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Vittorio Alfieri Vita scritta da esso IntraText CT - Lettura del testo |
(cap. XV)
Lettera del Conte Agostino Tana
Voi m'avete scelto per lo vostro Aristarco, io contraccambio l'onore che m'avete fatto, col non ricusarlo. Preparatevi dunque alla piú severa inesorabil censura; e quale pochi hanno il coraggio di farla, pochissimi di soffrirla. Io sarò fra i pochi, e voi fra i pochissimi annoverato. La Plebe letteraria, lusinghiera, mendace, e tracotante, non è avvezza certamente a comportarsi in simil guisa: presenti, si lodano senza ritegno; lontani, si biasimano, e si tradiscono senza rossore. Tal cosa non potrà accadere giammai fra l'amico Censore, e l'autore di questa Tragedia.