tema di
1997 VIII| di coloro i quali aveano opposto l'intrepido petto a' tiranni.
1998 VI | già prossima Lemno. Ella oppressa dal terrore, svenuta in
1999 VIII| redimerla non solo da quella oppressione, ma esaltarla a inopinata
2000 XIII| questa gara di oppressi e di oppressori. Il giovane solitario non
2001 IX | dagli avventurosi successi opprime non che la libertà della