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Giovanni Boccaccio
Filocolo

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
feroc-impii | impon-macch | maced-ninfe | nino-petiz | petto-racco | racqu-ripre | ripro-senti | sento-subit | subli-vanag | vaneg-zuffa

                                                        grassetto = Testo principale
     Libro,  Cap.                                       grigio = Testo di commento
2520 4, 45 | spoglia il cuore e d'ogni ferocità, faccendolo umile in ciascun 2521 5, 36 | dell'amore di lei portassi feruto, con forza mi sarei infinto 2522 4, 108| quanto furono le tue fiamme ferventi nel petto di Filocolo! Quale 2523 2, 24 | ricchissimi drappi, e piena di festante popolo. Né niuna casa v' 2524 4, 71 | risposto, seguendo più tosto festeggevole ragionare che atto di quistionare. 2525 4, 74 | quivi gli parea con quella festeggevolemente essere ricevuto. Ma dimorando 2526 4, 61 | graziosa e adorna sempre e festeggiando stava, quando nella sua 2527 4, 161| niente, con intero animo festeggiano, dilettandosi di piacere 2528 2, 24 | solennemente per la città festeggiarono.~ ~ 2529 4, 15 | festa di costoro veduta, e festeggiato con essi, a lui parve di 2530 4, 114| veduta fosse, con quelle sì festeggiava, gittando spesso grandissimi 2531 4, 3 | da lei, un giorno che la festività di Marte si celebrava in 2532 5, 8 | carro della luce usato da Fetonte, spaventato dall'animale 2533 4, 122| poterono per la camera vedere fiaccole non accese da umana mano, 2534 5, 46 | percossi da una chiara luce fiammeggiavano tutto il circunstante aere, 2535 5, 17 | dimoranza t'appagheremo, e fiati caro -. E cominciò così:~ ~ 2536 4, 138| Pingesi avanti Ascalion e ficca gli occhi per l'oscurità 2537 1, 16 | col suo popolo far dovea, ficcando gli occhi fra la folta nebbia 2538 4, 23 | nostri cuori alcuno ne poté ficcare. Ma egli ultimamente più 2539 2, 68 | gli giovò che egli non gli ficcasse la spada assai nelle nude 2540 4, 13 | egli la sopragiungesse, e ficcatasela in piedi sopra la schiena, 2541 4, 13 | e tra tutti gli uccelli ficcatosi, con rabbiosa fame il capo 2542 5, 8 | ad aspettare i non maturi fichi, meritò per la bella bugia, 2543 1, 26 | apertamente vedere, e quelli che fidandosi della loro moltitudine erano 2544 2, 42 | fidelissimo amico e maestro, e fidandoti sicuramente a lui, di tutto 2545 4, 63 | pose costui in cuore di fidarsi, imaginando che mai sospetta 2546 5, 45 | sanza sé in alcuna parte mi fidasse, non è alcuna ove egli più 2547 5, 75 | molte cose al mio petto fidatamente davi a tenere coperte, e 2548 1, 10 | disarmato corsi per le fidate armi, per risalire armato 2549 4, 31 | cominciò così a dire: “O notte, fidatissima segreta dell'alte cose, 2550 5, 59 | ho la vostra costanza e fidele amicizia conosciuta, e conosco 2551 1, 29 | sottomettersi, risparmiando i fideli: e tu coloro che più ti 2552 2, 42 | quelle di Ascalion, a te fidelissimo amico e maestro, e fidandoti 2553 2, 37 | vostro consiglio, e ciò tutti fidelmente porgere mi dovete, disiderando 2554 3, 3 | sovengono? E a cui similmente si fiderà nullo, se all'amico non 2555 2, 59 | il cavallo degli sproni fieramente, rompendo la calcata gente, 2556 2, 53 | dintorno armati, come se io fierissima nimica delle leggi mi dovessi 2557 5, 39 | fummo dell'antica città di Fiesole, e allora di quella uscimmo 2558 5, 97 | alti ingegni. La cicogna figliante nell'alte torri discende 2559 3, 35 | avere recato Ipolito suo figliastro a giacere con lei, con altissima 2560 5, 56 | individua Trinità, cioè Padre e Figlio e Santo Spirito, si consacra 2561 4, 85 | occhi fasciati come molti il figurano, anzi gli ha quivi belli 2562 1, 35 | tele di diverse imagini figurate, allato alle quali, o misera 2563 2, 21 | innamorato cuore col tuo bel viso figurato. Tu solo sarai i miei iddii, 2564 3, 11 | canzone. E i loro capelli come fila d'oro erano biondissimi, 2565 4, 46 | in oblio, e ritornò vile, filando l'accia con le femine di 2566 4, 65 | capo si vide con sottile filo pendere uno aguto coltello? 2567 4, 111| Stavola, di Sifocle e di Filone, i quali ne' duri affanni 2568 4, 71 | festa, l'altre rimangano a' filosofanti in Attene. Noi vedemo già 2569 2, 14 | effetti come lo studiare nelle filosofiche scienze reca altrui. Sola 2570 2, 12 | disposto all'armi che a' filosofichi studii, con nuova nave prima 2571 1, 37 | dipartiste, noi avventurosamente, fin che a' miseri fati piacque, 2572 3, 36 | giunge altrui la morte con finale morso. A' virtuosi ogni 2573 | finalmente 2574 3, 74 | regni; onde egli chiamato Fineo, valoroso giovane e suo 2575 1, 30 | rimanere al proferto onore, fingendo il suo mal talento, infino 2576 3, 51 | parole e le lagrime insieme finio.~ ~ 2577 4, 128| Ora i lunghi tuoi affanni finirai. Tu per molti strabocchevoli 2578 5, 24 | di colui che già fu tuo finiranno, e tornerà la perduta allegrezza 2579 3, 55 | cammino e la fatica insieme finirono.~ ~ 2580 4, 8 | tua voglia, e in questo finiscano le tue fatiche e i miei 2581 4, 105| 105]~ ~Finiscesi adunque con questo proponimento 2582 4, 8 | me solo in te ne porta. Finisci il tuo disio e le mie pene 2583 4, 74 | di drappi simiglianti a finissimo oro, nel viso bellissima 2584 2, 37 | questa mattina udire, non si finiva questo anno che io intendea 2585 4, 136| gli dicesse con voce tanto fioca che appena gliele parea 2586 5, 97 | dove i misurati versi del fiorentino Dante si cantino, il quale 2587 3, 33 | reliquie del valoroso consolo Fiorino, quivi dagli agguati di 2588 4, 31 | ch'ella cominciò tutta a fiorire, producendo nuove e belle 2589 5, 54 | quali proferano il balsamo, fiorirono quella notte, e diedero 2590 3, 28 | davanti alle porti della casa fioriscono gli umidi papaveri copiosamente, 2591 4, 31 | faccia in parte ritornare fiorita, mostrando, avanti il dovuto 2592 5, 18 | pochi sono passati, fiorite vedemmo, sì come ora sono 2593 1, 45 | loro ogni mia speranza è fissa: e essi sono l'ultimo termine 2594 4, 62 | non potendo muoversi si fissero; e alcuni incespicando e 2595 2, 26 | avea tanto lo 'ntendimento fisso quanto alla sua Biancifiore, 2596 1, 10 | essere urtati, cotale costui fittivamente cadendo davanti gli si gittò, 2597 4, 35 | li estimo, imaginando che fittiziamente abbia detto e fatto ciò 2598 5, 54 | spaventava, ond'egli, fattolo flagellare duramente, credendo che 2599 3, 33 | le ceneri rimase d'Attila flagello dopo lo scelerato scempio 2600 1, 22 | vicine montagne sono piene di folti boschi e di nascosi valloni, 2601 5, 38 | tanto romore, e usciti del folto bosco videro nel piano, 2602 4, 31 | faccendogli tornare nelle loro fonti, e già feci le correnti 2603 5, 13 | tenebrose oscurità della forata montagna passate, vicini 2604 5, 52 | qual fosse la cagione delle forate mani, de' piedi e del costato 2605 3, 30 | in tante parti del corpo forato che potere campare non gli 2606 1, 26 | rotte lance, tratte fuori le forbite spade, le quali percosse 2607 5, 20 | sovente non passi; e quelli forestieri, i quali per terra l'oriente 2608 3, 72 | tu che sia colui che a te forestiero e strano la rendesse? Non 2609 3, 16 | Giove credo nel suo seno formasse, e a cui io per volere di 2610 5, 37 | d'uno uomo, di quelle si formassero, se non che, riguardando 2611 2, 67 | il quale con le tue mani formasti i cieli insieme con tutte 2612 4, 130| apparecchiavano peggio. Io, formata bella dalla natura, fui 2613 5, 53 | padre con la sua sposa furon formati in Ebron e messi in paradiso; 2614 4, 31 | quello che tu vorrai: io fornirò tutto sanza fallo”. Fu di 2615 4, 31 | quello che imprometti si fornisca: però sanza indugio partiamo 2616 3, 67 | intero il suo iniquo volere fornisse, lei a morte falsamente 2617 5, 11 | con ferma speranza che fornita fia giusto il potere nostro -. 2618 5, 53 | Inaco, e de' Lacedemoni Foroneo, primo donatore di legge 2619 1, 22 | molte altre piangendo Giulia fortemente diceva, abbracciando sovente 2620 1, 10 | per risalire armato nelle fortezze della nostra casa, scendendo 2621 4, 113| farai: però confortati, e fortifica la tua buona speranza -. 2622 3, 35 | noi infiniti essempli a fortificare il mio parlare se ne truovano. 2623 3, 42 | volonterosi venuti, ma da fortunale tempo portati, nel quale 2624 4, 141| che alcuno, rispose: - O fortunato giovane, il quale morto 2625 5, 20 | avolte sono caduti in cieca fossa: e io di tutti ho riso, 2626 3, 19 | avea, alquanto s'aprisse, e fossegli conceduto di vedere dove 2627 4, 9 | così spezzata dalle bande e fracassata, in sicuro luogo dall'ancore 2628 1, 17 | fanno insieme non minore fracasso che l'acque; così giù per 2629 3, 22 | tu potrai dire che io sia fragile a sostenere l'avversità 2630 3, 22 | di dire che io, femina di fragilissima natura, niuna avversità 2631 4, 143| immenso vigore aspettano francamente qualunque novità, ragionando 2632 1, 21 | noi, che già molti servi francammo, divegnamo servi degli iniqui 2633 3, 65 | L'altre madri sogliono francare le serve amate da' figliuoli, 2634 1, 16 | cavalieri gridò: - Venite, franchi campioni e cari amici e 2635 1, 19 | in questo caso luogo di franco e vero duca, prima il mio 2636 5, 8 | quivi la mansueta greggia di Franconarcos, re del bianco paese, gli 2637 3, 4 | agl'iddii saria impossibile frastornare, ma fattolo alla notizia 2638 4, 2 | tua sete, né perisca il fraternale amore per che io, che già 2639 3, 33 | con ciò sia cosa che tu freddissima e circundata da fredde montagne 2640 4, 31 | prima d'autunno, ora dal freddissimo verno, de' suoi fiori, frutti 2641 4, 145| tornarsi adietro. L'amiraglio fremisce tutto, e con minacce e con 2642 5, 8 | cominciando, prima del Montone friseo disse, e delle sue stelle, 2643 4, 13 | indiano pappagallo e un frisone, e con gli altri accolti, 2644 2, 26 | venne appressando al Monton frisseo, e la terra incominciò a 2645 5, 27 | quale, chiuso, in cinque frondette verdi mostrerà le tre età 2646 5, 38 | loro lance si prendeano da' fronduti canneti. Archi erano loro 2647 4, 1 | lasciate, e saliti sopra i fronzuti omeri d'Appennino, e discesi 2648 5, 8 | 8]~ ~“Nella fruttifera Italia siede una picciola 2649 1, 1 | e i regni di Borrea sono fruttifere selve, nelle quali io sento 2650 1, 1 | fronte di reale corona del fruttifero paese, se la maladetta pianta 2651 5, 43 | darvi per abitaculo più fruttuosa selva che di cerri, fo questo -. 2652 5, 52 | dimoriamo, mi conceda che fruttuose siano le mie parole -.~ ~ 2653 5, 26 | avessi forse già porta luce, fuggendola tu; ma perché io di ciò 2654 3, 32 | fuggirò del suo cospetto, e fuggendomi piacerò a Florio e a lei, 2655 2, 68 | che tu non credi -. E lui fuggente ferì di dietro nelle reni: 2656 4, 34 | tribulazioni e di pensieri, e fuggimento di quiete”. E tornando disideroso 2657 1, 22 | coloro, molto meglio è a fuggirci mentre che noi possiamo 2658 3, 37 | solo ch'io muoia. Io non fuggirei ora gli aguti ferri, né 2659 4, 111| l'altro dubbioso pericolo fuggiremo. Se altro forse avvenisse, 2660 4, 62 | quella cosa che volontieri si fuggiria? Noi confessiamo bene che, 2661 1, 1 | posso più fuggire, né di fuggirti disidero, ma umile e divoto 2662 2, 50 | figliuolo, dandole tu lume, si fuggisse dalla giusta crudeltà di 2663 5, 41 | similmente che voi così come essi fuggitivi veniste in questo luogo, 2664 3, 28 | le cose, pace dell'animo fuggitore di sollecitudine, mitigatore 2665 1, 9 | quale i sostenitori d'essa fuggivano le inique tentazioni e meritavano 2666 3, 73 | cocenti fiamme di Vulcano fuggono e non cuocono nella sua 2667 5, 19 | quali tuoni poté mai Giove fulminare, che da temere fossero come 2668 5, 22 | di ciò m'avria riso, se fulminato fosse caduto come il figliuolo. 2669 5, 90 | sonno, a Biancifiore in fulvida luce un giovane di grazioso 2670 4, 127| legati sono collati con lunga fune giù della torre: e acciò 2671 5, 92 | picciol tempo pianse, e funne riso. Dolersi con giusto 2672 5, 54 | fu preso, non venissero e furasserlo, e poi dicessero: “Risuscitato 2673 5, 78 | etterno a' nostri iddii s'ha furato, e me similemente vuole 2674 5, 24 | dimorava, quando qui più furiose che savie vennero baccando.~ ~ 2675 1, 44 | fossero arrecate davanti. Furongli arrecati amenduni garzonetti 2676 1, 26 | visi. Scurmenide accende i furori con le sue voci: elli dava 2677 5, 22 | disegnolli il luogo degli amorosi furti, il quale egli della somma 2678 5, 26 | il bel corpo in gracile fusto mutossi, a cui le gambe 2679 3, 36 | sfogare il mio dolore -. - G l'iddii te ne traggano tosto 2680 2, 44 | andarono a letto, ma ridendo e gabbando e con diversi ragionamenti 2681 5, 67 | dubito che tu non m'abbi gabbata, e datomi ad intendere quello 2682 1, 44 | cavalieri simigliantemente e le gaie donne si rallegrano faccendo 2683 3, 33 | d'Aquilone, e pervenne a Gaieta, etterna memoria della cara 2684 1, 40 | Iole, quando ingannata da Galanta la convertì in mustella; 2685 5, 54 | La mattina, udendo che galileo fosse, il mandò ad Erode, 2686 1, 5 | quando il santo, per cui Galizia è visitata, volle fare a 2687 5, 53 | arca lontanamente stata a galla, e 'l nascimento de' popoli 2688 1, 21 | Marcello, il quale assalì i Galli con minor popolo che voi 2689 3, 28 | riposi. Quivi non è alcun gallo il quale cantando annunzi 2690 2, 45 | calze gli mise un paio di gambiere lucenti come se fossero 2691 4, 31 | Caocaso, e dell'arene di Gange e di Libia recò lingue di 2692 4, 23 | di vincere la sua puerile gara, aperse il giovane braccio, 2693 5, 8 | fede a Gannai, ad un'altra, Garemirta chiamata, ripromise e servò, 2694 5, 92 | tuoi figliuoli correggi e gastiga ne' teneri anni, e ne' virtuosi 2695 2, 7 | il vostro con riprensione gastigarli e con ispaventevoli minacce 2696 3, 24 | quali la maggior parte una gattuccia magra covando quella occupava. 2697 5, 32 | Tevero; e passando avanti, i gelati monti truovano ancora tiepidi 2698 4, 67 | e a mettere le mani nel gelato seno fra le fredde menne, 2699 1, 10 | corpi gravati da mortale gelo: ad ogni passo trovavamo 2700 2, 9 | altra cagione diventò il gelso vermiglio, se non per l' 2701 3, 23 | amare lagrime bagnò la cara gemma, e, suggellata quella, con 2702 5, 9 | avuta t'avessi, quando in generalità male di voi parlai, te avrei 2703 1, 2 | voi, giovani e donzelle, generano ne' vostri animi alcun frutto 2704 5, 92 | indegnazioni d'animo e inobedienze generare: e poche cose sono nel cospetto 2705 4, 61 | tale piacere si conferma, e generasene amore e quelli disii che 2706 1, 1 | e quivi nuova progenie generata, stato per alquanto spazio, 2707 5, 59 | i nuovi accidenti nuove generazioni di parlari adducono, e però 2708 5, 92 | de' suggetti pusillanimità generino. E in tutte le cose fa che 2709 4, 130| mi fu di conoscere i miei genitori: e nata serva, mai la mia 2710 5, 6 | brievemente vi dico. La genitrice di me misero mi diede per 2711 4, 31 | disse che volea del mese di gennaio, in quella terra, un bel 2712 4, 76 | malinconia narrarvi; ma il gentilesco aspetto di voi ad ogni vostro 2713 3, 20 | copioso di tutte, e il villano gentilissimo riputare. Io mi piango con 2714 4, 13 | sparviere bellissimo e uno gheppo, e seguitare un girfalco 2715 4, 13 | smeriglione gridando, sanza ghermirla punto, quanto potea da tutti 2716 4, 13 | sopra la schiena, forte ghermita la tenea. Poi appresso, 2717 1, 3 | e dagli abitanti nelle ghiacciate nevi d'Aquilone fu saputa, 2718 4, 13 | di Piero conobbi, e una ghiandaia che pigolando forte volava; 2719 5, 53 | mostrando come i loro digiuni le ghiande solveano, e gli alti pini 2720 1, 26 | Scurmenide, potentissimo barbaro, gia riguardando la gente del 2721 1, 29 | nimici morto attorniato giacea, quivi sopr'esso semiviva 2722 5, 86 | già vinti abandonarono: e giacendo sanza potersi atare si concederono 2723 1, 27 | quantità de' suoi cavalieri giacer morti dintorno a pochi romani. 2724 1, 27 | fratelli e compagni che morti giacevano, per la polvere mescolata 2725 5, 27 | cinque sole, e in mezzo gialla, si trasformò. E questo 2726 5, 26 | frondi, di verdi tornate in gialle, fiano dal primo autunno 2727 5, 46 | oro, che sopra il sinistro ginocchio si riposava, e sedea sopra 2728 2, 48 | tutta riconfortata, si gittò ginocchione in terra davanti ad essa, 2729 1, 4 | ponesti il tuo signorile giogo sopra gl'indomiti colli, 2730 3, 22 | che in un velo o in altro gioiello si richiuda perfetto amore: 2731 5, 88 | Camminando costoro per alcuna giornata, partiti da Corduba lieti, 2732 4, 31 | davanti alle sue case, o giostrando, o armeggiando, o con altri 2733 5, 95 | per mostrare in pacifiche giostre quant'elli sotto quelle 2734 4, 133| le fiamme e l'acque dal giovamento della vita di chi sopra 2735 1, 22 | acerbe volontà della romana giovanaglia, superba per troppo bene 2736 3, 33 | quello un picciolo prato di giovanetta erba coperto, assai piacevole 2737 3, 10 | andare, fu loro mostrate due giovanette di maravigliosa bellezza 2738 2, 57 | fontana coperta e circuita da giovanetti albuscelli, in maniera che 2739 5, 54 | andato nel deserto ove Giovanni era, da lui prima prese 2740 5, 21 | rischiaramenti d'aquilone mi giovano come ad Appollo e a Giunone 2741 3, 63 | perfidissima, s'io credessi che mi giovasse, il tuo aiuto dimanderei 2742 2, 26 | il ne ripresero; ma poco giovava. E pur da amore costretto, 2743 4, 128| per conducere la innocente giovene a sì vile fine? Ella muore 2744 2, 10 | la tua età è stata per la gioventudine deboletta a sostenere, così 2745 5, 24 | compassione avranno: ma niente ti gioverà. E come altri a te per pietà 2746 3, 40 | nella morte d'una semplice giovinetta sia, o che le mani vostre 2747 2, 44 | altri, che sono stati in giovinezza malvagi pervengono, si sogliono 2748 3, 14 | uomo come sono gli altri, giovino tanti conforti, quanti noi 2749 2, 68 | che alcuna arme non gli giovò che egli non gli ficcasse 2750 1, 28 | amici? Tu gli hai con subito giramento tolte tutte queste cose, 2751 4, 67 | oscure tenebre si mise a gire alla città, nella quale 2752 2, 3 | uscir de' vicini mari due girfalchi, i quali portavano a' piè 2753 4, 13 | uno gheppo, e seguitare un girfalco e un moscardo e un rigogolo 2754 4, 13 | alzato, pigliando larghissimi giri il vidi incominciare a calare, 2755 4, 43 | cosa mai esser potesse, e gisse cantando, overo con dolci 2756 1, 26 | squarciata nube quando Giove gitta le sue folgori: l'armi sonano 2757 2, 70 | ultima ora della sua vita: gittalo in quel fuoco ove egli fatta 2758 1, 10 | aguti ferri de' nemici ci gittammo. Quivi io, ferito in molte 2759 2, 69 | gl'iddii; e poi piangendo, gittandoglisi a' piedi il pregò che gli 2760 5, 20 | fatto, così di lui feci gittandolo del mio seno. Questa cosa 2761 1, 26 | già s'era apparecchiato di gittar l'altra, sopragiuntolo, 2762 2, 29 | prendere alcuna stremità, e gittarla in terra, so che alcuno 2763 4, 118| più volte fu tentato di gittarlesi in braccio e di dire: - 2764 2, 62 | avea sotto le braccia per gittarlo dentro all'acceso fuoco; 2765 2, 74 | smontati da cavallo gli si gittarono a' piedi, ringraziandolo 2766 4, 139| essere convenevole omai gittarsi vivi sopra il loro fuoco, 2767 4, 74 | in su la nave levasse, e gittasseli in un luogo di voracità 2768 4, 11 | quasi in questo luogo ci gittasti sopra lo spezzato legno. 2769 1, 26 | poté gli si fece vicino, e gittatagli una lancia il ferì nella 2770 5, 41 | vi si fecero portare, e gittatiglisi a' piedi, con una voce tutti 2771 5, 25 | de' tuoi frutti gran parte gitterai alla terra prima che maturi 2772 2, 66 | prestamente la prenderete e gitteretela nel fuoco, acciò che, se 2773 2, 64 | battaglia, che essi subitamente gittino Biancifiore nell'acceso 2774 2, 36 | membro del presente paone e gittisi ad un altro cane, però che 2775 4, 96 | de' miei giorni con molti giucato, ma mai non trovai chi a 2776 4, 96 | ma poi che vi piace, io giucherò come io saprò -. Incominciasi 2777 4, 95 | Disse allora Sadoc: - E giuchiamo infino a tanto che questo 2778 5, 53 | laudevoli intorno a quelle, del giudaico popolo: mostrando ancora 2779 2, 10 | re Salamone, ancora che giudeo e lontano dalla nostra setta 2780 4, 152| affanni, così come il disio ti giudica, ne sia. La quale, avvegna 2781 4, 159| la mia ira, con furore li giudicai come vedeste; e quanto gl' 2782 2, 28 | faccendola morire, ogni uomo giudicasse che ella giustamente morisse; 2783 2, 21 | più tosto morti che vivi giudicati gli avrebbe. Ma dopo certo 2784 2, 53 | la volontà più m'avesse giudicato, o congiugnerlo meco per 2785 4, 31 | barbuto, e i suoi vestimenti giudicavano lui dovere essere povero, 2786 4, 133| dovrei. Io sotto giusto giudice dovria ogni pena portare: 2787 2, 38 | che diritta coscienza mi giudicherà non dirò; e dico così: “ 2788 4, 85 | ogni uomo che la vedesse la giudicherebbe di fuoco nel primo aspetto, 2789 4, 48 | come avanti diceste, noi giudicheremmo che quantunque la donna 2790 4, 19 | questione domandata, che giudichereste voi? -.~ ~ 2791 4, 67 | priegovi che quello che di ciò giudicherete ne diciate -.~ ~ 2792 2, 39 | i quali di presente la giudichino, che sanza giudiciale sentenza 2793 2, 38 | per mio consiglio dico e giudico che misurando giustamente 2794 2, 68 | nostro affanno questa ti giugnerà più tosto che tu non credi -. 2795 2, 7 | tosto per matrimonio gliele giugneremmo; ma che è a pensare che 2796 4, 35 | egli avea arco e ali da giugnermi assai tosto. Onde io tra 2797 4, 13 | levarsi, e con gli sopradetti giugnersi: e' mi parea, se bene estimai, 2798 3, 24 | monti, urtandosi insieme, giugnessero le loro sommità, le quali 2799 2, 45 | stanco avanti che tu a lui giugnessi; ma ponendo mente prima 2800 4, 161| coperte, e d'erbe e di fiori giuncate, danno piacevole ombra. 2801 5, 49 | lagrimoso verno case di giunchi assai rozze, di terra e 2802 2, 25 | ora me, avanti che egli giungesse qui”; e poi, quindi partendosi, 2803 3, 12 | confortevoli parole, e voi più ne giungete? Se può essere, caramente 2804 3, 5 | cose disiderate lungamente giungono poi più graziose. A Penolope 2805 2, 48 | dimorava. La quale, quivi giunta, subitamente disse: - Ahi, 2806 5, 71 | Tiberina con l'altre donne già giunte e dismontate onoravano Filocolo, 2807 2, 2 | trovò soletti puerilmente giuocare insieme. Essi si levarono 2808 5, 20 | mostri di rifiutare, ma con giuochevole sguardo a tutti igualmente 2809 4, 145| mani e strignendo i denti, giura per gli immortali iddii 2810 3, 46 | natività il velenato paone, io giurai per lo sommo Iddio e per 2811 3, 20 | somma potenza di Citerea, giurammo di stare, mentre Lachesis, 2812 5, 94 | corona, la debita fedeltà gli giurassero. Alla quale coronazione 2813 5, 68 | suoi parenti la pace avea giurata gli narrò: della qual cosa 2814 2, 42 | durare, e il mio Marte m'ha giurato e promesso per li fiumi 2815 4, 31 | come l'avesse ricevuto, giurava per li suoi iddii, e per 2816 4, 115| sì forte mi battesse, e giuroti per gli etterni iddii che 2817 4, 152| narrerei se non la verità, e giurovi per la potenza degl'iddii, 2818 2, 39 | che le troppo indugiate giustizie molte volte sono da pietà 2819 5, 90 | principio con paura di cuocersi, givano ricogliendo le rosseggianti 2820 | glielo 2821 4, 49 | contrario, però ch'ella si glorierà d'essere amata da tanto 2822 2, 35 | servidore Giove non che io, si glorierebbe -; e passò avanti a Sara, 2823 5, 53 | lasciò notabile, infino alle gloriose opere de' Maccabei, le quali 2824 2, 58 | Ispagna per la morte di Publio Gneo Scipione, non fu più manifesto 2825 4, 129| basso luogo, con più ampia gocciola bagna la terra: l'una lagrima 2826 1, 32 | vicino albero parea che gocciolasse sanguinose lagrime per li 2827 4, 66 | alcuno mentre le tiene le goda, disponendosi con liberale 2828 5, 41 | che sanza affanno le si goderà. Or fu dagl'iddii data alla 2829 5, 92 | dimenticando gl'indigenti, godi: e guardati non forse tanto 2830 5, 84 | quello ancora così com'io godiate: e dove tutto questo a satisfazione 2831 4, 78 | entrato con la sua nave nel golfo diede l'ancore a' profondi 2832 5, 92 | ancora caccerai da te i golosi disii, i quali mettendo 2833 1, 17 | dirupava lo iniquo essercito, goloso dello innocente sangue, 2834 3, 28 | appena levatosi sopra il gomito, domandò quello che la dea 2835 4, 2 | questo faccendo, vide quelle gonfiare, e fra esse sentì non so 2836 2, 45 | cignere le falde, gli mise la gorgiera; e appresso gli vestì un 2837 3, 24 | con la mano alla vizza gota, alzò il capo mirando con 2838 1, 29 | e a graffiarsi le tenere gote. E aveasi già sì concia, 2839 5, 48 | di servarli e guardarli e governarli come cari fratelli e suggetti, 2840 5, 84 | io sia chiamato re e voi governate e possedete il reame, del 2841 5, 34 | ricevuti beni: - O sommo Giove, governatore dell'universo con ragione 2842 4, 128| iniquità del mio padre. O sommi governatori de' cieli, i quali in tanti 2843 1, 10 | sostenitore de' cieli, governava vicino a' colli d'Appennino 2844 5, 92 | comando che te prima regghi e governi, sì che coloro, i quali 2845 4, 66 | secondo la loro qualità si governino. Naturale cosa è di dovere 2846 4, 78 | brieve, lasciandosi dietro Gozo e Moata, piglia l'alto mare 2847 1, 6 | venendo teco -. O Tiberio Gracco, fu tanta la pietà che tu 2848 5, 26 | questo detto, il bel corpo in gracile fusto mutossi, a cui le 2849 3, 37 | donati, doppiamente sono graditi: concedi questo a me che 2850 1, 29 | con le sanguinose mani e a graffiarsi le tenere gote. E aveasi 2851 2, 21 | viso lascerei parte che graffiata non fosse dalle mie unghie, 2852 3, 34 | medesima si spande più che la gramigna per li grassi prati. Non 2853 5, 52 | e rimirando di quello le grandezze in una parte videro effigiata 2854 4, 13 | acqua pistolenziosa con una grandine grossa, con venti e con 2855 4, 15 | cosa che voi, venendo, in grandisima quantità la nostra festa 2856 3, 34 | più che la gramigna per li grassi prati. Non sono io per lo 2857 2, 29 | apparecchiare uno paone bello e grasso, e pieno di velenosi sughi, 2858 1, 1 | lui sacrificio sopra la grata; e quivi con canto pieno 2859 4, 5 | loro deità, mostrandosi grati del ricevuto beneficio. 2860 5, 50 | pregandolo che di ciò nol gravasse, con ciò fosse cosa che 2861 3, 2 | Ma dopo lungo andare, la gravata testa prese temoroso sonno; 2862 2, 21 | tirando a sé le braccia, gravate dal candido collo di Biancifiore, 2863 4, 12 | salati liti, e da malinconia gravato tornava al suo ostiere. 2864 4, 73 | perdea, che più che mai gli gravava, passasse con meno malinconia, 2865 4, 79 | io sia anziano, son io a gravissime fatiche possente più che 2866 2, 41 | pensoso, soave sonno gli gravò la testa, e, chiusi gli 2867 2, 15 | certo non ne sono io sì gravosamente da riprendere, come voi 2868 3, 53 | stata cagione, hai sostenute gravose avversità. Ma ora i tuoi 2869 3, 13 | viverò più avanti. E in gravosissimo affanno mi tiene gelosia, 2870 4, 85 | grandissime alie d'oro, graziosissimo molto a riguardare; e tiene 2871 5, 96 | che era bene informato, in greca lingua scrisse i casi del 2872 5, 8 | lento passo mosse la sua gregge, e egli dietro ad esse, 2873 4, 109| io, temendo d'altro, così gridai -. E poi ella sola presa 2874 3, 4 | lagrime, le quali tutte mi gridano mercé. Io non so che mi 2875 5, 54 | il volea lasciare, ma il gridante popolo lo spaventava, ond' 2876 2, 24 | lasciando i volanti uccelli alle gridanti grue, faccendo loro fare 2877 4, 109| avesti tu che tu sì forte gridasti, né t'è nel viso colore 2878 1, 26 | che gli aveano perduti, e gridava che i contrarii volti sanza 2879 5, 51 | odia, e con turbato viso grievemente riprende il suo maestro 2880 5, 46 | riposava, e sedea sopra due grifoni, i quali verso il cielo 2881 3, 24 | si vedea: le mura erano grommose di fastidiosa muffa, e quasi 2882 4, 74 | piede volta uno ritondo pomo grossissimo, nel quale la terra, il 2883 4, 106| rompi le caste leggi. Tu con grosso velo cuopri il viso alla 2884 2, 24 | volanti uccelli alle gridanti grue, faccendo loro fare in aria 2885 4, 33 | a chi in modo debito le guadagna e possiede! E chi dubiterà 2886 4, 56 | donna bella sì come giusto guadagnatore di quello -.~ ~ 2887 2, 56 | però che mai nullo pigro guadagnerà i graziosi doni.~ ~ 2888 4, 33 | tanto, che essi a disonesti guadagni e a sconce imprese si mettono, 2889 5, 53 | loro e a' loro successori guadagnò morte e affanno. Piacqueli 2890 4, 18 | meritare d'uscire della guaina de' suoi membri. Io per 2891 2, 45 | mise, donandoli un paio di guanti quali a tanta e tale armadura 2892 2, 76 | agl'iddii non è piaciuta. Guardala e siati cara, poi che i 2893 5, 92 | sollecitudine guadagnata; guardalati, e siati cara, e sola come 2894 2, 20 | mano troverai, prendilo e guardalo, però che in lui mirabile 2895 2, 18 | egli, quasi tutto smarrito guardandola, disse: - O dolce anima 2896 4, 127| armati con molti compagni guardano che alcuno non s'avvicini 2897 2, 44 | fossi stato: dunque non ti guardar da me -. Florio rispose: - 2898 4, 71 | Attene. Noi vedemo già Febo guardarci con non diritto aspetto, 2899 5, 48 | Caleon promise di servarli e guardarli e governarli come cari fratelli 2900 1, 1 | bella donna sintillando guardarono ne' miei con aguta luce, 2901 5, 92 | E siati a mente che il guardarsi da' vizii non basta, sanza 2902 4, 23 | manifeste. Non vi bisogna di guardarvi da me né di celarmi per 2903 2, 25 | Florio da infortunoso caso guardassero e che le dessero grazia 2904 4, 38 | ch'egli ha fatto, e però guardatasene. S'e' trova quello che cerca 2905 4, 134| segnale d'etterna pace: guardatelo infino che di qui uscirete. 2906 3, 17 | che saviamente amiate e guardatevi di non lasciarvi tanto prendere 2907 4, 49 | ad essa sì come solleciti guardatori del suo onore, de' quali 2908 2, 45 | vogliono i colpi risparmiare. E guardera'ti bene che per tutto questo 2909 4, 31 | fornito, un'altra volta ti guarderai di sì fatte impromesse, 2910 5, 44 | e per le tue bellezze ti guarderanno per maraviglia, faccendoti 2911 3, 50 | levare, però che noi non guarderemo mai a' donati tesori per 2912 4, 5 | virtuosa conducono, se bene guardiamo i fini a' quali egli i suoi 2913 5, 54 | sepoltura, la quale da armate guardie e suggellata fu guardata, 2914 5, 8 | sentieri sottentrava nel guardingo animo, essendo rinnovato 2915 4, 104| nella torre dimorano; e guardole in questo prato davanti 2916 5, 54 | dirizzare gli attratti e a guarire i paraletici, e qualunque 2917 4, 164| voto avria fornito, ma, non guarito ancora delle ferite ricevute 2918 4, 85 | indiani elefanti dimora, guarnita con letto chente a sì fatta 2919 2, 45 | d'un vermiglio sciamito, guarnite di quanto bisognava nobilmente 2920 5, 23 | partito ha chi nella sua città guarnito dimora, che chi di lontano 2921 1, 3 | armi per loro difesa si guarnivano, e contra gli ignoranti 2922 2, 45 | ncominciare le battaglie. E guarti non ti opporre a' solari 2923 3, 3 | diviene ella putrida e guasta il corpo, ma, palesata, 2924 4, 34 | forza di contaminarle e di guastarle. Dunque grandissimo onore 2925 2, 68 | ove la lancia avea le armi guastate, alzato il braccioforte 2926 4, 96 | riguardato il giuoco, prima che guastatolo, voi avreste conosciuto 2927 4, 14 | noi procedere dovrebbe, guastiamo -. E così parlando insieme 2928 5, 39 | tempo passato, quando Attila guastò la nuova città da' romani 2929 3, 63 | O Biancifiore, leva su, guatami: apri gli occhi avanti ch' 2930 4, 1 | primieramente venuti alla guazzosa terra ove Manto crudissima 2931 4, 150| quelli strumenti che con guerreggevole voce uscirono della città, 2932 4, 147| per quella a voi, a' quali guerriere mai non saria stato se conosciuti 2933 4, 30 | usato senno si rimarranno, guidando i loro movimenti con debito 2934 4, 74 | vestimento, parea che si guidassero. Dilettava a Filocolo in 2935 5, 34 | quali sì come a protettori e guidatori delle nostre menti offeriamo. 2936 5, 41 | quello similemente chi vi guiderà con ragionevole ordine e 2937 2, 36 | poi con maggior merito guiderdonandoli.~ ~ 2938 4, 21 | amore che le portava volle guiderdonare, acciò che tale benivolenza 2939 3, 60 | ove le sante opere sono guiderdonate. E in quello Giove e gli 2940 5, 59 | non debitamente vi avrei guiderdonati; ma il sommo Iddio, proveditore 2941 5, 51 | fossi, come hai servito, guiderdonato -. Poi con più temperato 2942 1, 29 | nell'ultima parte della guizzante coda d'Almatea, nutrice 2943 5, 95 | Giove chiaro si stava tra' guizzanti Pesci; Apollo nelle braccia 2944 4, 24 | cose mai non si fossero gustate, ancora sarebbero a conoscere 2945 4, 54 | piacere, né ancora n'ha gustato. Però la vedova, con ciò 2946 5, 53 | schernitore del suo primo gustatore, e le varie maniere de' 2947 4, 120| bene già per suoi affanni gustò, qual fosse il può considerare. 2948 4, 102| e venduta a' mercatanti. Hammi qui la fortuna balestrato, 2949 2, 21 | che di me sono invidiosi e hannomi in odio. Ma di questo male 2950 2, 14 | credea ti ritenesse: ora hatti già tanto insegnato Amore, 2951 5, 54 | riguardando, s'udì dire: “Hec est Ara celi”, né vide chi ' 2952 5, 53 | popoli discesi di Cam, Sem e Iafet, e le edificazioni e della 2953 5, 53 | mise in oblio di narrare Iano essere d'Italia stato primo 2954 3, 20 | perfetto l'amore d'Ifis e di Iante che fu il nostro. E quello 2955 5, 11 | nelle grotte del duro monte Iberno, a mano sinistra, passata 2956 2, 67 | certo la paura del misero Icaro, volante più alto che il 2957 5, 8 | io fui l'uno, e chiamommi Idalogos. Ma non lungo tempo quivi, 2958 5, 52 | riceviamo -. - Dunque tu idolatrio se' della setta de' gentili? -. - 2959 5, 54 | né restò nel mondo alcuno idolo intero. Quella notte, oscurissima, 2960 5, 8 | la testa d'Algol e dell'Idra, crescente per li suoi danni, 2961 4, 121| suono? Negati ci sono gl'idraulici organi e le dolci voci della 2962 2, 69 | che cacciata fosse; onde iermattina celebrandosi la gran festa 2963 3, 20 | tenera età perfetto l'amore d'Ifis e di Iante che fu il nostro. 2964 4, 137| Biancifiore sanza vita dimorino, ignaro del soccorso della santa 2965 4, 151| mio signore, che sopra l'ignea colonna nella gran camera 2966 5, 44 | tuo servigio sia, non sono ignobili. E essendo tu riconosciuta 2967 5, 63 | quella del mondo non dovete ignorare, ché chi sa le gran cose, 2968 5, 77 | acciò che nelle cose da lui ignorate fosse da Ilario chiarificato, 2969 5, 52 | rispose Filocolo. - Ora ignori tu - disse Ilario - che 2970 2, 15 | e voi credo che in parte ignoriate di qual sangue questa giovane, 2971 5, 52 | spiacenti a Dio? -. - Non lo ignoro - disse Filocolo. - Dunque - 2972 5, 84 | di nobile stirpe, a lui ignota nel principio dello innamoramento, 2973 4, 53 | cose alla pulcella sono ignote, e però, come a lei è avviso 2974 4, 74 | ogni cosa riguardando con igual viso, tenendo nella destra 2975 3, 28 | sovenitore degli affanni, igualissimo donatore de' tuoi beni, 2976 3, 5 | che Mimaleone sostenne da Ileo per acquistare la benivolenza 2977 4, 1 | edificatori del superbo Ilion si dipartirono. Quivi s' 2978 2, 73 | ché n'hai con la tua spada illuminato e fattaci conoscere la verità, 2979 4, 42 | tanto amore in avventura, imaginandosi: “Se questo forse gli spiacesse 2980 2, 29 | aggia voluto avvelenare, e imagineranno che Biancifiore abbia voluto 2981 2, 21 | spesso riguardandolo, sempre imaginerò di veder te. E se mai accidente 2982 4, 138| la visiera dell'elmo, e imbracciato il buono scudo, ardendo 2983 5, 92 | però, o caro figliuolo, imita quelle, e quanto puoi l' 2984 4, 143| giovane, e riconfortati con immenso vigore aspettano francamente 2985 5, 8 | quale gli antichi, e non immerito, chiamarono Tuscia, nel 2986 4, 31 | la chiara faccia del sole impalidire: siate presenti, e 'l vostro 2987 2, 42 | non porgea luce; e la luna impalidita avea perduti i suoi raggi, 2988 1, 26 | sicuri della battaglia, e impalmatasi la morte anzi che cominciare 2989 2, 7 | con ispaventevoli minacce impaurirli. Essi ancora per la loro 2990 2, 59 | siniscalco, crucciato e impaurito per la compagnia che con 2991 1, 26 | gran quantità de' nemici impediranno se medesimi ristretti nel 2992 4, 65 | prendesse, la futura noia impediria tanto la presente gioia, 2993 3, 4 | io non posso ritenere, mi impediscano. Ne' teneri anni della mia 2994 4, 11 | commovendo le tue acque impedisci il mio andare? Forse tu 2995 3, 13 | di loro vi dico che essi impediscono tanto la mia vita, che essi 2996 4, 135| alla circunstante gente impedisse il potere costoro vedere, 2997 2, 39 | molte volte sono da pietà impedite, né hanno poi loro compimento -. 2998 3, 8 | per questo i suoi spiriti impediti, che quasi poco o niente 2999 2, 19 | le quali cose lo eccelso imperador di Roma, gastigatore del 3000 4, 31 | e del gran Po, e dello imperial Tevero e d'Arno, e di Tanai, 3001 5, 92 | fortezza d'animo si richiede, imperò che quanto maggiori sono 3002 1, 16 | e volando imbianca per l'impeti che davanti truova alla 3003 4, 46 | benignità d'animo, passato l'impeto che induce quella, la fa 3004 1, 4 | grandissimo merito sanza fallo t'impetra.~ ~ 3005 1, 1 | donatore di tutti i beni, ad impetrar quella quanto più posso 3006 1, 5 | chiamasti, pregando ch'io t'impetrassi grazia, nel conspetto di 3007 5, 64 | merito ti ha tanta grazia impetrata, se non la conversione alla 3008 4, 134| hanno commossi i cieli e impetrato aiuto; rassicuratevi: io 3009 5, 77 | vedute, Florio di grazia impetrò dal sommo pontefice che 3010 4, 46 | averlo in sé, però che egli è impetuosa cosa, né in niuno suo atto 3011 4, 11 | avanti che Noto le sue impetuose forze abandonasse: né quasi 3012 1, 17 | 17]~ ~Sì come gli impetuosi fiumi, i quali dell'alte 3013 4, 74 | procedere, e con quella un vento impetuosissimo, il quale lui e Biancifiore 3014 5, 47 | diverse infermità, diversi impiastri adopera il savio medico: 3015 3, 18 | essere grandissimo, sia impicciolito, e dubiti d'amare persona 3016 1, 21 | quale per trarre noi dell'impie mani di Pluto, nelle quali 3017 3, 14 | lagrime, e in quelle più d'impigrire si diletta, che argomentarsi 3018 3, 27 | freddi colli d'Appennino impigrisce nelle oscure grotte. Tu 3019 3, 34 | 34]~ ~- O impiissima acerbità dell'umane menti,


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