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Vittorio Alfieri
Vita scritta da esso

IntraText - Concordanze


    Sezione,  Parte, Capitolo
1 Int | lettore di perdonarmelo, ; ma, di castigarmene a un 2 Int, 1, 1 | onestà, dei parenti fece , che non ho dovuto mai arrossire 3 Int, 1, 1 | stagione né ad altro, fe' che riscaldatosi un giorno 4 Int, 1, 3 | questo insomma, sotto tanti e diversi aspetti, era amore; 5 Int, 1, 3 | punzecchiando i dolori di corpo, ch'io non potea punto mangiare, 6 Int, 1, 4 | nella sua vastità: tuttavia fattamente mi afflisse codesto 7 Int, 1, 4 | anco l'assoluzione datami a duro patto dal padre Angelo. 8 Int, 2, 2 | propenso per la bellezza, degli animali che degli 9 Int, 2, 5 | sbeffarmi ora come condannato a umiliante lentezza. Erano 10 Int, 2, 6 | io provassi in vita mia; per la privazione dei capelli, 11 Int, 2, 7 | loquacissima, spettante la storia moderna che antica. Io non 12 Int, 2, 7 | mio sragionevole per un tristo soggetto, se mi volessi 13 Int, 2, 7 | dell'acquistata mia libertà fisica che morale.~ ~ ~ ~ 14 Int, 2, 10 | alcuni piú, quegli effetti dottamente e affettuosamente 15 Int, 2, 10 | di anni diciassette e me ch'io allora mi aveva, non 16 Int, 3, 1 | Esaminando poi la ragione di una stolta preferenza, ci trovai 17 Int, 3, 2 | Partimmo dunque coi vetturini, perché allora le strade 18 Int, 3, 2 | erano quasi praticabili, per via del mio cameriere 19 Int, 3, 2 | mandritta, se lo riattò perfettamente, che il chirurgo, 20 Int, 3, 2 | parecchie case; e il carnovale, per gli spettacoli pubblici, 21 Int, 3, 3 | intelletto si andava incrostando densa, e tale di giorno 22 Int, 3, 3 | palazzo di Montecavallo, fece che non mi cagionò punto 23 Int, 3, 4 | delle tante maraviglie, di pittura che d'architettura 24 Int, 3, 4 | in fatti accadere. Questa fatta selvatichezza era 25 Int, 3, 4 | però dire pel vero, che in Torino che in Francia; 26 Int, 3, 4 | in Torino che in Francia; in quel primo viaggio, come 27 Int, 3, 4 | le altrui con attenzione , ma senza intenzione nessuna; 28 Int, 3, 4 | tanta trivialità di modi, e spiacevole nasalità di suoni; 29 Int, 3, 4 | non Valchiusa, stanza già gran tempo del nostro divino 30 Int, 3, 5 | non era mai capitato fra fatte sudicie nebbie, massimamente 31 Int, 3, 5 | andava ad albergo, mi serrò fortemente il cuore, ch' 32 Int, 3, 5 | in vita mia per cagione piccola una piú dolorosa 33 Int, 3, 5 | buoni spettacoli, e da altre fatte cose.~Continuava intanto 34 Int, 3, 5 | impressione di Parigi mi si scolpí fortemente nel capo, che 35 Int, 3, 6 | Calais; ed era il freddo eccessivo, che in un calesse 36 Int, 3, 6 | e mi era ridotto a far bene e disinvoltamente il 37 Int, 3, 6 | altro i nostri, pur tanti e ottimi, italiani poeti ed 38 Int, 3, 6 | ma egli stesso, vedendomi gravemente piagato, mi incoraggí 39 Int, 3, 7 | affettazione di sentimento, e poco sentire, tanto calor 40 Int, 3, 7 | calor comandato di capo, e gran freddezza di cuore, 41 Int, 3, 8 | nota. Dirò piú; che quei spessi squarci dei nostri 42 Int, 3, 8 | genuflessioncella di uso, con una faccia servilmente lieta e adulatoria, 43 Int, 3, 8 | autorità despotica da me caldamente abborrita. In 44 Int, 3, 8 | Catanti a non trascurare una bella lingua, e che era 45 Int, 3, 9 | diritti dell'umanità lesa crudelmente dalla schiavitú 46 Int, 3, 9 | dispregiare quei popoli, e furiosamente abborrirne 47 Int, 3, 9 | riposarmivi un poco di un disagiato viaggio. Partii 48 Int, 3, 10 | fatto in gran parte trovare bello e piacevole quel paese, 49 Int, 3, 10 | quell'infausto morbo, che male mi era riuscito nell' 50 Int, 3, 10 | quest'altra rete, e con indicibil furore mi appassionai, 51 Int, 3, 10 | ogni giorno le imprudenze mie che sue, il di lei marito 52 Int, 3, 10 | stato dell'animo mio era pazzo e frenetico, ch'io 53 Int, 3, 10 | villa egli ne sminuzzava bene ogni particolarità, 54 Int, 3, 10 | moglie?». Strasecolai di un fatto discorso, e risposi ( 55 Int, 3, 10 | oramai era stufo di stare lungamente sul negare una 56 Int, 3, 10 | ritrarsi descritta una curva fatta, ch'io mi ritrovai 57 Int, 3, 10 | donna mia. Ad una vista , inaspettata, ed in tanto 58 Int, 3, 10 | inaspettata, ed in tanto e diverso tumulto di affetti, 59 Int, 3, 10 | dall'immensa agitazione dei diversi affetti che ambedue 60 Int, 3, 10 | Corcatomi dopo tante e strane peripezie d'un sol 61 Int, 3, 11 | temeva.~Io dunque, dopo una penosa giornata, rinfrancato 62 Int, 3, 11 | avermi detto e replicato spesso che io non l'avrei 63 Int, 3, 11 | danno, egli l'avea ricevuto grave, atteso l'amore sviscerato 64 Int, 3, 11 | me importante accidente, perché se ne fece gran rumore 65 Int, 3, 11 | gran rumore in quel tempo, perché essendo stata questa 66 Int, 3, 12 | Dopo aver sopportata una feroce borrasca, non potendo 67 Int, 3, 12 | natura di rendere con usura il male che il bene. Onde 68 Int, 3, 12 | parea vero di averne due belli; e questi mi sollevavano 69 Int, 3, 12 | addoloratissimo di tutte le tante e diverse barbarie che ingombravano 70 Int, 3, 12 | gaditane; e un tutto, insomma, fatto mi si appresentò in 71 Int, 3, 12 | sé, né mi si riaffaccia spesso alla fantasia quanto 72 Int, 3, 12 | E la fretta poi mi era fattamente rientrata addosso, 73 Int, 3, 13 | sciocchetti, e dei colti; onde da fatta mistura, che il caso 74 Int, 3, 13 | lieti e variati di molti uomini che donne della nostra 75 Int, 3, 13 | all'appiccicare il ridicolo alle cose che alle persone. 76 Int, 3, 13 | cuore gran fatto questo fallace genere; il di cui 77 Int, 3, 14 | e cosí furono frattanto, dalla signora che vi si 78 Int, 3, 14 | e la viltà mi muovono un feroce assalto al cuore, 79 Int, 3, 15 | immutabile risoluzione di rompere fatti legami per sempre. 80 Int, 3, 15 | soltanto mi giovava un poco allo spirito che al corpo. 81 Int, 3, 15 | prosciugante pensiero di un fatto amore. Fantasticando 82 Int, 3, 15 | riacquistando il mio già lungamente alloppiato intelletto. 83 Int, 3, 15 | sciogliermi. Ed in tante e diverse maniere mi aiutai 84 Int, 3, 15 | alla verità.~Fra queste fatte scede io mi andava 85 Int, 3, 15 | poi applicato alle lettere italiane che francesi, ed 86 Int, 3, 15 | ripentito in cuore di essermi temerariamente esposto al 87 Int, 3, 15 | mi entrò in ogni vena un fatto bollore e furore di 88 Int, 3, 15 | fra i non infimi autori di tragedie che di commedie, 89 Int, 4, 1 | tragico. Per sostenere una fatta temerità, ecco quali 90 Int, 4, 1 | Ma la fiamma di gloria avvampante mi tralucea, 91 Int, 4, 1 | dei recitati spropositi fortemente incalzavami per 92 Int, 4, 1 | a quel punto me gli avea fortemente ingombrati, io 93 Int, 4, 1 | sollevava dalla angoscia per me nuova (dell'applicar seriamente 94 Int, 4, 1 | E noterò pure qui, che al padre Paciaudi, che al 95 Int, 4, 1 | punto. Ed io leggeva con pazza attenzione, volendo 96 Int, 4, 1 | volendo osservar tante e diverse e sí contrarie cose, 97 Int, 4, 1 | osservar tante e sí diverse e contrarie cose, che dopo 98 Int, 4, 1 | questa nostra divina lingua, maschia ancor ed energica 99 Int, 4, 1 | Perché il Cesarotti che vibratamente verseggia nell' 100 Int, 4, 1 | Radamisto del Crebillon, è egli immensamente minore del 101 Int, 4, 1 | periodo cotanto pomposo e poco sugoso, mi prese un 102 Int, 4, 1 | prosciugarmi il cervello con fatte pedanterie». Sorrise 103 Int, 4, 1 | forse poi ne' suoi scritti filosofici che poetici, 104 Int, 4, 2 | quelle tante italiane che inutilmente possediamo. 105 Int, 4, 2 | niente affatto. A questo fatto studio di me stesso 106 Int, 4, 2 | altro verso sciolto e rimato epico che lirico. I giambi 107 Int, 4, 2 | spezzato. Ed in fatti qual è sprovvisto di sentimento 108 Int, 4, 3 | certamente con molto mio lucro nell'intelligenza della 109 Int, 4, 3 | conosciuta tragedia, fa che l'uditore, ancorché 110 Int, 4, 4 | parole di cui mi vo servendo spesso, ideare, stendere, 111 Int, 4, 4 | Pisa piú di due giorni; perché mi lusingava che 112 Int, 4, 4 | vi son meno forestieri; perché nel soggiorno fattovi 113 Int, 4, 4 | pur forse voluto, e che per l'indole, che per ogni 114 Int, 4, 4 | quand'io mi vedeva senza un fatto appoggio quasi solo 115 Int, 4, 4 | umana cosa, eran tali e spessi, ch'io passava allora 116 Int, 4, 5 | titubando io ancora tra il e il no di questa fiamma 117 Int, 4, 5 | conosciuto e apprezzato un raro tesoro, mi diedi allora 118 Int, 4, 6 | necessità assoluta dacché avea indissolubilmente posto 119 Int, 4, 6 | indissolubilmente posto il cuore in degno oggetto.~Mi erano 120 Int, 4, 6 | vita d'ogni mio stabile infeudato che libero (e 121 Int, 4, 6 | circostanze cosí urgenti una strana tardanza per parte 122 Int, 4, 6 | tardanza per parte d'un uomo sollecito ed esatto come 123 Int, 4, 6 | crederei l'ultimo accesso di un fastidioso e sí turpe morbo 124 Int, 4, 6 | accesso di un sí fastidioso e turpe morbo che degrada 125 Int, 4, 6 | perfettamente l'italiano per leggere che per parlare; 126 Int, 4, 7 | scrivendo alcune rime d'amore, per lodare la mia donna, 127 Int, 4, 7 | potuto piegare al vederla poco, e in tal modo. Ma 128 Int, 4, 7 | poco il secondo.~In mezzo a calde e faticose occupazioni 129 Int, 4, 7 | verseggiar di Virgilio riesce maraviglioso, e sí diverso 130 Int, 4, 7 | riesce sí maraviglioso, e diverso da Lucano, da Ovidio, 131 Int, 4, 8 | terminarono finalmente in una violenta scena baccanale 132 Int, 4, 8 | per non soccombere sotto orribili trattamenti fu 133 Int, 4, 8 | un modo per sottrarsi a fatta tirannia, e salvare 134 Int, 4, 8 | innocente vittima da un giogo barbaro e indegno. Io, assai 135 Int, 4, 8 | monastero. E le ragioni di fatta rottura tra lei e 136 Int, 4, 8 | il marito furono tante e manifeste, che la separazione 137 Int, 4, 8 | codesto affare io avea dunque caldamente lavorato per 138 Int, 4, 8 | decentemente seguitarla tosto in Roma. Per altra 139 Int, 4, 8 | per me, ed avendo io una profonda piaga nel cuore, 140 Int, 4, 8 | per lo piú piangendo, e fattamente annichilato, 141 Int, 4, 9 | memorabile, fu dunque dopo calde fatiche un riposo 142 Int, 4, 9 | una volta la palma; e di fatta speranza non negherò 143 Int, 4, 9 | educate e cortesi: onde a fatte lodi io dava il loro 144 Int, 4, 10 | critici delle nuove opere, era rozzo, e novizio, e 145 Int, 4, 10 | molto encomiando un'arte ingegnosa e sí nobile; gli 146 Int, 4, 10 | encomiando un'arte sí ingegnosa e nobile; gli risposi che 147 Int, 4, 10 | sono avvilito con niuna di fatte simulazioni non fu 148 Int, 4, 10 | tutti in somma i cotanti e diversi, e sí indomiti affetti 149 Int, 4, 10 | cotanti e sí diversi, e indomiti affetti d'un cuor 150 Int, 4, 10 | e che ora mi rivedevano angustiato ed oppresso. 151 Int, 4, 11 | avrei scritto bene. Ed altre fatte mal confettate impertinenze 152 Int, 4, 11 | Arricchito io in tal guisa di peregrine notizie, addottrinato 153 Int, 4, 11 | illuminato nell'arte tragica da cospicui maestri, me ne 154 Int, 4, 11 | Siena. Quivi mi determinai, per occuparmi sforzatamente, 155 Int, 4, 11 | ma i revisori e censori, spirituali che temporali, 156 Int, 4, 11 | rimanevano, tra le quali la Congiura de' Pazzi, che 157 Int, 4, 11 | del riveder le prove, e affollatamente tante in 158 Int, 4, 11 | affollatamente tante in poco spazio di tempo, e 159 Int, 4, 11 | mi posi a rispondergli, perché quello scritto mi 160 Int, 4, 11 | e giusta ed illuminata; perché con quell'occasione 161 Int, 4, 11 | la mia passione terza; ma fattamente sfacciata ed 162 Int, 4, 11 | fattamente sfacciata ed audace, e spesso rinascente, che i 163 Int, 4, 11 | e vinto anche talvolta, i libri che i versi; ed 164 Int, 4, 11 | non uscite tragedie. Ed in fatte inezie consumai ben 165 Int, 4, 12 | privazione totale, o parziale, dispettosamente riaccesa 166 Int, 4, 12 | cinque mi eran venuti meno in poco tempo, arrivai a quattordici; 167 Int, 4, 12 | nessuno. Incavallatomi dunque pomposamente, dolente nell' 168 Int, 4, 12 | tutta la notte in quella scomoda positura imbarcati; 169 Int, 4, 12 | disgrazia nessuna a bestie grosse, e piuttosto gravi, 170 Int, 4, 12 | strettezza e malagevolezza grande di quei rompicolli 171 Int, 4, 12 | ma le disposizioni eran esatte, che immediatamente 172 Int, 4, 12 | Io, quant'a me, avendo felicemente diretto codesto 173 Int, 4, 13 | dirgli positivamente di ; ed egli insistendo sul 174 Int, 4, 13 | non avversione; stante che questo re che il di lui 175 Int, 4, 13 | uditorio. Non era poi dunque irragionevole il mio niego, 176 Int, 4, 13 | accordi lunga vita, poich'ella bene la impiega in edificazione 177 Int, 4, 14 | altra persona nessuna, un nefando amore. In somma 178 Int, 4, 14 | al ricevere questo colpo rapido ed inaspettato, gli 179 Int, 4, 15 | molto mi avean dilettato per la loro eleganza, sí 180 Int, 4, 15 | sí per la loro eleganza, per le molte notizie su 181 Int, 4, 16 | e disdegnosa emulazione il cuor che la mente, dissi 182 Int, 4, 16 | interruzione ai miei studi caldamente avviati. Ma troppo 183 Int, 4, 17 | puzza di quel caos dopo una lunga villeggiatura, mi 184 Int, 4, 17 | rapidissimamente impugnate, inchiodai stizzosamente la povera 185 Int, 4, 17 | dissenteria ferocissima, che andò ostinatamente crescendo, 186 Int, 4, 17 | capo, il quale indebolito , ma chiarissimo rimanevami. 187 Int, 4, 17 | provato tanti altri mali fisici che morali, a cui 188 Int, 4, 18 | in Parigi, che mi hanno lungamente fatto fare il 189 Int, 4, 18 | metà cedei alla signora, , pel di lei servizio, che 190 Int, 4, 18 | agosto il tutto fu terminato, in Parigi i sei volumi delle 191 Int, 4, 19 | non dovessi dopo tante e improbe spese e fatiche 192 Int, 4, 19 | finite, imballate, e spedite in Italia che altrove, furono 193 Int, 4, 19 | disgraziatamente siamo nel caso la mia donna che io, è costretto 194 Int, 4, 19 | addolorato profondamente, perché vedo continuamente 195 Int, 4, 19 | innanzi agli occhi, ho pure ostinatamente persistito 196 1,Pro, 2 | piú che nel terzo viaggio, il clima, che il modo corrotto 197 1,Pro, 2 | menare una vita errante e poco decorosa al suo stato 198 1,Pro, 3 | anche molto accresciuti in Parigi, che in quest' 199 1,Pro, 3 | per ciascheduno individuo, per noi due, che ogni servitore, 200 1,Pro, 3 | nel bel paese qui dove il suona. Il piacere di esser 201 1,Pro, 4 | di nuovo parlare quella bella, e a me sí preziosa 202 1,Pro, 4 | quella sí bella, e a me preziosa lingua, il trovar 203 1,Pro, 4 | spennacchiati nell'avere, la mia donna che io, tuttavia 204 1,Pro, 5 | sola degna diversione a sozzi e noiosi fastidi. 205 1,Pro, 7 | mai notizia nessuna, fui colpito, e intenerito, e 206 1,Pro, 7 | cosí sgravatomi di quel lungo e sí ostinato parto, 207 1,Pro, 7 | sgravatomi di quel sí lungo e ostinato parto, ebbi pace; 208 1,Pro, 7 | doppiamente a mie spese nella Vita che nell'Alceste, 209 1,Pro, 7 | tanto mi avea insegnato il latino che l'italiano, 210 1,Pro, 7 | grande stupore, e rammarico; la proposta che la risposta; 211 1,Pro, 7 | Piemonte, e cercando di fatta iniquità dei vili 212 1,Pro, 8 | ci dico è il puro vero, di me, che di lei, spogliato 213 1,Pro, 8 | intrapresi di ricopiarle il testo che la traduzione, 214 1,Pro, 8 | Aristofane, Teocrito, ed altri poeti che prosatori, per 215 1,Pro, 8 | studio mi si è venuto facendo caro, e sí necessario, che 216 1,Pro, 8 | venuto facendo sí caro, e necessario, che già dal ' 217 1,Pro, 9 | guai e pericoli, essendo caldamente occupato. Ed 218 1,Pro, 9 | voglia di servirlo, vedendolo abbandonato, e sí inetti 219 1,Pro, 9 | vedendolo sí abbandonato, e inetti i pochi, che gli 220 1,Pro, 9 | manifesto, filosofiche, in prosa che in versi) e 221 1,Pro, 9 | piuttosto che ristampate, sendo belle l'edizioni, la carta, 222 1,Pro, 10 | prosciugante continuo di una immensamente vasta lingua, 223 1,Pro, 11 | cui seconda metà era stata funesta, e terribile a tutti 224 1,Pro, 11 | annullate le cedole monetarie in Piemonte, che in Roma, 225 1,Pro, 11 | tornati dalla carta all'oro la signora che io, ella 226 1,Pro, 12 | credo oramai piú di farlo; perché troppa è la fatica; 227 1,Pro, 12 | perché troppa è la fatica; e perché stando come fo in 228 1,Pro, 12 | per tutto a prima rivista, Pindaro, che i tragici, 229 1,Pro, 12 | di tutti il divino Omero, in traduzione letterale 230 1,Pro, 12 | certo orgoglio di me di una fatta vittoria riportata 231 1,Pro, 12 | incisovi di ventitré poeti antichi che moderni, pendente 232 1,Pro, 12 | in un distico italiano. l'uno che l'altro li ho 233 1,Pro, 12 | il piú ricca che potrò, in gioielli, che in oro, 234 1,App1, 3 | altiero?,~~Questi che già di bel nodo avvinti,~~nodo 235 1,App2, 1 | SONETTO~ ~Ho vinto alfin, non m'inganno, ho vinto:~ 236 1,App2, 1 | fiate, e mille Amor vinceva~ che vivo non era, e non 237 1,App4, 1 | inghiottite ancor boccon amari,~di spicciarvi al 238 1,App4, 2 | ch'ai sciapiti amator fu noioso:~no, diverso pensier 239 1,App4, 2 | Apolline son; ma voi ridete?~E lieve menzogna or vi stupisce?~ 240 1,App5, 1 | M'affanna il duolo, a funesto aspetto,~~e benché 241 1,App5, 1 | amari detti.~~In pianto , né rifiutar lo puote~~a 242 1,App5, 1 | né rifiutar lo puote~~a fatte miserie un'alma grande:~~ 243 1,App7, 1 | perduti; e Antonio,~~Antonio, , vedo talor frall'ombre~~ 244 1,App7, 1 | ISMENE~~~~No, Regina, non è reo quel core,~~che sente 245 1,App7, 1 | CLEOPATRA~~~~Ah! , li sento:~~e notte, e , 246 1,App7, 1 | Mondo.~~Un trono, a cui da gran tempo avea~~la virtude, 247 1,App7, 1 | armi, e d'aguerrita gente,~~ che l'onda in quel vermiglia, 248 1,App7, 1 | frali del nemico altero;~~, questo è ver; ma avea la 249 1,App9, 1 | orgoglioso Pegaso, che sovente inciampi quando 250 1,App9, 1 | cattivo cavalcatore; tu che raramente spieghi per noi 251 1,App9, 1 | orecchi de' spettatori, che l'infelice Cleopatra 252 1,App9, 2 | indirizzarli i suoi componimenti, perché meno degl'altri gli 253 1,App9, 2 | degl'altri gli intendono, perché piú d'ogni altro 254 1,App10, 1 | fronte?~infra uno stuol venerando e augusto?~tu 255 1,App10, 1 | tanto arcano,~avresti tu nobili concetti~e ad inalzare 256 1,App10, 1 | bastante mano?~Ah scusatela , fratei diletti,~non ragiona 257 1,App10, 1 | Come, di quel che all'opra indefesso,~necessario Censor, 258 1,App10, 1 | Censor, vi molce e accheta,~e nobile esempio lui stesso?~ 259 1,App10, 1 | provvede?~Come di quel che con dolce affetto~serve e v' 260 1,App16 | Riassumetela dunque, col confessare ai Francesi medesimi, che 261 1,App18, 19| morte ce l'abbia rapito tosto, si aggiunge che sia 262 1,App18, 19| abbiamo in essa lui ritratto al vivo, e di tanti suoi 263 1,App18, 19| suoi fatti e particolarità certo ed unico documento. 264 1,App18, 19| passo, il cui pensiero avea frequente, che spessissimo 265 1,App18, 19| posto mano, e l'opera di egregio scultore sarà certamente 266 1,App18, 21| all'opra,~Donna Reale hai maestra mano,~ ~acciò con 267 1,App18, 22| provenienti da eccesso di commendabile affetto qual


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