aband-attiv | attos-consi | conso-doven | dover-grand | grane-lazio | lecca-orti | ortog-quadr | quaer-scriv | scrof-testo | tetto-zona
Parte, Capitolo, Paragrafo
2507 2, 4, 16 | gli occhi, ed appresso a leccar~tutto il rimanente umore
2508 1, 3, 32 | le suore bianco toro,~A Leda cigno, a Dolide dragone:~
2509 1, 3, 5 | stringe il voler sì bel legame,~Sia serva l'ombra, ed arda
2510 1, 3, 5 | che altra sanità, più que' legami che altra~libertade. Perché
2511 1, 3, 6 | accendere, ma non già di legare e far che l'amante non possa
2512 1, 4, 41 | son ubligati, e nella cui legazione, ministerio e milizia~si
2513 1, 5, 87 | Paride, è molto volgare. Ma leggansi le rime che più specificatamente
2514 1, 5, 80 | prima che la consideriamo,~leggemo la stanza. Qua s'introduce
2515 2, 1, 82 | presente: però continuamo leggendolo:~Lasciato il porto per prova
2516 1, 1, 13 | da le regole, se non per~leggerissimo accidente; ma le regole
2517 1, 1, 2 | CIC.\ Cominciate pur a leggerli.~
2518 2, 5, 1 | tutta la vita che n'avanza.~Leggiadre Ninfe, ch'a l'erbose sponde~
2519 1, 2, 30 | risplende e riluce nella leggiadria del~corpo; e de tali alcuni,
2520 1, 1, 35 | mai scelse Amore,~Alto, leggiadro e precioso ardore,~Che gir
2521 2, 1, 68 | espresso ne l'articolo. Però~leggiamolo prima:~Avida di trovar bramato
2522 1, 4, 10 | procedere divinamente e più leggiermente, cioè con maggior facilità
2523 Arg, 0, 18 | trabalzate le moltitudini de legioni a queste basse ed oscure~
2524 1, 4, 10 | facilità e con una~più efficace lena, a' luoghi più folti, alli
2525 2, 5, 1 | punga,~O liquor di pietà il lenisca ed unga,~Farti piatosa a
2526 2, 1, 73 | significano con qual dolcezza, lenità ed astuzia in mare, in terra,
2527 Arg, 0, 5 | Licori, a Dori, a Cintia, a Lesbia, a~Corinna, a Laura ed altre
2528 Arg, 0, 16 | che questi son sepolti~nel letargo della privazion del giudicio
2529 Arg, 0, 17 | rotam volvere per annos~Lethaeum ad fluvium deus evocat agmine
2530 Avvert, 0, 1| Amico lettore, m'occorre al fine da obviare
2531 2, 1, 17 | haec germina surgunt.~Sed leviter paenas frangit Venus inter
2532 2, 2, 1 | circa il quale è~scritto: Levius aura; che vuol significar
2533 Arg, 0, 2 | viene~sovente a pagar d'un lezzo, d'un pentimento, d'una
2534 1, 3, 33 | materia: onde, non come per libera intenzione, ma come per
2535 Arg, 0, 5 | marini scogli. Però per liberare tutti da tal suspizione,
2536 1, 5, 82 | informe, con certo rigor vuol liberarsi da impurità; il che s'effettua
2537 1, 5, 59 | che son Ariete, Cancro, Libra e Capricorno, ma per gli
2538 1, 4, 11 | imbecillità subministravano. Licenzialo~dunque, per fargli più magnifica
2539 Arg, 0, 5 | parlarono a Citereida, o Licori, a Dori, a Cintia, a Lesbia,
2540 2, 1, 82 | foco,~Ch'in van ritento a i lidi più sicuri,~In van per scampo
2541 2, 1, 77 | a gravi dolor quest'alma lieta~(Che sì triste si gode in
2542 1, 5, 127 | tempo ha triste, un tempo ha liete voglie;~Un s'affatica, un
2543 2, 3, 16 | foco~Acquista il moto di lieve elemento,~E se ne sale a
2544 1, 4, 57 | se non in ombra oltre gli limiti~del fantastico pensiero?
2545 2, 2, 13 | occupati sopra li numeri, le linee, le dizioni, le concordanze,~
2546 2, 1, 24 | all'olocausto della sua liquefatta sustanza. Qualmente giamai
2547 2, 4, 16 | poi vorando ogni altro mio liquore,~Per metter l'elemento secco
2548 1, 5, 93 | terra,~Quai spinti fuste dal Litigio fuora,~Perché facessi a'
2549 1, 3, 18 | l'anima non è nel corpo localmente, ma come forma~intrinseca
2550 1, 1, 1 | esser qua primieramente locati e~considerati, son questi
2551 1, 3, 5 | tal ch'il mondo meco il loda,~Né mi gela timor, né duol
2552 2, 2, 12 | ridere di quello che fa lodabile Archimede o altro appresso
2553 Arg, 0, 7 | sono degnamente lodate e lodabili: non quelle che possono~
2554 2, 2, 4 | quella più~ch'altra gli venne lodata da l'amore, che per lei
2555 Arg, 0, 7 | state e sono degnamente lodate e lodabili: non quelle che
2556 2, 1, 23 | all'ora propria che vien lodato,~salutato, nominato, presentato.
2557 2, 2, 21 | contemplazione, qua viene in uso la~logica, attissimo organo alla venazione
2558 2, 2, 6 | volendo~con il suo raciocinio logicale ponere diffinizioni, nozioni,
2559 2, 2, 6 | destar la mente a far nuove logiche e metafisiche, giudicando
2560 2, 4, 46 | altri metafisici, altri logici, altri grammatici: cossì
2561 2, 3, 13 | possibile che per il senso lubrico ed oscuro~de gli occhi possa
2562 2, 1, 77 | Commetta, e mande tanti rai lucenti~Da sua circonferenza il
2563 2, 1, 65 | il~sole in vano se dice lucere e scaldare a quelli che
2564 2, 1, 33 | filosofo morale, che~scrisse a Lucilio: non bisogna tranar le Scille,
2565 1, 5, 78 | non ebbe senso de~l'arca, Lucrezia del pugnale, Socrate del
2566 1, 1, 10 | Ovidio, Marziale, Exiodo, Lucrezio, ed altri molti in~numero
2567 1, 5, 112 | in amore Venus simulacris ludit amantis,~Nec satiare queunt
2568 1, 5, 66 | quella sempre è ugualmente luminosa, essendo che sempre~ugualmente
2569 2, 1, 27 | tutto il composto è cinto de luminosi raggi, ed hassi incirca
2570 Arg, 0, 16 | della luce, delle quali son~lungamente banditi gli altri.~
2571 1, 5, 90 | uguali (essendo tanta la lunghezza quanta è la profondità e
2572 1, 5, 80 | scosse sottogiace~Di que' sì lunghi scempii e gran martiri;~
2573 2, 5, 1 | petto n'ingombrò con sue lusinghe.~Miseri! ormai siam (bench'
2574 2, 2, 21 | giudicare. Quindi si va lustrando la selva de le cose naturali,
2575 2, 2, 4 | dal volgo, le quali son~lustrate da pochi. Diana, splendor
2576 1, 5, 63 | Rifei monti le valli~Fai lustre, or torni per tue trite
2577 1, 4, 64 | più d'isvoltarsi per la luta che per un letto de bissino;
2578 1, 4, 56 | non si dissolva questa machina, dove per mezzo del~spirito
2579 2, 5, 10 | inalza i bassi~Chi l'infinite machini sustenta,~E con veloce,
2580 2, 1, 72 | aperta, che per~essere un machinoso animale, non può divider
2581 1, 5, 84 | vegetativa. Quindi il corpo è macilento, mal nodrito, estenuato,
2582 2, 5, 1 | in questo modo:~Di que', madonne, che col chiuso vase~Si
2583 Arg, 0, 2 | possuti produrre la nostra madrigna~natura: la quale dopo aver
2584 2, 2, 6 | fe' Aristotele, che era maestro de~lettere umane ad Alessandro,
2585 2, 1, 41 | l'orto, vita e morte a le maggioni.~Ciel, terr', orco s'opponi;~
2586 2, 2, 21 | più degne~ed eccellenti maggiormente s'asconde, s'avvela e si
2587 2, 4, 6 | rancor di gelosia.~Se non magico incanto,~Né sacra pianta,
2588 1, 3, 15 | tolte da gli effetti, opre, magisteri, ombre e~similitudini di
2589 2, 1, 18 | con quali condimenti il magistero ed arte della natura fa
2590 2, 1, 35 | forte contra la fortuna, magnanimo contra l'ingiurie, intrepido
2591 1, 2, 30 | che non~possono né cercano magnificarsi, amando cose degne, aspirando
2592 1, 5, 91 | delle specie intelligibili e magnificenze de gli~amorosi affetti e
2593 2, 1, 12 | oggetti più eccellenti e magnifichi. E cossì sempre~verrà tentando
2594 2, 1, 17 | disconforti cossì grandi come magnifici son gli conforti.~Come più
2595 Arg, 0, 17 | fluvium deus evocat agmine magno, Rursus ut incipiant in
2596 2, 1, 30 | non multis; satis enim magnum alter alteri theatrum sumus.~
2597 1, 5, 83 | ereditato l'esser arido,~magro, pallido, discalzo, summisso,
2598 Arg, 0, 13 | sapiente: qui scrutator est~maiestatis, opprimetur a gloria. Nell'
2599 1, 5, 84 | difetto de sangue, copia di malancolici umori, li quali se non saranno~
2600 Arg, 0, 2 | lassitudine, d'altri ed altri malanni che son~manifesti a tutto
2601 Arg, 0, 3 | morte~istessa, che volessero maleficiarmi. Né credo d'esser freddo,
2602 1, 4, 57 | me. Onde vi è nato questo malencolico e~perverso umore di rompere
2603 | malgrado
2604 Arg, 0, 5 | simplice libertà e l'altrui~maliciose regole, censure ed instituzioni.
2605 Arg, 0, 5 | che farà manifesta la~lor maligna ignoranza ed altrui dottrina,
2606 1, 1, 4 | de l'invidia, ignoranza e malignitade. Secondo, per non~assistergli
2607 Arg, 0, 16 | organico visivo,~è figurato il mancamento de la vera pastura intellettuale
2608 2, 1, 54 | subordinate a queste, non mancano de l'altre); de le quali
2609 1, 1, 4 | assicurassero, iuxta quello:~Non mancaranno, o Flacco, gli Maroni,~Se
2610 1, 3, 8 | accettato); tutta volta~non mancava ch'io ardesse per la beltà
2611 2, 3, 19 | ascoso nel petto; né quelli mandar~potranno il gemino torrente
2612 2, 1, 48 | et attraxi spiritum, quia mandata tua desiderabam. Appresso,~
2613 2, 4, 15 | per il soverchio pianto ha mandate tante~lacrime che non gli
2614 1, 5, 71 | quanto fia ch'il vern'orrido mandi,~Dal luogo ove stai salda,
2615 2, 5, 4 | Il secondo con la mandòra sua sonò e cantò:~O fortunatamente
2616 2, 1, 37 | proprio, e vi è il motto: Manens moveor. Che~intendete per
2617 Arg, 0, 3 | pelo a qualsivoglia che mangia~degnamente il pane per servire
2618 2, 4, 35 | gioventù sono consueti a mangiar veneno, quai son dovenuti
2619 1, 5, 76 | felicità più che dolore nel mangiare,~bere, posare e generare,
2620 2, 2, 13 | come~conviene che siano mangiati da questi nella lor verde
2621 1, 5, 112 | spectando corpora coram,~Nec manibus quicquam teneris abradere
2622 2, 1, 17 | constat quid primum oculis manibusque fruantur:~Quod petiere,
2623 2, 5, 1 | comprendere che non era~manifattura d'uomo, né di natura; de
2624 Arg, 0, 20 | degno, qualmente vi siete manifestato per sempre. E nel mio~particolare
2625 Arg, 0, 2 | ed altri malanni che son~manifesti a tutto il mondo, a fin
2626 1, 5, 84 | ostinazioni, pentimenti ed altri manigoldi che son gli~mantici, gli
2627 Arg, 0, 1 | afflitto, tormentato, triste, maninconioso, per dovenir or freddo,~
2628 2, 2, 22 | Ecce elongavi fugiens, et mansi in solitudine. Cossì gli
2629 1, 4, 56 | questi e non quelli possono~mantenerlo e bearlo, percioché deve
2630 1, 4, 70 | vien da essa vivificata e~mantenuta intra gli tropici della
2631 2, 3, 7 | LIB.\ Non ti maravigliar della forte exaggerazione
2632 2, 3, 6 | rigar~quelli d'umore. Ma mi maraviglio de sì forte exaggerazione,
2633 Arg, 0, 13 | mostrano l'eccellenza della marca~dell'unico fonte di quelle,
2634 2, 2, 18 | un vecchio, come~appare marcido, debole e diminuito de forze,
2635 Arg, 0, 2 | nasce e muore, fiorisce e marcisce; ed è~bella cossì un pochettino
2636 2, 2, 10 | allungano la barba, qua marciscono, qua poneno l'àncora~del
2637 1, 4, 16 | veramente bello, che~non ha margine e circonscrizione alcuna.~
2638 2, 1, 75 | subito monta sin~alli appresi margini del mondo, e senza dilazion
2639 2, 1 | Interlocutori: Cesarino, Maricondo.~
2640 2, 5, 1 | del mormorìo de l'onde maritime che vanno a~frangersi in
2641 1, 1, 4 | mancaranno, o Flacco, gli Maroni,~Se penuria non è de Mecenati.~
2642 1, 5, 84 | profondi~pensieri distratto, martellato da cure urgenti, scaldato
2643 1, 5, 84 | carboni, l'incudini, gli martelli, le tenaglie ed altri stormenti~
2644 1, 5, 80 | sì lunghi scempii e gran martiri;~E manda quel concento~Che
2645 1, 3, 11 | si dica suggetto a tanti martìri; perché ogni amante, ch'
2646 1, 1, 10 | riponendo Vergilio, Ovidio, Marziale, Exiodo, Lucrezio, ed altri
2647 Arg, 0, 17 | figura,~lasciando a qualche maschio ingegno il pensiero e negocio
2648 2, 1, 66 | o specie di~bene. E però massimamente deve convenire l'appetenzia
2649 2, 1, 79 | ch'è del~perfetto, sommo e massimo. Intendere dunque posso
2650 Arg, 0, 6 | proprio ingegno su quella matassa, con esplicar gli affetti
2651 2, 2, 19 | o sia metafisica, o sia matematica, si~trova nel corpo; perché
2652 1, 4, 64 | che trovasi oppressa dalla material congionzione de~l'anima)
2653 1, 5, 68 | dico, che hanno la luce~materialmente, e secondo participazione,
2654 1, 1, 19 | d'altri geni e specie di materie. Però corone a' poeti non
2655 1, 4, 59 | tornate,~Anzi venendo a la materna riva,~Tropp'infelice fio
2656 1, 4, 40 | pensieri,~Ch'uscir volete da materne fasce~De l'afflitt'alma,
2657 2, 2, 12 | al circolo o altre simili matesi, tanto degne per giovanetti~
2658 1, 5, 110 | Io sto a continue botte~Mattina, mezo giorno, sera e notte.~
2659 2, 1, 64 | putrefatto nel stomaco, ma è maturamente digesto.~
2660 1, 5, 112 | scolastici teologi chiamano matutina e vespertina; onde~l'intelligenza
2661 2, 2, 6 | Bisogna che siano arteggiani, meccanici, agricoltori, servidori,~
2662 1, 1, 4 | Maroni,~Se penuria non è de Mecenati.~
2663 1, 5, 129 | medesimo fato molesto, che medesimamente tormenta~l'uno e l'altro (
2664 2, 4, 17 | udiste o vedeste unqua omei~Medesmi o tali o tanti~Tra oppressi,
2665 Arg, 0, 15 | elementi distingueno in prima-, media- ed ultimamente noti secondo
2666 2, 1, 38 | ottegnono le differenze medianti, altre tegnono l'estremo
2667 2, 5, 1 | Farti piatosa a noi~Co' medicami tuoi,~Saldand'al nostro
2668 1, 5, 20 | mezzo della fede, che gli medici per~via de la verità: e
2669 1, 5, 19 | non~sia più reale, e vera medicina d'un furioso cuore, che
2670 2, 5, 10 | sustenta,~E con veloce, mediocre e lenta~Vertigine dispensa~
2671 2, 2, 23 | detto, e m'avete più che mediocremente~satisfatto. Or è tempo di
2672 1, 2, 21 | è nella temperanza della mediocrità, ma nell'eccesso delle contrarietadi;
2673 1, 5, 112 | petit frustraque laborat~In medioque sitit torrenti flumine potans:~
2674 2, 1, 24 | di Epicuro, che~tutti gli megistani satrapi e regi, dalli quali
2675 1, 5, 34 | alcunamente è ne l'ombra; megliormente è ne gli~colori secondo
2676 1, 4, 13 | spasma e muore.~Co i pensier mel richiamo a tutte l'ore;~
2677 Arg, 0, 6 | studiosamente nodrir quella melancolia, per celebrar non meno il~
2678 1, 1, 5 | traendolo da un canto la tragica Melpomene~con più materia che vena,
2679 2, 1, 23 | possunt,~Nulla dies unquam memori vos eximet aevo,~Dum domus
2680 2, 4, 15 | infernale ombroso speco~Vo menando i miei passi, arido cieco.~
2681 1, 5, 84 | spirito chiaro e lucido, menano~ad insania, stoltizia e
2682 2, 1, 33 | cielo, alzar alto le mani, menar i passi al~tempio, intonar
2683 1, 4, 64 | mente è ribellata con aver menato seco~il core, cioè gl'intieri
2684 2, 1, 17 | perdita d'un regno, che~di un mendico che consiste sul periglio
2685 2, 4, 5 | guida, pregandola che lo mene in qualche precipizio, a
2686 Arg, 0, 4 | e gustar ambrosia nella mensa di Giove, Saturno, Pallade,
2687 1, 5, 113 | sibi atque alio convertere mentem,~Nec servare sibi curam
2688 2, 2, 6 | simili fatte ad alti amori le menti deste? Chi ha~buon senso,
2689 | mentr'
2690 1, 3, 14 | 14 \ CIC.\ Come dunque fa menzione di quella specie per oggetto,
2691 Arg, 0, 2 | bottega, una dogana, un mercato de~quante sporcarie, tossichi
2692 2, 5, 1 | dolor cede,~Voltossi alla mercede,~Con tali accenti accompagnand'
2693 1, 5, 110 | Bruggiand'a tutte l'ore~Dal suo meridian l'afflitto core.~
2694 1, 5, 114 | CIC. \ Che intende per il meridiano del core?~
2695 1, 5, 112 | proprietadi, dove il~vedere non merita altro che più attenta considerazione.
2696 1, 4, 63 | ultimo grado de~cose divine, meritamente descende nel corpo mortale,
2697 1, 3, 10 | vogliamo bene, perché non meritano. E tra l'altre~cose che
2698 1, 3, 10 | stima l'amante quello non meritare, la prima è d'essere amato;
2699 Arg, 0, 2 | ogni ingegno, vacua d'ogni~merito, senza riconoscenza e gratitudine
2700 2, 1, 23 | delle Muse, sol per questo~meritò che gl'ingegni de tanti
2701 1, 2, 2 | composto non è puro vero~e mero vino); appresso, tutte le
2702 Arg, 0, 2 | sepolcro, quel cesso, quel mestruo, quella~carogna, quella
2703 1, 2, 24 | affetto, lasciando il mezzo e meta de la temperanza, tende
2704 2, 2, 6 | mente a far nuove logiche e metafisiche, giudicando e~sentenziando
2705 2, 4, 46 | filosofi matematici,~altri metafisici, altri logici, altri grammatici:
2706 1, 4, 18 | fisico, ma di certo moto metafisico; ed il quale non è da imperfetto
2707 1, 1, 18 | perché non apportino favole e metafore conformi, o~perché non hanno
2708 2, 2, 13 | dialecti, sillogismi formali, metodi, modi de scienze, organi
2709 1, 1, 7 | overamente celebrandoli e mettendoli per specchio~exemplare a
2710 1, 1, 49 | Chi mi torrà di guerra, e metterammi in pace; o chi disunirà
2711 2, 1, 23 | dovenessero ossequiosi a~metterlo nel numero de più famosi
2712 1, 1, 18 | virtude ed ingegno, cercano di mettersi avanti o a~dritto o a torto,
2713 1, 2, 4 | Poeta, quando dice: Hinc metuunt cupiuntque, dolent gaudentque,~
2714 1, 5, 110 | continue botte~Mattina, mezo giorno, sera e notte.~Questi
2715 Arg, 0, 7 | mio primo e principale, mezzano ed~accessorio, ultimo e
2716 2, 1, 77 | bogliente Puglia o Libia mieta~Tante spiche ed areste tante
2717 1, 1, 19 | poeta da scazzate,~Ch'a Milano t'affibbi la ghirlanda~Di
2718 1, 5, 39 | presenza de gli occhi de militanti pensieri, le illustra, incoraggia,~
2719 Arg, 0, 8 | seguitati da tante coorte militari de tante,~contrarie, varie
2720 Arg, 0, 1 | pallido, or rosso, or in mina di~perplesso, or in atto
2721 2, 1, 83 | essendo che da~ogni parte minacciano l'onde de l'impeto spaventoso
2722 2, 1, 7 | domìno e tranquillità, erano minacciati de dispersione e cattività;~
2723 2, 1, 6 | i frutti, la speranza~Mi minacciò, m'amigono, mi molce.~L'
2724 2, 5, 1 | Circe che con le piante, minerali, veneficii ed incanti era
2725 1, 5, 122 | può essere, se non è tanto minimo tempo che non abbia~più
2726 1, 1, 36 | e cieca talpa al bene,~Ministra di tormento, Gelosia,~Tisifone
2727 1, 5, 129 | al fuoco, con certe altre~minute e circonstanze, con il motto
2728 2, 5, 1 | potrete la virtù divina~Ch'a mirabil contento~Cangiando il rio
2729 2, 2, 9 | infinita; essendo che sì mirabilmente precipitoso scorra il presente,
2730 1, 1, 46 | penetrar il tutto e suscita~miracolosi effetti.~
2731 2, 1, 47 | grazioso sguardo apri le porte;~Mirami, o bella, se vuoi darmi
2732 1, 4, 51 | perché mentre alcuno sta~mirando la figura manifesta a gli
2733 Arg, 0, 8 | onde disse~la Cantica: Noli mirari, quia nigra sum: decoloravit
2734 2, 1, 43 | quella da cui richiede che mire a que' pensieri ch'ha~resi
2735 2, 1, 10 | di me piatosi: - Perché miri~Quel che per remirar sì
2736 1, 5, 131 | addensi, io liquefaccio;~Io miro al rigor tuo, tu a l'ardor
2737 1, 1, 7 | vantano e possono vantarsi de mirto quei che cantano d'amori;
2738 2, 5, 1 | propizio nume (il qual ciò gli mise avanti) volesse definire
2739 1, 5, 112 | vento spes captat saepe misella.~Ut bibere in somnis sitiens
2740 2, 4, 13 | Perché non caggian queste misere osse~In luogo cavo e basso,~
2741 1, 4, 56 | mia povertà, infelicità e miseria. E perché non son oltre
2742 1, 5, 129 | intentissimamente, senza misericordia, a morte), con~diversi instrumenti
2743 2, 5, 2 | l'impeto del furore, se misero in ordine di ruota,~dove~
2744 1, 5, 82 | essendoché come le cose son miste, non essendo bene~alcuno
2745 1, 2, 22 | dove tratta degli Egizii misterii, questa~sentenza: Impius
2746 Arg, 0, 5 | quella, quantunque medesimo misterio e~sustanza d'anima sia compreso
2747 Arg, 0, 5 | furori,~come interpretano gli mistici e cabalisti dottori; volevo,
2748 2, 4, 7 | infernal tra voi viventi~Misto men vo? Perché l'aure discare~
2749 1, 4, 16 | tutto che possiede, è cosa misurata, e però non può~essere bastante
2750 1, 4, 16 | compreso, e per conseguenza misurato, e conseguentemente~bello
2751 Arg, 0, 19 | perse~l'ali, la quale se gli mitiga allor che è messa in speranza
2752 2, 1, 34 | Tranquillarà gli~sensi, mitigarà gli dolori del spirito,
2753 2, 1, 28 | qual tempo ed in quai parti~Mitigarò gli tuoi dolori intensi?~
2754 1, 3, 32 | vedde furtivo aquilone,~Mnemosine pastor, Danae oro,~Alcmena
2755 2, 2, 19 | idea uno~e molti, stabile e mobile; perché, come specie incorrottibile,
2756 1, 5, 49 | come la divina sapienza è mobilissima (come~disse Salomone) e
2757 1, 5, 81 | gli remi, gonfia la vela~e modera questo composto, onde vegna
2758 1, 5, 94 | non più dice~esser da lui moderati ne l'Eolie caverne, ma da
2759 1, 5, 88 | per padre,~E di Giove la moglie altera, Giuno,~Il troiano
2760 2, 1, 6 | minacciò, m'amigono, mi molce.~L'età che vissi, che vivo,
2761 1, 5, 73 | in tranquillità e fuor di molestia che trovarsi~in una sì forte
2762 1, 5, 129 | significar medesimo fato molesto, che medesimamente tormenta~
2763 1, 5, 46 | è incerto, moltivario e~moltiforme; e l'intelletto superiore,
2764 1, 2, 30 | ciascuno e tutti oltre si moltiplicano in altri, secondo gli affetti
2765 2, 2, 9 | quell'altro sta occupato a moltiplicar sofismi da fanciulli. Vedrai,
2766 Arg, 0, 18 | spiriti sieno trabalzate le moltitudini de legioni a queste basse
2767 1, 5, 46 | passibile, il quale è incerto, moltivario e~moltiforme; e l'intelletto
2768 1, 5, 80 | Qua trovo meglior fabri e Mongibello,~Meglior fucina, incudine
2769 1, 1, 23 | l'Eliconio fonte:~Per tai montagne, per tai ninfe ed acqui,~
2770 2, 5, 11 | gli travagli~Campestri e montanari~De stagni, fiumi, mari,~
2771 2, 2, 8 | contra la fosca ignoranza, montando su l'alta rocca ed eminente~
2772 2, 1, 59 | maggiore e~maggiore facilità di montare in alto?~
2773 2, 1, 22 | con questo che comunmente montasse al cielo il~sacrificatore,
2774 1, 4, 75 | dove ascende, vuol star montato, alto ed elevato il~suo
2775 Arg, 0, 1 | scritto e sigillar in publichi monumenti quelle~continue torture,
2776 1, 2, 23 | morte morta vita vivo!~A mor m'ha morto (ahi lasso!)
2777 1, 5, 82 | execuzione per~l'azioni morali e contemplazione; perché
2778 Arg, 0, 4 | vanamente nate al mondo~che un morboso fungo, qual con pregiudicio
2779 Iscus, 0, 10| 10 Nostro rigor né morder può, né vuole,~
2780 1, 2, 26 | è morto vivente, o vivo~moriente; là onde dice: In viva morte
2781 1, 3, 28 | Ma qual vita pareggia al morir mio?~La voce del mio cor
2782 2, 5, 1 | eminenti e fragose rupi, del mormorìo de l'onde maritime che vanno
2783 1, 4, 1 | rivolti~Morte mi dàn con morsi crudi e fieri.~
2784 2, 4, 6 | Appresso séguita l'altro, che, morsicato dal serpe de la gelosia,
2785 2, 1, 17 | amorem,~Blandaque refraenat morsus admixta voluptas;~Namque
2786 1, 1, 28 | Sott'un stendardo o gli vuol morti, o tolti.~Un oggetto riguardo;~
2787 1, 5, 24 | amica, va ad incorrere nelle~mortifere fiamme: onde hostis sta
2788 2, 1, 83 | Peior est morte timor ipse mortis. Già col~timore patisce
2789 2, 2, 22 | trovandosi le mani piene di mosche. Rarissimi, dico, son gli
2790 2, 3, 27 | ripresentatore; quando poi son mossi, son turbati~ed alterati;
2791 1, 1, 35 | de referire quel che ne~mostrai in questo mio sonetto:~Cara,
2792 2, 3, 21 | quello, ed avverrebe che si mostrarebbono ambi doi o~al men l'uno
2793 2, 5, 2 | discuoperta, che~sola possea mostrargli l'imagine del sommo bene
2794 1, 5, 89 | predomina in una, e viene ad mostrarla ed intitularla sovrana de~
2795 1, 1, 5 | e rime, con quali non si mostrâro ad altri; perché in quest'
2796 1, 4, 59 | benché~al tardi, vegnono a mostrarsegli non già di quella forma
2797 1, 1, 3 | furori,~Con quali ad altri vi mostraste mai,~Che de mirti si vantan
2798 1, 5, 100 | infinita aspirazion dunque mostrata per gli suspiri, e~significata
2799 Arg, 0, 20 | generoso animo, di qual vi mostrate~dotato; gli officii s'offrano
2800 2, 5, 1 | molte altre circonstanze che mostrava il~luogo e la staggione,
2801 Arg, 0, 8 | mostrano le cause e~principii motivi intrinseci sotto nome e
2802 1, 1, 35 | basso, ignobile ed~indegno motore, ma un eroico signor e duce
2803 Arg, 0, 2 | d'insegne, d'imprese, de motti,~d'epistole, de sonetti,
2804 2, 3, 27 | cognizione. Gli occhi, quando moveno, sono asciutti, perché~fanno
2805 1, 3, 31 | questo numero nobilissimo movente, ch'è l'anima, come.intendete
2806 2, 1, 37 | e vi è il motto: Manens moveor. Che~intendete per quella?~
2807 1, 5, 112 | Atque in eo est Venus, ut muliebria conserat arva,~Adfigunt
2808 2, 1, 30 | scrivendo: Haec tibi,~non multis; satis enim magnum alter
2809 2, 1, 29 | tanto s'allontana dalla~multitudine di suggetti, quanto dalla
2810 1, 5, 88 | lor più bella è l'aureo muno.~Se la mia diva al paragon
2811 2, 2, 19 | individui~li quali nascono e muoiono. È la unità specifica, disse
2812 1, 3, 28 | Fendi sicur le nubi, e muor contento,~S'il ciel sì illustre
2813 2, 1, 38 | parti; e da le parti che si muoveno in~circolo, si apprendeno
2814 2, 2, 6 | spirito a contrastare e~muover guerra a la dottrina pitagorica
2815 2, 2, 22 | Diana, ma avendo~gittate le muraglie a terra, è tutto occhio
2816 Arg, 0, 2 | statua o imagine depinta al~muro? e dove è più superbia,
2817 1, 2, 13 | sapiente ha tutte le~cose mutabili come cose che non sono,
2818 1, 1, 23 | ha piaciuto al ciel poeta nacqui.~Or non alcun de reggi,~
2819 2, 1, 69 | saeva e speculis tempus dea nacta nocendi,~Ardua tecta petit,
2820 | Namque
2821 Arg, 0, 4 | noiosamente che qualsivoglia napello o vipera che caccia il capo
2822 1, 3, 5 | ordito di sì ricco stame,~Che nascendo il pensier, more il desio.~
2823 2, 1, 55 | fiumi,~Ed ond'han spirto e nascon i desiri~Aspiren, come a
2824 2, 2, 19 | ne gl'individui~li quali nascono e muoiono. È la unità specifica,
2825 Arg, 0, 4 | esser stimate più vanamente nate al mondo~che un morboso
2826 2, 3, 5 | il ciel non cura,~Ché il natìo passa, e 'l violento dura.~
2827 Arg, 0, 5 | stima d'amori volgari e naturaleschi, che~veder si possano delfini
2828 2, 3, 25 | viene ad aver fastidio e nausea.~
2829 Arg, 0, 2 | stabilmente è contenuto un navilio, una bottega, una dogana,
2830 2, 1, 41 | raggioni,~Chi le rende sì 'ncerti, ardenti e casse,~Sì graditi
2831 2, 4, 41 | turbide, o aria nimboso e nebbioso; il quale s'intenderebbe~
2832 2, 2, 11 | bastarci manco alle cose~necessarie, quantunque diligentissimamente
2833 1, 1, 21 | tanto maggiori: perché le necessitadi parturiscono le~fatiche
2834 2, 4, 33 | 33 \ MIN.\ Non si può negare che l'apprensione del secondo
2835 Arg, 0, 5 | sorte che non può~esser negato per metaforico: dove odi
2836 2, 3, 23 | per privazion negativa o~negazion privativa de fine, come
2837 2, 1, 65 | dimostrato~come più debole o negligente. Allora quando primieramente
2838 2, 2, 5 | che o per avarizia, o per negligenza, o pur~altra dapocagine
2839 1, 3, 4 | ma una memoria; non son~negligenze di se stesso, ma amori e
2840 1, 1, 5 | sfacendato, che comunmente negocioso. Finalmente, per l'autorità
2841 | Nei
2842 2, 1, 47 | s'asserene,~Né caggian le nemiche ombre funeste.~Per la bellezza
2843 2, 3, 4 | contento di tal ribellione e nemicicia, quantunque sia cattivo~
2844 2, 1, 69 | protinus omne~Contremuit nemus, et silvae intonuere profundae.~
2845 1, 5, 112 | pressantes dentibus ora,~Nequicquam, quoniam nihil inde abradere
2846 1, 1, 47 | apre le porte di diamante nere,~Per gli occhi entra il
2847 2, 4, 17 | acuta, esca edace, forte nervo,~Aspra ferita, empio ardor,
2848 1, 1, 5 | rimanesse in mezzo più tosto~neutrale e sfacendato, che comunmente
2849 2, 2, 6 | che al fine succeda certa~neutralità e bestiale equalità, quale
2850 Arg, 0, 3 | penso che bastarebbono le nevi del monte Caucaso o Rifeo.
2851 2, 3, 20 | vanto~D'esser precon di sì 'nfelice amore,~S'il tuo e nostro
2852 2, 3, 16 | gli occhi quel tanto che niegano i sensi? - Ma~gli occhi
2853 1, 2, 28 | alcuna se gli prometta o~nieghe: perché lui tace e non dimanda,
2854 2, 5, 11 | rend'e aperto stassi,~O non nieghi, o confermi che prevagli~
2855 2, 4, 34 | apprensione di quella. Certo non niego che al disporsi bisogna
2856 Arg, 0, 8 | Cantica: Noli mirari, quia nigra sum: decoloravit enim me
2857 | nihil
2858 2, 4, 41 | più e meno turbide, o aria nimboso e nebbioso; il quale s'intenderebbe~
2859 2, 2, 9 | di:~Cor est fons vitae,~Nix est alba;~Ergo cornix est
2860 1, 3, 11 | atteso che degnissima- e nobilissimamente sente~impiegato l'amore;
2861 1, 3, 10 | dilegua,~Basta che sia sì nobilment'accesa;~Basta ch'alto mi
2862 2, 1, 69 | speculis tempus dea nacta nocendi,~Ardua tecta petit, stabuli
2863 2, 1, 38 | ch'aggionga, m'appiglie e nodriche;~Né più la mente, la raggion,
2864 2, 2, 17 | corporale: atteso che il nodrimento~non si prende per altro
2865 Arg, 0, 6 | megliori, volse studiosamente nodrir quella melancolia, per celebrar
2866 1, 2, 31 | ingegno, cercar, accettar, nodrire e conservar un simile~amore;
2867 2, 2, 17 | che in qualche maniera si~nodrisca, si pasca. Però a la natura
2868 2, 2, 18 | CES.\ Certo se l'anima se nodrisse de corpo, si portarebe meglio
2869 Arg, 0, 4 | piante occupa la terra; e~più noiosamente che qualsivoglia napello
2870 2, 2, 4 | spirito che si mostrò~a Nola, che giace al piano de l'
2871 Arg, 0, 8 | onde disse~la Cantica: Noli mirari, quia nigra sum:
2872 1, 4, 60 | anima;~atteso che anima è nomata per quanto vivifica il corpo
2873 2, 5, 1 | che altre~volte ti sarà nomato, con tragico e lamentevole
2874 2, 1, 18 | insieme. Di sorte che~vegna nominata più presto delettazione
2875 2, 1, 23 | che vien lodato,~salutato, nominato, presentato. Come per il
2876 2, 1, 73 | acqui furtive, Samuele lo nomò sibilo d'aura sottile. Li~
2877 2, 4, 50 | 50 La nona caggione è notata per il
2878 1, 5, 81 | atteso che Dio è vicino, è nosco, è dentro~di noi. Si trova
2879 | nostrum
2880 1, 3, 16 | alt'impresa, perché (come notano gli pitagorici)~cossì l'
2881 2, 3, 20 | 20 \ LIB.\ Or notate la conseguente risposta
2882 2, 5, 1 | con quella diversità de note che gli dettava il diverso
2883 Arg, 0, 15 | prima-, media- ed ultimamente noti secondo la natura,~nella
2884 2, 2, 6 | nelle culine de fanciulli e notomie de frasi e de vocaboli,
2885 1, 2, 26 | P.\ Da chi sì mi martora nott'e dì.~\ F.\ Hanne? \ P.\
2886 2, 5, 9 | Mentre il gran manto de faci notturne~Scolora il carro de fiamme
2887 1, 4, 10 | pensieri, corre e drizza i novi passi; è rinovato a~procedere
2888 2, 2, 6 | logicale ponere diffinizioni, nozioni, certe quinte~entitadi ed
2889 1, 5, 20 | prova gl'impacci;~Ma può 'ntrodurti, o Amore,~Man di pietà,
2890 2, 1, 33 | vestimenti, perché Dio è nudo; non la ostentazione e fama,~
2891 | nulladimeno
2892 | nullo
2893 | nullus
2894 2, 2, 19 | Platone, non la~moltitudine numerale che comporta la sustanza
2895 1, 5, 108 | in suspiri, se vogliamo numerar quelli che procedeno da
2896 1, 4, 75 | evidenti e come~comprese e numerate quelle conte, cioè rare
2897 1, 4, 72 | umani, la quale è cossì~numerosa de gradi, come la scala
2898 2, 4, 46 | proposito di sette tanto numerose, diverse e contrarie.~
2899 1, 5, 46 | intelletto umano individuale e numeroso viene, come gli~occhi, a
2900 2, 5, 2 | persa luce, l'altra della nuovamente discuoperta, che~sola possea
2901 1, 5, 80 | stizza in vano,~Tentando nuovi studii e varie prove;~Qua
2902 1, 1, 47 | per vedere~Nasce, vive, si nutre, ha regno eterno;~Fa scorger
2903 2, 4, 35 | convertito in suave e proprio nutrimento, e per il contrario abominano
2904 2, 1, 20 | Oimè! questo adro e nero~Nuvol di foco infosca col suo
2905 1, 5, 16 | ed orti che son sopra~le nuvole; e vi è un castello di cui
2906 1, 5, 100 | che nella staggione che di nuvoloso velo adombra gli~occhi de
2907 1, 3, 3 | quella s'admira, adora ed obedisce; ne gli secondi si considera
2908 1, 5, 66 | necessità di natura qual m'oblighi perché~meno attenda. Talis
2909 1, 3, 11 | per tanto de riconoscer l'obligo ch'ave ad~Amore, e rendergli
2910 2, 1, 81 | cure moleste,~Contra gli obliqui e gonfii flutti vale.~Cedi
2911 Avvert, 0, 1| lettore, m'occorre al fine da obviare al rigore d'alcuno a cui
2912 1, 5, 127 | un ferma; un fa vivo, un occide;~In tutti gli anni, mesi,
2913 2, 1, 20 | Ond'i raggi a' nostri occhi occolti lassi~E quello avvele, per
2914 Avvert, 0, 1| Amico lettore, m'occorre al fine da obviare al rigore
2915 1, 3, 4 | e perché tal volta per occorrenti impedimenti si vede defraudato
2916 1, 5, 70 | potenze~inferiori, onde è occupata al governo della materia.~
2917 1, 3, 32 | trovano quasi ancora esse~occupate nella formazion della materia
2918 2, 2, 13 | morte son~stati trovati occupati sopra li numeri, le linee,
2919 Arg, 0, 13 | iscusarsi dalla stima d'ignobile~occupazione ed indegna iattura della
2920 2, 3, 3 | ch'ho per poco~L'umor dell'Oceàn e di più lenta~Artica stella
2921 1, 1, 4 | possut'esser ocioso; perché l'ocio non può trovarsi là dove
2922 1, 2, 30 | attiva morale, l'altro~a l'ociosa e voluptuaria; cossì son
2923 Arg, 0, 16 | profettivamente studiosi e gli ociosi insipienti: che questi son
2924 2, 4, 39 | cognizion sensitiva~o vision oculare, tutta volta però concorreno
2925 1, 3, 5 | sensatissimo e pur troppo oculato furore, che gli fa amare
2926 2, 1, 17 | Nec constat quid primum oculis manibusque fruantur:~Quod
2927 2, 4, 50 | disse la Cantica: Averte oculos~tuos a me, quia ipsi me
2928 1, 5, 131 | Fortuna invochi, non t'ode la stolta:~Fuga, luogo,
2929 2, 4, 8 | gran strepiti e rumori, non odeno gli strepiti~minori, come
2930 1, 5, 39 | amabili e belle; altre stolte, odiose e~brutte. Bisogna dunque
2931 1, 3, 7 | vento,~Che mi suttraga a l'odioso bene,~E tempestoso al dolce
2932 1, 2, 28 | non dimanda, per tema d'offender l'onestade. Non~ardisce
2933 1, 3, 11 | similitudine di quella si fusse offerta.~
2934 Arg, 0, 8 | volte importunamente si sono offerte: onde vegna~significato
2935 2, 1, 13 | nelle quali non si sente offeso, se si vede adorare; perché
2936 1, 1, 50 | supplire~alle vostre vicende ed offici: se pur tu, mia sorte, non
2937 Arg, 0, 13 | incontro viene ad essere~offoscato ed annuvolato da quelli;
2938 1, 5, 27 | qualsivogli'altro piacer che s'offra al core, libertà che si
2939 Arg, 0, 20 | mostrate~dotato; gli officii s'offrano ad un suggetto sì grato,
2940 2, 1, 65 | delle specie peregrine, che offrendosi a tutte~ugualmente batteno
2941 2, 5, 2 | e senza altro tentare, offrillo ad una~per una, di sorte
2942 1, 4, 74 | tende,~E là 've l'alto oggett'ascende, ascende:~E se quel
2943 1, 5, 19 | qualsivoglia erba,~pietra, oglio o altra specie che produca
2944 | ognor
2945 1, 1, 19 | d'edera per~baccanali, d'oliva per sacrifici e leggi, di
2946 1, 1, 19 | sacrifici e leggi, di pioppa, olmo e spighe per~l'agricoltura,
2947 2, 1, 24 | tepido fumo di lode~all'olocausto della sua liquefatta sustanza.
2948 1, 4, 56 | non~è giusto che il senso oltragge alla legge della raggione.
2949 1, 4, 75 | il rivale; perché non~v'è oltraggio che li resista, non è contrarietà
2950 2, 3, 13 | se non posti in atto tali~oltraggiosi ripari; secondo perché,
2951 2, 4, 14 | brigate, perché lo~facessero oltrepassare:~Parla il quinto cieco.~
2952 | omai
2953 2, 4, 15 | core:~Cossì ver l'infernale ombroso speco~Vo menando i miei
2954 2, 4, 17 | udiste o vedeste unqua omei~Medesmi o tali o tanti~Tra
2955 1, 5, 93 | vagli' asserenare,~Che que' omicidi lumi ed innocenti:~Quegli
2956 1, 2, 14 | savio; ed infine tutti gli omini saran pazzi.~
2957 | omne
2958 | omnes
2959 2, 2, 21 | che, considerando che la omnipotente ed omniparente~divinità
2960 2, 5, 14 | Giove responde: - O dio d'ondosi mari,~Ch'altro si trove
2961 2, 3, 20 | per versar a l'elemento ondoso,~L'émpito de noi fonti al
2962 Arg, 0, 7 | non sarà donna casta ed~onesta che voglia per nostro naturale
2963 1, 2, 28 | dimanda, per tema d'offender l'onestade. Non~ardisce esplicarsi
2964 2, 5, 1 | accettati da~quelle con gesti d'onestissima cortesia, uno tra loro,
2965 2, 1, 14 | noi donaremo ad altri l'onor che tocca~a lui solo. Ma
2966 1, 1, 35 | sonetto:~Cara, suave ed onorata piaga~Del più bel dardo,
2967 2, 1, 24 | onori, e dalle quali sei onorato, e per le quali ti puoi
2968 2, 1, 7 | suggetti, non è bene né onore~che non si promettano. Similmente
2969 2, 1, 11 | bellezza e culto esterno, può onorevolmente e degnamente~trattenirsi;
2970 2, 2, 22 | cose, la luce che è nell'opacità della materia, cioè quella~
2971 1, 3, 1 | spiriti divini, dicono ed operano cose mirabile senza che
2972 1, 3, 1 | vegnono, al fine, a parlar ed operar come vasi ed~instrumenti,
2973 1, 4, 64 | operazioni; non perché non vi operi mentre il corpo è vivo,
2974 1, 5, 84 | essere men diligente ed operosa al governo del corpo per
2975 2, 4, 35 | insidie e se gli~sogliono opporre intoppi mortali.~
2976 2, 3, 20 | afflitto core,~Che puoi opporti a noi con altre tanto~Vigor:
2977 2, 5, 5 | ringraziar il cielo,~Ch'oppose a gli occhi il velo,~Per
2978 1, 5, 82 | affetto a cui non sia gionto o opposto il male, come né~alcun vero
2979 2, 4, 17 | Medesmi o tali o tanti~Tra oppressi, tra dannati, tra gli amanti?~
2980 Arg, 0, 13 | scrutator est~maiestatis, opprimetur a gloria. Nell'ultimo è
2981 2, 3, 19 | quella~ripugna che possa oppugnar questa: se dunque è infinito
2982 1, 3, 1 | séguite che~parlino ed oprino per intelligenza superiore:
2983 Arg, 0, 5 | sacri, de santi, de divini oratori, de figli de Dio, de sacerdoti,
2984 2, 1, 38 | quiete, atteso che nel moto orbiculare sopra il proprio asse e
2985 Arg, 0, 13 | relassati i nervi, dismessi gli~ordegni, inviliti gli pensieri,
2986 2, 3, 5 | Tu, perversor di quell'ordin eterno,~Le convertiste in
2987 2, 4, 22 | regola di natura la quale ordina le cose. Per tanto è~cosa
2988 1, 4, 55 | quali, per~aver contra l'ordinazion sua aperti gli occhi, ed
2989 1, 3, 5 | m'infiamma,~E 'l laccio ordito di sì ricco stame,~Che nascendo
2990 Arg, 0, 2 | occhi ed intonato a gli~orecchi un rumore, un strepito,
2991 1, 1, 47 | al vero attendi,~Porgi l'orecchio al mio dir non fallace,~
2992 Arg, 0, 16 | lacrimar ave svanito l'umor organico visivo,~è figurato il mancamento
2993 1, 5, 93 | Vi renderan tranquilli ed orgogliosi.~
2994 Arg, 0, 18 | una volta. E~tra teologi Origene solamente, come tutti filosofi
2995 1, 4, 62 | ed in cui ha propria ed originale sussistenza; cossì~l'anima
2996 2, 1, 17 | spes est, unde est ardoris origo,~Restingui quoque posse
2997 Arg, 0, 6 | tempi delle lodi de gli orinali, de la~piva, della fava,
2998 1, 5, 112 | corpus iunguntque salivas~Oris et inspirant pressantes
2999 2, 1, 10 | degna~s'in diverse tabelle ornata vegna~Da voti miei nel tempio
3000 2, 5, 1 | ritrovâro in una richissima ed~ornatissima sala, dove in quella regia
3001 1, 3, 15 | edificio~eccellentissimo ed ornatissimo, mentre va considerando
3002 1, 1, 3 | imbellisco;~Alzo, avvivo, orno il cor, il spirto e fronte,~
3003 1, 3, 4 | armonia vince e supera gli orrendi mostri; e~per tanto che
3004 1, 4, 56 | violenza, ho da veder quest'orribil divorzio ne le mie parti
3005 1, 5, 92 | il motto che dice: Novae ortae Aeoliae.~Vorrei sapere che
3006 1, 5, 16 | stanze, torri, giardini ed orti che son sopra~le nuvole;
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