DON ALFONSO
Oh, la faria da ridere: sì poche
Son le donne costanti, in questo mondo,
E qui ve ne son due! Non
sarà nulla...
(Entra Despina)
Vieni, vieni, fanciulla, e dimmi un poco
Dove sono e che fan le tue padrone.
DESPINA
Le povere buffone
Stanno nel giardinetto
A lagnarsi coll'aria e colle mosche
D'aver perso gli amanti.
DON ALFONSO
E come credi
Che l'affar finirà?
Vogliam sperare
Che faranno giudizio?
DESPINA
Io lo farei;
E dove piangon esse io riderei.
Disperarsi, strozzarsi
Perché parte un amante?
Guardate che pazzia!
Se ne pigliano due, s'uno va via.
DON ALFONSO
Brava, questa è prudenza.
(fra sé)
Bisogna impuntigliarla.
DESPINA
E legge di natura,
E non prudenza sola. Amor cos'è?
Piacer, comodo, gusto,
Gioia, divertimento,
Passatempo, allegria: non è più amore
Se incomodo diventa,
Se invece di piacer nuoce e tormenta.
DON ALFONSO
Ma intanto quelle pazze...
DESPINA
Quelle pazze
Faranno a modo nostro.
È buon che sappiano
D'essere amate da color.
DON ALFONSO
Lo sanno.
DESPINA
Dunque riameranno.
«Diglielo», si suol dire,
«E lascia fare al diavolo».
DON ALFONSO
Ma come
Far vuoi perché ritornino
Or che partiti sono, e che li sentano
E tentare si lascino
Queste due bestioline?
DESPINA
A me lasciate
La briglia di condur tutta la macchina.
Quando Despina macchina una cosa
Non può mancar d'effetto: ho già menati
Mill'uomini pel naso,
Saprò menar due femmine.
Son ricchi i due monsù
mustacchi?
DON ALFONSO
Son ricchissimi.
DESPINA
Dove son?
DON ALFONSO
Sulla strada
Attendendo mi stanno.
DESPINA
Ite e sul fatto
Per la picciola porta
A me riconduceteli; v'aspetto
Nella camera mia.
Purché tutto facciate
Quel ch'io v'ordinerò, pria di domani
I vostri amici canteran vittoria;
Ed essi avranno il gusto, ed io la gloria.
(Partono )
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