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Libro, Cap.
1 1, 1 | mano alla presente opera, acciò che ella non trascorra per 2 1, 9 | vuole intendere da noi, acciò che si spenga con volonteroso 3 1, 10 | che voi v'apparecchiate acciò che i vostri nemici, i quali 4 1, 10 | ricevere che io non potei, e acciò che voi altressì vendichiate 5 1, 10 | vendichiate le mie ferite, acciò che io tosto tra gli altri 6 1, 12 | apparecchiassero a Marte, acciò che la sua deità, la quale 7 1, 12 | personalmente volendo sacrificare acciò che il suo andare prosperamente 8 1, 16 | scontro sanza più dimorare, acciò che essi, avedendosi prima 9 1, 17 | chiamando, è il migliore, acciò che fuggendo noi non incrudeliamo 10 1, 24 | riceva il primo colpo, acciò che agli occhi miei non 11 1, 24 | concedimi questa ultima grazia, acciò che tu privi di molta tristizia 12 1, 25 | dimostra il tuo piacere, acciò che noi, credendoci bene 13 1, 30 | comandassele ch'ella tacesse acciò che 'l suo pianto non gli 14 1, 30 | conforto e mia ultima speranza. Acciò che l'anima mia possa seguire 15 1, 30 | aggiungetemi al triste numero, acciò che si possa dire: “Giulia 16 1, 34 | pusillanimità della misera carne, acciò che le loro operazioni fossero 17 2, 5 | indugio il narriamo al re, acciò che se altro che bene n' 18 2, 6 | massimamente a voi, onde acciò che il futuro danno, che 19 2, 6 | nostra riprensione. E però, acciò che noi per ben servire 20 2, 6 | guiderdone non riceviamo, e acciò che subito rimedio ci sia 21 2, 7 | questo mezzo altro compenso, acciò che il vostro onore per 22 2, 9 | amica divenisse vile, ma acciò che con matrimoniale nodo 23 2, 12 | appresso di me studiare; ma acciò che niuno atto di pigrizia 24 2, 13 | Biancifiore, si dividerà da me. E acciò che 'l tempo in lungo sermone 25 2, 14 | io medesimo ucciderti. Ma acciò che tu seguiti lo studio, 26 2, 15 | v'aggrada che io studii, acciò che riputato non mi possa 27 2, 15 | seguendo, levate la cagione acciò che non seguiti l'effetto: 28 2, 16 | s'acconciasse l'arnese, acciò che Florio la seguente mattina 29 2, 17 | memoria, t'allontana da me, acciò che per distanza tu mi dimentichi! 30 2, 18 | promesso l'ho, io v'andrò, acciò che non paia ch'io voglia 31 2, 18 | Enea si passò il petto, acciò che io quello uficio essercitassi 32 2, 19 | non possi farlomi sentire, acciò che io con subita tornata 33 2, 20 | nel terreno de' romani, acciò che 'l campo d'Annibale 34 2, 20 | Giulia, dicendole la virtù, acciò che ella sanza cagione di 35 2, 21 | andarvi, fa che tu vi vada, acciò che vituperevole cosa non 36 2, 21 | quello che tu hai promesso. E acciò che le tue parole non paiano 37 2, 21 | s'ingegnerà di piacerti, acciò che io ti dispiaccia: ma 38 2, 23 | ingegnare di rallegrarti, acciò che la tua bellezza, conservata, 39 2, 23 | prendilo per amor di lui, acciò ch'e' viva -. E con cotali 40 2, 25 | avrebbe di dormire disiderato, acciò che spesso in tale inganno 41 2, 26 | Marmorina sanza licenza del re, acciò che egli a far peggio non 42 2, 26 | fu tentato o di picchiare acciò che aperto gli fosse, o 43 2, 28 | parte il vi rechi davanti, acciò che paia che ella con la 44 2, 28 | bestia faccia la credenza, acciò che altra persona non ne 45 2, 29 | dee i vizi abandonare, acciò che fine onorevole gli seguisca; 46 2, 29 | saviamente passare per quella acciò che maggior pericolo si 47 2, 29 | signore strano. Adunque, acciò che queste cose dette si 48 2, 29 | baroni staremo alla tavola. E acciò che alcuno non prendesse 49 2, 33 | Biancifiore, la quale la reina, acciò che ella non potesse niente 50 2, 33 | presentare e a' suoi baroni, acciò che ciascuno, faccendo quello 51 2, 34 | se vi piace, comincerete, acciò che gli altri per essemplo 52 2, 37 | di ciò gravemente punire, acciò che mai alcuna altra a sì 53 2, 39 | di farla di fatto morire, acciò che alcuno non potesse dire 54 2, 44 | Ascalion, ove più voci chiamò acciò che aperto gli fosse. E ' 55 2, 44 | la salute di Biancifiore, acciò che io con quel braccio, 56 2, 44 | dicea vero, ma io il dicea acciò che da questa impresa ti 57 2, 44 | grandi affanni sostenere, acciò che famoso vecchio si possa 58 2, 44 | come promesso t'hanno, acciò che io teco insieme, riprovata 59 2, 45 | più alta parte del campo, acciò che andando verso lui, anzi 60 2, 45 | movimento sia a picciolo passo, acciò che quando sarai presso 61 2, 48 | carcere; la quale serrata, acciò che alcuna persona materia 62 2, 52 | la reina mandati le avea, acciò che come nobile femina andasse 63 2, 52 | spezie d'onorarlo; e perciò, acciò che nullo uomo o altra femina 64 2, 53 | altre vendette da te fatte, acciò che la tebana Semelè o la 65 2, 54 | difendere da sì sozza morte, acciò che la gente non dicesse: " 66 2, 54 | fare grandissimo cerchio, acciò che sanza impedimento i 67 2, 57 | caro e l'uno e l'altro, acciò che donandoli non te ne 68 2, 58 | avvisato in non abandonarmi, acciò che io, tornando a Montoro 69 2, 60 | m'aiutiate e difendiate, acciò che io sì vilmente non muoia -. 70 2, 62 | rinnovandomi arme e cavallo, acciò ch'io possa principalmente 71 2, 64 | tuo braccio osservare. Ma acciò che la fortuna con non pensato 72 2, 66 | e gitteretela nel fuoco, acciò che, se io ho vittoria, 73 2, 68 | suoi colpi in uno recare, acciò che per molto ferire la 74 2, 68 | piè e sostenere ad alcuni, acciò che io stando alquanto alto 75 2, 69 | real mensa; e questo feci acciò che ella venisse a questa 76 2, 70 | avea giudicare Biancifiore, acciò che la giustizia per noi 77 2, 72 | renduta ora al re Felice, acciò che del suo fallo egli si 78 2, 75 | corona del tuo triunfo, acciò che tu per inanzi ne' nostri 79 3, 2 | costretto di stare lontano da te acciò che io ti dimentichi; ma 80 3, 3 | cagione della tua doglia, acciò che io prima ti possa porgere 81 3, 5 | per amor di lei e di noi, acciò che ella e noi abbiamo ragione 82 3, 5 | adietro abbiamo già fatto, acciò che in quello né i pensieri 83 3, 7 | s'ingegnava di star solo, acciò che egli potesse sanza impedimento 84 3, 7 | almeno fatto conoscere a lei, acciò che egli l'avesse alquanto 85 3, 10 | per voi abbiamo mandato, acciò che voi proviate se lui 86 3, 11 | uccidetemi con le propie mani, acciò che io più miseramente non 87 3, 11 | adunque, concedicene alcuno, acciò che gl'iddii più benivoli 88 3, 12 | che me qui solo lasciate, acciò che io possa quel pensiero 89 3, 13 | dolore pensando dimoro: ora, acciò che voi conosciate come 90 3, 14 | prolungare la tua vita, acciò che più tempo pensar possi. 91 3, 16 | reina occulto; i quali, acciò che il cuore di Biancifiore 92 3, 16 | marito? E però donagli: e acciò che più grazioso gli sia, 93 3, 17 | è da tenere carissima; e acciò che voi sappiate quanto 94 3, 18 | le tue mani i miei occhi acciò che più la mia vita in sì 95 3, 18 | verso lui con pietoso viso, acciò ch'egli possa avere alcuna 96 3, 18 | in quell'ora stato morto, acciò che io essemplo di tanta 97 3, 21 | puoi, fa che la presenti, acciò che degnamente possi nella 98 3, 22 | per Fileno dimenticato, acciò che io ragionevolemente 99 3, 26 | amore si potesse mutare, acciò che niuno effetto segua. 100 3, 26 | cosa ci lascerò a fare, acciò che colei sia sola mia, 101 3, 28 | apparecchiate insidie contro di lui, acciò che conosciutole, da quelle 102 3, 31 | se non amare. E adunque, acciò che questo amore cessi, 103 3, 31 | lasciami avanti venire, acciò che tu, avendo la mia compagnia, 104 3, 31 | piace più che tu rimanghi, acciò che almeno, veggendoti, 105 3, 34 | corso in contrario moto, acciò che gli odii meritino guiderdone. 106 3, 35 | miserabilemente l'uccidesse, acciò che poi sanza alcuna molestia 107 3, 35 | atti ad inretire i miseri, acciò che poi, liete d'avere ingannato, 108 3, 35 | pensati mali pone una di voi, acciò che 'l suo intendimento 109 3, 36 | cosa mobile sono da amare, acciò che de' loro movimenti gli 110 3, 40 | ucciderla - disse il re, - e acciò che infallibile sia il colpo, 111 3, 40 | nobilissima sepoltura e bella, acciò che più la nostra bugia 112 3, 43 | voluto privarla di vita: ma, acciò che il fallo non rimanga 113 3, 43 | tesori e venite con noi, acciò che voi veggiate che quello 114 3, 44 | sarà qui; e però adornati, acciò che tu gli possi andare 115 3, 45 | sala, non dimoriamo qui, acciò che di lontano possiamo 116 3, 49 | m'apparisti, che ferirmi, acciò che io per la tua ferita 117 3, 49 | inghiottisci la presente nave, acciò che la misera perisca. Racchiudi 118 3, 49 | corpo tutte le miserie, acciò che il mondo riposi: elle 119 3, 49 | uomini e delle navi? Risurga, acciò che io più non sia portata 120 3, 49 | vicini mari al mio Florio, acciò che il misero corpo, portato 121 3, 49 | orientali e agli austri, acciò che negli abandonati porti 122 3, 51 | provedivi sanza indugio, acciò che il numero delle mie 123 3, 52 | alla innocente giovane, acciò che io non abbia cagione 124 3, 57 | Biancifiore fosse morta, acciò che Florio, sentendo quella 125 3, 58 | sturbate la costei morte, acciò che io, a voi fedelissimo 126 3, 58 | prima il mio trapassi, acciò che dopo il trapassare della 127 3, 60 | o almeno più sollicita, acciò che licito ti fosse stato 128 3, 63 | darti questo a credere, acciò che tu la dimenticassi, 129 3, 65 | mandata in lontane parti, acciò che io pellegrinando vada 130 3, 67 | questo non bastandogli, acciò che più intero il suo iniquo 131 3, 67 | riposo che affanno domandano, acciò che sì come padre e duca 132 3, 67 | che degl'iddii sia piacere acciò che i miei giovani anni 133 3, 70 | vada con la vostra licenza, acciò che io, della vostra grazia 134 3, 70 | vendeste, dovavate pensare acciò che, vendendola, cagione 135 3, 71 | prosperino i passi tuoi, a' quali acciò che più brieve affanno s' 136 3, 73 | Getuli, mio antico avolo: e acciò che tu più caro il tenghi, 137 3, 73 | mi congiunse, il mi donò acciò che graziosa fossi nel suo 138 3, 75 | serverebbe: per la quale cosa, acciò che 'l mio nome non possa 139 4, 2 | come qui venisti e onde, acciò che per noi la tua fama 140 4, 3 | effetto la morte disiderava, acciò che sotto la sua ombra, 141 4, 8 | io solo la morte riceva, acciò che costoro, i quali per 142 4, 8 | la disidero: mandalami, acciò che gli altri campino, e 143 4, 14 | stare alquanto a udire, acciò che la preterita malinconia, 144 4, 16 | vostro aspetto ripresenti, acciò che forse conoscendovi, 145 4, 17 | bella donna disse così: - Acciò che i nostri ragionamenti 146 4, 18 | elezione posso opporre, e acciò che io alla fatta promessa 147 4, 19 | cominciate a proporre, acciò che gli altri ordinatamente 148 4, 19 | concedere loro questa grazia, acciò che maggiore scandolo tra 149 4, 19 | li facci certi; e però, acciò che d'amore, di cui pace 150 4, 19 | costei, forse di me incerta, acciò che più certa di me avere 151 4, 20 | la sua parte difendea; ma acciò che ne richiedete quello 152 4, 20 | non sanza cagione fece, ma acciò che l'amore di colui cui 153 4, 20 | ingegna in diversi modi, acciò che quella possa a' suoi 154 4, 21 | portava volle guiderdonare, acciò che tale benivolenza non 155 4, 23 | similmente sanza fine amata, acciò che i suoi disii non passassero 156 4, 31 | vo cogliendo queste erbe, acciò che de' liquori d'esse faccendo 157 4, 31 | giardino s'apprestasse, acciò che donare lo potesse alla 158 4, 31 | parte fuori della città, acciò che più salvamente e sanza 159 4, 34 | nostro parlare, mostrandolvi, acciò che più chiaramente veggiate 160 4, 35 | nobile giovane, che io, acciò che gli altri nel brieve 161 4, 35 | alcuna amaritudine concedere, acciò che i celestiali siano più 162 4, 42 | tal disio quale era ella, acciò ch'egli si movesse a cercare 163 4, 44 | dal vostro proponimento. E acciò che meglio e con più aperto 164 4, 59 | mia questione, la quale, acciò che il tempo che oramai 165 4, 63 | a costei potea parlare, acciò che il suo intendimento 166 4, 67 | me conviene proporre, e, acciò ch'io le belle novelle dette 167 4, 82 | riveriti, io il ti dirò, acciò che il loro essere e la 168 4, 82 | sono venuti, e io con loro, acciò che novelle sappiamo di 169 4, 83 | tuoi nelle umane menti, acciò che per soverchio del tuo 170 4, 84 | e qui menata l'abbiamo acciò che al signore la vendiamo, 171 4, 84 | pulcelle bellissime. E egli, acciò che nella grazia del signore 172 4, 86 | questo ha l'amiraglio voluto, acciò che alcuno non pensasse 173 4, 89 | lascerei io questa impresa, acciò che poi si dicesse: ‘Filocolo 174 4, 96 | cominciasi il giuoco, il quale acciò che puerile non paia, da 175 4, 100| larghezza fare a costui, acciò che io interamente gli potessi 176 4, 101| aprimisi la tua nobiltà, acciò che io, di quella pigliando 177 4, 102| fortuna la mia vita rimetto: e acciò che bene vi sia chiaro il 178 4, 107| divotamente d'umiliare, acciò che a' suoi disii non si 179 4, 111| allegrezza morirono. Ma, acciò che né l'una né l'altra 180 4, 111| avvenga, si potrà così fare: acciò che tu contenti il tuo disio, 181 4, 111| infino alla notte ti basti. E acciò che l'altro non avvenga, 182 4, 117| con questo il mio disire, acciò che alquanto si mitighi 183 4, 118| O bella donna, destati, acciò che tu conosca chi tu hai 184 4, 118| domandavi. Destati, o vita mia, acciò che tu più allegra ch'altra 185 4, 118| Destati, o sola speranza mia, acciò che tu vegga quello che 186 4, 127| fune giù della torre: e acciò che ad alcuno non sia occulto 187 4, 127| siano sanza pietà messi, acciò che di loro facciano sacrificio 188 4, 133| cara, sopra te il tieni, acciò che se gl'iddii altro aiuto 189 4, 137| Seguitemi con l'armi indosso, acciò che il nostro Filocolo più 190 4, 137| è di morire combattendo, acciò che parte della vendetta 191 4, 139| vivi sopra il loro fuoco, acciò che una medesima fiamma 192 4, 140| sciogliete i nostri legami, acciò che salvi dove voi siete, 193 4, 141| te nelle accese fiamme: acciò che, se tu vivi, solliciti 194 4, 142| nostra liberazione affretta, acciò che di noi la paura si parta, 195 4, 157| nella gran prateria vegnano, acciò che la cagione della comandata 196 4, 159| qual cosa vedendo, il re, acciò che quello che pur volea 197 5, 2 | nostra nave sia racconcia, acciò che, quando i venti al nostro 198 5, 7 | trasformasti, e per cui, acciò che se il tuo corpo e la 199 5, 8 | entrare in quella dubitai. Ma acciò che io più vero dica, tanta 200 5, 9 | generale tutte ne biasimi: e acciò ch'io non aggiunga noia 201 5, 20 | grazia ricercava, la quale acciò ch'io gliele rendessi, Venere 202 5, 25 | lo stimolo calcitrare, ma acciò che a te non paia che noi 203 5, 34 | in meglio ne prosperate, acciò che nelle nostre bocche 204 5, 36 | guardino da simile caso, acciò che mai non pruovi quello 205 5, 36 | inanzi dicevi metti avanti, acciò ch'io così ti possa vedere 206 5, 36 | a' tuoi beni più utile, acciò che io per quella correndo 207 5, 36 | suggetti per poter perdonare, acciò che perdonando la loro grande 208 5, 36 | fia piccolo, malagevole, acciò che me possa rendere lieto 209 5, 39 | condizione ci facciamo certi, acciò che tornando a Filocolo, 210 5, 39 | per che qui dimoriamo è acciò che passare possiamo questo 211 5, 41 | non dimora. Voi combattete acciò che soli qui rimagnate in 212 5, 41 | uno buono e grande. E io, acciò che l'uno non disdegni andare 213 5, 46 | saria molto conoscerti, acciò che la degna laude che tu 214 5, 48 | gran parte gli fece donare, acciò che la cominciata opera 215 5, 49 | di vestimenti, e diede, acciò che uomini e non selvagge 216 5, 51 | Da fuggire è la cagione acciò che l'effetto cessi -. Queste 217 5, 51 | costoro notificare chi tu se', acciò che dove tu onore ricevi, 218 5, 54 | quale poi glorioso nacque, acciò che poi passione e morte 219 5, 54 | richiude; ma egli fece questo acciò che più apertamente la benivolenza, 220 5, 54 | di noi, ne dimostrasse, e acciò che noi più pronti a' suoi 221 5, 54 | avea mandato comandando, acciò che 'l numero de' suoi sudditi 222 5, 54 | seco: il bue per vendere acciò che le spese sostentasse 223 5, 54 | santo portato: il quale, acciò che dal freddo che era grande 224 5, 54 | e avere molte balie; ma acciò che l'umiltà mostrasse a 225 5, 54 | trovatelo, e da me tornate, acciò che io, da voi sappiendo 226 5, 54 | suggellata fu guardata, acciò che i suoi discepoli, i 227 5, 55 | abandonare per pigliare carne, acciò che possibile si facesse 228 5, 56 | ora portano risurgeranno, acciò che come avranno meritato 229 5, 56 | sangue per divina potenza, acciò che a compiere il ministerio 230 5, 59 | etterno sarete felici. E acciò che le parole, le quali 231 5, 61 | disio attendendo il giorno, acciò che in opera mettesse il 232 5, 62 | segreto vi vorrei rivelare, acciò che, come all'anima porto 233 5, 63 | nazione essere discesa, acciò che io per isposa non la 234 5, 64 | per tutto l'universo. E acciò che tu non creda che io 235 5, 68 | di Spagna venire, e però acciò che essi, alquanto la tua 236 5, 68 | che tu se' t'adornerai, acciò che con la tua sposa magnificamente 237 5, 69 | Biancifiore e a Glorizia, acciò che malcontente nel piccolo 238 5, 75 | grazioso luogo mi serberai, acciò che, com'io qua giù nella 239 5, 77 | con lui dovesse andare, acciò che nelle cose da lui ignorate 240 5, 78 | rimirava i circunstanti paesi, acciò che di lontano potesse conoscere 241 5, 78 | aggiungere al santo nome, acciò che in misero l'avessi mutato, 242 5, 83 | Sara, a cui notificato fu, acciò che il suo voto adempiesse, 243 5, 89 | rimanere quivi quella sera, acciò che ricogliere potessero 244 5, 90 | cui vivi furono i corpi. E acciò, o giovane, che tu più lieta 245 5, 90 | sarà già mai. La qual cosa, acciò che tu mi creda, poi che 246 5, 92 | reggere. Però usa i cibi acciò che tu viva, e non vivere 247 5, 92 | che tu viva, e non vivere acciò che tu i cibi usi. Poca 248 5, 92 | dura: e poi che i ladroni, acciò che lungamente duri la loro 249 5, 92 | peccatori non vuole, ma la vita, acciò ch'elli si penta e viva, 250 5, 92 | ch'elli si penta e viva, acciò che tu per queste possi 251 5, 92 | quello che mi paia sentire. E acciò che i vizii fuggire e le 252 5, 92 | tutte le cose del mondo, acciò che la sua benedizione, 253 5, 92 | costumi gli fa esperti, acciò che la loro vita ti sia 254 5, 94 | vennero nella sua presenza, acciò che, egli presa la corona,