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Arrigo Boito
Ero e Leandro

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  • ATTO PRIMO
    • Scena sesta. Ero e Leandro
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Scena sesta. Ero e Leandro

 

- Idillio. -

LEANDRO: (Accostandosi ad Ero.)
Ero soave dal volto celeste,
Sulle tue guancie una stilla, perché?

ERO: Leandro pio dalle pupille meste,
Tu perché vieni amabilmente a me?

LEANDRO: Vengo a te, perché al fior a'una giunchiglia
Chiesi se m'ami... e mi ripose: no.

ERO: Piansi perché un'eburnea conchiglia
Voce mi diede onde il mio cor tremò.

LEANDRO: La conchglia mentì...ma non il fiore.

ERO: Sugli oracoli incombe alto mister.

LEANDRO: Se parla Amor non ha misteri il core.

ERO: Se parla il core ha misteri il pensier.
Vedi, misterïosa è la vïola
Sott' all'erbe e nell'arnia è ascoso il miel.

LEANDRO: (con efusione) Dolce pensiero vuol dolce parola,
Scopri il tuo cor poich' è scoverto è il ciel.
Ben tu sveli la pompa delle chiome
Mostrando I bei biondeggiamenti al sol.

ERO: O come guati... o come parli ... o come
Stringi la man più che pietà non suol!

LEANDRO: Il daino morde al fiorente citiso,
L'ape vola alla rosa e l'onda al piano,
E il mio viso s'affige nel tuo viso,
E la mia man ricorre alla tua mano.

ERO: Dalle tue labbra sgorga la favella
Più d'un anfora dolce e più vital.

LEANDRO: Per mille aspetti mille volte bellla,
Virginalmente candida e fatal.
Ahi! Perché nacqui sull' opposto lido
D'Asia, cui rode eterno mareggiar!

ERO: Odio il mare che sta fra Tracia e Abìdo.
Ahi! mar crudele! ahi! spaventoso mar!

LEANDRO: E per quest'odio io t'amo e dei profondi
Flutti disfido l'invido furor.
Nel nostro bacio s'uniran due mondi,
Due mondi s' ameran nel nostro amor.

ERO:

Leandro! spende l'etere
Al par d'un orifiamma!
E mi trasporta l'estasi
Nel raggio d'una fiamma.
Spra su me l'a,brosia
Del Nume ed un novel
Vibra sonoro palpto
Nel sol, nel mar, nel ciel.

LEANDRO:

Ero! il sembiante magico
Figgi alla mia pupilla,
È che la tua immagine
Più vagamente brilla.
Dal tuo bel viso piovemi
Una serena al cor
Soavità di balsami,
Melanconia d'amor.

( Si ode la fanfare di Arofarne. Ma Ariofarne sarà già entrato in scena e si sa, à nascosto dietro la statua di Apollo.)

ERO: Scende dal colle la fanfara sacra
Che il popola raduna. Ah! fuggi, fuggi ...
È Ariofarne con essa.

LEANDRO: ( Svelle un fiore di Leandro da un arbusto )
Anco un instante...
Questo fiore ch'io svelgo ti rammenti
Il mio nome e l'amor.

(Esce.)




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