Atto, Scena
1 1, 2 | pria che sposa al miglior figlio di Mitridate il chiedo.
2 1, 4 | le promesse del padre il figlio adempia. ~Aspasia~Per vendicare
3 1, 8 | fido german serbami, e fido figlio. ~No.5 ~Parto: Nel gran
4 1, 8 | gran cimento~sarò germano e figlio;~eguale al tuo periglio~
5 1, 11| temuta destra mentre l'un figlio e l'altro un bacio imprime
6 1, 12| vidi. E sembra, che degno figlio di Mitridate ei volga sol
7 1, 12| è il minor premio che un figlio tal propor si deve. A lui
8 1, 13| timori ecco svanì. Quel figlio si caro a te fido ritrovi,
9 1, 13| furor geloso che un odiato figlio a me nemico a de'Romani
10 2, 1 | Farnace~Ad iritarlo contro un figlio abborrito poca fatica hai
11 2, 2 | è la sua sorte, né esser figlio il salverà da morte. ~Ismene
12 2, 3 | troppo a me fu detto. Un figlio qui ti seduce e tu l'ascolti,
13 2, 3 | malnato affetto potesse un figlio tal esser l' ogetto. Ma
14 2, 3 | Sifare, che giunge] Vieni, o figlio, è tradito il genitore. ~
15 2, 11| Mitridate~Non odio chi un figlio mi sedusse. Onde venisti,
16 2, 12| te dispiace~l'error d'un figlio ingrato:~ma pensa alla tua
17 2, 14| ad Aspasia offra un suo figlio. ~Sifare~- Che intesi!- ~
18 2, 14| disprezzo passò dal padre al figlio sventurato. ~Aspasia~Io
19 2, 14| mondo angolo estremo vo' col figlio a cercar, col tuo Farnace
20 2, 14| un regio sguardo quel tuo figlio fedel, quello che tanto
21 3, 1 | ed il mio sdegno più l'un figlio dall'altro di distinguer
22 3, 2 | effetti l'innocente tuo figlio. Il tuo furore di me quanto
23 3, 5 | Aspasia~Oh di padre miglior figlio ben degno. ~[parte seguita
24 3, 10| delle milizie. ~Mitridate~Figlio, amico, non più. La sorte
25 3, 10| tempo ancora giungesti, o figlio. Hanno i miei sguardi estremi
26 3, 11| Scarsa mercede sarebbe a un figlio tal secretto e corona senza
27 3, 11| Aspasia. Omai provvedi, o figlio alla tua sicurezza. ~Sifare~
28 3, 12| innanzi col bel nome di figlio al padre amato ebbe rossor
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