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Vittorio Alfieri
Vita scritta da esso

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APPENDICE PRIMA

(cap. XIV)

 

 

CLEOPATRA PRIMA

Abbozzaccio

 

scena prima Lachesi, Photino

 

PHOTINO

Della mesta regina i strazi e l'onte

chi nato è in riva al Nilo ormai non puote

di piú soffrir, alla vendetta pronte

foran l'Egizie genti, ove il consiglio

destar potesse un negghitoso core

ché alla vendetta non pospone amore;

 

LACHESI

Sconzigliata a te par l'alma regina,

son questi i sensi audaci e generosi

del tuo superbo cuor, ma piú pietosi

gira ver ella i lumi, e allora in pianto

forse sciogliendo i detti giusti e amari

vedrai che pria fu donna e poi regina

vedrai

 

PHOTINO

T'accheta, non fu doglia pari

a quella che mi strugge, e mi consuma,

de' Tolomei, l'illustre ceppo ha fine,

con lor rovina il sventurato Egitto,

benché di corte all'aura infida, nato

nome non è per me finto, o sognato

quel bel di patria nome, che nel petto,

invan mi avvampa, qual divino fuoco;

ma de' stati la sorte allor che pende

da un sol, quell'un tutti infelici rende.

 

LACHESI

Inutili riflessi: ora fra' mali

sol fia d'uopo il minor, possenti Dei,

voi che de' miseri mortali19

reggete colassú le vite, e i fati

ah pria di me, se l'ire vostre io basto

tutte a placar, il pronto morir sia,

la vittima20

dell'infelice Antonio il rio destino

dove mai, ma che vedo, ecco s'avanza

Cleopatra, turbata.

 

 




19 verso brevino [N.d.A.]



20 verso abortivo [N.d.A.]






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