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| Alessandro Verri Vita di Eratostrato IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Capitolo grigio = Testo di commento
3005 X | canta il bifolco mentre stimola i buoi nel solco ferace,
3006 V | Né minore sollecitudine stimolava i genitori di congiungerli,
3007 XIII| architetto Ctesifonte ne avea stivate le fondamenta con lana e
3008 II | illustri de' poeti, degli storici e degli oratori; si accendeva
3009 VIII| esse. In tal guisa per una strana incoerenza stima nell'universale
3010 XI | calunnie insieme più vili e più strane. Eccovi l'illusione e sogno
3011 Pro | favellare seco, mossi dalla stranezza del suo proponimento. Ed
3012 XI | esule ed orfano in terra straniera? Se la matrona è sincera
3013 XII | in tale argomento leggi straniere dalle nostre;~Che avendo
3014 III | composto da natura con modi straordinari che invitavano ad udirlo.
3015 XIII| Erostrato possedesse qualche straordinario artifizio di fuoco inestinguibile,
3016 VIII| Panfilo discretamente “allo strazio degli eroi ne' campi di
3017 VIII| tanto si commosse a più strepitosa vendetta. In così violenta
3018 XIII| fu condotto a' Pritani, e stretto in catene. Udite poi le
3019 VII | distruggitrice. Una porta ferrea stridendo si aprì e diede accesso
3020 VIII| per le utili invenzioni, e stridente per le smisurate malvagità”.
3021 III | si avvolge alla meta, la stringe, la rade quasi, perché sia
3022 III | insieme una angoscia le stringea il cuore veggendolo abbattuto.
3023 XIII| allora, e Chio e Cos e Rodi stringeano le armi contro la orgogliosa
3024 VI | dalle braccia che in vano la stringevano, fu spinta nel mare; ed
3025 X | disegni, l'ardore che ti strugge della gloria, sono pregi
3026 V | affetto sempre violento si struggeva nella fiamma vorace: e Glicistoma,
3027 XIII| di Diana, considerarne la struttura e la materia, ov'elle offrissero
3028 III | declamando altre sue orazioni, studiandosi porgerle con dignità nel
3029 IV | e già Erostrato si era studiato di insinuarsi nella benevolenza
3030 VIII| fortuna. Agarista dolente si studiava con materne esortazioni
3031 VII | ora con dolci offizi si studiavano calmare così fiera ambascia,
3032 Ult | consuetudine degli oratori io mi studii perorando di eccitare pietà
3033 Ult | umana e si destasse anco la stupidità percossa con un modo inopinato.
3034 VII | grave sciagura, anzi con subita mutazione dalla allegrezza
3035 III | superiore, comperò la biga e subitamente per li campi volteggiando
3036 Ult | deliberazione. Ma se la sublimità sua abbaglia a tal segno
3037 IV | sole con ombre maggiori, succedeano ne' prati, negli orti, al
3038 IX | favorita dagli avventurosi successi opprime non che la libertà
3039 XII | perduti i diritti di legittima successione alle paterne facoltà;~Che
3040 III | quelli sperimenti, al vario successo dei quali anelava, palpitava,
3041 I | come le materne avidamente succhiava. Si trasse cautamente in
3042 V | drappello di garzoni in succinte vesti danzava intorno alla
3043 V | gigli. Lo sposo in saio succinto ornato di oro e di gemme,
3044 Ult | senno, me ne rimane però a sufficienza per maravigliarmi come tante
3045 VIII| esaltarla a inopinata potenza. Suonano in ogni parte della nostra
3046 VIII| Né aveva aspettato che suonasse la tromba in campo, ma appena
3047 IV | de' ruscelli i canti, i suoni, i balli, fra' quali erano
3048 X | continui e varj sforzi per superarle, Erostrato, come disingannato
3049 IX | Fato si volsero in fuga superati dall'impeto de' Tebani.
3050 VIII| a correggere una estrema superbia se non quella delle sciagure.
3051 XIII| palese tiranno, Nettuno, superbo di tua possanza. Godi pur
3052 II | increspavano il mare, sulla cui superficie spandea i suoi raggi la
3053 VIII| squadre alle formidabili e superiori. Sparta movea ventiquattro
3054 X | lui prescritto dal dito superno, né ardire di trapassarlo.
3055 I | trafisse nel petto e la prostrò supina. Pur ella agonizzando si
3056 XI | antagonista, ricorrono alla supplantazione. Non mai più manifestamente
3057 IV | concedeano le dita offese, supplendo coll'arte, facea colloquio
3058 V | tempio d'inni alla Dea, supplicandola accettare l'olocausto, ed
3059 VI | ardeva incensi a' Penati, supplicandoli a rattenere il tridente
3060 XIII| sconvolgeano le chiome. Cadeano supplichevoli alle are de' Penati le matrone;
3061 I | ne avrebbero tal cura da supplire quella de' più teneri genitori.
3062 X | obbedienza costante alle supreme leggi si rivolga così gran
3063 Pro | della vita comune, dovea surgere ad una eccellente o cadere
3064 II | improvvise. Che se lenta allora surgesse la luna dal sereno orizzonte,
3065 XII | dell'esposto fanciullo è surrogata alle ragioni paterne, né
3066 XII | Queste due condizioni più non sussistono verso un adulto e libero
3067 VI | vie di Lemno di modesto susurro, narrandosi la sventura
3068 XI | egli si presenta a voi e svela questo ignominioso arcano?
3069 X | con artifizj di eloquenza; svelle il consenso dell'attonito
3070 XII | ragione umana, i magistrati svellerebbero dalle mani del padre il
3071 II | la spiacevole ansietà di svellersi dalle braccia sue. Surse
3072 VI | ove ella in breve approdò. Svenne Agarista quando riconobbe
3073 VI | modesto susurro, narrandosi la sventura negli atrii de' templi,
3074 VI | quando riconobbe quant'erano sventurate le nozze. Poscia vinto dal
3075 VI | Ella oppressa dal terrore, svenuta in quegli amplessi, era
3076 IV | da un velo sulla fronte svolazzava insieme. Declinava mollemente
3077 XII | le basti che di questo si taccia. Temete pertanto uno ipocrita:
3078 XI | generazioni, delle quali tace ogni più antica memoria.
3079 VII | malvagi vi deridono, voi tacete; i devoti v'implorano, voi
3080 II | il quale rimase da prima tacita e immota, poscia con lagrime
3081 V | più lieta, anzi mesta e taciturna, si manifestava già serva
3082 X | accomiatava, ma con labbra taciturne. E mentre quelli si dilungavano
3083 XI | queste autorità sarebbero i talami freddi, il genitore esposto
3084 I | scendevano dalle alpestri lor tane, rattenute dalle continue
3085 IX | poderoso, invitando con prove tarde ma generose la gioventù
3086 VI | navilio, errano su quelle tavole, antenne, vele. Taluno implora
3087 XI | negli atrj, ne' portici, ne' teatri, ne' circhi: cioè che il
3088 III | Suonò poscia la lira un Tebano, e questi faceva già palpitare
3089 | teco
3090 XI | stolto quel padre il quale o teme o abborre un suo figliuolo
3091 XIII| di morte, e di altre che temendola sospiravano in vile servitù
3092 II | si avvicinava loro senza temerli. Né quando fosse il vento
3093 VI | compagna. Bramava insieme e temeva di scontrarla. Omai una
3094 VI | aspettata la calma; pur temevano anco che non fossero partiti
3095 XII | il quale nel santuario di Temi invoca ed alza con sì intrepida
3096 VIII| impresse in quel marmo non temono gli oltraggi delle Parche.
3097 X | come disingannato della tempestosa vita, sperava nella solitudine
3098 VI | ragionando co' suoi della temuta sciagura, e l'altra gemendo
3099 II | più emulo indifferente, ma temuto, e specialmente nella lira,
3100 XII | forse mai l'avarizia più tenace. Tale è il benigno aspetto
3101 III | sue parole da Spartano più tendenti al vero che al diletto.
3102 XI | incoccata la freccia già tendeva a vibrarla. Il fato allora
3103 VII | trapassava i giorni per lui tenebrosi, visitando que' luoghi,
3104 Ult | presenza vostra dal carcere tenebroso come reo di sacrilego incendio.
3105 X | come facelle. Glicerio di Tenedo, giovane sacerdote ascritto
3106 XI | in qual modo avvenne il tenero incontro; quanto manifesti
3107 VIII| quel ferreo giogo col quale teneva curva la Grecia, si compiacque
3108 IX | a mare tempestoso. Giove tenne in bilancia la sorte fino
3109 Pro | sdegnando costui sempre il tenore della vita comune, dovea
3110 II | chiedea spesso ad Agarista di tentare in quelle il suo destino.
3111 XIII| maraviglia del magistrato non che tentasse di coprire il suo delitto,
3112 VIII| prontamente “comunque la filosofia tenti scuotere la base di questo
3113 Ult | Onde a Timeo ed Egesia e Teopompo ed altri nelle storie ne
3114 VI | dell'afflitto figliuolo gli tergea pietosa le molte lagrime
3115 XI | lagrime perenni inviano a tergerle la sua adulta prole, ora
3116 VII | fauci. Agarista con sospiri tergeva gli occhi, e continuava
3117 XI | esposto senza rossore nelle terme, negli atrj, ne' portici,
3118 III | Golfo Meliaco, venne alle Termopile, donde alla Focide, ove
3119 X | Omero, la commovente lira di Terpandro, e quella mirabile eloquenza
3120 IX | avevano veduto entrare nelle terre loro il nemico, ed ora sofferivano
3121 V | Il sole non avea ancora tersa la rugiada ch'ellino approdarono.
3122 IV | alzò il viso verso lui e terse col velo le umide palpebre.
3123 Ult | più splendido culto, il tesoro delle arti e delle offerte
3124 IX | in Beozia, fra Platea e Tespi, si preparavano al combattimento.
3125 III | destrieri. Questi erano Tessali, celebrati per molte vittorie,
3126 IV | danzatore. Intanto Amore tesseva lacci furtivi, e le interne
3127 VII | di porpora ed oro, da lei tessuta maestrevolmente, e insieme
3128 IX | a' corpi. Già il sole era testimonio di così illustre contesa:
3129 XII | altro non divengono che una testura di sfrontate menzogne. Nella
3130 VI | breve si condensava in nubi tetre, e Borea fremeva in quelle.
3131 XIII| esso la vasta compage del tetto. Era costante memoria degli
3132 VII | illuminava il feretro. Un coro di tibie con flebili note richiamava
3133 XI | causa fosse discussa dalle tigri, sembrerebbe anco ad esse
3134 Ult | e del suo autore. Onde a Timeo ed Egesia e Teopompo ed
3135 XI | recente caso distruggeva i timori di parricidio, sottentrava
3136 XII | un dominio arbitrario e tirannico a' genitori sulla prole:
3137 XI | biasimare chi l'ha seguita. I Tirii, i Fenicj, i Cartaginesi,
3138 IV | Adone compianta da Ero, da Tisbe, da Venere, ne' teneri versi
3139 XII | teneri affetti. Ora con qual titolo ti presenti, o Cleante,
3140 XII | adottiva, invece di attristarla togliendole l'oggetto di tante sollecitudini,
3141 Pro | per fine non presumo di togliere al delitto la deformità
3142 X | Eusevaste incominciò: “Vorrei togliermi dall'animo un dubbio molesto,
3143 II | delle corone. Tanto romore toglieva il sonno alle palpebre di
3144 VII | sotterranea cavità erano le tombe. Altre con antica semplicità,
3145 II | in veltri o destrieri o tori o altri animali, che sembrano
3146 Ult | incongrua la violenza de' tormenti con chi non altro dovea
3147 XIII| infelice vie più irritata la tormentosa ferita del cuore. Per la
3148 IX | corazze e ne' corpi con tormentose ferite. Per alleviare le
3149 IX | queste uno sdegno vie più tormentoso, allorché videsi defraudato
3150 X | usciti, in quello speriamo di tornare.” Mentre egli così dicea,
3151 II | palagio di Agarista una torre eccelsa, mirando la quale
3152 VII | colombe che gemono nelle torri superbe de' magnati, il
3153 Ult | comune, ch'egli posto alle torture confessasse averlo spinto
3154 I | gli Dei già miravano con torvi sguardi quel tristo germe,
3155 Ult | insieme la terra in guisa che traballarono i seggi del magistrato,
3156 XII | intenzione. Certo colui il quale tradì il misero da bambino, non
3157 VIII| Leontide, capitano di Tebe, a tradire la patria, sommettendola
3158 Ult | apertamente confutare quella tradizione comune, ch'egli posto alle
3159 Pro | raccorre per la Grecia le tradizioni di così illustre malvagio.
3160 Ult | padre, il tridente del zio a trafiggermi, incenerirmi, sobissarmi.
3161 I | quale con altra freccia la trafisse nel petto e la prostrò supina.
3162 Ult | la sua deliberazione di traforare da banda a banda il petroso
3163 IX | produceano ombra sul campo. Traforavano gli scudi: si conficcavano
3164 IV | aggiunse egli “come per tragica illusione piangere le antiche
3165 V | scambievole fiamma, quand'ella tralucea ne' volti, negli occhi,
3166 VI | percorsero le onde ormai tranquille; splendea sovr'esse il sole.
3167 VIII| il Caucaso o il Gange, né trapassa agli Sciti Nomadi, agli
3168 III | perché sia minore il giro di trapassarla: ma altra biga spinge la
3169 X | dito superno, né ardire di trapassarlo. Mira nelle eccelse rupi
3170 XI | nelle ore meridiane talvolta trapassarne alcuna Cleante. In lui qual
3171 VI | quasi l'anima sua fosse trapassata in lei; non se ne poteva
3172 XIII| dubbiose, parve una larva del trapassato. Per confermarsi poi nella
3173 II | nello scoccar frecce, nel trar d'aste, nel cavalcare, nella
3174 XIII| consolata. Ella però ansiosa di trarre da lui precisa contezza
3175 III | trapassando altro emulo trascende sovr'essi, e con violento
3176 XIII| Galatea, or non già festose trascorrete nelle conche perlate i placidi
3177 IV | immagini della età loro trascorsa. Lodavano i più snelli,
3178 IV | Coronea, ed altrettanti ne trascorsero a quando fu fatta la pace
3179 IX | eventi futuri simili a' trascorsi. I giovani per lo contrario,
3180 Ult | inopinato. Né credo che il trascorso di un mortale giunga a turbare
3181 XII | frequenza degli uditori si trasferì negli atrj della curia aspettando
3182 XI | senza un gelido ribrezzo trasformarsi così la causa della natura
3183 Ult | quella sua apologia a noi trasmessa nelle memorie di quel tempo
3184 XII | perduto il dominio e lo ha trasmesso al primo occupante;~Che
3185 III | sforzandosi in vano di trasmettere alle corde, fino allora
3186 XII | solenne atto e più valido a trasmetterne la proprietà nel primo occupante
3187 II | petto di amorosa delizia, la trasmettesse alle corde. Ma se qualche
3188 VII | ottenebravano gli sguardi. E però la trasmise al monumento fra quelle
3189 IV | pietosi, tanto che in loro traspariva quel candore che placa gli
3190 XIII| e ministri del tempio ne trasportarono i tesori e gli ornamenti
3191 XII | in preda a' venti che lo trasportassero all'arbitrio loro. Approdò
3192 XI | interne discussioni al fine trasportato gettò le braccia sovra il
3193 X | tema di favellare rapito a trasporti sublimi di sentimento, ove
3194 XI | la narrazione del giovane trassero Cleante di perplessità.
3195 IV | negli ozj di pace gustava i trastulli giovanili. E la saggia Agarista
3196 XI | rapida, né può rattenersi tratta dall'impeto suo, così il
3197 XII | officio mio mi costringa a trattarla con acerbe redarguzioni.
3198 IV | della figliuola. Ella si tratteneva conversando con delicata
3199 XII | padre il fanciullo da lui travagliato. E presso ogni gente è punito
3200 I | striscia bruna al collo. La traversia fu varia diversi giorni,
3201 XIII| reggevano colonne di cedro, e travi enormi di esso la vasta
3202 IX | allora denominata sacra di trecento sceltissimi giovani, i quali
3203 VI | aspetto della morte. Una mano tremante mal regge il timone: i nocchieri
3204 III | adunata. Rimbombava il cielo, tremava la terra. Il fischiare de'
3205 VI | catena agli scogli, la scossa tremenda annunzia la morte, l'onda
3206 VIII| ambiziose signorie e imperj tremendi co' loro monumenti sparvero
3207 Ult | della faretra sull'omero. Tremò insieme la terra in guisa
3208 X | i flutti s'increspavano tremuli alla sua candida luce. Gli
3209 VIII| diluvj, le combustioni, i tremuoti cambiano l'aspetto della
3210 Ult | prostravano alla Dea. Cessò il tremuoto; e ricomposti gli animi,
3211 XI | utilità. Ma vince natura, e trionfa delle calunnie. Ben vi è
3212 Ult | nuovo delubro, eterno e trionfale. Io fra poco scendo sotterra;
3213 VIII| abisso e la fronte nel cielo, trionferà sempre il suo culto affannoso
3214 Ult | figliuolo. Regioni desolate da trionfi marziali non risurgono già
3215 V | contegnose. Arrivò così il trionfo amoroso all'atrio del tempio,
3216 XIII| Questi opponevano a così triste seduzioni, ch'elle in aspetto
3217 XI | loro. Imperocché empiono i trivi e le piazze non essere ben
3218 VII | e l'una e l'altro quasi trofeo nuziale all'ara de' Penati.
3219 VIII| degli eroi ne' campi di Troia, quindi potrò anch'io sopportarlo
3220 XI | appoggiò la manca ad un tronco per assestare il colpo,
3221 XI | percosse il dardo e lo troncò. L'insidiatore soprappreso
3222 I | ricettatrice. Questa non trovando indizio del nome, gl'impose
3223 V | Nume insidioso, bramavano trovarsi, ragionare insieme, insieme
3224 XIII| taciti pensieri dicea: "Troverò ben io il modo di farvi
3225 XIII| col sorriso fallace, ma vi tuffate nel profondo per non udirne
3226 IV | festa. Erostrato in que' tumulti avea sempre gli sguardi
3227 IV | di Erostrato i desideri tumultuosi non erano omai inefficaci.
3228 XIII| sua felicità nel vivere tumultuoso. Sofferiva ben ella gravi
3229 XIII| minacciose, le labbra severe, turbata la fronte, e tutto il volto
3230 X | in cui avea sommersi quei turbati pensieri.~ ~ ~ ~
3231 IV | di Teti. Era quel giorno turbato il mare e percuoteva sdegnato
3232 VIII| privi di radici, esposti al turbine. È pertanto necessario che
3233 Ult | guancie ardenti, le vene turgide, il fremito di tutte le
3234 II | impedendogli il ritorcersi, e l'uccise. E non molto di poi fattosegli
3235 I | condizione di vita. Lo che udendo ella, incominciò a moderare
3236 VI | nelle adunanze del foro; e udendola ciascuno diveniva pietoso.~ ~ ~ ~
3237 I | quando vide il fanciullo e udì il caso, n'ebbe tenera pietà.
3238 III | cenno di implorare benigna udienza. La gioventù lanuginosa,
3239 IV | ingenuità sua: ed Erostrato in udirla prendeva la lira, e quanto
3240 XIII| tuffate nel profondo per non udirne i lamenti. Tu almeno scuoti
3241 XI | lui inciso, e allora e poi udirono sovente che fu appeso al
3242 Pro | lo aveano conosciuto ed udito quando aspettava in carcere
3243 III | nubi non davan tempo all'uditore di giudicare se la colpa
3244 XIII| SEDIZIONI IN GRECIA ED ULTIMA DISPERATA IMPRESA~ ~Fu lodata
3245 Ult | collo alla vostra mannaia ultrice. Né la Dea guarda con dolenti
3246 XIII| carbone per correggere la umidità del luogo. Entrava spesso
3247 VIII| sfere, chi non sente una umile vergogna della vanità della
3248 IV | Erano gli atteggiamenti suoi umili e pietosi, tanto che in
3249 IX | ed ora sofferivano così umiliante ammaestramento di bellica
3250 III | concorrenti si sottraevano umiliati, pochi rimanendo in presenza
3251 XIII| combattuta ma sentita, lo umiliò col terrore. Giunse alfine
3252 Ult | caso inaudito, mirabile, unico, non ne temete un secondo.
3253 XI | manifestata in tanti modi e così uniformi, fu quella che penetrò nell'
3254 III | vie più confermare la sua unione. Descrisse quindi i mali
3255 VIII| sempre fra gli applausi universali. Una sola via rimane per
3256 XI | benefattrice, sarebbe giudicato universalmente un esempio di estrema sconoscenza.
3257 X | pensatori al paragone delle urbane garrulità!”. Eusevaste,
3258 IV | conversando con delicata urbanità, sobria ne' discorsi più
3259 XIII| ambascia del respiro, le urla mortali. Piangeano le donne
3260 I | Ella dolente si contorceva urlando e tentava co' piedi anteriori,
3261 III | fracassa la ruota a cui urta, ed Erostrato ne è rovesciato.
3262 XIII| questi movimenti la calca: urtandosi, premendosi, cadeano a mucchi
3263 I | tentava co' piedi anteriori, usandone a guisa di mani, svellere
3264 VIII| l'altrui. Né contenta di usare la forza manifesta dell'
3265 Ult | gli occhi suoi più dell'usato; le ciglia irsute, le guancie
3266 VIII| dolcezza delle muse. Egli usava talvolta intrattenersi col
3267 IV | inculcarle che tali lusinghe si usavano con prodigalità da tutti
3268 IX | sembravano deserti. Forbivano gli usberghi, le celate, gli scudi; altri
3269 IX | spasimo opponendosi alla uscita. Né le faretre soltanto
3270 XII | insidii la preda infelice uscitagli dalle branche per calmare
3271 III | da esse. Ecco già ruote uscite degli assi pur continuano
3272 X | Intelligenza, e dal suo grembo usciti, in quello speriamo di tornare.”
3273 I | coll'avventuroso carico uscito della foresta venne ove
3274 V | roseo manto: gli alcioni uscivano da' scogli e sorvolavano
3275 XII | genitore; invano tenta egli usurparsi per fino il nome, alterandolo
3276 X | che un genio tiranno abbia usurpato l'imperio del mondo. Il
3277 Pro | beffarsi di noi un audace usurpatore.~ ~ ~ ~
3278 XI | fronte audace una estranea usurpatrice del nome di madre. Intimerà
3279 XIII| averle occupate; mantenere la usurpazione la ignoranza del volgo,
3280 VIII| suoi principi sdegnava l'utile disgiunto dall'onesto, ma,
3281 VIII| onesta de' saggi, per le utili invenzioni, e stridente
3282 | V
3283 XI | semplicità inaudita per cui vada cercando venturieri fanciulli
3284 Pro | a' quali son giunto, fui vago di raccorre per la Grecia
3285 VII | se tu di questa vita ne vai? Queste son pur quelle braccia
3286 VII | immagine scolpita da artefice valente, per vederla di continuo
3287 I | Solevano i giovani più valenti dell'isola cacciare, adunati
3288 XII | tu più solenne atto e più valido a trasmetterne la proprietà
3289 III | perché in nulla trapassava il valor comune. Suonò poscia la
3290 XIII| attoniti il caso. Nulla valse a frenare l'incendio vorace:
3291 XI | sfere e gli elementi: è una vana quanto esecrabile arroganza
3292 VIII| una umile vergogna della vanità della fama? Che se quantunque
3293 X | dominato da Nume crudele. Vanne pur con questa orrenda conclusione,
3294 XI | nel suo affetto come or vanta, divenga emula del paterno.
3295 XIII| coprire il suo delitto, vantandosene per lo contrario, alteramente
3296 V | può né l'una né l'altra vantare, e solo rimane esposto a'
3297 Ult | ottenerla era anzi necessario il vantarsene autore. Era poi del tutto
3298 Ult | questa audace mano io mi vanto d'aver fatta più illustre
3299 VIII| adulatori ne esala funesto vapore di carneficine. La tomba
3300 X | Mira nelle eccelse rupi vapori condensati in nubi, in nevi,
3301 Ult | una procella distrutto il varco di navi da lui gettato sull'
3302 I | al collo. La traversia fu varia diversi giorni, errando
3303 II | ardito, grande e insieme variato con molle dolcezza. Si compiaceva
3304 III | di quelli sperimenti, al vario successo dei quali anelava,
3305 X | animo suo da' continui e varj sforzi per superarle, Erostrato,
3306 Ult | Erostrato, ma nodrito con più vasti incendi e con più gravi
3307 X | intelletto, smarrito nella vastità di queste contemplazioni,
3308 XII | possono mai prevalere i vati, gl'indovini, le notturne
3309 I | nebbia de' quali gli sembrava vaticinarsi che la prole sarebbe perfino
3310 XII | quella? I vani sogni, i vaticinj dubbiosi, i quali furono
3311 XI | età virile, abbandonato in vecchiezza. Né già or Cleante richiama
3312 X | cuore nel petto chi non vede nel cielo quella provida
3313 XIII| instituita per la comune utilità, vedeasi ridotta a quella di pochi,
3314 Ult | sono sottomesse. Perciò vedemmo i più superbi conquistatori
3315 X | fra' molti avveduto, eppure vedilo innanzi te cieco e barcollante.”
3316 VIII| di notte in veglia sulle vedove piume. Anzi talora si aggirava
3317 VI | ivi lo sposo in lagrime vedovili appena coronato di rose
3318 VII | lasciavano che ella sfogando veemente gli uscisse alquanto dal
3319 X | le stagioni, e penetra le vegetabili fibre co' suoi raggi animatori.
3320 IV | leggendole un volume. Erostrato veggendola in tale raccoglimento, si
3321 III | angoscia le stringea il cuore veggendolo abbattuto. E prestamente
3322 X | seguì, perocché il lungo vegghiare già invitava le palpebre
3323 III | emulo che Apollo. A costui veggiamo eretta la statua non solo
3324 X | consumano. Che più? Quando io veggo la farfalla ardersi nella
3325 VIII| più smaniava di notte in veglia sulle vedove piume. Anzi
3326 VI | distese su quelli, l'uno vegliava dolente ragionando co' suoi
3327 II | singolarmente nelle sue veglie notturne, quando si abbandonava
3328 I | al mare gli occhi, e ogni vela speravan quella. Giunse
3329 V | preparata una nave coperta di velame purpureo, sotto cui furono
3330 V | candido e sottile peplo velava le sue membra come nebbia
3331 Ult | essere quello un effetto di veleno a sé poc'anzi propinato
3332 X | quando fiere voraci e rettili velenosi c'insidiano per istinto
3333 VII | sovente i lini delicati, i veli, le armille, le collane
3334 III | si lanciarono le bighe veloci quanto il pensiero. Le avvolse
3335 III | incapaci di quella snodata velocità richiesta nelle percosse
3336 II | quelle. Incontrandosi in veltri o destrieri o tori o altri
3337 III | cimenti, deliberò partire, vendere la biga e il giogo de' suoi
3338 Ult | tesori a placare la Dea ed a vendicarne l'ingiuria. Avrà su questi
3339 Ult | a fronte china i fulmini vendicatori. Quand'ecco si scosse il
3340 Ult | le guancie ardenti, le vene turgide, il fremito di tutte
3341 I | quali ivi sendo specialmente venerato Vulcano, ella celebrò nel
3342 Ult | si compiace della nostra venerazione in ergerle alcuna stanza
3343 IV | compianta da Ero, da Tisbe, da Venere, ne' teneri versi di Mimnermo
3344 VII | silenzio l'ambascia della venerevole lor donna.~Testoride intanto,
3345 | veniva
3346 | venivano
3347 | vennero
3348 VIII| superiori. Sparta movea ventiquattro mila fanti e mille seicento
3349 XI | inaudita per cui vada cercando venturieri fanciulli come da lui generati,
3350 IV | pertanto né gustare come vere né spregiare come finte,
3351 XII | tuoi servi incalliti alle verghe, il garrire delle ancelle
3352 VIII| gemme, conviti, bellezza verginale, amori felici, mentre il
3353 VIII| sulla quale spargono le vergini i fiori, qualche lagrima
3354 X | alla ventura, è sentenza vergognosa. E però se delle illustri
3355 Ult | comprese da sacro orrore verseranno tesori a placare la Dea
3356 III | posseditore. E già le ombre vespertine coprivano il tempio, e fu
3357 IX | fionde. Stavano intanto i veterani a contemplare lieti quell'
3358 X | imminente al mare, dalla cui vetta si spaziavano gli occhi,
3359 XI | la freccia già tendeva a vibrarla. Il fato allora trasse a
3360 IX | impugnava l'antica asta, vibrava frecce dall'arco poderoso,
3361 XIII| spettacolo passava alla foresta vicina nel cupo della notte, quando
3362 VIII| ricordanza immortale. Ma le vicissitudini delle nazioni, le perturbazioni
3363 IX | più tormentoso, allorché videsi defraudato di onori militari,
3364 VIII| fama violenta o artificiosa vien meno quando cessino i mezzi
3365 II | Agarista “il tuo dolore ti vieta di favellare, ma il mio
3366 II | alquanto sottratto alla vigilanza de' suoi, si abbatté in
3367 VII | immergeva nel cuore, se i vigili seguaci accorrendo non l'
3368 VII | inarticolate. Né cessava con lotta vigorosa di chiedere la funesta libertà
3369 XI | tema or più questo giovane vigoroso il quale tanto egli paventava
3370 | VII
3371 | VIII
3372 IV | cui spiaggia era sparsa di ville frequenti. Ivi continue
3373 V | incenso, e sull'ara sparse il vino. Lo sposo allora collocò
3374 IV | al collo monile di perle vinte dal candore di lui. Vera
3375 Ult | alle accuse popolari di violata religione. Di che rimangono
3376 XIII| in lui con gli anni omai virili e con tante prove infruttuose
3377 II | incominciava egli a sentire virilmente: e quanto era stato il suo
3378 III | quasi sollecito di rendere visibili i casi della fortuna, sgombrò
3379 I | de' genitori, che quelle visioni indicavano fuoco profanatore,
3380 VII | giorni per lui tenebrosi, visitando que' luoghi, ne' quali aveva
3381 Ult | delle opinioni, condannano, vituperano, esaltano, applaudiscono
3382 VII | lusinghiera, talvolta non come viva soltanto, ma di bellezza
3383 IV | vini si confondeano con vivace tumulto le parole in uno
3384 XI | spedito alla nave. Ecco pur vive la nutrice, la quale riconosce
3385 VI | se a questa, per cui io vivea, è negata l'aura? Come non
3386 X | quando la morte incalza ogni vivente alla tomba, quando natura
3387 XIII| quelle le quali felicemente vivevano libere perché sprezzatrici
3388 | vogliate
3389 | Volea
3390 | voleano
3391 XI | insensati o dissoluti, che ben volentieri li cederebbero ad altrui.
3392 | Voleva
3393 | Volevano
3394 III | oltraggi della fortuna. Intanto volgea spesso gli occhi dietro
3395 I | apparire, talché di continuo volgeano al mare gli occhi, e ogni
3396 V | accolte in grembo. Quegli volgendosi al simulacro della Dea,
3397 VI | pur quella che dovea col volgere d'un ciglio placare Nettuno,
3398 V | del supremo Fulminatore, volgi un propizio sguardo a questi
3399 IV | Essi recano la gioia dove volgono”. Ella alzò il viso verso
3400 IV | cogliere co' dardi o augelli a volo o lepri fuggenti innanzi
3401 VIII| che si fonda in consenso volontario si conferma di generazione
3402 I | procella, uscì della foce e volse la prua al ritorno.~Solevano
3403 IV | alquanto nello udire la prima volta così tenere dichiarazioni
3404 III | subitamente per li campi volteggiando ne divenne esperto condottiere.
3405 VI | CAPITOLO VI~ ~VOLUBILITÀ DELLA FORTUNA~ ~Era ormai
3406 IV | sedeva accanto leggendole un volume. Erostrato veggendola in
3407 X | generazioni, quando fiere voraci e rettili velenosi c'insidiano
3408 I | Corinto, veggendo la culla vota, la nodrice sconsolata,
3409 IX | lieto il giovane fece di sé voto agli Dei infernali al cospetto
3410 IV | l'interno rimanea quasi vôto. Poiché la fanciulla vide
3411 | vuol
3412 III | tanta moltitudine sembrava vuoto il teatro per lo silenzio;
3413 | X
3414 | XI
3415 | XII
3416 | XIII
3417 V | delfini tripudiando lanciavano zampilli dalle nari. Il sole non
3418 VIII| dalla tromba un impetuoso zampillo: “Ecco” disse Panfilo “la
3419 Ult | del padre, il tridente del zio a trafiggermi, incenerirmi,