Libro,  Cap.

 1   2,  19|     cetera del trazio poeta o del tebano Anfion. Per le quali cose
 2   4,  31|      rispose: “Io sono di Tebe, e Tebano è il mio nome, e per questo
 3   4,  31|           soletto andando”. A cui Tebano disse: “Non sai tu la qualità
 4   4,  31| ricchissimo tesoro”. Disse allora Tebano: “Quale è la tua impresa,
 5   4,  31|         trovato consiglio”. Disse Tebano: “Osasi dire?”. Rispose
 6   4,  31|      utile?”. “Forse niuno” disse Tebano, “ma che danno?”. Allora
 7   4,  31|        doni che vero sia”. Stette Tebano un pezzo tutto sospeso sanza
 8   4,  31|           facesse”. “Certo” disse Tebano “se questo facessi, a me
 9   4,  31|           questo fornire?”. Disse Tebano: “Il quando fia a tua posta,
10   4,  31|           questo si dee fornire”. Tebano, gittate via l'erbe, e presi
11   4,  31|      potesse alla sua donna. Come Tebano ebbe il comandamento, egli
12   4,  31|        carico di nere ulive. Come Tebano vide questo, egli prese
13   4,  31|        tutti. La qual cosa fatta, Tebano rientrò nella terra tornando
14   4,  31|          vide, levatosi da lato a Tebano con cui sedea, pieno di
15   4,  31|     quello che avvenuto l'era. Ma Tebano ritornato a lui, Tarolfo
16   4,  31|        Tarolfo gliele contò a cui Tebano disse: “Dunque per questo
17   4,  31|       servito mi tengo”. Al quale Tebano rispose: “Unque agl'iddii
18   4,  31|           suo marito; o quella di Tebano, il quale, abandonate le
19   4,  33|      possiede! E chi dubiterà che Tebano fosse poverissimo se si
20   4,  34|   chiaramente veggiate Tarolfo né Tebano, di cui appresso intendiamo
21   4,  34|      mente uscito quanto diceste, Tebano essere stato più che gli
22   4,  34|          trapassa se lieta viene. Tebano già forse per l'acquistate
23   4,  34|       come già dicemmo; e però se Tebano si levò questo stimolo da