1-gelo | gelos-sazie | sbarc-zelo
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
501 1, 1 | regno adunque può già la gelosia render nemico Sifare del
502 2, 13| beltà.~Nel mio dolor funesto~gemere ancor tu dei;~ridere a danni
503 3, 1 | qual incontro! ~Aspasia ~[gettando via dispettosamente le bende
504 1, 8 | talento;~né in me mancar gia mai~vedrai la fedeltà.~[
505 3, 10| Per te prostrate al suolo giaccon l'aquile altere- Presso
506 | giammai
507 1, 1 | mio valor, della mia fede, girne altrove a cercar e sposa
508 1, 11| Mitridate~Entrambi, o figli, men giudice, che padre voi qui mi ritrovate.
509 2, 10| di tue vittorie a me poi giunga il suono. ~Farnace~Ahi qual
510 2, 3 | rossore...(a Sifare, che giunge] Vieni, o figlio, è tradito
511 1, 12| voi feci acciò che poi nel giungere improvviso non fossero gli
512 3, 10| Mitridate~Per tempo ancora giungesti, o figlio. Hanno i miei
513 1, 2 | capace. ~Sifare ~E ad onta de'giuramenti miei dunque paventi, ch'
514 2, 15| ch'egli m'è padre; a lui giurando eterna fede ascendi il trono,
515 2, 1 | Farnace, questa è la fè che mi giurasti? E quando varco provincie
516 1, 8 | della città si chiuda, e giuste ei dia le leggi, o si deluda. ~
517 3, 6 | mi val questa vita in cui goder non spero un momento di
518 2, 3 | quel pianto infido poco ei godrà. Custodi. Sifare a me. ~[
519 3, 3 | Del disastro mio tu non godrai, donna infedele: addio. ~
520 per | tribuno romano ~Arbate, governatore di Ninfea ~ ~
521 1, 1 | vostra fede contrassegni gradisco. Altri maggiori però ne
522 2, 13| sprezzi e rigore, e di me più gradito ottenne amore. ~No.16 Aria ~
523 1, 11| Principi, qual consiglio in sì grand'uopo, e la Colchide e il
524 3, 4 | in suo favor. D'Eroe sì grande veglian tutti in difesa,
525 2, 8 | Recitativo accompagnato ~Aspasia~Grazie ai Numi partì. Ma tu qual
526 1, 1 | german? ~Sifare~La bella Greca che del gran Mitridate gli
527 1, 11| abandonar? ~Farnace ~Lìnfausto grido della tua morte l'un dell'
528 1, 4 | Aspasia~Sifare, dove sei? [guardando agitata per la scena). ~
529 1, 10| Ismene, quegli seguito dalla guardia reale, e questa da una schiera
530 2, 3 | Di vittima costretta in guisa adunque meco all'ara verrai.
531 3, 4 | Qual barbara conturba idea la mente. In questo punto
532 2, 15| morir pur dei,~lascia, bell'idol mio,~ch'io mora almen con
533 2, 11| Ninfea. ~Mitridate~Ed io l'ignoro! ~Arbate, si disarmi Farnace,
534 2, 10| quanta de'tuoi regni parte illesa riman! Questa piuttosto
535 3, 12| chiami, o Sire, chi reca illustri prove al regio piede del
536 3, 8 | il vento alle mie brame imapzianti. Al duce prima dell'armi,
537 1, 6 | D' armate prore già tutto imgombro il mar, e Mitridate di se
538 3, 4 | morte sua Sifare ancora. Oh, immagine funesta! Fia dunque ver?
539 3, 1 | suddette] ~A terra, vani impacci del capo. Alla mia morte
540 1, 11| tal sorte a farti degno impara. ~Farnace~Signor... ~Mitridate~
541 1, 4 | fuggi, e meco vieni. Te impaziante attende di Ponto il soglio,
542 1, 12| appena entrò nella città che impaziente corse a parlar d'amore alla
543 1, 1 | in tuo favore qui tutto impegno, e tu vedrai Farnace, mercè
544 3, 9 | Tempo è omai, che al primo impero~la ragione in me ritorni;~
545 2, 7 | Aspasia~Sifare, e dove impeto sconsigliato ti trasporta?
546 2, 11| Roman nel campo? [si alza impetuosamene dal sedere, e seco si alzano
547 1, 9 | Venga pur, minacci e frema~l'implacabil genitore,~al suo sdegno ,
548 1, 2 | soccorso, Signor, vengo a implorar. Afflitta, incerta, vedova
549 1, 11| figlio e l'altro un bacio imprime tutti i sensi del cor, padre
550 1, 11| ritrovate. Il primo intanto l'imprudente trascorso ad emendar tu
551 2, 10| Mitridate~Ah forse cinta da inaccessibili difese Roma credete, o vi
552 3, 7 | mura di Ninfea. Farnace incatenato e sedente sopra un sasso. ~
553 2, 14| tu voglia... ~Sifare~- Oh incauta!- ~Aspasia~Apprendi, che
554 3, 5 | terra] ~Aspasia~Non vedi, incauto, che più lungo il penar
555 3, 12| Opra son di Farnace quegl'incendi, che miri. egli di Roma
556 2, 12| Mitridate, Ismene~ ~Mitridate~Inclita Ismene, oh quanto arrossisco
557 3, 10| orrore, che pria morir, che d'incontrarla elessi. Potessi almen, potessi
558 2, 10| Vana speranza.A Roma siamo indarno nemici. Al tempo, o padre,
559 2, 7 | Aspasia~Deh non cerchiamo d'indebolirici inutilmente. Io tutto ciò,
560 2, 9 | di tue preghiere, pende indeciso il suo destino. Al cielo
561 2, 14| tradito. Voi nella reggia, indegni, fra breve attendo. Ivi
562 | indi
563 2, 9 | padiglione reale con sedili. Indietro folta selva ad esercito
564 3, 3 | mio tu non godrai, donna infedele: addio. ~No. 20 Aria ~Vado
565 1, 4 | pretesti son questi, che t'infingi, e chi ti disse che amico
566 3, 1 | tentò, ma i numi il laccio infransero pietosi. Ah se t'è cara
567 2, 8 | assicura cosi la tua vittoria. Ingannata ch'io son! Tentar lo posso
568 2, 14| suo labbro il vero con l'inganno si tragga. Alfin, Regina,
569 1, 11| tua morte l'un dell'altro ingaro quà ne trasse, o Signor.
570 1, 2 | questo dì. Barbaro, audace, ingiurioso al padre, egli al mio core
571 2, 5 | mi fosse scudo contro un'ingiusta forza? E chi finora senza
572 1, 12| oh Dio, da due miei figli ingrati. ~Arbate~Da due tuoi figli? ~
573 3, 7 | Farnace~Sorte crudel, stelle inimiche, i frutti son questi, che
574 1, 2 | mio voto. Allora d'usarmi iniquia forza d'uopo non ti sarà,
575 3, 4 | funesta! Fia dunque ver? No, l'innocenza i Numi ha sempre in suo
576 3, 4 | malgrado mi scendete ad innondarmi il sen? Di beolezza tempo
577 2, 7 | errai. Ti lascio in seno all'inocenza tua. Da te m'involo, perché
578 2, 7 | soglio del caro genitore l'insana smania d'un ingiusto amore.
579 2, 15| mio bel cor, noi moriremo insieme. ~No. 18 Duetto ~Sifare~
580 3, 8 | soldati io narro il fiero insulto, i rischi tuoi. Ne freme
581 3, 10| altro che pianto. Se morte intempestiva tronca i disegni miei, se
582 3, 4 | Recitativo ~Aspasia~Lagrime intempestive, a che dal ciglio malgrado
583 1, 11| Ma sento un tormento,~che intender non so.~Qual labbro che
584 3, 7 | Scena settima. Farnace~ ~Interno di torre corrispondente
585 3, 12| altero,~che pretende al mondo intero~d'involar la libertà. ~
586 2, 14| suo figlio. ~Sifare~- Che intesi!- ~Aspasia~- Oh ciel!- ~
587 | intorno
588 3, 10| di occhio formato dall' intreccio di vari scudi si avanza
589 2, 8 | giusto il dover, quanto inumano;ma lo sperar di conseguirlo
590 3, 2 | Aspasia~Di questa, o Sire, che inutile è per me, provi gli effetti
591 1, 3 | virtù.Tronchinsi ormai le inutili dimore, e la mercede, che
592 2, 7 | cerchiamo d'indebolirici inutilmente. Io tutto ciò, che m'impone
593 | invece
594 2, 1 | consolarti dei. ~Ismene~Inver deve assai poco la perdita
595 2, 11| colei, che sordo sprezzi e m'invia, ritroverà di farsi udir
596 3, 8 | ogni impresa fortunato ed invitto genio roman! Ma il padre? ~
597 2, 7 | Aspasia~Dagli occhi miei t'invola, non vedermi mai più. ~Sifare~
598 3, 12| pretende al mondo intero~d'involar la libertà. ~
599 2, 7 | all'inocenza tua. Da te m'involo, perché tu vuoi così, perché
600 2, 1 | chiederla io stessa. ~Farnace~Ad iritarlo contro un figlio abborrito
601 2, 4 | dover, dille che tema d'irritar l'ire mie, che amor sprezzato
602 2, 14| con miglior consiglio per isposo ad Aspasia offra un suo
603 | Ivi
604 2, 10| Sifare~È giusto che là donde le offese vengono
605 3, 1 | disperata tentò, ma i numi il laccio infransero pietosi. Ah se
606 3, 5 | quegli armati. ~Aspasia~E mi lasci così? ~Sifare~Dover più
607 1, 12| Mitridate~Empio! Senza lasciarle tempo a spargere almeno
608 2, 7 | Ah no; perdon, errai. Ti lascio in seno all'inocenza tua.
609 2, 8 | poiché 'l prescrive, ahi lassa tanto giusto il dover, quanto
610 3, 9 | pentito, e non ascolto, che i latrati del mio cor.~Tempo è omai,
611 1, 10| Cavata ~Mitridate~Se di lauri il crine adorno~fide spiaggie,
612 2, 7 | Quale rimorso! E come potrei lavar macchia sì rea giammai se
613 2, 5 | cor sempre t'adora. Da una legge tiranna costretta io tel
614 1, 8 | chiuda, e giuste ei dia le leggi, o si deluda. ~Sifare~Nota
615 2, 2 | In volto abbastanza io ti leggo, o Principessa, ciò che
616 1, 10| viene accostando al suono di lieta sinfonia un altra squadra
617 2, 1 | forse ti costerà.~Quando si lieve offesa~punita in me vedrai~
618 1, 11| fece abandonar? ~Farnace ~Lìnfausto grido della tua morte l'
619 2, 14| padiglione). ~Mitridate~Ecco, lìngrata. Ah seco l'arte s'adopri,
620 1, 8 | perdono si assicuri, a luli lìngresso della città si chiuda, e
621 1, 6 | gara fra voi, cessi ogni lite, e meco il padre ad onorar
622 2, 1 | alfin, e a un nuovo amor diè loco. ~Ismene~Anch'io da te lontana
623 3, 5 | pur salvo? ~Sifare [gli loglie di mano la tazza e la getta
624 2, 1 | loco. ~Ismene~Anch'io da te lontana vissi finora, e pur... ~
625 | lor
626 1, 3 | pace~una beltà tiranna,~lòrgoglio d'un audace,~no tollerar
627 1, 8 | nostro perdono si assicuri, a luli lìngresso della città si
628 1, 10| felice Mitridate, a cui Roma lungamente fu dato bilanciare il destin.
629 2, 7 | Aspasia, addio. ~No. 13 Aria ~Lungi da te mio bene~se vuoi,
630 1, 10| Tutti ha dispersi d'otto lustri i sudor sola una notte a
631 2, 7 | rimorso! E come potrei lavar macchia sì rea giammai se non col
632 2, 4 | scuote d'un german d'una madre il vile esempio, dalle trame
633 | maggiore
634 2, 14| invano. ~Aspasia~Io, Sire? Mal mi conosci e poiché alfin
635 2, 3 | meno arrossirai. se d'un malnato affetto potesse un figlio
636 1, 8 | a tuo talento;~né in me mancar gia mai~vedrai la fedeltà.~[
637 2, 8 | che il seno m'opprime,~mancare già sento~la pace del cor.~
638 2, 10| disastroso sentiero? All'Asia non manchi un Mitridate, ed essa il
639 1, 10| ordinanza sulla spiaggia. ~No.7 Marcia ~No.8 Cavata ~Mitridate~
640 | medesimo
641 2, 15| io più nol posso e invan mel chiedi. ~Sifare~E vuoi... ~
642 3, 11| cancellar dai vostri cori la memoria crudel de'miei furori. ~
643 2, 9 | ver. De' miei nemici ei mendica il favore per quel che intendo,
644 2, 14| cor, che prima ancora di meritar l 'onor d'un regio sguardo
645 1, 3 | sembra il caro bene, ah si meriti almen, se non s'ottiene. ~
646 3, 8 | assalir. Fugati son dai merli i custodi e al grave urtar
647 1, 11| ciglio~la cara mia pace~già mette in periglio,~già dice che
648 1, 5 | col sangue. ~Sifare ~[vuol mettere mano alla spada e cosi pure
649 1, 12| Mitridate~Ascolta; in mezzo all'ira Sifare da Farnace
650 3, 10| siegue il rimanente delle milizie. ~Mitridate~Figlio, amico,
651 3, 2 | Signor. Prieghi non curo e minacce non temo. Appien comprendo
652 1, 9 | No.6 Aria ~Venga pur, minacci e frema~l'implacabil genitore,~
653 1, 2 | Aria ~Al destin, che la minaccia,~togli , oh Dio! quest'alma
654 1, 12| Mitridate~Ah questo è il minor premio che un figlio tal
655 2, 15| ardir; ma non l'avrei per mirar del mio ben le angoscie
656 2, 7 | più costanza in braccio mirata al genitor. ~Aspasia~Deh
657 3, 12| Farnace quegl'incendi, che miri. egli di Roma volse in danno
658 1, 4 | ara accesa ed adorna di mirti e di rose. ~ ~Farnace~Sin
659 2, 7 | cosi furtivamente il volo. Misera qual orrore sarebbe il mio!
660 2, 7 | viventi il più felice, e'l più misero ancor? Che non tacesti,
661 1, 3 | non sa.~M'affanna, e non mòffende~chi può negarmi amore.~Ma
662 | molto
663 1, 11| riveder la figlia del Partico Monarca? ~Farnace~Oh rimprovero
664 3, 6 | ch'io perdo, il vanto di morire innocente e chi in sembianza
665 2, 15| Sifare~No, mio bel cor, noi moriremo insieme. ~No. 18 Duetto ~
666 2, 14| barbare stelle!- ~Aspasia~Pria morirò. ~Mitridate~Tu fingi invano. ~
667 2, 7 | i detti miei! Innocente morrei... ~Aspasia~Sifare, e dove
668 2, 7 | ragion, se pur non mi vuoi morta. ~Sifare~Ah no; perdon,
669 2, 15| innocente, o caro, mi ti mostra il tuo amor, non lascia
670 3, 2 | sofferenza, alle mie brame mostrandoti cortese e nel tuo core quel
671 1, 12| lei in quale aspetto ho da mostrarmi? Ah parlae quanto mai vedesti
672 2, 7 | segno tenera tanto ah non mostrarti a lui. Delle sventure altrui,
673 2, 1 | di conoscermi appena tu mostri, ingrato, ed io schernita
674 2, 15| Aspasia~Io sposa di quel mostro, in cui spietato amore ci
675 1, 9 | In mia difesa ah tosto movan l'aquile altere, a cui precorre
676 2, 5 | forza? E chi finora senza movermi asdegno di parlarmi d'amor,
677 3, 7 | colpi qual forza esterna i muri percosse ed or gli atterra!
678 1, 10| di mare, con due flotte nacorate in siti oppositi del canale.
679 3, 1 | Degno, o Sire, di chi libera nacque. I doni tuoi di rendersi
680 3, 4 | temerai d'appressarti al fatal nappo tu, che ardita al collo
681 2, 11| supplicio sopendo sol, perché narrar tu possa ciò che udisti
682 1, 1 | cor! ~Sifare~Se il ver mi narri, molto a sperar mi resta,
683 3, 8 | dell'armi, indi a'soldati io narro il fiero insulto, i rischi
684 2, 14| tradirmi, o sorte.- [si nasconde dietro al padiglione). ~
685 2, 1 | costar d'un simil bene: ma nata al soglio Ismene deve un
686 2, 12| arboscello~dal trono donde è nato~si vede tralignar.~[parte
687 3, 9 | Ah vi risento; o sacre di natura voci possenti, o fieri rimorsi
688 2, 3 | io ritorno farò teco alle navi al nuovo giorno. ~Aspasia~
689 3, 10| si scorgono in lontano i navigli romani, che abbruciano sul
690 | ne'
691 2, 7 | Crudel commando! ~Aspasia~Neccesario però. troppo m'è nota la
692 1, 3 | e non mòffende~chi può negarmi amore.~Ma di furor m'accende~
693 3, 4 | questo, che in seno ~sacro a Nemesi or verso atro veleno.~[in
694 1, 9 | speranza a me più resta, se nemica fortuna sul capo mio tutto
695 3, 1 | strumento funesto giacché nemmen servite, io vi calpesto. ~
696 1, 11| ravvisa un nuovo appoggio: al nodo eccelso, ch'io stesso ricercai,
697 3, 12| tornare innanzi col bel nome di figlio al padre amato
698 | nostre
699 | nostro
700 1, 10| lustri i sudor sola una notte a Pompeo fortunata, a me
701 1, 9 | pria che sorga nel ciel novella aurora, ne avrai più certe
702 2, 12| tu dei serbar.~Spettacolo novello~non è, se un arboscello~
703 1, 3 | speranze mie quasi perdute. Un novo sprone per voi s'aggiunge
704 | nulla
705 2, 10| Farnace~Ahi qual nemico nume si forsennata impresa può
706 3, 5 | penar forse mi rendi, e nuovamente il genitore offendi? ~Sifare~
707 2, 14| vergognosa fiamma siegui a nutrir; e mentre illustre morte
708 3, 11| puoi tu sola scontar gli obblighi miei. Scarsa mercede sarebbe
709 2, 7 | te più resto~ogni dovere obblio~mi scordo ancor di me.~[
710 3, 11| in dono, e possa eterno oblìo frattanto cancellar dai
711 3, 10| portato sopra una spezie di occhio formato dall' intreccio
712 3, 2 | ti piacque e chi tuttora occupa il tuo pensier? No, lo condanna
713 1, 2 | core ch'è libero, che l'odia , impone amore. ~Sifare~
714 1, 13| mio furor geloso che un odiato figlio a me nemico a de'
715 3, 7 | al piede? Oh cielo, qual odo, strepito d'armi... [vedesi
716 1, 13| rival troppo diletto. M'offenda pur Farnace: egli non offre
717 2, 2 | vendetta. Egli del pari te offende e il genitor. Solo una prova
718 3, 5 | e nuovamente il genitore offendi? ~Sifare~Serbisi Aspasia
719 2, 10| accetti, il dirò pur, l'offerta pace. ~Mitridate ~- Brami,
720 2, 1 | costerà.~Quando si lieve offesa~punita in me vedrai~tu stessa
721 2, 14| mio furor.~Padre ed amante offeso~voglio vendetta, e voglio~
722 2, 14| consiglio per isposo ad Aspasia offra un suo figlio. ~Sifare~-
723 1, 12| trono colla destra di sposo offrendo in dono. ~Mitridate~Empio!
724 1, 9 | aduna? ~Marzio~Maggior d'ogg'altro fato e'il gran fato
725 2, 8 | ti dettò virtù. Scorda un oggetto per te fatal, rifletti alla
726 | ognun
727 1, 6 | All'ire freno, Principi, olà. D' armate prore già tutto
728 3, 1 | Mitridate~Pera omai chi m'olgraggia, ed il mio sdegno più l'
729 1, 12| improvviso non fossero gli oltraggi a me celati, che soffro,
730 2, 13| il mio maggior delitto ad oltraggiarti , o padre, sappi, che non
731 | oltre
732 1, 1 | Più che le mie parole l'omaggio delle schiere, del popolo
733 3, 3 | frattanto un'alma ingrata~l'ombra mia precederà.~[parte, seguito
734 3, 4 | No. 21 Cavatina ~Pallid'ombre, che scorgete~dagli Elisi
735 | Onde
736 3, 6 | eterno contrasto fra l'amore ondeggiar, e'l dover mio? Se ancor
737 1, 6 | lite, e meco il padre ad onorar venite. ~No.3 Aria ~L'odio
738 2, 10| costringe a restar, cedi l'onore di trionfar sul tebro al
739 1, 2 | sei capace. ~Sifare ~E ad onta de'giuramenti miei dunque
740 2, 14| Signor? ~Mitridate~Più non m'oppongo. La vergognosa fiamma siegui
741 1, 10| flotte nacorate in siti oppositi del canale. Da una parte
742 1, 2 | togli , oh Dio! quest'alma oppressa,~prima rendimi a me stessa~
743 2, 14| voglio vendetta, e voglio~che opprima entrambi il peso~del giusto
744 2, 8 | tormento,~che il seno m'opprime,~mancare già sento~la pace
745 2, 6 | trattenendo il colpo che Farnace opprimea, nel campo etrambi chiama
746 3, 12| pentimento suo, della sua fede. Opra son di Farnace quegl'incendi,
747 3, 10| potessi egual premio a tant'opre... ~
748 1, 2 | conoscerai qual sia quel core, ch'ora ingiusto accusar puoi di
749 1, 10| vanno disponendo in bella ordinanza sulla spiaggia. ~No.7 Marcia ~
750 2, 3 | guardie, ebe ricevuto l'ordine si ritirano] ~Aspasia~che
751 1, 12| Aspasia dia più facile l'orecchio? Io stesso a lei in quale
752 3, 12| campidoglio,~si resista a quell'orgoglio, ~che frenarsi ancor non
753 3, 3 | e a queste mura già reca orrido assalto. ~Mitridate~Avete,
754 3, 1 | mano, seguita dal Ismene~ ~Orti pensili. ~Recitativo ~Mitridate~
755 1, 1 | il servo e fra'l nemico osa Arbate appigliarsi al partito
756 1, 10| cui la gloria tua nulla s'oscura? Tregua i pensier funesti
757 1, 1 | partito miglior. ~Arbate~Se l'oso! E puoi dubitarne , o Signor?
758 1, 12| Farnace intanto cautamente si osservi. ~Arbate~Il real cenno io
759 3, 3 | pugnar. Scesa sul lido l'oste romana in un momento in
760 2, 10| nuovo a cercarlo il ferro ostile. Il terribile acciaro, riprendo,
761 1, 2 | unisce Arbate, che non posso ottener? ~Aspasia~Il tuo soccorso,
762 3, 1 | per le vie del rigor tenti ottenere, l'ottenga la clemenza. ~
763 3, 1 | rigor tenti ottenere, l'ottenga la clemenza. ~Mitridate~
764 2, 13| rigore, e di me più gradito ottenne amore. ~No.16 Aria ~Farnace [
765 1, 3 | si meriti almen, se non s'ottiene. ~No.2. Aria ~Soffre il
766 | otto
767 3, 1 | oltraggio istesso che tu our soffri, e non pretendo con
768 2, 10| combatti, e la sua sette colli ov'io eretto avrò felicemente
769 2, 10| creder, ch'egli possa in ozio vile passar più giorni ed
770 3, 8 | di regnar sei vago,~già pago è il tuo desìo,~e se vendettà
771 2, 1 | 11 Aria ~Va, l'eror mio palesa,~e la mia pena affretta,~
772 3, 6 | incerta la mi afede,~ah palesi almen la morte~di quest'
773 3, 4 | rapita. ~No. 21 Cavatina ~Pallid'ombre, che scorgete~dagli
774 1, 7 | No. 4 Aria ~Nel sen mi palpita dolente il core;~mi chiama
775 3, 2 | il ver. Non ingannarmi e parla: di Sifare che fu? Vittima
776 1, 12| aspetto ho da mostrarmi? Ah parlae quanto mai vedesti e quanto
777 2, 5 | senza movermi asdegno di parlarmi d'amor, dimmi fu degno? ~
778 2, 15| Sifare~E pur poch'anzi non parlavi così. ~Aspasia~Tutta non
779 2, 2 | salverà da morte. ~Ismene Parli di morte? Ah Sire. ~Mitridate~
780 1, 1 | Signor. Più che le mie parole l'omaggio delle schiere,
781 2, 8 | Aspasia~Grazie ai Numi partì. Ma tu qual resti, sventurato
782 1, 11| in riveder la figlia del Partico Monarca? ~Farnace~Oh rimprovero
783 2, 14| vendetta render pria di partir saprò famosa colla strage
784 2, 11| alla tua Roma. Marzio~Io partirò; ma tuo malgrado in breve
785 1, 1 | osa Arbate appigliarsi al partito miglior. ~Arbate~Se l'oso!
786 2, 10| difendi, e i doni suoi: passa l'Eufrate, combatti, e la
787 2, 10| ch'egli possa in ozio vile passar più giorni ed aspettar,
788 1, 11| Sifare e Farnace, scorgano i passi tuoi. Meco soltanto rimanga
789 2, 14| già l'odio, il disprezzo passò dal padre al figlio sventurato. ~
790 3, 12| Farnace, e vieni agli amplessi paterni. [si alza Farnace e baccia
791 1, 12| Arbate, e lo accerta del paterno amor mio. Farnace intanto
792 3, 8 | Recitativo ~Marzio~Teco i patti, o Farnace serba la fè Romana. ~[
793 3, 2 | deve, a me rendendo. A tal patto io sospendo il corso all'
794 3, 2 | sarà il mio destin; ma nol paventa chi d'affrettarlo ardì. ~
795 1, 6 | fra voi la pace,~un padre paventate,~che perdonar non sa.~S'
796 1, 2 | de'giuramenti miei dunque paventi, ch'io possa teco ancora
797 2, 3 | son teco spiegato, e il pegno illustre che porti di mia
798 1, 11| periglio,~già dice che solo~penare dovrò.~[parte ed entral
799 2, 9 | mercè di tue preghiere, pende indeciso il suo destino.
800 2, 7 | piede,~non rammentar le pene~che provi, o cara, in te.~
801 2, 15| ed or l'indegna via di penetrar nell'altrui cor gli apprese. ~
802 2, 5 | Mitridate, che del mio cor non penetrò l'arcano, perdon un tal
803 1, 12| Mitridate ei volga sol di guerra pensieri e di vendetta. ~Mitridate~
804 3, 1 | seguita dal Ismene~ ~Orti pensili. ~Recitativo ~Mitridate~
805 3, 2 | Pensaci: ancora un momento a pentirti t'offre la mia pietà. ~Aspasia~
806 3, 9 | affetti io v'abbandono:~son pentito, e non ascolto, che i latrati
807 3, 1 | Recitativo ~Mitridate~Pera omai chi m'olgraggia, ed
808 | perch'
809 3, 7 | qual forza esterna i muri percosse ed or gli atterra! E'eogno
810 3, 4 | rendete~tutto il benm che già perdei.~Bevasi...~Aimè, qual gelo
811 3, 2 | aggrada omai risolva; ma perdendo chi è rea Sifare assolva. ~
812 2, 1 | Inver deve assai poco la perdita costar d'un simil bene:
813 3, 6 | compensa quei dì, ch'io perdo, il vanto di morire innocente
814 2, 15| trucidato amante? No, Sifare, perdona, io più nol posso e invan
815 1, 6 | un padre paventate,~che perdonar non sa.~S'oggi il franterno
816 1, 3 | sento speranze mie quasi perdute. Un novo sprone per voi
817 2, 14| voi già sciolgo il freno,~perfidi al mio furor.~Padre ed amante
818 2, 2 | Mitridate~ ~Recitativo ~Ismene~Perfido, ascolta... Ah Mitridate! ~
819 per | PERSONAGGI~ ~Mitridate, Rè di Ponto ~
820 2, 10| prudenza si serva, e se ti piace, si accetti, il dirò pur,
821 1, 2 | t'accordi di vedermi il piacer, e tu fors'anche meglio
822 2, 9 | il suo destino. Al cielo piacesse almen, ch'oltre un rivale
823 3, 2 | io creda fido a me chi ti piacque e chi tuttora occupa il
824 1, 7 | dolente il core;~mi chiama al piangere il mio dolore;~non so resistere,
825 1, 1 | prima. Sifare, Arbace~ ~Piazza di Ninfea, con veduta in
826 3, 12| con Farnace che si getta a piedi di Mitridate e detti~ ~Recitativo ~
827 3, 4 | dagli Elisi i mali miei,~deh pietose a me rendete~tutto il benm
828 3, 1 | numi il laccio infransero pietosi. Ah se t'è cara la vita
829 2, 15| lascia almeno d'esser meco pietoso. Eccoti il petto, ferisci
830 1, 4 | Sposa or ti voglio. [la piglia a forza per mano] E al mio
831 2, 10| parte illesa riman! Questa piuttosto sia tua cura a serbar. Se
832 | poca
833 2, 15| per sempre? ~Sifare~E pur poch'anzi non parlavi così. ~
834 3, 8 | Farnace e un Romano gli porge l'armi] ~Farnace~Ah, Marzio,
835 1, 4 | genitore, né si vegga la figlia porger la man sacrilega, ed audace
836 3, 4 | che ardita al collo mi porgesti le funi? Eh no, si prenda, ~[
837 2, 7 | fui svelandoti il mio cor, portando al soglio del caro genitore
838 3, 4 | ritorno in libertà. Per lui poss'io dispor della mia sorte
839 3, 9 | o sacre di natura voci possenti, o fieri rimorsi del mio
840 2, 15| ingiusto mi presegue. Egli m'ha posto in ira al padre, ei mio
841 | potei
842 | poter
843 | potesse
844 | potrà
845 | potrebbe
846 | Potresti
847 3, 2 | Mitridate~No, vive ancora, e poui assicurar, se'l brami, i
848 3, 3 | alma ingrata~l'ombra mia precederà.~[parte, seguito da Arbate
849 2, 15| Sifare~E vuoi... ~Aspasia~Sì, precederti a Dite. A me non manca per
850 1, 11| rimanga Arbate. ~Ismene~Io ti precedo , o Sire, ma porto nel seno
851 3, 10| Nell'aprirsi della scena preceduto intanto dalle sue guardie,
852 1, 9 | movan l'aquile altere, a cui precorre la vittoria e il teror.
853 1, 1 | fraterne. ~Arbate~Oh quanto ti precorse colle brame e coi voti il
854 1, 11| un segreto timor, che mi predice quanto poco il mio cor sarà
855 2, 5 | sai? Dubiti ancor? Dì, chi pregai poc'anzi. Perché mi fosse
856 2, 9 | Mitridate~Ancora, mercè di tue preghiere, pende indeciso il suo destino.
857 2, 10| Farnace~ ~Mitridate~Sedete, o Prenci, e m'ascoltate. [siedono
858 3, 4 | porgesti le funi? Eh no, si prenda, ~[Aspaisa prende in mano
859 3, 4 | no, si prenda, ~[Aspaisa prende in mano la tazza ed il moro
860 2, 7 | la vuol divisa il cielo, prender cosi furtivamente il volo.
861 3, 4 | accompagnato ~Aspasia~Ah ben ne fui presaga! Il dono estremo di Mitridate
862 2, 8 | posso e tenterò poiché 'l prescrive, ahi lassa tanto giusto
863 2, 15| quel fato, che ingiusto mi presegue. Egli m'ha posto in ira
864 3, 4 | viene un moro, il quale presenta ad Aspasia sopra una sottocoppa
865 | Presso
866 | presto
867 2, 3 | ritirano] ~Aspasia~che far pretendi? Ah Sire. Sifare... ~Mitridate~
868 3, 1 | che tu our soffri, e non pretendo con eccesso peggiore di
869 1, 12| facea? Forse hanno entrambi preteso amor della Regina. A quale
870 1, 4 | Farnace. ~Farnace~Quasi deboli pretesti son questi, che t'infingi,
871 1, 2 | d'una infelice al pianto prevalga in questo dì. Barbaro, audace,
872 2, 15| Di Mitridate , oh Dio, si prevenga il furor. ~Sifare~Col sangue
873 3, 10| destino, atto sì disperato prevenir non potei! ~Mitridate~Per
874 3, 2 | ch'io mi cangi, o Signor. Prieghi non curo e minacce non temo.
875 3, 7 | belle speranze? Io più regni primogenito erede siedo ad un sasso,
876 1, 7 | Sifare, Aspasia~ ~Farnace~Principe, che facemmo? ~Sifare ~Io
877 2, 3 | empio ed un audace, che privo di virtù, senza rossore...(
878 2, 11| si disarmi Farnace, e nel profondo della torre maggior, la
879 per | Mitridate, Rè di Ponto ~Aspasia, promessa sposa di Mitridate ~Sifare,
880 1, 4 | diadema alle tue tempia le promesse del padre il figlio adempia. ~
881 1, 3 | dimore, e la mercede, che prometter mi sembra il caro bene,
882 1, 2 | occhi tuoi. ~Aspasia~Forse prometti ciò ch'eseguir non sei capace. ~
883 1, 2 | senza sperar mercè, quando prometto, bell' Aspasia, ubbidirti,
884 1, 8 | pensaci: in tuo favore tu pronte hai le tue schiere, a me
885 2, 8 | cor! Ah giacché fosti di pronunziar capace la sentenza crudel,
886 1, 12| premio che un figlio tal propor si deve. A lui vanne, Arbate,
887 1, 6 | Principi, olà. D' armate prore già tutto imgombro il mar,
888 1, 10| gli accoglie sul lido. Si prosiegue poi di mano in mano lo sbarco
889 3, 10| rimirata e'l tuo valore. Per te prostrate al suolo giaccon l'aquile
890 2, 1 | giurasti? E quando varco provincie e regni, e al mar m'affido
891 3, 11| Già vissi, Aspasia. Omai provvedi, o figlio alla tua sicurezza. ~
892 2, 10| Al tempo, o padre, con prudenza si serva, e se ti piace,
893 3, 5 | custodia, finché dura la pugna, vengano quegli armati. ~
894 3, 3 | affretta o a salvarti, o a pugnar. Scesa sul lido l'oste romana
895 3, 11| pria sul reo Farnace vada a punir... ~
896 1, 13| lui non vedrai costretto a punire un rival troppo diletto.
897 3, 1 | cangiasi in furor.~potrei punirlo, è vero,~ma tollerò le offese,~
898 2, 15| acciaro, e in me de' mali tuoi punisci di tua man la rea sorgente. ~
899 2, 1 | Quando si lieve offesa~punita in me vedrai~tu stessa accuserai~
900 3, 4 | idea la mente. In questo punto ah forse beve la morte sua
901 2, 7 | col sangue mio! Deh se fu pura la fiamma tua, da un tal
902 2, 13| Per quel sembiante che fa purtroppo il mio maggior delitto ad
903 1, 11| morte l'un dell'altro ingaro quà ne trasse, o Signor. Noi
904 | quanta
905 2, 14| Scena quattordicesima. Sifare, Mitridate, Aspasia~ ~
906 | quegl
907 | quei
908 | quelle
909 | queste
910 2, 15| Scena quindicesima. Aspasia, Sifare~ ~Recitativo ~
911 3, 12| dentro la scena] ~No.25 Quintetto ~Sifare, Aspasia, Farnace,
912 3, 7 | i frutti son questi, che raccolgo da sì belle speranze? Io
913 1, 9 | Farnace~Alla tua fede mi raccomando, amico: il mio periglio
914 3, 9 | che al primo impero~la ragione in me ritorni;~già ricalco
915 2, 14| anni, infelice, fuggitivo e rammingo io più non sono che un ogetto
916 1, 6 | Arbate~A me foriero ne fu rapido legno Ah si deponga ogni
917 3, 4 | quella pace trovar, che m'è rapita. ~No. 21 Cavatina ~Pallid'
918 2, 14| me stesso, e con rossor ravviso, che il volerti mia sposa
919 1, 6 | Mitridate di se stesso a recar più certo avviso al porto
920 2, 14| Aspasia~Ah fu l'affetto reciproco, o Signor... Ma che? Nel
921 1, 10| serbo ognor l'istesso~e vi reco in petto accolto~sempre
922 1, 11| Signor... ~Mitridate~Ai regi tetti dove in breve io ti
923 3, 1 | la ravvisa da lei, non il regnante. ~Mitridate~Quanto mi costa,
924 3, 8 | No. 23 Aria ~Marzio~Se di regnar sei vago,~già pago è il
925 1, 1 | Farnace trovar. ~Arbate~Del regno adunque può già la gelosia
926 1, 11| fornunati, che nel renderci rei del trascredito cenno il
927 3, 2 | ben, che mi si deve, a me rendendo. A tal patto io sospendo
928 1, 11| Noi fornunati, che nel renderci rei del trascredito cenno
929 3, 1 | libera nacque. I doni tuoi di rendersi fatali disperata tentò,
930 3, 4 | mali miei,~deh pietose a me rendete~tutto il benm che già perdei.~
931 3, 5 | lungo il penar forse mi rendi, e nuovamente il genitore
932 1, 2 | quest'alma oppressa,~prima rendimi a me stessa~e poi sdegnati
933 2, 15| consigliare: a compiacerlo renditi pronta, o almen ti fingi:
934 3, 12| baccia al padre la mano) Già rendo a te la tenerezza mia. Basta
935 3, 7 | seguito da'suoi soldati). ~A replicati colpi qual forza esterna
936 1, 2 | diverrai. Ma quando t'avrò resa a te stessa, abborrirai
937 1, 5 | Farnace ~[ed Aspasia con resentimento] Intendo, ingrata, meglio
938 3, 12| ceda al campidoglio,~si resista a quell'orgoglio, ~che frenarsi
939 2, 8 | cor.~Al fiero contrasto~resister non basto;~e strazia quest'
940 1, 7 | piangere il mio dolore;~non so resistere, non so restar.~Ma se di
941 2, 10| Se t'allontani , chi fido resterà? Chi m'assicura del volubile
942 2, 8 | ai Numi partì. Ma tu qual resti, sventurato mio cor! Ah
943 1, 12| parte ei credea del suo retaggio. ~Mitridate~Ah questo è
944 3, 9 | ragione in me ritorni;~già ricalco il ben sentiero~della gloria
945 1, 11| nodo eccelso, ch'io stesso ricercai, l'alma prepara, e di tal
946 1, 1 | però ne attesi, e non dovea ricetto qui Farnace trovar. ~Arbate~
947 2, 3 | escono due guardie, ebe ricevuto l'ordine si ritirano] ~Aspasia~
948 2, 1 | disprezza il disprezzar. Richede o riparo o vendetta quell'
949 2, 13| funesto~gemere ancor tu dei;~ridere a danni miei~Sifare non
950 2, 14| io voglio di tanti tuoi rifiuti vendicarmi sul campo con
951 1, 5 | adesso il tuo cor. De' tuoi rifiutti costui fore è cagion. Ei
952 2, 8 | un oggetto per te fatal, rifletti alla tua gloria e assicura
953 1, 3 | destò! Con più di forza rigermogliar vi sento speranze mie quasi
954 2, 10| de'tuoi regni parte illesa riman! Questa piuttosto sia tua
955 3, 10| ed Arbate e lo siegue il rimanente delle milizie. ~Mitridate~
956 1, 11| passi tuoi. Meco soltanto rimanga Arbate. ~Ismene~Io ti precedo ,
957 3, 10| sguardi estremi la tua fè rimirata e'l tuo valore. Per te prostrate
958 3, 9 | natura voci possenti, o fieri rimorsi del mio cor.Empio a tal
959 2, 7 | orrore sarebbe il mio! Quale rimorso! E come potrei lavar macchia
960 1, 7 | Sifare ~Io nel mio core rimproveri non sento. ~Aspasia~Oh ritorno
961 1, 11| Partico Monarca? ~Farnace~Oh rimprovero acerbo! ~Mitridate~Entrambi,
962 3, 4 | il moro si ritira] ~e si ringrazi il donator. Per lui ritorno
963 2, 1 | il disprezzar. Richede o riparo o vendetta quell'oltraggio
964 2, 3 | Ma che tenti Farnace sin ripirmi la sposa, e che tu adori
965 2, 10| ostile. Il terribile acciaro, riprendo, o figli. ~E da quest'erme
966 2, 13| ma più fatal; che dove ripulse io sol trovai, sprezzi e
967 3, 8 | narro il fiero insulto, i rischi tuoi. Ne freme quel popolo
968 1, 2 | sdegnati con me.~Come vuoi d'un rischio in faccia,~ch'io risponda
969 3, 9 | dpingo l'ardito piè? Ah vi risento; o sacre di natura voci
970 3, 2 | quanto gli aggrada omai risolva; ma perdendo chi è rea Sifare
971 1, 2 | mia fè per compiacerti, risolvere dovrò di non vederti? ~Aspasia~
972 1, 5 | Aspasia apprendi Sifare a rispettar. ~Farnace ~[ed Aspasia con
973 1, 9 | cor non cederà.~Roma in me rispetti e tema~men feroce e men
974 1, 10| affretta al piè del genitore il rispetto e l'amore. ~
975 1, 2 | rischio in faccia,~ch'io risponda a'detti tuoi?~Ah conoscermi
976 1, 5 | Farnace] A tanto ardire cosi rispondo. ~Aspasia ~[trattenendo
977 2, 3 | e sia sol l'ubbidirti la risposta mia. ~Mitridate~Di vittima
978 3, 9 | impero~la ragione in me ritorni;~già ricalco il ben sentiero~
979 1, 11| giudice, che padre voi qui mi ritrovate. Il primo intanto l'imprudente
980 2, 11| sordo sprezzi e m'invia, ritroverà di farsi udir la via. [parte] ~
981 1, 13| figlio si caro a te fido ritrovi, e in lui non vedrai costretto
982 1, 12| ubbidiente ad eseguir.- Che mai rivolge in mente!- ~[parte] ~
983 3, 3 | in fuga le tue schiere ha rivolte, e a queste mura già reca
984 1, 4 | ed adorna di mirti e di rose. ~ ~Farnace~Sin a quando,
985 3, 5 | A Mitridate accanto la roterò la spada, ei benché ingiusto,
986 3, 8 | apron libero a te quelle rovine. ~Farnace~oh sempre in ogni
987 3, 9 | ardito piè? Ah vi risento; o sacre di natura voci possenti,
988 1, 4 | la figlia porger la man sacrilega, ed audace all'amico di
989 2, 1 | soliti scherzi, e tu più saggia, senza dolerti tanto de'
990 1, 2 | Signor, dall' empie mani salvami pria:Quest'è il mio voto.
991 3, 3 | Arbate~Mio Re, t'affretta o a salvarti, o a pugnar. Scesa sul lido
992 2, 2 | sorte, né esser figlio il salverà da morte. ~Ismene Parli
993 2, 7 | improvviso annientar non sapeste i detti miei! Innocente
994 1, 12| di lei teme il mio cor. Sappilo, Arbate, io stesso dopo
995 2, 15| sazierà. Ah mia Regina, sappiti consigliare: a compiacerlo
996 | sarai
997 | saran
998 | saresti
999 | sarò
1000 2, 15| Aspasia lo voglia, tutto si sazierà. Ah mia Regina, sappiti
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