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Giordano Bruno
Degli eroici furori

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


aband-attiv | attos-consi | conso-doven | dover-grand | grane-lazio | lecca-orti | ortog-quadr | quaer-scriv | scrof-testo | tetto-zona

     Parte, Capitolo,  Paragrafo
1 1, 4, 56 | qualitadi elementari, se mi abandonano gli miei pensieri tutti~ 2 1, 4, 56 | misera, priva del core, abandonata da gli pensieri, lasciata 3 2, 1, 81 | che languido e lasso ha~abandonati gli remi. Ed evvi circa 4 Arg, 0, 16 | chiarezza de l'oggetto che ne abbaglia.~Nel quarto, allievato e 5 2, 1, 35 | piedi, velo che gli tien abbagliata la~vista. Ma con ciò non 6 2, 1, 39 | potenza opposita séguita~l'abbassar de l'altra opposita. Quindi 7 Arg, 0, 9 | insieme insieme a salire ed~abbassare, a farsi avanti ed adietro, 8 1, 2, 31 | ancora aver gran cura di non abbattersi ad ubligarsi ad un~oggetto 9 2, 2, 22 | pochissimi son quelli che s'abbattono~al fonte de Diana. Molti 10 | Abbiam 11 | Abbiate 12 1, 5, 71 | medesmo terreno~Mai sempre abbracci, fai colto e comprendi,~ 13 1, 4, 14 | non può giongere, e vuol abbracciare~quel che non può comprendere; 14 2, 2, 19 | lei è bramata, cercata, abbracciata e volentieri più ch'altra 15 2, 5, 1 | soggiorno,~Deh, per Dio, non abiate, o belle, a scorno~Tentar 16 Arg, 0, 10 | enim hiems transiit, imber abiit, flores apparuerunt in terra 17 1, 3, 1 | Altri, per essere avezzi~o abili alla contemplazione, e per 18 1, 5, 112 | possunt,~Nec penetrare et abire in corpus corpore toto.~ 19 1, 4, 62 | tutta si converte in Dio ed abita il mondo intelligibile.~ 20 1, 4, 9 | in noi, e la divinitade abitar~in noi per forza del riformato 21 2, 1, 65 | che potesse~farsi capace abitazione delle specie peregrine, 22 2, 4, 14 | esser più disposizionale, ma abituale, ed al tutto privativa; 23 2, 1, 21 | splendor del~sole accesa ed abituata di luce e di fiamma, vien 24 2, 4, 35 | nutrimento, e per il contrario abominano le cose~veramente buone 25 1, 3, 8 | discuoperti vizii molto abominati da me, com'è dire~una sporca 26 Arg, 0, 7 | quello che circa tai supposti abomino, è quel studioso e disordinato~ 27 2, 3, 20 | il coperto terren natura aborre.~Or dinne, afflitto core,~ 28 2, 2, 6 | entitadi ed altri parti ed aborsi de fantastica cogitazione 29 2, 1, 6 | mi scuote, mi folce,~In absenza, presenza e lontananza.~ 30 2, 2, 10 | vuol rinovare gli vocaboli absoleti che, per esserno venuti~ 31 1, 5, 78 | da quel che tutto è stato absorto dalla~cura della virtude, 32 1, 5, 113 | simulacra et pabula amoris~Abstergere sibi atque alio convertere 33 1, 3, 15 | non tale qual possa esser~abstratta ed acquistata da bellezza 34 1, 3, 1 | consisteno in certa divina~abstrazione per cui dovegnono alcuni 35 2, 1, 1 | per forza di vicissitudine accadeno le~eccessive mutazioni dal 36 2, 4, 7 | che guidano la nave), ch'accader suole a un allievato nelle~ 37 1, 4, 62 | inferiori. E ciò puoi vedere non~accadere per raggion ed ordine di 38 1, 5, 39 | primitivamente: atteso che non accaderebbe quella differenza che si 39 1, 1, 5 | che materia da l'altro,~accadeva che l'una suffurandolo a 40 2, 1, 65 | opaco profondo), per essersi accampato in quelle luci sante, cioè 41 2, 1, 65 | gli cieli destinâro)~Un accampossi in quelle luci sante,~Che 42 2, 3, 26 | eccellenza, secondo quel detto: Accedet homo ad cor~altum, et exaltabitur 43 1, 4, 14 | mai~sempre più e più va accendendosi verso l'infinito.~ 44 1, 5, 4 | exito di ventosi suspiri~accender l'aria.~ 45 1, 3, 4 | luce di quello viene ad accendersi ed investirsi de qualitade 46 1, 5, 59 | ardo, avampo; over, scaldi, accendi, ardi, avampi; over, scalda, 47 1, 3, 1 | della~cogitativa facultade accendono il lume razionale con cui 48 2, 5, 1 | con tragico e lamentevole accento espose la causa commune~ 49 1, 3, 6 | dissi bello quel fuoco che~m'accese, perché ancor fu nobile 50 2, 1, 13 | cossì da queste si può aver accesso a quelle come~per proprii 51 Arg, 0, 7 | e principale, mezzano ed~accessorio, ultimo e finale intento 52 1, 1, 5 | altronde da~consolarsi, accettasse l'invito di costoro, che 53 1, 5, 39 | ne gli corpi, è una cosa accidentale ed umbratile, e~come l'altre 54 Arg, 0, 19 | sotto il firmamento che acciecano; e superiori, sopra il firmamento 55 2, 2, 21 | maggior diligenza e~cura, accioché dalla moltitudine e varietà 56 1, 5, 5 | al fuoco rendo il fio.~Accogli' acqua, aria, foco~Qualche 57 2, 1, 77 | si gode in dolci stenti)~Accoglie da due stelle strali ardenti,~ 58 2, 4, 18 | merto de pianti,~Graditi d'accoglienze caste e grate;~Di quel ch' 59 2, 1, 23 | Capitoli immobile saxum~Accolet, imperiumque pater Romanus 60 1, 5, 5 | serra,~Spirto non scarso accolgon l'aure avare;~E 'l vampo 61 2, 5, 1 | bel sol progenitore,~Ne accolse dopo vario e lungo errore;~ 62 1, 1, 28 | Cossì l'alma i dissegni non accolti~Sott'un stendardo o gli 63 2, 5, 1 | caso~Porse, ciascun più accolto in sé rimaso,~Mentre ira 64 1, 2, 30 | più alto, a cose divine accomodando gli suoi studi e gesti, 65 Arg, 0, 5 | parlare e de similitudini più~accomodate a gli sensi communi, che 66 1, 5, 32 | paese, prattico, esperto ed accomodato,~insorge contra il peregrino 67 2, 5, 1 | mercede,~Con tali accenti accompagnand'il pianto:~Or dunque, s' 68 2, 5, 1 | scuoprir si potesse in lei~accompagnata quella mercé e pietade che 69 1, 4, 40 | l'afflitt'alma, e siete acconci arcieri~Per tirar al versaglio 70 1, 5, 128 | confesso che tutte le cose~accordano molto bene. Però mi par 71 2, 4, 47 | pazienti non se ne possano accorgere;~qualmente aviene ad un 72 1, 4, 8 | in quel che cercava; e~s'accorse che de gli suoi cani, de 73 1, 3, 6 | gratitudine, la cortesia, l'accortezza. Però dissi bello quel fuoco 74 1, 3, 5 | bene. A quel senso io~m'accostai, quando dissi:~D'un sì bel 75 2, 4, 35 | stimate vere quanto più~accostano al senso commune. E questa 76 2, 2, 9 | la~medesima prestezza s'accoste il futuro. Quel che abbiamo 77 Arg, 0, 13 | brevità del tempo; nel terzo~accusa l'impotenza de suoi studi, 78 Arg, 0, 16 | inquisizione e nelle porte de l'acquisizione della luce, delle quali 79 1, 5, 6 | potente e~vigoroso (più tosto acquistando de l'altrui che perdendo 80 2, 4, 30 | fisiche (cioè quelle che s'acquistano per lume naturale, le quali, 81 1, 3, 15 | possa esser~abstratta ed acquistata da bellezza ed eccellenza 82 2, 1, 30 | moltitudine. Né~stimarà d'aver acquistato poco, quando è dovenuto 83 2, 5, 1 | degnamente avverrà che s'acquiste.~Per quell'a cui cecità 84 2, 5, 1 | manto del ciel con tanti acquisti,~Or benché sappiam vana 85 1, 5, 66 | equalmente; quantunque da l'acquosa superficie cossì~inequalmente 86 2, 1, 72 | ventosa tempesta di spruzzo acquoso. Da tutte dunque le tre 87 1, 3, 1 | soffio dell'intenzione, acuiscono gli sensi; e nel solfro 88 2, 4, 17 | pugna, iniqua palma,~Punt'acuta, esca edace, forte nervo,~ 89 1, 3, 6 | spirito a gli~sensi più acuti e penetrativi; onde séguita 90 2, 1, 64 | furiosi amanti,~percioché l'adamantino suggetto non ripercuota 91 Arg, 0, 6 | per mia~fede, se io voglio adattarmi a defendere per nobile l' 92 1, 1, 19 | alli quali son~possibili d'adattarsi ghirlande non solo da tutti 93 1, 5, 131 | darti scampo da la morte.~Tu addensi, io liquefaccio;~Io miro 94 Arg, 0, 20 | vostro; le cose~eroiche siano addirizzate ad un eroico e generoso 95 Arg, 0, 20 | più convenevoli ad~essere addirizzati e raccomandati, che a voi, 96 1, 5, 30 | quale è il~motto: Caesar adest?~ 97 Arg, 0, 9 | abbassare, a farsi avanti ed adietro, ad allontanarsi da sé e 98 1, 5, 119 | Quello~instans non significa adiettivamente dal verbo instare; ma è 99 2, 4, 25 | bontà; e si mostra quando s'adirano tanto contra quelli~che 100 1, 5, 20 | muoio, e non si sdegne o adire,~O felice mia pena e mio 101 1, 4, 75 | transportandomi quegli alti aditi e penetrali, che mi fanno 102 1, 5, 22 | raggion per cui~possa aver adito in quel petto, non è quell' 103 2, 4, 50 | deiezion de spirito, la quale è administrata e caggionata pure da grande 104 2, 5, 1 | molti altri numi che gli~administravano. con grazioso volto accettati 105 2, 1, 14 | però non mi pare errore d'admirarlo in tutte le cose, secondo 106 2, 3, 27 | come nella luna può essere admirato e magnificato il splendor~ 107 1, 3, 1 | tali degnamente ha maggior admirazion e fede. Altri, per essere 108 2, 1, 33 | cose che noi ordinariamente admiriamo, perché non queste cose 109 2, 1, 17 | Blandaque refraenat morsus admixta voluptas;~Namque in eo spes 110 1, 4, 10 | solitario, a quella parte~Che adombr'e ingombra tutt'il mio pensiero,~ 111 1, 5, 100 | staggione che di nuvoloso velo adombra gli~occhi de l'umana mente 112 1, 3, 12 | corporal bellezza che gli adombrasse il pensiero, come appare 113 1, 5, 82 | sanarsi, riformarsi:~e però adopra il fuoco; perché essendo 114 1, 4, 58 | della natura che ogni cosa s'adopre secondo la condizion~de 115 1, 3, 3 | divinità; e~quella s'admira, adora ed obedisce; ne gli secondi 116 2, 1, 13 | un~divino imbasciatore: Adorabimus ubi steterunt pedes eius.~ 117 2, 1, 13 | sente offeso, se si vede adorare; perché abbiamo ordine~del 118 2, 1, 13 | superno spirito che dice: Adorate scabellum pedum eius. Ed 119 Arg, 0, 2 | fideli, amanti, coltori, adoratori e servi di~cosa senza fede, 120 1, 3, 10 | più bella imago 'n terra adore;~Pensi chi vuol ch'il mio 121 1, 1, 20 | li cui arbori poggiando adorno la~fronte, cangiate la mia 122 1, 3, 4 | certa legge de la divina Adrastia vegnono~condannati sotto 123 2, 1, 20 | liquefaccio intiero.~Oimè! questo adro e nero~Nuvol di foco infosca 124 2, 4, 25 | contra quelli~che la vogliono adulterare, guastare, corrompere o 125 2, 2, 13 | verde etade; a fin che più~adulti vegnano senza impedimento 126 2, 3, 13 | vero che caggione secche ed aduste impressioni nelle concavitadi 127 2, 3, 16 | corpo appar incenerit'o adusto,~Né lacrimoso fumo ad alto 128 Arg, 0, 10 | nostra; tempus~putationis advenit. Questa sumministra forza 129 Arg, 0, 20 | fatto alcuna volta per poca advertenza, e molti~altri fanno quasi 130 2, 1, 23 | vos eximet aevo,~Dum domus Aeneae Capitoli immobile saxum~ 131 1, 5, 113 | dies gliscit furor atque aerumna gravescit.~Nec Veneris fructu 132 1, 5, 112 | conlatis flore fruuntur~Aetatis; dum iam praesagit gaudia 133 1, 5, 80 | la quale è il motto: Ab Aetna. Ma prima che la consideriamo,~ 134 2, 1, 23 | unquam memori vos eximet aevo,~Dum domus Aeneae Capitoli 135 2, 1, 49 | schivi si fanno graziosi ed affabili; e che non~prolonghe il 136 1, 2, 30 | non vegnan privi di quell'affabilità,~conversazione, amicizia 137 1, 5, 112 | 112 \ TANS.\ Non ho d'affaticarmi a farvi veder queste proprietadi, 138 1, 2, 2 | dicevo, che non~bisogna affatigarsi per provare quel che tanto 139 1, 5, 34 | le potenze apprensive ed affettive, de le quali sempre la prossima~ 140 1, 1, 19 | scazzate,~Ch'a Milano t'affibbi la ghirlanda~Di boldoni, 141 2, 4, 7 | se subito immediatamente affiga gli occhi al sole. E nella~ 142 2, 3, 16 | una~stilla onde io possa affirmar de gli occhi quel tanto 143 1, 4, 55 | sua aperti gli occhi, ed affissigli al splendor de~l'oggetto, 144 Arg, 0, 1 | constantemente studioso, ed aver affisso un curioso pensiero~circa 145 1, 5, 117 | e che eterno~parimente l'affliga.~ 146 1, 4, 58 | vostro presente e proprio, affligendovi forse sotto la vana speranza~ 147 2, 5, 4 | gloriosi affanni;~O quanti n'affligeste mesi ed anni,~Tante grazie 148 2, 1, 2 | significare che le cose passate affligono col pensiero, ma non tanto 149 1, 4, 40 | volete da materne fasce~De l'afflitt'alma, e siete acconci arcieri~ 150 2, 3, 19 | ad esser~piatoso a l'alma afflitta.~ 151 2, 1, 54 | spesso;~Cercando gioia, afflizion mi reco;~Perché veggio tropp' 152 2, 1, 54 | bontà mi mena;~Sorte m'affonda, m'inalza il consiglio;~ 153 2, 1, 47 | perché il tuo orgoglio non si affrene,~Ed io infelice eternamente 154 1, 2, 1 | cuocenti:~A un tempo triemo, agghiaccio, ardo e sfavillo,~Son muto, 155 2, 3, 32 | altro raggionaremo a più aggio appresso. Andiamone.~ 156 2, 1, 38 | divin, inmenso~Fate ch'aggionga, m'appiglie e nodriche;~ 157 2, 1, 24 | detraergli più~tosto che aggiongergli di gloria, di sorte che 158 2, 1, 62 | Di sorte che quanto vi s'aggiongesse, tanto mi parrebe soverchio.~ 159 Arg, 0, 3 | cadermi~nel pensiero! Anzi aggiongo che per quanti regni e beatitudini 160 1, 4, 29 | che in modo alcuno non può~aggiutargli, né favorirgli?~ 161 1, 5, 88 | appaga;~Ma quest'ha quanto aggrade~Di bel, d'intelligenza e 162 1, 1, 48 | gioia al core, e potrebbe~aggradir la mente. L'alma, cioè la 163 1, 1, 48 | apprension de~la sorte, qual non aggradisce l'amante. Il spirito, cioè 164 2, 1, 20 | infosca col suo stile~Quel ch'aggrandir vorrebbe, e 'l rend'umile.~ 165 2, 2, 1 | significar come l'amor divino non aggreva, non~trasporta il suo servo, 166 2, 3, 6 | appareggiar queste acqui. Ed oltre agguagliansi all'Oceano, non perché versino,~ 167 2, 2, 15 | la rende più leggiera ed agile; e gli lacci la fanno più~ 168 1, 4, 11 | significato per il cacciator che agita gli suoi cani, vien~qua 169 Arg, 0, 17 | Lethaeum ad fluvium deus evocat agmine magno, Rursus ut incipiant 170 2, 2, 6 | siano arteggiani, meccanici, agricoltori, servidori,~pedoni, ignobili, 171 1, 1, 19 | pioppa, olmo e spighe per~l'agricoltura, de cipresso per funerali, 172 2, 1, 24 | Attico per essere genero d'Agrippa e progenero de Tiberio, 173 2, 1, 6 | soffrir, nell'aspettare.~Con l'agro, con l'amaro, con il dolce~ 174 2, 1, 6 | MAR.\ Cossì farò.~Un alan, un leon, un can appare~ 175 Arg, 0, 5 | si possano delfini su gli alberi de le selve, e porci cinghiali 176 2, 4, 35 | perché (come exemplificò~Alcazele ed Averroe) similmente accade 177 1, 3, 32 | Mnemosine pastor, Danae oro,~Alcmena pesce, Antiopa caprone;~ 178 1, 5, 113 | virescit et inveterascit alendo,~Inque dies gliscit furor 179 2, 2, 6 | maestro de~lettere umane ad Alessandro, quando applicò alto il 180 2, 4, 6 | tremenda chioma ha svelto Aletto~L'infernal verme, che col 181 1, 1, 41 | matura etade l'amor mette l'alfabeto in mano.~ 182 Arg, 0, 5 | che gli pare e piace, ch'alfine, o voglia o non, per giustizia 183 1, 3, 7 | non ha però efficacia d'alienar il disordinato appetito. 184 1, 3, 36 | transmigrano in forme basse ed aliene. E per il contrario, per 185 | aliis 186 | alio 187 1, 3, 7 | però di rimaner accesi ed~allacciati; di maniera che, quantunque 188 1, 4, 1 | suoi gran cani e molti.~I' allargo i miei pensieri~Ad alta 189 2, 4, 45 | 45 La settima, contenuta allegoricamente nel sentimento del settimo 190 2, 4, 20 | 20 La prima, allegorizata per il primo cieco, è la 191 1, 3, 8 | arrei più contristato che allegrato delle~sue disgrazie ed infortunii.~ 192 2, 3, 3 | mio mortal suggetto mai allenta~Di serbar tal incendio, 193 2, 1, 54 | splendore di giustizia, altre allettano, incitano e~forzano in certa 194 1, 4, 10 | Rinasci , su vogli allevarte~Gli tuoi vaghi pulcini omai 195 Arg, 0, 17 | significata. Al quale (per alleviar overamente tôrgli la fatica) 196 1, 4, 11 | quieto, ad annidarsi alto, ad allievar gli pulcini, suoi~pensieri, 197 Arg, 0, 15 | dottrina de quali siamo~allievati e nodriti in gioventù, sin 198 2, 1, 35 | sacramento congionto ed~alligato alle cose divine, di sorte 199 | allo 200 1, 1, 20 | monte che mi~doni quieto alloggiamento, Muse che m'inspirate profonda 201 2, 1, 75 | prevedere di fuori, se il suo allogiamento è l'anima medesima, il suo~ 202 1, 5, 64 | cioè or ne si va più~e più allontanando, or più e più s'avvicina. 203 Arg, 0, 9 | farsi avanti ed adietro, ad allontanarsi da sé e tenersi ristretto~ 204 1, 4, 14 | con ciò perché in vano s'allontane da lei, mai~sempre più e 205 2, 3, 9 | s'in me fiamma immortal s'alluma,~Ed altro non son io che 206 1, 5, 58 | quando dal pungente Scorpio allumi,~De l'ardente vigor non 207 2, 2, 10 | qua~arrugano la pelle, qua allungano la barba, qua marciscono, 208 1, 5, 87 | 87 \ CIC.\ L'allusione al fatto delle tre dee che 209 1, 5, 80 | avvivan la fornace,~U' l'alm'a tante scosse sottogiace~ 210 1, 4, 48 | dico, può esser desiderato almanco d'esser visto, se di esso 211 | almen 212 2, 1, 30 | multis; satis enim magnum alter alteri theatrum sumus.~ 213 2, 4, 48 | impresso,~potente non solo ad alterar il senso, ma, ed oltre, 214 1, 5, 39 | altre che sono assorbite, alterate e guaste per la mutazione 215 1, 5, 39 | si fa brutto, senza che alterazion veruna si~faccia ne l'anima. 216 Arg, 0, 6 | meno forse sen denno gir altere e~superbe per la celebre 217 2, 1, 30 | satis enim magnum alter alteri theatrum sumus.~ 218 2, 4, 43 | 43 \ MIN.\ Il moto è alterità, quel che si muove sempre 219 2, 5, 14 | sempiterne,~De le dimore alterne,~Costei vaglia per sol tra 220 2, 5, 14 | il padre Ocean col ciglio altero,~Se tanto son contento~Per 221 1, 5, 31 | Sorser, e vinser suoi nemici altieri.~Tal il mio ben, ch'al ben 222 1, 5, 90 | de tutte l'altre specie altissimamente, di sorte~che, secondo il 223 1, 1, 48 | capire ed effettuar cose~altissime; o perché fa grandi, almeno 224 2, 5, 14 | del ciel amante~Te, Giove altitonante,~Cui tanto il sol non splende 225 2, 3, 19 | torrente al mare, se con altretanto di vigore gli fa riparo~ 226 2, 4, 42 | e sempre fa ed è fatto~altri-ed altrimente? Che verità, 227 1, 1, 3 | e porto,~Se non mi lice altrov'ir a diporto.~O monte, o 228 2, 3, 26 | detto: Accedet homo ad cor~altum, et exaltabitur Deus.~ 229 2, 1, 70 | alla sua venazione, prima~s'alza per dritto dal nido per 230 2, 3, 6 | dicono che~le Nereidi non alzano tanto bagnata fronte a l' 231 1, 5, 5 | può senza scemars'al ciel alzare:~Con lacrime, suspiri ed 232 1, 1, 3 | quieto imparo ed imbellisco;~Alzo, avvivo, orno il cor, il 233 1, 5, 39 | anime; onde altre son savie, amabili e belle; altre stolte, odiose 234 1, 2, 30 | né cercano magnificarsi, amando cose degne, aspirando a 235 1, 5, 112 | amore Venus simulacris ludit amantis,~Nec satiare queunt spectando 236 2, 1, 17 | incertis erroribus ardor amantum,~Nec constat quid primum 237 1, 3, 4 | va, non sa della freccia amara;~S'il lioncorno corre al 238 1, 1, 41 | d'amar~circonspettamente, amarà vecchio senza straviare. 239 Arg, 0, 2 | tutto il mondo, a fin che amaramente dolga, dove suavemente proriva.~ ~ 240 1, 4, 64 | impossibile di poter~pervenire; amarebbe più la morte che li donasse 241 2, 4, 47 | che non dice il suo gusto amaricato, ma~il cibo amaro.~ 242 Arg, 0, 1 | faticosi~pensieri e quelli amarissimi studi destinati sotto la 243 Arg, 0, 7 | irata, che sottoscrivendomi amarmi di vantaggio, vituperando~ 244 1, 3, 8 | corporale. Ma che? io l'amavo senza buona~volontà, essendo 245 2, 2, 20 | più alto e glorioso chi ambisce, e quello che si cerca. 246 1, 2, 7 | e del contrario~sente l'ambizione, emulazione, suspetto e 247 2, 1, 23 | poeta che disse:~Fortunati ambo, si quid mea carmina possunt,~ 248 1, 3, 18 | aptitudinale, è come colui che s'amena a la consecuzion de l'immenso 249 2, 2, 21 | mentre da gli effetti vuol amenarsi a le cause; benché egli 250 1, 4, 55 | Ogni mia spene con voi n'amenaste.~A che il senso riman, o 251 1, 4, 56 | domestichezza di queste~amiche e care membra, che m'ho 252 2, 1, 6 | speranza~Mi minacciò, m'amigono, mi molce.~L'età che vissi, 253 1, 2, 30 | e de tali alcuni, benché amino il corpo e bramino assai 254 2, 4, 47 | qualmente aviene ad un stupido ammalato che non dice il suo gusto 255 Arg, 0, 19 | intelligenze che~assisteno ed amministrano alla prima intelligenza, 256 1, 2, 1 | ho Vulcan al core,~Altr'amo, odio me stesso;~Ma s'io 257 1, 5, 113 | decet simulacra et pabula amoris~Abstergere sibi atque alio 258 2, 5, 16 | io fui sì verde, che le amorose~fiamme non si posseano accendere 259 1, 4, 10 | sempre pio~Ogni nume di quest'ampio architetto,~E non tornar 260 | an 261 Arg, 0, 17 | secondo certa similitudine analogale,~dependono dalla prima ed 262 1, 5, 78 | pugnale, Socrate del veleno, Anaxarco de la pila, Scevola~del 263 1, 1, 49 | brugge il mio core,~Lui me l'ancide, lei ravvive l'alma,~Lei 264 2, 4, 7 | bellezze,~Fatemi a l'orco andare;~Perché morto discorro tra 265 2, 4, 16 | che~procedendo dal core è andato prima a consumar gli occhi, 266 1, 5, 92 | soffiano verso~gli quattro angoli del cielo; e son quattro 267 1, 5, 131 | de la mia fiamma ardente.~Angue, cerchi fuggir, sei impotente;~ 268 Arg, 0, 13 | ed indegna iattura della angustia e brevità del tempo; nel 269 2, 3, 27 | vivificare ed attuare il corpo animabile, l'altro de~contemplare 270 1, 4, 57 | naturale che non vivano animale- ed~umanamente, ma divina-, 271 1, 2, 22 | questa~sentenza: Impius animam dissidentem habet: unde 272 2, 3, 27 | dice appartenere a l'alma animante, e quella non~appartenergli: 273 2, 1, 69 | Tre sono le regioni de gli animanti composti de più elementi: 274 1, 4, 64 | vi è presente in atto de animazione, ed absente~in atto d'operazioni; 275 1, 1, 39 | circonspetto,~promovendolo ad un'animositate eroica ed emulazion di virtudi 276 2, 1, 7 | quali se durano e non sono annichilati a fatto, per forza della 277 1, 4, 10 | il mio pensiero,~Tosto t'annida ivi ogni tuo mestiero~Rafferma, 278 1, 3, 5 | Beltà m'accende, ed onestà m'annoda,~Ch'in fiamm'e servitù convien 279 Arg, 0, 3 | sappian mai intessere ed annodare quanti fûro e sono~stringari 280 1, 3, 6 | fu nobile il laccio che m'annodava.~ 281 1, 4, 13 | contenti, il cor, spirto, alma annodi~Con tue punte, tuoi vampi 282 Arg, 0, 17 | mille rotam volvere per annos~Lethaeum ad fluvium deus 283 1, 5, 71 | affissa la tavola che dice:~Annosa quercia, che gli rami spandi~ 284 2, 1, 64 | mente e non più sentirsi~annubilata per le fumositadi di quell' 285 2, 1, 42 | cose basse è attenuato ed annullato dove le potenze superiori 286 Arg, 0, 13 | viene ad essere~offoscato ed annuvolato da quelli; nel quarto è 287 1, 5, 34 | affinità con la prossima antecedente, e per la conversione a~ 288 2, 1, 39 | che dal ributtar le parti anteriori sia conseguente il tirar~ 289 Arg, 0, 8 | esplicati~solamente come quattro antesignani l'Affetto, l'Appulso fatale, 290 2, 2, 10 | proposito d'un scrittore antico, ora de nuovo le vuol far~ 291 1, 5, 72 | non assomigliarsi a questa~antictona tra la nostra terra ed il 292 1, 3, 32 | Danae oro,~Alcmena pesce, Antiopa caprone;~Fu di Cadmo a le 293 2, 3, 10 | possibile, quando per via d'antiperistasi, che significa il~vigor 294 2, 1, 2 | figura la quale è tolta dall'antiquità~de gli Egizii, che fêrno 295 2, 5, 1 | piacque d'andar a veder quelle antiquitadi de gli~antri e fani di quella 296 2, 1, 83 | nervi, tremor del corpo, anxia del spirito; e si fa presente 297 1, 5, 89 | tutte~non le poté approvare Apelle in una ma in più vergini. 298 2, 1, 33 | gli~deserti de Candavia ed Apennini, o lasciarsi a dietro le 299 Arg, 0, 5 | perché ivi le figure sono aperta- e~manifestamente figure, 300 2, 1, 48 | tibi. Ed altrove: Os~meum aperui et attraxi spiritum, quia 301 2, 1, 64 | a gli~colpi d'amore che aportavano gli assalti da parti innumerabili. 302 1, 5, 59 | che in virtù di~quelle apostrofi, che son nel verso ottavo, 303 2, 4, 15 | tenebrosi,~Sol de mio pianto m'appagando, ho sparsi:~Or ch'ogni umor 304 2, 1, 34 | gli dolori del spirito, appagarà il core e darà gli proprii~ 305 2, 1, 2 | doi insieme manco~possono appagarne che il futuro, il quale 306 2, 1, 28 | tu, mio cor, come potrò appagarti~Di quel ch'al grave tuo 307 2, 3, 21 | può essere la volontade appagata de finito bene; ma se oltre 308 2, 1, 44 | certi, desii ardenti ed appagati, e raggioni exaudite e casse, 309 1, 5, 94 | amore, mentre sarà finito, appagato e fisso a certa misura, 310 2, 4, 45 | avviene che tutte le~cose gli appaiano secondo il colore della 311 2, 4, 14 | accade che siano talmente~appannati gli occhi, che non si può 312 2, 1, 68 | animali,~Ch'al terzo volo s'apparecchia al guasto.~E del fiero leon 313 2, 1, 65 | Indi con più sollenne.~Apparecchio, mai cessano ferire~Mio 314 1, 5, 43 | del sol, vaga Fenice,~Ch'appareggi col mondo gli anni tui,~ 315 2, 3, 6 | oriente sole, quanta possa~appareggiar queste acqui. Ed oltre agguagliansi 316 2, 2, 6 | e guidata con sofismi ed apparenze che si trovano nella~superficie 317 1, 3, 6 | non apparir oltre come gli apparia bello. La beltà dunque del 318 Arg, 0, 16 | terzo, cieco per repentino apparimento d'intensa~luce, si mostra 319 2, 4, 22 | per quel medesimo che fa apparire in~questo stato, fa espresso 320 2, 3, 6 | computato a~loro, il Nilo apparirebbe una picciola lava distinta 321 2, 3, 3 | Non so quel che mi sia,~Ch'appartegno a quest'alma, e non è mia.~ 322 2, 2, 20 | intelligenza de quelle cose che appartegnono alla~conservazione de l' 323 2, 5, 16 | manca sentenza che possa~appartener alla perfezion del proposito; 324 2, 3, 27 | non esser vivo; si dice appartenere a l'alma animante, e quella 325 2, 3, 27 | alma animante, e quella non~appartenergli: perché è infocato da l' 326 Arg, 0, 10 | transiit, imber abiit, flores apparuerunt in terra nostra; tempus~ 327 1, 4, 14 | sermone a gli similmente~appassionati: come se non a felice suo 328 1, 1, 29 | tutte le potenze~(le quali s'appellano guerriere per esserno in 329 Iscus, 0, 4 | non convien che femine v'appelle.~ 330 2, 1, 13 | bellezza a cui sparga voti~e appenda tabelle; di maniera che 331 2, 1, 75 | ogni cosa~naturalmente appete il bello e buono, e però 332 2, 3, 27 | senza appetito, né sono appetenti senza essere in certa maniera 333 2, 1, 66 | massimamente deve convenire l'appetenzia del sommo bene. Cossì~ristrette 334 2, 3, 27 | buono, poi la voluntà~l'appetisce, ed appresso l'intelletto 335 2, 1, 53 | aquila che con due ali s'appiglia al cielo; ma non so come 336 Arg, 0, 13 | onde non possa~intieramente appigliarsi ad un termine o fine; nel 337 2, 1, 54 | centro, e vers'il ciel m'appiglio;~Necessità mi tien, bontà 338 2, 1, 2 | rugge, appresso~il cane che applaude.~ 339 2, 5, 2 | referisca quanto fusse e quale l'applauso de le~Ninfe? Come possete 340 1, 4, 11 | più magnifica condizione, applicandolo a più alto proposito~ed 341 2, 4, 46 | si metteno ad studiare ed applicar~l'intenzione alle sentenze 342 2, 5, 1 | castità giunte a bellezza~V'applicaran le mani;~D'altri i studi 343 1, 5, 36 | ed inferiori; secondo è l'applicarsi~con tutta l'intenzione ed 344 1, 4, 2 | atto di contemplazione ed applicazion di mente~mortal o divina, 345 2, 2, 6 | umane ad Alessandro, quando applicò alto il suo spirito a contrastare 346 1, 5, 16 | disteso sul verde~prato, e che appoggia la testa sullevata sul braccio, 347 1, 3, 32 | generazione. Questi doi appolsi son~figurati nelle due specie 348 1, 5, 88 | la mia diva al paragon s'appone,~Non di Venere, Pallade, 349 1, 5, 29 | Perché gli par degno d'apportar raggione della sua constanza, 350 Arg, 0, 7 | questa tessitura fu ed è d'apportare~contemplazion divina, e 351 1, 1, 18 | poeti alcuni, o perché non apportino favole e metafore conformi, 352 2, 4, 18 | non discorro, ma solamente~apporto la sentenza.~Parla la guida 353 2, 1, 23 | sacerdote; perché degli apposticci n'è~pieno oggi il mondo, 354 1, 5, 82 | alcun vero a cui non sia apposto e gionto il falso; cossì 355 2, 1, 38 | si muoveno in~circolo, si apprendeno due differenze di lazione, 356 2, 1, 41 | de piaceri~Fia ch'oltre apprendi, che soffrisca e senti;~ 357 1, 5, 94 | fronte; ma le due specie apprensibili della divina bellezza e 358 1, 4, 49 | come a cosa naturalmente appresa per buona.~Non parlava dunque 359 1, 4, 4 | con cui~converte le cose apprese in sé.~ 360 2, 1, 15 | sé gli pensieri, che gli appresentano altri oggetti che~non hanno 361 1, 5, 89 | condizioni tutte~non le poté approvare Apelle in una ma in più 362 Arg, 0, 9 | ch'è come di doi contrarii appulsi in generale; alli quali 363 1, 1, 49 | quel che sì mi piace ed apremi le porte del cielo, perché~ 364 2, 3, 16 | peregrino al basso,~Non t'aprendo per noi e l'aria il passo?~ 365 1, 5, 22 | che la~compassion possa aprirgli il passo ed introdurlo a 366 2, 4, 50 | specie representate che per aprirli: onde è tanto celebre la~ 367 Arg, 0, 19 | sua medesima mano non vale~aprirlo, ma commetterlo. Significa 368 2, 5, 2 | aspergere dell'acqui bramate,~aprîro gli occhi e veddero gli 369 1, 3, 10 | Che con sì nobil piaga apriste il petto,~E tal impadroniste 370 2, 4, 34 | veggiamo che con tempo s'aprono le fenestre ed~il sole entra 371 1, 3, 18 | certa raggione potenziale o~aptitudinale, è come colui che s'amena 372 2, 1, 48 | Anima mea sicut terra sine aqua tibi. Ed altrove: Os~meum 373 1, 5, 59 | Tauro, Leone, Scorpione ed Aquario, per significare la~perfezione, 374 2, 1, 68 | sentir quel spruzzo violento.~Aquile in ciel, leoni in terra 375 1, 5, 71 | spirti grandi,~Che da l'aspro Aquilon il ciel disserra,~Né quanto 376 1, 5, 72 | constante e fermo contra gli Aquiloni e tempestosi inverni per~ 377 1, 5, 43 | anni tui,~Quai colmi ne l'Arabia felice,~Tu sei chi fuste, 378 1, 4, 10 | ricetto~Bramo ti godi, e arai per guida un dio~Che da 379 2, 1, 10 | il motto che dice: Illius aram; ed appresso l'articolo 380 2, 2, 12 | spalli, nella~discrezion ed arbitrio de quali consisteva de fargli 381 1, 1, 20 | spirito, fonte sotto li cui arbori poggiando adorno la~fronte, 382 1, 5, 78 | Regolo non ebbe senso de~l'arca, Lucrezia del pugnale, Socrate 383 1, 4, 10 | Ogni nume di quest'ampio architetto,~E non tornar a me se non 384 1, 5, 18 | cose~una torre di cui l'architettore è l'amore, la materia l' 385 1, 4, 40 | afflitt'alma, e siete acconci arcieri~Per tirar al versaglio onde 386 1, 5, 88 | ciel, e madre~Del cieco arciero, domator d'ognuno;~L'altra, 387 1, 5, 58 | inverno~Mi scald', accend', ard', avvamp'in eterno.~Ho sì 388 1, 3, 5 | legame,~Sia serva l'ombra, ed arda il cener mio.~ 389 1, 1, 35 | gir fai l'alma di sempr'arder vaga;~Qual forza d'erba 390 1, 3, 8 | volta~non mancava ch'io ardesse per la beltà corporale. 391 1, 5, 59 | over, scaldi, accendi, ardi, avampi; over, scalda, accende, 392 2, 5, 2 | sorte che non si trovò chi ardisse provar prima; ma tutte de 393 1, 5, 112 | quaerit, et humor~Non datur, ardorem in membris qui stinguere 394 2, 1, 17 | in eo spes est, unde est ardoris origo,~Restingui quoque 395 2, 1, 69 | tempus dea nacta nocendi,~Ardua tecta petit, stabuli et 396 1, 4, 2 | inculto e deserto il destro ed arduo camino, e per dove costui~ 397 2, 1, 33 | Non~è, dice egli, l'oro ed argento che faccia simile a Dio, 398 1, 1, 36 | padre volgi in pene,~Caut'Argo al male, e cieca talpa al 399 2, 2, 18 | fecondità della materia (come argumenta.Iamblico); di sorte che, 400 2, 1, 11 | interiore, per cui posso argumentar bellezza più profonda ed 401 2, 1, 40 | motto: Fluctuat in portu.~Argumentate quel che può significare; 402 2, 4, 30 | qual discorso è chiamato argumentazione); ma subito e~repentinamente, 403 1, 5, 131 | Credo ch'areste efficace argumento~Per renderlo piatoso al 404 1, 4, 10 | descrive la maniera con cui s'arma alla ottenzion de l'oggetto, 405 1, 4, 40 | man di dea selvaggia late.~Armatevi d'amore~Di domestiche fiamme, 406 2, 5, 1 | trovava nel vostro petto armato~di fierezza; perché questo 407 1, 4, 41 | core. Dice dunque che s'armino d'amore: di quello~amore 408 Arg, 0, 18 | d'incanto, cioè d'occolta armonica raggione, cangia il~tutto, 409 1, 5, 44 | morte. Oltre, quella su l'aromatico altare accende il foco; 410 2, 5, 9 | Il settimo con l'arpa d'Ibernia:~Come a vicenda, 411 1, 1, 36 | Tisifone infernal fetid'Arpia,~Che l'altrui dolce rapi 412 2, 1, 24 | puoi vantare.~Similmente arria possuto dire Omero, se si 413 1, 5, 26 | libertade, o vita,~Qual tanto arrida, giove e sia gradita,~Qual 414 1, 4, 75 | assaglia. Oh se tende ed arriva dove forzandosi attende; 415 1, 3, 25 | giongere a quello dove può arrivar~uno o doi.~ 416 1, 1, 18 | sarrebono~gli veri poeti, ed arrivarebbono , dove questi si forzano: 417 1, 2, 23 | E colmo di desio al ciel arrivo:~Talché suggetto a doi contrarii 418 1, 4, 12 | palpebre mie dormitaransi,~Arrò 'n colui pacifico riposo.~ 419 Arg, 0, 2 | e dove è più superbia, arroganza, protervia, orgoglio, ira, 420 Arg, 0, 6 | la stimarei degna, senza arrossir il volto, d'amarla sul naturale 421 2, 2, 10 | qua intisichiscono, qua~arrugano la pelle, qua allungano 422 2, 4, 17 | protervo,~Che punse gli occhi, arse il cor, legò l'alma~E fêmmi 423 Iscus, 0, 12| 12 Lungi arsenico tal quindi s'invole,~ 424 2, 4, 17 | ed oltre, come ferito ed arso tanto altamente quanto non 425 1, 3, 1 | instrumenti, ma come principali artefici ed efficienti.~ 426 2, 2, 6 | CES.\ Bisogna che siano arteggiani, meccanici, agricoltori, 427 1, 1, 11 | essere, con altre vene,~arti e furori, equali, simili 428 2, 3, 3 | dell'Oceàn e di più lenta~Artica stella il più gelato loco,~ 429 2, 2, 22 | selva, vive nelle stanze non artificiose di cavernosi monti, dove~ 430 1, 4, 55 | Tornato a me da que' tenaci artigli.~Lassa, nessun riviene~Per 431 1, 5, 112 | Venus, ut muliebria conserat arva,~Adfigunt avide corpus iunguntque 432 1, 1, 20 | ripolito e terso, monte dove ascendendo inalzo il core, Muse con 433 2, 4, 28 | secondo che si va estra o con ascender più~alto che tutti e la 434 1, 4, 69 | se ella ancora non può ascenderedescendere?~ 435 2, 3, 27 | occhi, quando moveno, sono asciutti, perché~fanno ufficio di 436 2, 1, 7 | quel profetico lamento ad Asclepio, dicendo che doveano~succedere 437 1, 5, 5 | trova loco,~Né la mia voce ascolta,~Né pietos'al mi' ardor 438 2, 1, 44 | dalla~divinità è a punto ascoltar quella, ed esser favorito 439 2, 1, 41 | Ma se mirasse, facesse, ascoltasse~Miei pensier, miei desii 440 2, 1, 44 | dal sole. Parimente essere ascoltato dalla~divinità è a punto 441 2, 1, 43 | desii che fa sì ardenti, ed ascolte le sue~raggioni che rende 442 2, 1, 47 | palpebre belle a me moleste~Asconder fai le luci tant'amene,~ 443 1, 5, 131 | or questa or quella parte ascondi:~S'il ghiaccio avesse per 444 2, 4, 10 | ogni altra~cosa gli sia ascosa, come l'attedia col divertirlo 445 2, 1, 23 | altri indegni, di sorte che asini asinos fricant. Ma~la providenza 446 2, 1, 23 | indegni, di sorte che asini asinos fricant. Ma~la providenza 447 2, 5, 1 | aperto.~Allor, s'avvien ch'aspergan le man belle~Chiunque a 448 Arg, 0, 19 | volontadi e gl'intelletti tutti, aspergendoli con l'acqui salutifere di~ 449 2, 5, 2 | vase aperto, si sentîro aspergere dell'acqui bramate,~aprîro 450 2, 5, 1 | far giunse l'incanto.~Noi aspettand'il fine di tal opra,~Eravam 451 Arg, 0, 5 | regi; stante che stiamo aspettando quel giudicio divino che 452 2, 1, 24 | Atteso che cotale non può~aspettarsi dove si fa progresso all' 453 2, 1, 81 | con minor pensier la morte aspetti,~Che per non la veder gli 454 Arg, 0, 13 | vien espresso l'affetto~aspirante; nel settimo vien messa 455 1, 5, 100 | 100 \ TANS.\ L'infinita aspirazion dunque mostrata per gli 456 2, 1, 55 | spirto e nascon i desiri~Aspiren, come a venerandi numi.~ 457 2, 2, 6 | questo consiglio, se tutti aspireno al splendor~santo, ed abbiano 458 2, 1, 38 | riverenz'abbassa,~.Allor ch'aspiro a l'alt'e sommo bene.~Alto 459 2, 4, 17 | esca edace, forte nervo,~Aspra ferita, empio ardor, cruda 460 2, 5, 17 | calamitosi pensieri ed~aspri travagli per mezzo de quali 461 1, 4, 75 | vinca, non v'è error che~l'assaglia. Oh se tende ed arriva 462 2, 1, 72 | più forza, niente di manco assalta e fere a l'improvisto e 463 2, 1, 65 | in diverse volte l'avea assaltato come in vano (qualmente 464 2, 4, 17 | sentenza:~Parla l'ottavo cieco.~Assalto vil, ria pugna, iniqua palma,~ 465 2, 1, 38 | orbiculare sopra il proprio asse e circa il~proprio mezzo 466 2, 4, 36 | manca che vagliano per l'assecuzion~di cotal fine, che più tosto 467 2, 1, 48 | luci con le~palpebre, non asserena il turbato cielo de la mente 468 1, 5, 93 | Altro non è che vagli' asserenare,~Che que' omicidi lumi ed 469 2, 1, 47 | Ond'il turbato ciel non s'asserene,~Né caggian le nemiche ombre 470 2, 4, 5 | voi ch'a me, non è chi m'assicura.~Al precipizio, o duce,~ 471 1, 1, 4 | protectori e defensori che l'assicurassero, iuxta quello:~Non mancaranno, 472 2, 1, 41 | da gli dei, da le genti~Assicurato son che non desperi;~Né 473 1, 5, 125 | voglia dire, che l'amor gli assista non meno che il tempo tutto; 474 Arg, 0, 19 | divine intelligenze che~assisteno ed amministrano alla prima 475 1, 1, 4 | malignitade. Secondo, per non~assistergli degni protectori e defensori 476 2, 2, 22 | cattivare a sé l'altre cose, assorbendo~quelle con la bocca de l' 477 2, 4, 16 | petto mio l'alta fornace~Ch'assorbì prima il visuale umore,~ 478 1, 4, 56 | unità, dove un essere vuol~assorbir tutto l'essere; ma dove 479 2, 3, 21 | infinito; ma~certo questo assorbirebbe quello, ed avverrebe che 480 1, 5, 39 | e~come l'altre che sono assorbite, alterate e guaste per la 481 Arg, 0, 2 | consumate, con strida ch'assordiscon gli astri, lamenti~che fanno 482 Arg, 0, 10 | vapore ed acqua, e l'acqua s'assottiglia in vapore, aere e fiamma.~ 483 Arg, 0, 18 | vivono in corpi umani, siano assumpte a quella~eminenza. Ma tra' 484 1, 3, 10 | e però~benché non possa astenersi d'amare, niente di meno 485 Arg, 0, 5 | per più caggioni mi sono astenuto al fine: de le quali ne 486 1, 3, 32 | scuote il folgore sonoro,~Asterie vedde furtivo aquilone,~ 487 1, 5, 93 | leggere la stanza:~Figli d'Astreo Titan e de l'Aurora,~Che 488 2, 5, 1 | sì vivace morte~Le tien astretti, ogn'un cieco rimase.~Siam 489 2, 1, 73 | qual dolcezza, lenità ed astuzia in mare, in terra, in~cielo 490 2, 1, 23 | nobilissimo, e non l'esser nato d'atavi regi, non l'esser gran secretario 491 2, 1, 56 | un~greve sasso, per cui è atta ed efficace verso gli oggetti 492 2, 1, 40 | su l'onde; ed ha le sarte attaccate a lido ed ha il motto: Fluctuat 493 2, 2, 5 | questo breve spacio de vita attaccati a cose~indegne.~ 494 2, 4, 10 | cosa gli sia ascosa, come l'attedia col divertirlo da mirar 495 2, 5, 1 | accidente,~Per cui, se siete attente~Direte: O degni, ed o infelici 496 1, 4, 53 | dal vedere, non vegna ad attenuarsi, snervarsi e perdersi. Vuol 497 2, 2, 22 | Rarissimi, dico, son gli Atteoni~alli quali sia dato dal 498 2, 1, 24 | tenebre de l'oblio. Non vive~Attico per essere genero d'Agrippa 499 2, 2, 21 | viene in uso la~logica, attissimo organo alla venazione della 500 1, 1, 32 | tra tutti gli elementi~attivissimo, è potente a convertere


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