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Libro, Cap.
1 1, 1 | ramo della ingrata progenie era rimaso, il quale s'ingegnava 2 1, 1 | ritornandosi donde partita s'era. Il vicario di Giunone sanza 3 1, 1 | questo giorno, di niuna cosa era stato dalla nobilissima 4 1, 3 | quale elli per suo difetto era stato cacciato, imaginò 5 1, 5 | dell'africana Cartagine. Era questo ornatissimo di belli 6 1, 5 | bellezza e infinita bontà era molto da lui amata. E già 7 1, 5 | molto da lui amata. E già era con lei, poi che Imineo 8 1, 5 | tanto, che Febo cinque volte era nella casa della celestiale 9 1, 5 | egli sopra tutte le cose era disideroso; e in molte maniere 10 1, 5 | a' quali poco più spazio era assegnato, anzi saviamente 11 1, 5 | imagine del glorioso santo era figurata, nel cospetto della 12 1, 5 | essaudito, così questo, però che era giusto, sanza essaudizione 13 1, 6 | dintorno al polo quanto era lucente, incominciò Lelio 14 1, 9 | veggendo che lo essercizio era alle sue invasioni inique 15 1, 10 | città, da tutte parti presa, era da' nemici con gli aguti 16 1, 10 | pianto, e in ogni parte era romore e uccisione infinita. 17 1, 14 | dalla quale il furioso toro era fuggito, vide il toro in 18 1, 15 | cornuta e altretante tonda s'era mostrata la figliuola di 19 1, 16 | la sua luce, come usato era, non porgea chiara; forse 20 1, 16 | forse a lui, che tutto vede, era già manifesta la fierità 21 1, 16 | altro si poteano vedere. Era sopra la profonda valle 22 1, 16 | loro non conosciuto, già era pervenuto con la sua gente, 23 1, 16 | sanza scendere al piano, s'era attendato. Ma già avendo 24 1, 26 | che la piccola quantità era tornata a minor numero d' 25 1, 26 | cavallo verso colui che già s'era apparecchiato di gittar 26 1, 26 | che, quanto la sua accetta era lunga, per tanto spazio 27 1, 26 | il taglio della sua arme era perduto, ma in luogo di 28 1, 26 | Artifilo: il suo forte elmo era in molti pezzi diviso; e 29 1, 26 | molti pezzi diviso; e già era più carico di saette, fitte 30 1, 26 | che delle sue armi. Niuno era che a lui s'ardisse ad appressare; 31 1, 26 | alcuna volta prima non v'era stata tale. E ben che i 32 1, 26 | Il re, che della montagna era disceso con fresca schiera, 33 1, 26 | crudelmente ucciso. Nel campo non era più alcuno rimaso de' miseri 34 1, 29 | cuore di quello che avvenuto era, manifestamente conobbe 35 1, 30 | alcuna donna, la quale forse era moglie d'alcuno del morto 36 1, 30 | cavaliere e vedendo ch'egli era della iniqua gente, piangendo 37 1, 30 | braccia ucciso colui il quale era mio conforto e mia ultima 38 1, 30 | al re molto di quello che era fatto e sospirando le disse: - 39 1, 31 | varii ruscelletti di sangue era solcata.~ ~ 40 1, 32 | gran numero de' morti non era tutto mangiato infino all' 41 1, 33 | pervenne che la presente città era da romano fuoco arsa, e 42 1, 35 | memorazione de' suoi danni l'era cagione, con le propie mani 43 1, 39 | che sanza alcun figliuolo era infino a quello giorno dimorato. 44 1, 41 | licito poterti seguire? Già era uscito della mia mente il 45 1, 42 | veramente il suo lieto animo non era il presente giorno tanto 46 1, 45 | li facea; e quasi non gli era la pulcella, che in bellezza 47 1, 45 | donna del loro ascendente, s'era dintorno a loro ne' suoi 48 2, 2 | maggior parte del loro studio era solamente in riguardar l' 49 2, 3 | n'andavano là ove ella era; e quivi gli parea che il 50 2, 3 | lietamente li ricevea; e era tanta la letizia la quale 51 2, 3 | in quell'ora che Amore s'era da' suoi nuovi suggetti 52 2, 9 | avvegna che possibile! Venus era nell'auge del suo epiciclo, 53 2, 9 | ciò fosse cosa che ella era continuamente nel suo animo 54 2, 9 | che prende e lascia amore era sempre con Biancifiore? 55 2, 9 | sangue, del quale Biancifiore era discesa, sotto nome d'amica 56 2, 12 | sono, perché in Creti non era studio sofficiente al suo 57 2, 14 | che non meno cruccioso era di lui, ben che nel sembiante 58 2, 17 | state tra 'l re e Florio non era guari lontana la misera 59 2, 17 | dal re, dicendo che serva era e di vile nazione discesa; 60 2, 17 | nelle mie mani e che io sola era l'anima e la vita tua: ora 61 2, 17 | dolore, poi che morte t'era negata, il convertirti in 62 2, 18 | quale io qui ricevea, m'era per lo tuo amore fatto, 63 2, 18 | fossi, sì come a colei che era tua sorella da molti riputata 64 2, 20 | gambo, la pietra del quale era vermiglia, molto chiara 65 2, 20 | dicendole come del padre di lei era stato e appresso della madre, 66 2, 20 | allora, lo portò dove Florio era, e così cominciò piangendo 67 2, 22 | Biancifiore similmente pensosa già era venuta; e fatta la debita 68 2, 24 | festa, quella che del tutto era di lungi da lui; e con lieto 69 2, 24 | popolo. Né niuna casa v'era sanza canto e allegrezza: 70 2, 25 | dormendo alcun sogno vedea, sì era di Florio, e per questo 71 2, 25 | vestimenti, però che non v'era a cui ella disiderasse di 72 2, 25 | sospirare. Né niuno strumento era che allora da lei molestato 73 2, 26 | alla sua Biancifiore, né era da lei una volta ricordato 74 2, 26 | infinite. E così come Montoro era da Biancifiore vagheggiato 75 2, 26 | Né niuno suo ragionamento era già mai se non d'amore o 76 2, 26 | si ritrovasse, come già era trovato, mai più per ozio 77 2, 26 | per lo spiacevole tempo era nel cuore rattiepidato e 78 2, 26 | quella vita così noiosa; e era già tale nel viso ritornato, 79 2, 26 | al re che omai il caldo era grande, e allo studio più 80 2, 27 | una camera dove la reina era; il quale sì tosto come 81 2, 32 | 32]~ ~La reale sala era di marmoree colonne di diversi 82 2, 32 | sopra tutte queste cose v'era intagliata la imagine di 83 2, 33 | Massamutino, al quale non era già il comandamento del 84 2, 33 | servite, né quasi altro v'era rimaso a fare che mandare 85 2, 33 | che 'l suo Florio non v'era. Ma perché bisognava alla 86 2, 33 | le venne, udendo ch'ella era richiesta ad andare a quella 87 2, 35 | il re, il quale allegro era nell'animo però che già 88 2, 36 | ingrossò subitamente, che quasi era più la testa fatta grande 89 2, 36 | tavola che davanti a lui era, si dirizzò, e comandò che 90 2, 39 | sentendo che Biancifiore era in prigione, per maniera 91 2, 39 | parlato, ma quasi ciascuno s'era aveduto che al re piaceano 92 2, 39 | niuno dicea, né a quello era alcuno che apponesse, disse: - 93 2, 39 | e certo in tal parere n'era io medesimo; e però vengano 94 2, 40 | 40]~ ~Era Biancifiore con la reina 95 2, 40 | poco davanti niuno barone era nella real corte, che a 96 2, 40 | a sì leale amore, quale era quello intra' due amanti, 97 2, 41 | festa si facea in Marmorina, era Florio rimaso tutto soletto 98 2, 41 | che più gli piacea, ciò era del duca e di Ascalion, 99 2, 43 | il duca della festa, se era stata bella e se egli avea 100 2, 43 | duca rispose che la festa era stata bella e grande, e 101 2, 43 | grande, e che niuna cosa v'era fallita, fuori solamente 102 2, 43 | narrò ciò che fatto vi s'era, e de' vanti che dati s' 103 2, 43 | ultima cosa che avvenuta v'era, cioè dell'avvelenato paone, 104 2, 43 | gli piaceva che la festa era stata bella e grande, e 105 2, 44 | fortissimo combattitore, né Niso era di tanto tempo quanto io 106 2, 45 | spazio di tempo che a volgere era, e in se medesimo molto 107 2, 47 | il quale di tal peso non era usato, poi facea loro la 108 2, 48 | sì picciolo movimento v'era che forte non la spaventasse, 109 2, 48 | potenza. Niuno conforto era a me misera rimaso, se tu 110 2, 49 | commesso né pensato, ma questo era fattura del re, il quale 111 2, 53 | digiuno; e il suo bel viso era tornato palido e smorto 112 2, 54 | fuoco apparecchiato già era; e ella che del cospetto 113 2, 54 | cospetto dello iniquo re s'era piangendo partita, andava 114 2, 54 | passo alla sua fine. Niuno era in Marmorina tanto crudele 115 2, 54 | non piangesse, e l'aere era ripieno di dolenti voci. 116 2, 54 | sergenti al misero luogo dove era il fuoco acceso e ragunato 117 2, 55 | riposarsi, Florio perché era giovane e non uso d'alcuna 118 2, 57 | avea nel sogno narrato ch'era stata. E così Florio, che 119 2, 57 | della rossa luce di che era coperto tutto parea che 120 2, 58 | molto di tale aiuto, quale era il suo, bassatosi in terra 121 2, 59 | Ciascuno che nel piano era, veduta questa rossezza 122 2, 60 | siniscalco con un paone, il quale era avvelenato; e io di ciò 123 2, 60 | gran popolo che a vedere era venuto, disse così:~ ~ 124 2, 62 | e che ragionevole cosa era che 'l siniscalco, o altri 125 2, 62 | stati non fossero, finita era quivi la rabbia del siniscalco. 126 2, 62 | e oltraggio; e certo ivi era presente Parmenione, Sara, 127 2, 65 | a Montoro andasse, non s'era nel cospetto di Biancifiore 128 2, 67 | viva: se alcuno colore l'era nel viso ritornato, o rimaso, 129 2, 68 | vermiglia luce, che quello era segno di soccorso divino 130 2, 68 | colpo morto no, ma istordito era, si dirizzò tacitamente, 131 2, 68 | che verso Biancifiore se n'era andato, voltato per lo romore 132 2, 69 | che sì vile uomo com'io era mai a suo potere non l'avrebbe, 133 2, 71 | per ordine ciò che stato era nel campo tra' due cavalieri, 134 2, 71 | comparazione noiosa gli era all'animo tal novella; ma 135 2, 71 | contento di ciò che avvenuto era, e così disse: - In verità 136 2, 71 | scampata, poi che colpabile non era, però che io l'amo quanto 137 2, 72 | a quel pericolo che io m'era quando io molto di lontano 138 2, 73 | nostri occhi sanza dubbio era occulta, e hai per questa 139 2, 74 | Ascalion, de' quali nullo era stato conosciuto, si misero 140 2, 76 | contenta molto che diliberata era da quella morte; e fattole 141 2, 76 | reina, e di tutti, che mai era stata, ognora in meglio 142 3, 1 | adempiere. Adunque la sua festa era sanza comparazione in Montoro: 143 3, 1 | Biancifiore, la quale gli era troppo più lontana che la 144 3, 2 | giorno subitamente l'assalì. Era entrato lo innamorato giovane 145 3, 3 | della trista camera, come era l'altre mattine usato; ma 146 3, 3 | quasi ancora di parlare non era ristato, che, rimirandolo 147 3, 3 | persona che di lui avea pietà era veduto cominciò a piangere 148 3, 4 | piacesse. E di questo piacere era multiplicatore e ritenitore 149 3, 5 | ascoltava quello che non gli era mica occulto, vedendo Florio 150 3, 5 | in vista niuno sentimento era rimaso, nelle sue braccia; 151 3, 7 | con lei come altre volte era stato ne' puerili anni. 152 3, 8 | pensieri, e per molti altri, era tanto l'animo di Florio 153 3, 8 | diletto rallegrarsi: e già gli era sì la malinconia abituata 154 3, 8 | che quasi poco o niente era il cibo che egli poteva 155 3, 8 | per le quali cose il viso era tornato palido e sfatto, 156 3, 8 | magrezza assottigliati, e egli era divenuto debole e stracco. 157 3, 11 | 11]~ ~Era quel giardino bellissimo, 158 3, 11 | nel giardino, sì come egli era per adietro usato, e verso 159 3, 11 | convenia di rosso colore era mescolata. I loro occhi 160 3, 11 | candide carni. La loro statura era di convenevole grandezza, 161 3, 11 | ci ha conceduto -. Assai era graziosa a Florio la compagnia 162 3, 11 | tentando, né niuna gliene era negata, di che egli spesse 163 3, 11 | maravigliava. Ma non per tanto egli era in se stesso tanto contento 164 3, 11 | Biancifiore del tutto gli era della memoria uscita. E 165 3, 11 | della dimandata palidezza era cagione, e sanza rispondere 166 3, 11 | stando, Calmena, che già s'era dell'amore di Florio accesa 167 3, 11 | partito nel quale poco davanti era stato. Alle quali Florio 168 3, 11 | Certo molto più, però che era innamorata. E chi volesse 169 3, 11 | al duca la bisogna come era, con non poca vergogna; 170 3, 12 | pieno di pensieri soletto era rimaso, e lui trovarono 171 3, 12 | disiata pace ti ponga -. Era Florio tanto nello imaginare 172 3, 16 | assalirono in questa maniera. Era nella corte del re Felice 173 3, 16 | Florio e di Biancifiore era occulto, però che di lontane 174 3, 16 | però che di lontane parti era, pochi giorni poi la crudel 175 3, 16 | portava a Biancifiore non era al re né alla reina occulto; 176 3, 16 | sollazzevoli parole parlare; ma ciò era niente, ché Biancifiore 177 3, 17 | come da lei niuna grazia era che conceduta non gli fosse 178 3, 17 | Biancifiore. E Florio, che non era troppo lontano, e avea udite 179 3, 17 | de' lontani paesi dov'egli era stato, lo incominciò a domandare; 180 3, 17 | parti, quanto all'altra era gravissimo e noioso, e usciti 181 3, 18 | nome. Niuno ragionamento m'era caro sanza esservi ricordata 182 3, 18 | viso onorarmi: e questo era quando il lieto viso di 183 3, 18 | lieto viso di Biancifiore m'era presente, mostrandomi quello 184 3, 18 | voltasse: però che tanto m'era paruto scendere, che 'l 185 3, 18 | cercando co' propii occhi se io era disposto a prenderlo, e 186 3, 19 | saette, l'una d'oro, e quella era agutissima e pungente, l' 187 3, 19 | tornandosi per quella via onde era venuto. E partito lui, a 188 3, 20 | che ancora niuno ricordo era nella nostra corte di Fileno, 189 3, 20 | per la età che semplice era, verso di noi innocenti 190 3, 20 | simigliantemente; e appena ci era licito ad alcuno di lasciare 191 3, 20 | speranza con la quale io t'era vicino, alcuna scusa ci 192 3, 21 | fedelissimo servidore il quale era consapevole del suo angoscioso 193 3, 22 | immortali iddii che e' non t'era bisogno distenderti in tanto 194 3, 24 | alla quale niuno sacrificio era stato porto come agli altri 195 3, 24 | intorniate tutte di neve; né v'era presso albero o pianta viva 196 3, 24 | sostenea i vecchi membri. Era quella casa vecchissima 197 3, 24 | vecchissima e affumicata, né era in quella alcuna parte ove 198 3, 24 | riconfortare il forte tempo: ben v'era in uno de' canti un poco 199 3, 24 | abitatrice di cotal luogo era magrissima e vizza, nel 200 3, 24 | acconcio per lo suo riposo era il limitare della porta, 201 3, 24 | alle triste case, onde s'era per comandamento di Diana 202 3, 28 | detto, per quella via onde era venuta, appena da sé potendo 203 3, 30 | Fileno pareva, come detto gli era stato, che venissero. Allora 204 3, 30 | piè, rimirando dov'egli era, e con le mani cercando 205 3, 32 | lei, l'amore de' quali m'era occulto quando m'innamorai. 206 3, 33 | antiche mura d'Alba, e ciò che era notabile nel paese. Ma quivi 207 3, 33 | altissimo e vecchio cerreto era. E in quello mai alcuna 208 3, 33 | quello mai alcuna scure non era stata adoperata, né da' 209 3, 33 | vivere etterno s'acquista. E era davanti a quello un picciolo 210 3, 35 | quantità non mancò. E non era ancora reintegrato il numero 211 3, 35 | marito, il quale in terra era stato vincitore di Marte, 212 3, 36 | 36]~ ~Era il pianto e la voce di Fileno 213 3, 36 | similmente la barba grande era divenuta rigida e attorta, 214 3, 36 | suoi sordidi e brutti: egli era divenuto quale divenne il 215 3, 36 | tutto ciò che avvenuto gli era particularmente gli narrò. 216 3, 36 | ci fosti sì come tu di', era una gentil donna, la quale 217 3, 36 | faccendomi vedere che io era solo colui che il suo amore 218 3, 36 | hai conosciuto che quello era bugiardo, e che ella non 219 3, 36 | per quella via onde venuto era.~ ~ 220 3, 37 | imaginando che poi che questo era cessato di che egli più 221 3, 38 | santa dea, che due volte era discesa de' suoi regni per 222 3, 38 | verso quella parte ov'ella era fuggiva: al quale ella si 223 3, 39 | udiva che sola Biancifiore era ancora da lui dimandata, 224 3, 40 | sono passati, che venuta era ne' nostri porti, là dove 225 3, 43 | maestà grandissimo fallo era stato commesso, per lo quale 226 3, 43 | piacere loro: e se bella era quanto contavano, nullo 227 3, 44 | una camera ove Biancifiore era, disse: - O bella giovane, 228 3, 45 | mai sì mirabile cosa non era stata veduta. Elli comandarono 229 3, 45 | artificio tutta la troiana ruina era smaltata, cara per maesterio 230 3, 46 | come della misera Giulia era stata, e che ella fosse 231 3, 49 | 49]~ ~Zeffiro ancora non era stato da Eolo richiuso nella 232 3, 52 | miseria in che Biancifiore era venuta per le operazioni 233 3, 56 | nobilissimo e grande, il quale era amiraglio del possente re 234 3, 57 | pensando che necessità gli era la sua malvagità con falso 235 3, 57 | dicendo che Biancifiore era: e questo con tanto ingegno 236 3, 57 | ingegno fece, che niuno era nella città che fermamente 237 3, 57 | tale inganno il re fidato s'era. E questo fatto, mandò a 238 3, 57 | tale stato, che alcuno non era che morto nol riputasse. 239 3, 57 | riputasse. Il vermiglio colore s'era fuggito del bel viso, e 240 3, 59 | Biancifiore fosse, se migliorata era o come stava, ché egli avanti 241 3, 60 | quello amore che tra te e lei era nella presente vita stato, 242 3, 61 | chiunque il vedea, tanto era pietoso il suo parlare, 243 3, 62 | 62]~ ~Era la misera madre insieme 244 3, 62 | lui, al quale niuno colore era nel viso rimaso, e i cui 245 3, 62 | facea cominciare, tanta era la pietà che 'l suo aspetto 246 3, 63 | sariano uditi. Ciascuno era tutto stracciato e di lugubri 247 3, 63 | delle sue lagrime tutta era bagnata, e tratto fuori 248 3, 63 | demmo la voce che morta era Biancifiore, e una giovane 249 3, 63 | manifestò che questa non era Biancifiore, ma un'altra 250 3, 64 | dando voce che Biancifiore era morta, con occulto ingegno 251 3, 65 | venderla? Deh, ora ella t'era come figliuola, e tu come 252 3, 65 | solevi trattare quando io c'era: or che ti fece ella che 253 3, 67 | ciò che di Marmorina gli era stato contato e del morto 254 3, 76 | che la passata sera non era: per la qual cosa mutato 255 4, 1 | cerreto nel quale fuggito s'era il misero Fileno. E quivi 256 4, 2 | 2]~ ~Era nel non conosciuto luogo 257 4, 3 | mirabilissima bellezza, il cui nome era Biancifiore con la luce 258 4, 3 | fu sì preso. Niuna cosa era che io per piacerle non 259 4, 3 | giovane col quale io coperto m'era quel giorno che con tanto 260 4, 3 | sua ombra, pensando di cui era stato, mi fosse più dolce 261 4, 7 | e per le manifeste cose, era perduta. Né ancora la notte 262 4, 7 | né ad alcuno che vi fosse era rimaso, se non aspettare 263 4, 13 | il cielo; e poi che egli era assai alzato, pigliando 264 4, 13 | volante molto, che levata s'era d'una pianura fra salvatiche 265 4, 13 | quel luogo onde levata s'era la fagiana, mi parve vedere 266 4, 14 | festa da noi cercata non era, né similemente fuggita, 267 4, 17 | 17]~ ~Era già Appollo col carro della 268 4, 17 | folte, dalle quali il luogo era difeso da' raggi del gran 269 4, 17 | picciola fontana chiara e bella era dintorno alla quale tutti 270 4, 17 | per che più che alcuno era attempato, in re eleggevano. 271 4, 19 | onorarla. Io che similemente v'era, andando con gli occhi intorno 272 4, 19 | ciascuno dicendo che più da lei era amato; e quelli la cui ghirlanda 273 4, 21 | giudicio, il suo pensiero non era vano. Per la qual cosa io 274 4, 21 | giovane che da' due giovani era molto amata e ella più che 275 4, 23 | nello aspetto, il cui nome era Longanio, il quale, sì tosto 276 4, 24 | 24]~ ~- Greve dolore era quello di ciascuna - disse 277 4, 31 | 31]~ ~Era nella vista contenta la 278 4, 31 | vicini al mese del quale era stato dimandato il giardino. 279 4, 31 | quel luogo onde partito s'era: e i dragoni, che solamente 280 4, 31 | sua donna, la quale già era gran tempo che veduta non 281 4, 31 | interamente a Tarolfo come la cosa era tutta per ordine. La qual 282 4, 31 | disse quello che avvenuto l'era. Ma Tebano ritornato a lui, 283 4, 31 | a quel punto che venuto era, quando la donna venne a 284 4, 33 | alla età del donatore che era vecchio, con ciò sia cosa 285 4, 34 | sudditi fosse tradito. Egli era entrato in sollecitudine 286 4, 34 | quelle gli levassero. Egli era ripieno di tanti e tali 287 4, 34 | sollecitudini, che ogni riposo era da lui fuggito. Per la qual 288 4, 35 | non poté resistere, non era forte a contrastare, avendosi 289 4, 35 | già fuggito avea; ma ciò era niente, però che alle mie 290 4, 35 | però che alle mie gambe era tolta la possa, e egli avea 291 4, 35 | quale parte de' miei danni era palese, e quivi con pietose 292 4, 39 | elle poco curavano però che era picciola, così fra loro 293 4, 41 | vergogna, corse a quello di che era sì forte stimolata, che 294 4, 42 | quanto ella l'amava, né era prima la sua volontà pervenuta 295 4, 42 | accenderlo in tal disio quale era ella, acciò ch'egli si movesse 296 4, 43 | la quale di quel colore era vestita che il cielo ne 297 4, 47 | donna sedea, il cui nome era Pola, piacevole sotto onesto 298 4, 53 | volta e sentendo quello che era, si spense: dunque la pulcella 299 4, 55 | le sue mirabili bellezze era da molti nobili giovani 300 4, 55 | coscienza del dannatore era perplessa, però che le inique 301 4, 55 | avea questo, udendo che già era al campo colui per la difesa 302 4, 55 | pericolo pochi giorni davanti s'era posto, e, mercé degl'iddii 303 4, 55 | rischio di morire per lei s'era messo: “e ultimamente perché 304 4, 56 | donna come fu l'amante, egli era a pericolo di morire per 305 4, 63 | cui questo amore solamente era scoperto. Amando adunque 306 4, 63 | confessarono quello che era. Erano costoro amici del 307 4, 63 | niuna loro vergogna costui era ancora pervenuto, non lo 308 4, 67 | le cose del mondo amava. Era questa donna da un cavaliere 309 4, 67 | sepoltura dove sepellita era la donna se n'andò, e quella 310 4, 67 | costei conobbe che morta non era; e di quel luogo la trasse 311 4, 67 | alla fine come avvenuto gli era le dichiarò, conchiudendo 312 4, 67 | cavaliere a lato al marito. Era questa donna dal marito 313 4, 67 | e agli altri come quivi era pervenuta. Fecero costoro 314 4, 71 | testa, nel luogo dove seduta era la pose, dicendo: - Io lascio 315 4, 71 | Filocolo per la mano, che già s'era con gli altri levato, tornarono 316 4, 72 | niuna parte del giardino era sanza festa: nella quale 317 4, 74 | sparisse: e come questo era fatto, così gli parea aver 318 4, 74 | Parmenione vennero dov'egli era. E ignorando il bene che 319 4, 77 | donde veniva, e quanto tempo era che perduta avea quella 320 4, 77 | sua bocca altro nome non era. E certo, per quello ch' 321 4, 77 | secondo il suo dire, egli era il più bello uomo che mai 322 4, 78 | maggiore e in cui servigio egli era, onorasse. Bellisano allora, 323 4, 79 | domandò Ascalion se licito era ch'egli sapesse la cagione 324 4, 79 | Lelio e presa pregna Giulia era stata, e come Biancifiore 325 4, 79 | Biancifiore, e ciò che per adietro era avenuto. Maravigliossi assai 326 4, 81 | da amorose sollecitudini era stimolato, ogni ora un anno 327 4, 81 | quello per che quivi venuto era. E però a sé Bellisano e 328 4, 84 | che i tesori che costata era a' mercatanti fossero loro 329 4, 89 | nel luogo dove Biancifiore era, cui egli amava tanto secondo 330 4, 96 | giuoco -, avvegna che ben s'era aveduto di ciò che Filocolo 331 4, 96 | dica: - Giovane, meglio t'era il tuo falcone lasciare 332 4, 96 | avreste conosciuto che io era in due tratti matto da voi. 333 4, 97 | piacevolezza di Filocolo era preso, disse: - Cortese 334 4, 98 | camera, ciò che avvenuto gli era loro narrò. Lodano costoro 335 4, 101| e la fine del suo disio era questo in mezzo e che parlare 336 4, 105| spazio di tempo che non era stato quello che tribolato 337 4, 107| tutto il popolo della città era raccolto per tal festa vedere, 338 4, 108| di tentare? A Leandro non era il mare contrario, e a Paris 339 4, 108| mare contrario, e a Paris era di lungi il nimico; a Perseo 340 4, 108| nimico; a Perseo la sua forza era mediante, e Dedalo per la 341 4, 109| alla memoria chi costui era, ricopertogli il viso, che 342 4, 109| che già dalle sante mani era stato ricoperto, tacitamente 343 4, 110| riguardando, e vedendo che bene era vero ciò che Dario detto 344 4, 110| cui Glorizia quello che n'era, e che ne fu poi che venduta 345 4, 110| che ne fu poi che venduta era stata, interamente gli disse, 346 4, 111| e serratolo dentro, dov'era Biancifiore se ne venne.~ ~ 347 4, 113| ch'io riguardava, tanta era l'allegrezza che nel cuore 348 4, 114| festa, secondo che usata era per adietro. Elle aveano 349 4, 119| modi accertatasi che desso era, cioè Florio, colui cui 350 4, 125| accidente all'uno o all'altro era intervenuto, poi che divisi 351 4, 126| come tal volta suo costume era, subitamente montò sanza 352 4, 126| donde Glorizia poco avanti era uscita e serratala di fuori. 353 4, 128| volte, quando il morire m'era a grado, che vita mi fallisse. 354 4, 128| morte, perché più presso era a' miei disiri, l'avrei 355 4, 131| udito, comandò che come era incominciato così i sergenti 356 4, 133| uno e l'altro dall'anello era tocco, e dalle fiamme difesi: 357 4, 135| saetta vi passa: il romore era grande, tale che per poco 358 4, 136| che là fosse andato dov'era, pieni di pensieri varii 359 4, 137| che a Filocolo avvenuto era per Alessandria si spande. 360 4, 137| debitamente il vivere ci era caro, e come voi potete 361 4, 137| dove il fiero giovane già era fermato e confortavagli 362 4, 138| Parmenione che con Flagrareo s'era scontrato, datisi due gran 363 4, 138| suo aspetto a qualunque era nel campo tanta paura porse, 364 4, 139| dicendo che degna cosa non era le loro ceneri con altre, 365 4, 145| entrarvi dentro, niuno cavallo era che a forza del cavalcante 366 4, 152| comparazione, così a cavallo com'era, abbracciò Filocolo, e baciollo 367 4, 152| ch'altro uomo dagl'iddii era amato, se io avanti all' 368 4, 153| vivo colore tornato non era per la passata paura, dipinse 369 4, 161| ardente fuoco per consumarli era acceso, ora d'odoriferi 370 4, 161| Quel luogo, che poco inanzi era pieno di sangue e d'uomini 371 4, 163| a casa del novello sposo era al paone vantato, non essendogli 372 4, 164| pruova, di che vantato s'era, non avria potuto resistere: 373 5, 2 | 2]~ ~Era già il decimo mese passato, 374 5, 3 | violate vele e vestimenti era, elli e' suoi compagni, 375 5, 4 | e ciò che avvenuto gli era, poi che da lei si partì, 376 5, 6 | tra il Cervio e Filocolo era quasi per diamitro posto 377 5, 8 | dierono. A questo bosco era vicino Eucomos, sopra tutti 378 5, 8 | luogo ove Eucomos usata era d'udire, e supplica, con 379 5, 8 | suo padre alla sua madre era stato: e nondimeno le promise 380 5, 8 | alla sua madre il suo padre era stato, così a lei sarebbe, 381 5, 8 | maggior parte delle cose era manifesta, pervenni a più 382 5, 8 | molto con discrezione m'era guardato, mi rivoltai, e 383 5, 8 | e dubitai, però che ella era di bellezza oltre modo dell' 384 5, 8 | delle grazie di Giunone era copiosa: per le quali cose 385 5, 11 | pensando che se avanti dura era a' miei prieghi stata, omai 386 5, 12 | quello che dimandato gli era, e la scorza rendé al domandante, 387 5, 14 | Alcimenal, l'altra Idamaria era, e con voci soavi e radi 388 5, 15 | luce vi trapassava. Ella era d'una parte e d'altra di 389 5, 15 | al fondo si distendeano, era, le cui foglie e frutti 390 5, 18 | assise; la terza, il cui nome era Asenga, dal sinistro, e 391 5, 22 | concedendo perché più m'era a grado. Egli forse di se 392 5, 23 | potenza della parte offesa non era tale, e le vendette seguono 393 5, 24 | volentieri pentere, ma non ci era il tempo. Ella volle con 394 5, 27 | Diana, la cui ira non molto era mancata, stette sopra la 395 5, 33 | Biancifiore, alla quale era ignoto il luogo dov'ella 396 5, 34 | del mezzo, sì come usata era per adietro, bollire. Di 397 5, 38 | non tenda, non padiglione era, ma tagliati rami dava loro 398 5, 38 | disiate ombre; né alcuno v'era di cappello d'acciaio o 399 5, 38 | apuntate col coltello, né era loro bandiera alcuna, fuori 400 5, 38 | tanto diversa, che all'una era il bianco di sopra e all' 401 5, 39 | quivi stessero, e quale era stata la cagione del loro 402 5, 39 | che nostra iurisdizione era, s'hanno preso, e abitanlo 403 5, 40 | vicinità; e se alcuna spada v'era, o dava in fallo o se feriva 404 5, 43 | eziandio qualunque fronda era in quella fosse piena di 405 5, 45 | della canina gente, ov'io era in servaggio venduta? Non 406 5, 46 | quali niuna parte d'essa era sanza adornamento di nobilissime 407 5, 46 | incomparabile dignità, il quale era vestito di vestimenti bianchi, 408 5, 46 | sinistra della donna sedeva, era d'altro aspetto: egli era 409 5, 46 | era d'altro aspetto: egli era giovane e robusto e fiero 410 5, 46 | tutti facea risplendenti, e era di vermiglio vestito come 411 5, 47 | 47]~ ~Egli era già al piccolo monte levata 412 5, 51 | Ascalion e a loro tutti era fatto, e quello che Clelia, 413 5, 52 | ch'egli poscia manifestò, era Ilario, disceso di parenti 414 5, 53 | e come sanza principio era stato, così niuna fine era 415 5, 53 | era stato, così niuna fine era da credere a lui dovere 416 5, 53 | successori disse ciò che stato n'era e che operato aveano: e 417 5, 53 | Assiri, il cui figliuolo Nino era stato primo prevaricatore 418 5, 53 | succedente all'altro, il reame era pervenuto a mano di Sardanapalo, 419 5, 53 | che tempo l'antica Tebe s'era edificata, e chi fossero 420 5, 53 | agl'idoli sacrificare s'era pervenuto dagli antichi, 421 5, 54 | col corpo vivuta, né niuna era possibile per suo merito 422 5, 54 | risalire colà donde peccando era caduta, il creatore di quelle 423 5, 54 | grotta, la quale lungo la via era dove i viandanti soleano 424 5, 54 | molti andanti ogni casa era presa. Quivi poveramente 425 5, 54 | acciò che dal freddo che era grande il guardasse, povera 426 5, 54 | davanti al bue e all'asino era, l'involse. E che deono 427 5, 54 | trovarono vero ciò che loro era stato detto, e adoraronlo. 428 5, 54 | Creatore e Salvatore del mondo era nato: e se forse mirabile 429 5, 54 | nel deserto ove Giovanni era, da lui prima prese battesimo, 430 5, 54 | battesimo, e quello per che era venuto cominciò a mostrare 431 5, 54 | per le quali cose da molti era seguito. Egli similemente 432 5, 54 | avesse voluto fuggire, niuno era che 'l tenesse, quando tramortiti 433 5, 54 | quale quivi per li romani era preside, infino alla mattina 434 5, 61 | santissima donna, di tutte era informata; ma udendole a 435 5, 63 | una sua donna, il cui nome era Giulia. Né erano ancora 436 5, 63 | testimonio Iddio ch'io dico vero. Era similemente la mia madre 437 5, 63 | e a me dato a vedere ch'era morta. Ma io poi la verità 438 5, 65 | del paese, a cui donata era stata, un figliuolo fece. 439 5, 65 | della quale niuna menzione era tra voi. E secondo che il 440 5, 67 | da' fratelli del suo padre era onorata, tutta ardea, e 441 5, 67 | conoscere, a cui piccola giovane era stata congiunta compagna, 442 5, 67 | d'anni piena, da lei non era riconosciuta, e ancora alcuno 443 5, 69 | che all'ostiere loro primo era rimaso, fattisi venire li 444 5, 70 | Ilario, che all'impresi fatti era sollecito, avendo con molti 445 5, 71 | mostrando bene quello che era, da molti sergenti intorniato 446 5, 71 | che poco avanti loro oste era stato, e non l'aveano conosciuto. 447 5, 71 | loro non conosciuta da esse era stata. Poi Clelia, preso 448 5, 71 | andarono, al quale tutta Roma era corsa per vederlo e Biancifiore 449 5, 71 | onorevolemente da Ilario era stata aprestata la santa 450 5, 73 | avea menata, che poco tempo era passato che similemente 451 5, 73 | che similemente morta s'era, la rendeo, con cui ella 452 5, 75 | Patrocolo, con cui egli era sempre vivuto amico, vendicò, 453 5, 76 | Parmenione e gli altri, non era chi potesse riconfortare. 454 5, 80 | 80]~ ~Era già della notte gran parte 455 5, 81 | Marmorina per dolore uscito era vestito di violato, così 456 5, 84 | ancora alla sua casa non era tornato, e disse loro: - 457 5, 87 | tempio, al quale Lelio non era potuto pervenire con la 458 5, 87 | tempo in Marmorina dimorato era, volonteroso d'andare a 459 5, 94 | Biancifiore, a cui la morte del re era per amore di Florio assai 460 5, 94 | accompagnarono. E Caleon, a cui era in cura allora di fare fontane 461 5, 95 | 95]~ ~Il dolce tempo era, e il cielo tutto ridente 462 5, 95 | graziosi canti, né alcuna cosa era sanza lieto segno, quando 463 5, 96 | stile, sì come colui che era bene informato, in greca