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Giovanni Boccaccio Filocolo IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Libro, Cap. grigio = Testo di commento
2020 5, 54 | romani, cadde e tutta si disfece? Certo sì; e l'imagini fatte 2021 2, 28 | vita di Biancifiore insieme disgravati -. E sanza guari pensare, 2022 2, 70 | non volea rimanere nella disgrazia sua; e di ciò fu ben contento 2023 2, 13 | non ha consentito che io disiando donna lontana da' nostri 2024 5, 36 | sconcia cosa di Biancifiore disiassi, né disidererei già mai, 2025 3, 37 | vieni? Non consentire che disiderandoti, come io fo, io languisca 2026 5, 34 | che per adietro lungamente disiderarono, e le mie braccia stringono 2027 4, 141| tutti tuoi compagni morire disideravamo, multiplica con la verità 2028 5, 8 | faranno degno di possederla, e disidererebbe, se possibile gli paresse, 2029 4, 127| Biancifiore soccorso donare, ma disiderose della sua salute, lagrime 2030 3, 5 | però che gli animi sarieno disiguali. Dunque questo più che gli 2031 3, 48 | vedere la sua cornuta sorella disiosa di tornare alquanto con 2032 3, 11 | maggior compagnia, ma l'altre disiose d'andar vedendo altre cose, 2033 2, 20 | del rilucente ferro, più disioso della virtù dell'anello 2034 4, 70 | come nell'altro si poria disleale, poriasi al vostro parere 2035 4, 95 | torre, e entrati in essa dismontarono. E avendo il castellano 2036 5, 71 | altre donne già giunte e dismontate onoravano Filocolo, e disse: - 2037 5, 89 | sopra un verde prato. E dismontati da cavallo, insieme con 2038 5, 71 | cavallo, e Filocolo, vedendolo dismontato, similemente discese, e 2039 2, 58 | testa, aringando elli a' disolati cavalieri in Ispagna per 2040 3, 11 | amanti non sofferse tanta disonestà, quanta voi verso me, con 2041 2, 15 | i quali sconciamente e disonestamente amarono, e me più non riprendete, 2042 4, 31 | ucciderei ch'io facessi cosa che disonore o dispiacere vi fosse”. 2043 5, 38 | ma rozzi corni movea la disordinata gente a' suoi mali; e quasi 2044 3, 19 | un ramo di verde uliva e disparisse. Poi parea a Florio con 2045 5, 72 | lungamente guardati dona e dispende, pure che i prenditori sieno. 2046 4, 50 | nullo d'amare alcuna si disperi. Tanto di bene seguirà a 2047 5, 92 | tolti quelli che hanno. Dispettevole cosa è nel prencipe l'avarizia, 2048 4, 63 | vecchia povera, vizza, ranca e dispettosa tanto, quanto alcuna trovare 2049 2, 21 | piacerti, acciò che io ti dispiaccia: ma io mi fido nella tua 2050 3, 34 | io forse amando ad alcuno dispiacea, non con morte mi dovea 2051 2, 38 | tacque, dubitando di non dispiacergli. E similmente fecero tutti 2052 2, 39 | molti sanza comparazione dispiacesse, sentendo che Biancifiore 2053 5, 26 | ma perché io di ciò a te dispiacessi, io ad infinita gente ne 2054 5, 24 | prendi tu gloria d'aver dispiaciuto a noi, e insuperbisci per 2055 2, 4 | la qual cosa assai gli dispiacque; ma più ferma esperienza 2056 1, 26 | le lance lente e chi le dispiegava, e chi combatte bene e chi 2057 3, 4 | intra gli usati artigli de' dispietati nibbi: di che io ora ricordandomi, 2058 2, 54 | morire meno noioso. Dunque, o dispietato, che fai? Deh, vieni solamente 2059 4, 138| degli armati cavalieri, si disponeano a rendere l'anime. Il feroce 2060 5, 8 | prima con diversi disii disponendo il cuore per farlo abile 2061 4, 66 | mentre le tiene le goda, disponendosi con liberale animo a renderle 2062 4, 100| persona e l'avere per lui disponessi -. Ma dopo questo, volendo 2063 5, 54 | pronti a' suoi servigi ci disponessimo, veggendone tanto dono conceduto 2064 3, 42 | servidori a' vostri piaceri ci disponiamo -. Assai gli ringraziarono 2065 4, 46 | dalle necessarie cose, e disponlo alle non utili. Ma però 2066 2, 14 | il tuo animo occupato in disporti ad amare così fatta femina, 2067 4, 1 | cibo nel salvatico luogo si disposero.~ ~ 2068 5, 8 | tutto a seguitar Pallade mi disposi, le cui sottili vie ad imaginare, 2069 2, 45 | andrebbe. Allora sono le cose disposte ad andar forte, quand'elle 2070 4, 101| in Ovidio, ove i paurosi dispregia dicendo: ‘La fortuna aiuta 2071 4, 35 | non dovute parole continuo dispregiandomi. Per la qual cosa, avendo 2072 2, 17 | similmente udito avea vilmente dispregiarsi dal re, dicendo che serva 2073 5, 17 | ciò che qui parli in degno dispregio della pietra che tu tocchi. 2074 2, 40 | ora a vilissimi ribaldi sì disprezzare consentisti la sua grandezza, 2075 1, 29 | agli atti umani, i quali i disprezzatori delle loro potenze s'ingegnano 2076 4, 128| ma per conducermi a più disprezzevole fine, come ora hai fatto. 2077 5, 54 | dottori della giudaica legge disputò, leggendo quella. E poi 2078 2, 14 | è a cui questo amore non dissecchi le medolle dell'ossa. E 2079 1, 33 | Spagna fosse dissoluto, e dissegli: - Le tue non vere parole 2080 2, 58 | arco e questa saetta, e dissemi che noi cavalcassimo, allora 2081 4, 84 | quale voi cercando andate, e dissermi: “Dario, noi vegnamo delli 2082 3, 28 | truova, non forse serrando e disserrando potesse fare alcuno romore. 2083 3, 57 | avete voi, credendo piacere, disservito? L'anima mia già contenta 2084 3, 54 | Certo elle non sono così dissolubili come voi nel parlare le 2085 1, 16 | cavalchino sanza alcuna paura dissolutamente; per che, assalendoli subito, 2086 1, 26 | sole, il quale avea già dissolute le noiose nebbie, gli lasciava 2087 1, 33 | nell'arene di Spagna fosse dissoluto, e dissegli: - Le tue non 2088 4, 124| davanti a lei della sua dissoluzione dolendosi, così io di questa 2089 1, 16 | aguti raggi cominciato a dissolvere l'oscure nebbie; il re, 2090 2, 1 | dolce figliuolo, non molto distante agli aguti omeri d'Appennino, 2091 5, 91 | al loro cammino, e poco distanti, in brieve al dimandato 2092 4, 43 | volta il riflesso raggio si distendea infino al luogo dove la 2093 5, 15 | radici fino al fondo si distendeano, era, le cui foglie e frutti 2094 3, 20 | più lungo spazio non si distenderà, ma contento che nella mia 2095 3, 22 | che e' non t'era bisogno distenderti in tanto scrivere per mostrarmi 2096 5, 23 | Perché in tante parole ci distendiamo? Veramente nell'iddii né 2097 5, 56 | rimasa decisa fu che essi distesamente dire non si facessero, e 2098 5, 89 | affannare vogliamo: e però se distinguere l'une dall'altre sappiamo 2099 4, 54 | sanza andar cercando chi più distrettamente s'innamora, ché siamo certa 2100 1, 38 | altri romani come i suoi distretti parenti.~ ~ 2101 2, 61 | d'altra parte, io sono distrettissimo e caro amico di Florio, 2102 2, 62 | detto ch'è fedelissimo e distretto amico di Florio, onde Biancifiore 2103 1, 13 | crudelmente sanza cagione si distrugga, e almeno da quel popolo, 2104 2, 3 | correva sopra la cerbia per distruggerla, e il re gliele parava davanti; 2105 5, 53 | fossero i suoi re, e sotto cui distrutta. E similemente della gran 2106 5, 92 | regno, in sé diviso, fia distrutto. Non sono i grandi onori 2107 5, 46 | che, se essere potea sanza disturbamento del suo avviso, che essi 2108 2, 17 | disdicea l'essere al tuo padre disubidiente, però che, quando cosa impossibile 2109 3, 34 | amare, ma nondimeno per la disubidienza a lui, cui io singulare 2110 3, 54 | della fortuna sono varii, e disusati i modi ne' quali ella i 2111 2, 59 | e lei in mezzo di vile e disutile gente, incominciò per pietà 2112 4, 46 | quelle con misura donando, ma disutilmente gittando: crede piacere, 2113 3, 10 | faremo il vostro piacere. Ditene come elli vi piace che noi 2114 5, 8 | complessioni e' sessi e le potenze diterminate negli umani membri, e come 2115 5, 57 | e diversi, un solo fu il dittatore, cioè il Santo Spirito, 2116 1, 5 | cavalli del sole, caldi per lo diurno affanno, si bagnavano nelle 2117 1, 21 | già molti servi francammo, divegnamo servi degli iniqui barbari 2118 5, 41 | popoli piccoli e cattivi divegnate uno buono e grande. E io, 2119 4, 31 | né dimenticò quelle che divelte avea quando da Tarolfo fu 2120 4, 122| se questo pensando, non divengono molli, credasi che graziosa 2121 3, 11 | vermiglia rosa, più piacevoli diveniano nel muovere alle note della 2122 4, 23 | giovani alla sua signoria divenimmo suggette, seguendo i suoi 2123 2, 9 | discesa, sotto nome d'amica divenisse vile, ma acciò che con matrimoniale 2124 3, 20 | della tua vita, mai non divenni vile a sostenere tormenti 2125 5, 36 | questa voce tutti attoniti diventarono, ancora che altra volta 2126 5, 52 | insieme del popolo di Dio diventerei -. - Già per udirla, se 2127 2, 7 | onore per vile cagione non diventi minore -. E detto questo, 2128 2, 9 | Per quale altra cagione diventò il gelso vermiglio, se non 2129 3, 20 | sempre si sono raccese e divenute maggiori. Oimè, ora quante 2130 4, 111| destandosi nelle tue braccia, diverrà piena di paura avanti che 2131 2, 43 | cuore cacciandovela io, o io diverrò cenere con teco in uno medesimo 2132 4, 29 | il mio parere dal vostro diverso! - rispose appresso la proponente 2133 5, 53 | di Dio, e quali da quelli diviassero: né niuna notabile cosa 2134 2, 41 | piccola quantità di via che ci divide! Deh, maladetto sia quel 2135 5, 85 | partirono, in sei parti dividendo la lunga e unica compagnia, 2136 4, 43 | reina sedeva in cerchio, dividendoli l'acqua sola: né movea bocca 2137 2, 13 | figliuolo, la quale sanza fallo, dividendomi io da Biancifiore, si dividerà 2138 4, 121| possa nuocere, niuno vivente dividerlo né romperlo, niuno accidente 2139 5, 3 | partiti da' corpi che si dividono.~ ~ 2140 4, 43 | mostro la forza de' dardi divini,~andando ogn'uom ferendo~ 2141 5, 56 | sia cosa che, secondo la divinità, immortale e impassibile 2142 4, 98 | principio in quello che divisammo ho avuto, che appena ch' 2143 5, 95 | quelle sia poderoso. E altri divisano altri giuochi, né niuno 2144 3, 9 | voi. Ecco che quello che divisate venisse interamente fatto, 2145 5, 59 | egli prima nell'animo non divisava di dirle; la qual cosa superinfusa 2146 4, 11 | che portandonela da me la divisero, che meriti io? Che ho io 2147 2, 32 | battaglie fatte per la loro divisione, insiememente con l'una 2148 5, 47 | rimanere. E similemente divisò le diritte rughe, e quali 2149 2, 3 | l'uno e l'altro parea che divorar volesse co' propii denti. 2150 4, 13 | fagiana prese, e quello divorato, per forza l'altro busto 2151 1, 3 | ardendo in esso continuamente divotissimi fuochi, rendendo in essi 2152 3, 4 | parendomi aver mal fatto, mi doglio. E più doglie mi recano 2153 4, 23 | lagrime, ma piangendo ci dolavamo, sì come tu potesti vedere”. 2154 2, 32 | risonasse, accompagnato da dolcissimi e diversi canti. Né in tutta 2155 5, 7 | la cagione perché di lui dolendoti, poi in questo albero, più 2156 3, 17 | avvenisse, certo elli sarebbe da dolerne a ciascuna persona che v' 2157 4, 136| mali che i suoi propii gli dolessero. Ma così stati alquanto, 2158 3, 60 | confortare, e niente ti dolessi, però che ella si vedea 2159 4, 96 | mostrando che molto gli dolgano i bisanti: e avendo quasi 2160 3, 37 | ricevette onore di sacrificio dolgavi di me. O driade, abitatrice 2161 3, 5 | consumerà sentendo che tu ti dolghi. Adunque niuna cagione né 2162 4, 35 | mai, io sovente piango e dolgomi di tanto infortunio, né 2163 2, 19 | aggiunta. Ma sanza fine mi dolgono le parole le quali tu di', 2164 4, 25 | possono, allora s'accendono e dolgonsi più che se da loro i loro 2165 4, 8 | che gli dovessero atare dolorosissime delle loro bocche procedeano, 2166 5, 94 | per amore di Florio assai doluta. Con lei venne la valorosa 2167 3, 19 | se' tanto sanza ragione doluto”; e questo detto, parea 2168 1, 29 | danni quell'ora che noi domandammo d'aver figliuoli, i quali 2169 5, 12 | era, e la scorza rendé al domandante, la quale così dall'albero 2170 5, 54 | quale, secondo a' romani domandanti fu risposto, doveva tanto 2171 4, 31 | molto a maravigliare e a domandarla che cosa ella avesse: la 2172 5, 13 | il luogo né trovando cui domandarne, vanno con gli occhi investigando, 2173 4, 89 | Quegli che subitamente, sanza domandarti chi tu se', ti ferirà”. “ 2174 3, 43 | disse: - Tornate ad essi e domandateli se essi volessero una bellissima 2175 4, 67 | il cavaliere rispondea: “Domandatene lei chi ella è, che io non 2176 5, 82 | imperiale stirpe discesa sia, domandatole delle passate offese perdono, 2177 1, 3 | soccorrea e soccorre i divoti domandatori: e per questo più la santa 2178 4, 118| in sogno alla santa dea domandavi. Destati, o vita mia, acciò 2179 5, 39 | di tutto loro essere ci domanderà, non sappiendogliele ridire, 2180 5, 80 | grazia mille volte il giorno domanderai, né ti sarà dato, prima 2181 4, 63 | volesse in quello ch'egli le domanderebbe. Ella giurò di fare tutto 2182 5, 51 | sapessi, a che fare te ne domanderei io? -. Disse allora Ascalion: - 2183 3, 11 | negare a noi quel che ti domandiamo? Certo se tu hai il tuo 2184 4, 77 | fiso allora la donna, e domandollo come la giovane la quale 2185 5, 51 | sapere chi costoro fossero, e domandonne Ascalion. - Come, caro figliuolo, 2186 1, 1 | ragionamento io e alcuno compagno domesticamente accolti fummo. E venuti 2187 4, 42 | Ipolito, al quale, come a domestico figliuolo, poteva arditamente 2188 3, 16 | serbano per marito? E però donagli: e acciò che più grazioso 2189 5, 28 | può niuno soccorso avere, donagliele: spruovisi alquanto la tua 2190 4, 46 | prodigo, non quelle con misura donando, ma disutilmente gittando: 2191 4, 87 | concedergli, e appresso donandogli alcuna volta di belle gioie, 2192 4, 19 | merito; ma quella ghirlanda donandolati, ultimamente t'ha meritato”. 2193 2, 38 | legittimo e vero signore donar si dee, in tutto ciò che 2194 4, 87 | ad averci sospetti, e a donarci essilio etterno de' suoi 2195 3, 10 | recarlo al vostro piacere, per donargli poi per mogliere quale di 2196 3, 58 | miei prieghi. In te sta il donarlami e il torlami. Deh, non essere 2197 4, 84 | io v'ho detto, a fine di donarle al signore il fa; e come 2198 4, 34 | un altro gli piacque di donarlo, potendolo a molti altri 2199 2, 10 | gloria, agl'iddii piacque di donarmi te, in cui la mia speme, 2200 3, 20 | lontana parte dovea venire a donarti simile gioia. Ma poi la 2201 3, 3 | porge, però che io disidero donarviti secondo il mio potere intero 2202 3, 70 | vendendola, cagione non mi donaste di pellegrinare: però che 2203 3, 20 | della tua testa levasti e donastilo a lui: il quale quand'io 2204 4, 21 | Greci sanza soprasegnale donatogli dalla sua Elena, credendosi 2205 4, 77 | parole, da lei molto onorato, donatole graziosi doni a tanta donna 2206 3, 20 | compiuto! Ma tu poi levata, e donatomi quello anello il quale ancora 2207 5, 55 | mostrato, e ultimamente la donazione graziosa del Santo Spirito, 2208 4, 89 | la pur lascerò, tornando dond'io venni?”. “Mai sì che 2209 4, 8 | sì incerta sepoltura mi donerà, che né vivo né morto mai 2210 2, 20 | qualunque persona tu il donerai, elli, riguardando in esso, 2211 4, 31 | che il dimandato dono le donerebbe. E partitosi della terra 2212 5, 66 | con Giulia già possedeo li donerebbero. - Niuna cosa più vi domando - 2213 3, 64 | lasciarla andare. Noi ti doneremo la più bella giovane del 2214 4, 31 | può pregiudicare. Ma che doneresti tu a chi quello che tu vai 2215 3, 56 | che vorrete prenderete e donereteci lei -. Piacque a mercatanti, 2216 4, 148| tua ci profferi: noi la ti doniamo, e tu prendi la nostra, 2217 3, 25 | levi un velo di testa, e donilo ad un suo amante, che possa 2218 4, 21 | da lei inguiderdonata, e donogli la sua ghirlanda in merito 2219 2, 58 | dormendo io, mi chiamò, e donommi questo arco e questa saetta, 2220 3, 17 | tempo appresso lasciò me e donossi ad un altro di molto minor 2221 5, 63 | che di numero in molti doppii loro avanzavano, rimasero 2222 5, 8 | appresso con dolce nota la dorata casa del sole disegnò tutta, 2223 3, 44 | s'andò ad ornare. Ella i dorati capelli con sottile artificio 2224 4, 133| ogni male. Tu soavemente dormendoti nel tuo letto fosti con 2225 3, 53 | sonno si mostrarono alla dormente giovane. E Diana, che in 2226 4, 126| colpo, il quale sopra i dormenti amanti discendea: per che 2227 1, 5 | Giulia, la quale ancora dormia, le narrò la veduta visione. 2228 5, 49 | cerchio sicuri la notte dormiano contenti di tal reggimento, 2229 4, 125| oltre al termine della notte dormirono per lungo spazio; perché 2230 4, 115| vennero nella gran camera per dormirsi. E sì come per adietro erano 2231 4, 126| parendogli vil cosa due che dormissero uccidere, e la sua spada 2232 4, 113| nel tuo letto soavemente dormivi. A cui e' mi parea dire: “ 2233 4, 98 | vannosi a posare. Ma gli altri dormono e Filocolo ferma nella mente 2234 3, 37 | sanne de' fieri leoni non mi dorrebbeno, né di qualunque altra fiera 2235 5, 40 | salvatiche armi e i loro dossi. Arco né rombola non ci 2236 3, 10 | giovani di tanta nobiltà dotate, quanta alla grandezza di 2237 5, 6 | ngegno, del quale natura mi dotò venne crescendo, torsi i 2238 4, 151| tanto la vostra signoria dottava, non ancora così subito 2239 2, 44 | non tanto fosse valoroso e dotto in opera d'arme, potesse 2240 5, 54 | anno nel tempio di Dio co' dottori della giudaica legge disputò, 2241 4, 82 | via di ciò che adoperare dovemo secondo il tuo giudicio 2242 3, 16 | giovane cavaliere; avvenne che dovendosi ne' presenti giorni celebrare 2243 2, 44 | lasciala andare e compiere i doveri della giustizia, e poi che 2244 4, 113| tanto più t'appressi a doverla prendere. E non voglia Iddio 2245 4, 26 | ove speranza non mostra di doverle mai riavere. Ma noi ragioniamo 2246 2, 17 | tormenti anzi che consentire di dovervi andare, o almeno, per consolazione 2247 3, 65 | ella amava me? Perché ne dovevate voi entrare in tanta sollecitudine? 2248 4, 41 | Dunque quella più ama e più dovrà essere amata -.~ ~ 2249 1, 13 | spiriti de' nostri uomini vi dovrebbono essere stati sofficiente 2250 2, 14 | quello di che tu e io più ci dovremmo dolere, ne dovremo far festa 2251 2, 14 | più ci dovremmo dolere, ne dovremo far festa e ringraziare 2252 3, 20 | continuamente? Queste cose non si dovrieno mai del tuo animo partire, 2253 4, 138| dice: - O graziosa anima, dovunque tu dimori, avendo in queste 2254 1, 9 | voi sapete che Giove non dovutamente degli ampi regni, i quali 2255 2, 32 | E quelli che dalla sua dritta mano gli sedea allato, fu 2256 1, 29 | e dopo picciolo spazio drizzatasi, piangendo amaramente s' 2257 1, 29 | parole, quasi uscita di sé si drizzò, e i miseri fati le volsero 2258 4, 145| al ricco mercatante nelle dubbiose selve, poi che i ladroni 2259 4, 13 | notte, che noi di morire dubitammo, non fece. E picciolo spazio 2260 1, 29 | nimica gente. Allora il dubitante cuore di quello che avvenuto 2261 4, 31 | volle alcuna cosa prendere. Dubitasi ora quale di costoro fosse 2262 5, 1 | parte, che essi di lui non dubitassero: e gl'infiniti pericoli 2263 3, 34 | dimandarti vendetta, non dubitasti rispondere: “Che farem noi 2264 5, 13 | Filocolo: - Niuna altra cosa dubitavamo, se non di non essere degni 2265 3, 5 | cacci, perciò che delle tue dubitazioni di lieve accertare ci possiamo. 2266 2, 18 | ora, partendoti tu, non dubiteranno la loro nequizia dimostrare 2267 3, 75 | sentendo il mio nome, di noi dubiterebbe, e lei occultamente terrebbe 2268 4, 115| la sua possegga, io non dubiterei d'andarlo per tutto il mondo 2269 2, 11 | dubiterò che voi di me non dubitiate. E ancora mi si volgeranno 2270 4, 102| io vi paleserò ciò che il dubitoso cuore infino a qui ha celato 2271 2, 7 | mi dolgo che egli ami, ma duolmi di colei cui egli ama, perché 2272 5, 26 | che le loro frondi poco durabili cadute fieno, in quel colore 2273 5, 54 | egli, fattolo flagellare duramente, credendo che ciò bastasse, 2274 | durante 2275 1, 26 | E mentre l'aspra pugna durava, la moltitudine della iniqua 2276 5, 78 | certo ancora col mio nome durerebbe l'effetto. Io, misero, nella 2277 5, 24 | immobile a' miei voleri, in durissima marmore mutera'ti, e questa 2278 5, 8 | suoi frutti di fuori fa durissimi, e dentro piacevoli e dolci 2279 5, 56 | ciascuno procedere: né mal ebbono principio e così sempre 2280 5, 53 | sua sposa furon formati in Ebron e messi in paradiso; e fatto 2281 4, 127| prieghi. Biancifiore, in reale eccellenzia vivuta infino a qui, ora 2282 4, 31 | stanti selve e tremare gli eccelsi monti, e ne' morti corpi 2283 2, 50 | più volte quella notte eccitato, disse: - O notte, come 2284 5, 56 | una essere l'universale ecclesia, fuori della quale niuno 2285 | Eccomi 2286 1, 3 | il suo venerabile corpo edificarono un grandissimo tempio, il 2287 4, 1 | monte donde gli antichi edificatori del superbo Ilion si dipartirono. 2288 5, 53 | contando di quella la notabile edificazione. E disse d'Agrileon stato 2289 5, 53 | di Cam, Sem e Iafet, e le edificazioni e della gran torre e dell' 2290 4, 83 | forza negli umani cuori efficace! Quando saria mai per me 2291 5, 52 | con molta ammirazione l'effige del creatore di tutte le 2292 5, 54 | modo che iri; e le vigne d'Egando, le quali proferano il balsamo, 2293 5, 53 | ricominciato il regno degli Egiziaci, finito poi nel tempo di 2294 4, 124| questa te, qual Sirofane egiziaco fece del perduto figliuolo, 2295 2, 18 | molti riputata per lo nostro egual nascimento. E molti, invidiosi 2296 3, 20 | piangesti; e ciascuno di noi egualmente dolente, mescolammo le nostre 2297 2, 17 | E quale che modo io mi elegga, se io non sarò mandata 2298 4, 53 | essaminazione quello per amante elegge, e a lui solo il suo amore 2299 5, 51 | debitamente venire, o che io, eleggendo debito tempo, ne parli a 2300 5, 54 | nelle sue predicazioni, eleggendosi dodici discepoli, i quali 2301 3, 10 | gli sia: poi quale egli eleggerà di voi due, quella dico 2302 5, 24 | più di cotali riderai, né eleggerai, né romperai vasi. E come 2303 3, 22 | vita che noi da noi non eleggeremmo. Rifiuta i non dovuti ozii 2304 4, 17 | alcuno era attempato, in re eleggevano. A' quali Ascalion rispose 2305 4, 18 | dotata, io in nostra reina la eleggo; e molto meglio, per la 2306 4, 29 | manifesto il potere annegare in Elesponto ne' fortunosi tempi, se 2307 4, 1 | via forse per più sicurtà elessero più lunga, o che gl'iddii, 2308 2, 34 | che alcuna altra giovane, eletta fossi a portare davanti 2309 5, 8 | la variazione delle loro elevazioni per li diversi orizonti, 2310 2, 10 | converrà andare cercando Elicona, né i solleciti studii d' 2311 2, 15 | adeguare alla dolcissima eloquenzia dell'antico Cicerone. A 2312 4, 46 | veramente, al generale, amore empie le lingue de' suoi suggetti 2313 2, 58 | e a me pare già vedere empiere il tristo luogo di molta 2314 3, 34 | pensiero de' necessarii beni, e empili di sollecitudine di vana 2315 5, 92 | materia d'enfiare, de' quali enfiamenti niuna altra cosa resulterà 2316 5, 92 | a' suoi uomini materia d'enfiare, de' quali enfiamenti niuna 2317 2, 36 | a' loro termini grossi e enfiati gli fece divenire; e i suoi 2318 2, 62 | toccarla -. Allora Massamutino, enfiato e pieno di mal talento, 2319 2, 28 | o subitamente morrà, o enfierà, per la potenza del veleno. 2320 4, 5 | parole di Filocolo, tutta enfiò, e con le sue onde passò 2321 2, 42 | e commuovere con sottili entramenti le lievi arene sopra la 2322 4, 154| 154]~ ~Entrano costoro con letizia in Alessandria, 2323 5, 47 | aperte per dar luogo agli entranti dovessero rimanere. E similemente 2324 4, 145| prato, già quasi essendo per entrarvi dentro, niuno cavallo era 2325 5, 18 | luogo cercarono. Nel quale entrate, l'una chiamata Alleiram 2326 5, 92 | crederai, d'ampliarli non entrerai in sollecitudine: spesse 2327 2, 7 | turbato si partì da loro, e entrossene in una camera; e quivi da 2328 3, 33 | vecchio corpo con giusto epitafio si riposava. Ma di quindi 2329 5, 75 | nell'altro, sempre fosti equale. O nobile compagno, il quale 2330 2, 15 | avversarii casi, né con più equalità d'animo: liberalissima la 2331 5, 8 | al piccolo cerchio, che l'equante una; e da che natura potenziata 2332 3, 34 | per ignoranza fallissi, eragli così gravoso a vietarmi 2333 | eran 2334 | Erasi 2335 3, 7 | parte della sua vita. E eravisi già tanto disposto che con 2336 4, 31 | ritornati. Quivi smontato, d'erbosa terra due altari compose, 2337 5, 37 | forma abandonando il loro erboso letto, né seppero vedere 2338 1, 5 | possedute lungamente per ereditaggio; di che nell'animo sostengo 2339 5, 8 | Portatore del serpente e Eridano e la paurosa Lepre co' due 2340 5, 8 | stelle, seguendo appresso d'Erisim, d'Istuc e d'Auriga i luoghi, 2341 4, 128| l'altra notte, se io non errai, vidi per la lieta camera 2342 4, 102| operare non sono il primo errante, vi priego che se forse 2343 5, 53 | diversi errori di molti erranti e non sappienti, che e come 2344 4, 23 | che per voi io di questa erranza esca, dicendomi quale maggiore 2345 1, 40 | grandissima doglia. Ma tra la erronea gente si dubitava non Lucina 2346 1, 16 | passare, già per la sua ertezza cominciava ad allentare 2347 4, 113| egli sia sola verità? Non escano più di te queste parole, 2348 5, 97 | se tu pure per accidente esci di mano, e agli altrui occhi 2349 5, 52 | il nostro tempio sacro: escitene fuori! -. A cui Filocolo 2350 4, 11 | quello amore che già per Esmenia sentisti. E tu, o sommo 2351 4, 37 | e nientemeno da sé per esperienzia può cacciare tal gelosia, 2352 1, 31 | Sibilia, antica città negli esperii regni, presero il cammino; 2353 5, 92 | virtuosi costumi gli fa esperti, acciò che la loro vita 2354 2, 44 | molti valorosi cavalieri, e espertissimi e usati in fatto d'arme 2355 5, 8 | la qual cosa di divenire esperto meritai. E già abandonata 2356 4, 156| e quivi con molte parole esprime l'effettuoso amore che a 2357 1, 1 | la corda cinse umilemente essaltando la povertade e quella seguendo. 2358 5, 25 | l'altre bellezze la tua essaltasti, farò che chi alcuna cosa 2359 1, 13 | quale i romani per lui molto essaltati, per la sua orazione la 2360 1, 1 | quale fosse meno che degna essaltatrice del tuo onore, ma moderatamente 2361 2, 35 | armeggiando, a mio potere essalterò la vostra festa -. Ringraziollo 2362 4, 164| onorevolemente la festa essaltò. Ma Ascalion volonterosamente 2363 4, 151| poco, e prima che risponda, essamina quello che convenevole sia 2364 1, 19 | nella mia mente ogni via essaminata, e niuna utile per noi ci 2365 1, 16 | dubitando, non altramenti essarse che fa la piombosa pietra, 2366 1, 3 | servigio di lui, nel suo tempio essaudendo le debite orazioni, mirabili 2367 5, 9 | quanto che e' fossero da essaudire, non direi i miei danni, 2368 5, 57 | l'orazioni de' peccatori essaudisce nel tempo opportuno. Assai 2369 1, 13 | la sua orazione la quale essaudiste, mandarono ivi a poco tempo 2370 1, 5 | mie voci, degne d'essere essaudite, nella tua presenza. E così 2371 1, 5 | però che era giusto, sanza essaudizione non pote trapassare”. Ma 2372 4, 46 | non utili. Ma però che tu essemplificando ti 'ngegni di dimostrarne 2373 4, 74 | levarsi al cielo, quelle tre essendoli duce, e le quattro di sotto 2374 2, 41 | alcuna volta dormendo io, essendomi tu con benigno aspetto apparita, 2375 5, 54 | li quali assai aperto l'essenza della Trinità si manifestò. 2376 5, 92 | essere magnanimo, e fuggire, essercitandosi, i vili e disonesti pensieri: 2377 2, 18 | acciò che io quello uficio essercitassi in me: e certo io l'avrei 2378 5, 27 | commesso male mostrerai. Tu in essiguo corpo e debile a ciascuno 2379 1, 3 | quella abitazione facesse essiliare; e con sottile inganno la 2380 | est 2381 4, 75 | più giorni quasi che alla esteriore punta della dimandata isola, 2382 4, 67 | alla sua donna simigliante, estimando che più agevole fosse a 2383 4, 132| tuoi miseri compagni forse estimano che tu ora lietamente dimori, 2384 2, 65 | volgeano, non lasciavano alla estimativa comprendere niuna vera fazione 2385 4, 141| giovane, il quale morto estimavamo, e per te noi tutti tuoi 2386 4, 139| de' corpi che essi morti estimavano. Alcuni di loro diceano 2387 2, 42 | fatti, che tu medesimo non estimi, dopo molte avversità vogliamo 2388 2, 29 | di sì vile nazione, come estimiamo che costei sia. Appresso, 2389 4, 98 | e venuta l'ora ch'egli estimò convenevole, soletto se 2390 5, 54 | soddomiti erano, tanti ne furono estinti, avendo Iddio quel peccato 2391 1, 1 | maladetta pianta del tutto n'estirpasse. Non fece il valoroso giovane 2392 5, 8 | nella fine de' quali l'estivale solstizio comincia, e con 2393 1, 16 | e per mandar noi nelle estravaganti parti del mondo in doloroso 2394 1, 22 | benedetto Iddio, posti in su li estremi liti d'occidente: e tu ora 2395 2, 36 | gittata in terra alcuna estremità, incominciò a volere smembrare 2396 | etc. 2397 2, 50 | a Licaon, a Progne e ad Etiocle ne' loro falli il tuo splendore 2398 4, 7 | con focoso soffiamento d'Etiopia levato, volendo già il giorno 2399 1, 4 | meriterai d'essere ornata d'etternal corona, e, dopo i lunghi 2400 1, 21 | poste l'anime e' corpi per etternale onore. E che questo sia 2401 3, 35 | contenta che per lei si possa etternalmente dire Troia essere strutta 2402 4, 130| gl'iddii che 'l dovessero etternare! Certo per sì picciolo spazio 2403 4, 86 | v'ha alcuno uficio, tutti eunuchi sono: e questo ha l'amiraglio 2404 2, 44 | seguire gli ammaestramenti d'Euriello. Io sono giovane di buona 2405 5, 92 | mali già costei ha fatti evenire! Quello rettore che l'userà, 2406 1, 20 | come se voi foste femine. Evvi sì tosto partita della memoria 2407 5, 54 | cielo, cantando ‘Gloria in excelsis Deo’, con quanto di quello 2408 2, 57 | saetta, e iddio è chi le fabrica; però tieni caro e l'uno 2409 3, 34 | rechi disiderati pensieri, fabrichi le tue catene, con le quali 2410 4, 24 | più dalla fortuna offesa. Fabrizio mai i casi della fortuna 2411 1, 1 | ma lasciata solamente ne' fabulosi parlari degli ignoranti. 2412 5, 8 | ciascuno in quello, e le tre facce; questo ancora mostrando 2413 4, 131| una sola grazia; la quale faccendoci, niuna cosa del vostro intendimento 2414 3, 40 | intendere che morta sia, faccendole fare nobilissima sepoltura 2415 5, 8 | coluro di Libra, equinozio faccente, disse incominciare; e di 2416 5, 60 | siamo caduti, ci lavi, e facciaci Iddio essere manifesto -.~ ~ 2417 3, 58 | prieghi ti deono fare pietosa, faccianti i miei, e questo sia sanza 2418 5, 54 | nostre colpe lavasse, e facessene possibili a salire a quella 2419 5, 66 | il consiglio d'Ilario, e facesserlo in Roma con la cara sposa 2420 4, 104| nostri avvisi, ti scoprisse e facesseti al signore vedere, niuna 2421 4, 113| riconosciutolo, grandissima festa faciavate. La quale mentre ch'io riguardava, 2422 5, 52 | fatte l'aveano fare e de' facitori il maestro. E così andando 2423 4, 16 | di costumi ornatissimo e facundo di leggiadra eloquenza, 2424 5, 8 | l'ombra d'uno altissimo faggio raccolte, e, dritto appoggiato 2425 5, 95 | nascoso sole toglie, l'accese faglie suppliscono, graziose alle 2426 4, 31 | svellendo e segando con aguta falce quelle radici e erbe che 2427 2, 45 | le maniche e cignere le falde, gli mise la gorgiera; e 2428 4, 13 | lasciato e dimorare sopra lo falernese monte, qui a questa città 2429 1, 43 | biasmar, che fé sì gran fallazia.~ ~ 2430 4, 52 | fuoco riprende forze, e falle disiderare quello che per 2431 2, 73 | Chi fu quelli che in ciò fallì, a tutto il tuo popolo è 2432 3, 35 | vostre mani incappa, non gli fallino. Misera la vita mia, che 2433 3, 30 | che le gambe gli fossero fallite, né di quel luogo potesse 2434 3, 34 | conoscendo il movimento del fallitore. Dimorar possi tu con pietosa 2435 5, 8 | che al numero delle altre falliva, di quella forma in essa 2436 4, 67 | preso uno de' più fidi famigliari che avea, con lui per le 2437 5, 49 | figliuoli e con le loro famiglie: di che egli fu ubidito 2438 5, 92 | e co' tuoi suggetti sii familiare quanto si conviene. Né l' 2439 4, 117| veramente aver non posso, fammelo nel sonno sentire. Contenta 2440 1, 24 | della dimandata grazia, fammene un'altra, la quale sia ultima 2441 5, 90 | O Giulia, cara madre, fammiti toccare -, la luce sparve 2442 1, 5 | eccellentissima fama, e di famosi parenti disceso, e nella 2443 2, 44 | affanni sostenere, acciò che famoso vecchio si possa divenire. 2444 5, 37 | le preterite cose sì come fanciullesche metterà in oblio: di che 2445 5, 54 | cinquemila uomini, e femine e fanciulli sanza fine, e avanzonne 2446 3, 31 | imaginazione t'aiuterà e faratti più possente a sostenere 2447 4, 40 | spiacere, non si fanno che si farebbono, però che ciascuno sa che 2448 3, 34 | dubitasti rispondere: “Che farem noi a' nostri nimici, se 2449 1, 30 | ben pensare, certo noi non faremmo mai altro che piagnere; 2450 2, 28 | disse la reina: - E come faremola noi subitamente morire sanza 2451 | farete 2452 4, 31 | rispose: “Assai mi piace, faretecelo vedere domane”. Venuto il 2453 2, 29 | se la facesse sposa, per fargliele dimenticare il mandai a 2454 3, 8 | in quella maniera sanza farglielo sentire, dicendo: - Se egli 2455 4, 46 | lusinghe, che essi molte fiate farieno con le loro lusinghe volgere 2456 5, 54 | e mangiando con Simone fariseo, alla donna di Magdalo, 2457 2, 19 | tu di leggieri non possi farlomi sentire, acciò che io con 2458 2, 48 | potessi questo in alcun modo farloti sentire, ben lo farei; ma 2459 3, 67 | parole chi s'ingegnasse di farmene rimanere -.~ ~ 2460 2, 32 | queste ancora vi si mostrava Farsalia tutta sanguinosa del romano 2461 4, 20 | qualunque maniera puote, di farsela benigna e suggetta s'ingegna 2462 | farsene 2463 | farvi 2464 2, 17 | consolazione di me misera, farviti quasi per forza menare. 2465 4, 85 | ma egli non ha gli occhi fasciati come molti il figurano, 2466 4, 59 | lasciata festa s'apresta, e fassi dolce a ricominciarla, non 2467 5, 54 | altri, e meritamente, in fastidio: e dicesi che vedendo Iddio 2468 1, 32 | macera sopra la tinta terra, fastidiosamente mescolando le romane ceneri 2469 | Fatemi 2470 5, 90 | graziosa donna, nella pia opera faticata questa passata sera col 2471 5, 19 | ricreare, bagnandosi, le faticate forze: e tali furono che 2472 5, 20 | ricchezze abondi non mi faticherò, però che è aperto Giunone 2473 5, 44 | la portassero. Perché mi fatico io di dirti quanto tu dell' 2474 5, 20 | rendessi, Venere più volte si faticò pregandomi e talora spaventandomi 2475 2, 14 | innamorato, e per cui tu così faticosa passione sostieni? e ciò 2476 2, 73 | la tua spada illuminato e fattaci conoscere la verità, la 2477 4, 84 | la bisogna di costoro, e fattagli venire Biancifiore davanti, 2478 3, 7 | avesse alquanto consolata e fattala più certa dell'amore che 2479 1, 30 | m'ha il potere levato, e fattami vostra prigione, datemi, 2480 2, 45 | cosciali; e similemente fattegli mettere le maniche e cignere 2481 3, 60 | venuta del figliuolo, e fattoglisi incontro, lui teneramente 2482 2, 76 | diliberata era da quella morte; e fattole grandissimo onore e festa, 2483 1, 1 | valorose forze. Io gli farò li fauni e' satiri e le ninfe graziose 2484 1, 26 | cavaliere, il quale si chiamava Favenzio, si parò davanti al colpo, 2485 2, 47 | l'altre, che tu sii a me favorevole aiutatore, però che io non 2486 2, 65 | estimativa comprendere niuna vera fazione di Florio: e, d'altra parte, 2487 2, 42 | lagrimare ci mosse tutti, e fececi intenti alla sua diliberazione. 2488 2, 73 | re la prese per la mano e fecela dirizzare in piè, e la seconda 2489 4, 2 | disideroso di bere di quella, e fecesi un nappo d'argento apportare; 2490 1, 3 | nostra potenza, come già feciono -. Scese al comandamento 2491 4, 126| uccidere, e la sua spada fedare di sì vile sangue: per che 2492 5, 23 | partenopensi giovani dotata, cinque fedelissimi servidori l'uno dopo l'altro, 2493 4, 31 | chelidro, e ultimamente un fegato con tutto il polmone d'un 2494 4, 6 | lascia gustare sanza il suo fele, non consentì che lungamente 2495 5, 9 | fortuna pacificata? -. - O felicissima la vita tua! - disse il 2496 3, 18 | minore, però che io reputo felicissimo colui che non è uso d'avere 2497 5, 8 | quello i masculini e quali feminini, quali lucidi e quali tenebrosi, 2498 1, 26 | acciaio, tagliandolo, lui fendé quasi infino a' denti; ma 2499 2, 3 | ella nella lucida nuvoletta fendendo l'aere pervenne a' medesimi 2500 2, 68 | inanzi più accostare, ma ferendolo continuamente di gravi e 2501 1, 26 | Lelio correndo cavalcava, ferendone un altro, diede compagnia 2502 1, 21 | sacrificò le sue armi a Giove Feretrio. E simigliantemente quello 2503 5, 49 | Similmente statuì loro ferie, nelle quali cessare dalle 2504 1, 26 | affrettare la loro morte, e ferillo sì vigorosamente sopra l' 2505 5, 16 | tu non regni, più tosto ferino che umano sia. Tu e 'l figliuolo 2506 4, 89 | domandarti chi tu se', ti ferirà”. “E' non si uccidono coloro 2507 2, 25 | venire da quella parte e ferirla per mezzo della fronte, 2508 4, 126| spada e alzò il braccio per ferirli; ma Venus, nascosa nella 2509 4, 137| con meco, con ardito cuore ferisca la nemica turba -. A queste 2510 4, 85 | chiara come se il sole vi ferisse la tengono. Dintorno ad 2511 3, 58 | quale a mano a mano se la ferissi, per lo tuo medesimo colpo 2512 1, 26 | saette e lance sanza numero ferivano sopra Artifilo: il suo forte 2513 2, 21 | i miei pensieri tutti si fermano per aver pace. Veramente 2514 4, 85 | per la gran sala si fa: e fermansi le lammie di questa sala 2515 4, 23 | dolersi non mi lasciano fermare ad alcuna, onde io ne dimoro 2516 4, 136| giunti nel suo cospetto si fermavano, e sanza parlare alcuna 2517 5, 42 | per lo vostro consiglio fermeremo a' villani la nuova terra -.~ ~ 2518 5, 20 | le quali cose tutte io, fermissima resistente a Cupidine, non 2519 2, 32 | che quella che Dionisio fero già gli spogliò, intorniato