1-gelo | gelos-sazie | sbarc-zelo
grassetto = Testo principale
Atto, Scena grigio = Testo di commento
1001 1, 10| vascelli, dal maggior de'quali sbarcano Mitridate ed Ismene, quegli
1002 3, 11| scontar gli obblighi miei. Scarsa mercede sarebbe a un figlio
1003 3, 2 | assolva. ~Mitridate~Sifare? Ah scellerata! E vuoi ch'io creda fido
1004 2, 1 | te lontano venne l'ardor scemando a poco a poco, si estinse
1005 3, 4 | che dal ciglio malgrado mi scendete ad innondarmi il sen? Di
1006 3, 3 | a salvarti, o a pugnar. Scesa sul lido l'oste romana in
1007 1, 4 | padre dai Romani trafitto scettri io non ho, non ho soldati,
1008 2, 1 | tu mostri, ingrato, ed io schernita amante ti trovo adorator
1009 2, 1 | Questi d'amore sono i soliti scherzi, e tu più saggia, senza
1010 2, 3 | mi diè vita del tuo voler schiava mi rese, e sia sol l'ubbidirti
1011 1, 10| guardia reale, e questa da una schiera di Parti. Arbate con seguito
1012 3, 1 | serbi in seno qualche d'amor scintilla, un ira affrena, che forse
1013 2, 14| ingrate, il seno:~per voi già sciolgo il freno,~perfidi al mio
1014 3, 8 | serba la fè Romana. ~[viene sciolto Farnace e un Romano gli
1015 2, 7 | Aspasia~Sifare, e dove impeto sconsigliato ti trasporta? Che di più
1016 3, 11| sotrasse, e puoi tu sola scontar gli obblighi miei. Scarsa
1017 1, 9 | Farnace~Eccovi in un momento sconvolti i miei disegni. ~Marzio~
1018 3, 11| amor mio tenero ogetto, e scopo di mie furie infelice. Ad
1019 2, 10| già quasi da se stesso si scopre.- E chi di questa è il lieto
1020 2, 8 | impresa, che ti dettò virtù. Scorda un oggetto per te fatal,
1021 2, 2 | Mitridate~Vanne, e comincia a scordarti di lui. Più degno sposo
1022 3, 2 | ah lascia almeno ch'io ti scorga una volta sul labbro il
1023 1, 11| Principessa, e Sifare e Farnace, scorgano i passi tuoi. Meco soltanto
1024 2, 9 | capace? ~Mitridate ~Tosto lo scorgerò. Vengano Arbate, i figli
1025 3, 4 | Cavatina ~Pallid'ombre, che scorgete~dagli Elisi i mali miei,~
1026 3, 10| reggia di Ninfea, da cui si scorgono in lontano i navigli romani,
1027 3, 10| dall' intreccio di vari scudi si avanza Mitridate ferito.
1028 2, 5 | poc'anzi. Perché mi fosse scudo contro un'ingiusta forza?
1029 2, 4 | di lui. Tu la cui fè non scuote d'un german d'una madre
1030 1, 2 | oh Ciel! ~Sifare~Non ti sdegnar: diverso dall'amor del germano
1031 1, 2 | rendimi a me stessa~e poi sdegnati con me.~Come vuoi d'un rischio
1032 | se'
1033 2 | ATTO SECONDO~ ~
1034 3, 11| sarebbe a un figlio tal secretto e corona senza la destra
1035 1, 1 | altrove a cercar e sposa e sede. ~[parte col seguito] ~
1036 3, 7 | Ninfea. Farnace incatenato e sedente sopra un sasso. ~Recitativo ~
1037 2, 9 | Asia, o Principessa, meco seder ti piaccia. ~[siedono Mitridate
1038 2, 11| si alza impetuosamene dal sedere, e seco si alzano tutti] ~
1039 2, 10| Sifare, Farnace~ ~Mitridate~Sedete, o Prenci, e m'ascoltate. [
1040 2, 9 | gran padiglione reale con sedili. Indietro folta selva ad
1041 2, 3 | detto. Un figlio qui ti seduce e tu l'ascolti, ingrata.
1042 2, 5 | Pur troppo, o Prence , mi seducesti, e mio malgrado ancora sento,
1043 2, 11| Non odio chi un figlio mi sedusse. Onde venisti, temerario,
1044 3, 8 | illustre trofeo. De'tuoi seguaci lo stuol disperso intanto
1045 2, 15| tale sposo all'ara potrei seguir: Come accopiar la destra
1046 3, 8 | fatto istesso~che ognor ti seguirà.~[parte col suo seguito] ~
1047 2, 14| vil ribelle. ~Sifare~- Ah, seguisse a tacer, barbare stelle!- ~
1048 1, 11| tetti dove in breve io ti seguo , o Principessa, e Sifare
1049 2, 9 | con sedili. Indietro folta selva ad esercito schierato ecc.
1050 3, 6 | morire innocente e chi in sembianza può chiudergli d'Eroe visse
1051 1, 11| un bacio imprime tutti i sensi del cor, padre t'esprime. ~
1052 2, 8 | di pronunziar capace la sentenza crudel, siegui l'impresa,
1053 1, 11| amore,~dovrei sol diletto~sentirmi nel core.~Ma sento un tormento,~
1054 3, 8 | Teco i patti, o Farnace serba la fè Romana. ~[viene sciolto
1055 1, 12| afrettò? Arbate~Quel di serbasi colla forza dell'armi, e
1056 3, 5 | genitore offendi? ~Sifare~Serbisi Aspasia in vita, e poi del
1057 1, 10| vinto e anche oppresso~io mi serbo ognor l'istesso~e vi reco
1058 2, 14| col tuo Farnace tu qui servi ai Romani. Andiamo , io
1059 3, 1 | strumento funesto giacché nemmen servite, io vi calpesto. ~Mitridate~
1060 1, 1 | spero, se di Roma fra il servo e fra'l nemico osa Arbate
1061 | sette
1062 1, 9 | e tema~men feroce e men severo, ~più barbaro, o più fiero~
1063 3, 10| o figlio. Hanno i miei sguardi estremi la tua fè rimirata
1064 2, 14| meritar l 'onor d'un regio sguardo quel tuo figlio fedel, quello
1065 3, 11| provvedi, o figlio alla tua sicurezza. ~Sifare~Ah lascia, o padre,
1066 3, 7 | regni primogenito erede siedo ad un sasso, e invece di
1067 3, 10| fianco Sifare ed Arbate e lo siegue il rimanente delle milizie. ~
1068 1, 11| trascorso ad emendar tu sii, farnace. Ismene, che amasti,
1069 2, 1 | poco la perdita costar d'un simil bene: ma nata al soglio
1070 2, 14| quello che tanto perché simile al padre, e a te diletto... ~
1071 1, 1 | sul volto di ciascun gioia sincera abbastanza ti spiega in
1072 1, 10| accostando al suono di lieta sinfonia un altra squadra di vascelli,
1073 1, 10| con due flotte nacorate in siti oppositi del canale. Da
1074 2, 7 | del caro genitore l'insana smania d'un ingiusto amore. Ah
1075 1, 2 | ottener? ~Aspasia~Il tuo soccorso, Signor, vengo a implorar.
1076 3, 2 | Mitridate~Non abusando della mia sofferenza, alle mie brame mostrandoti
1077 1, 3 | s'ottiene. ~No.2. Aria ~Soffre il mio cor con pace~una
1078 3, 1 | oltraggio istesso che tu our soffri, e non pretendo con eccesso
1079 1, 8 | fedeltà.~[parte coi suoi solati] ~
1080 1, 10| in mano lo sbarco delle soldatesche; le quali si vanno disponendo
1081 2, 1 | Farnace ~Questi d'amore sono i soliti scherzi, e tu più saggia,
1082 1, 11| scorgano i passi tuoi. Meco soltanto rimanga Arbate. ~Ismene~
1083 2, 7 | perché sul mio labbro, o sommi Dei, con fulmine improvviso
1084 2, 11| ritorna. Il tuo supplicio sopendo sol, perché narrar tu possa
1085 3, 1 | per chi m'accese~quanto sopporto anch'io,~e pur l'affanno
1086 2, 11| malgrado in breve colei, che sordo sprezzi e m'invia, ritroverà
1087 1, 9 | fato di Roma, e pria che sorga nel ciel novella aurora,
1088 2, 15| punisci di tua man la rea sorgente. ~Sifare~Che dici, anima
1089 3, 12| nuova è questa gioia per me! Sorgi, o Farnace, e vieni agli
1090 3, 2 | rendendo. A tal patto io sospendo il corso all'ire mie. Del
1091 2, 5 | l'arcano, perdon un tal sospetto, non a Sifare, no. ~Sifare~
1092 1, 11| chi tanto stato è finora e sospirato e pianto! ~Ismene~Perché
1093 2, 7 | fuggir dal seno un indegno sospiro, e l'alma poi verso l'unico
1094 3, 11| esse il cielo non invan ti sotrasse, e puoi tu sola scontar
1095 3, 4 | presenta ad Aspasia sopra una sottocoppa la tazza del veleno] ~Recitativo
1096 1, 12| Senza lasciarle tempo a spargere almeno le lagrime dovute
1097 2, 10| difese Roma credete, o vi spaventa il lungo disastroso sentiero?
1098 1, 10| quest'amico lido per breve spazio almeno abbian da noi. Dove
1099 3, 8 | amico, invano io dunque non sperai... ~Marzio~Dal campo in
1100 2, 12| pace,~questa tu dei serbar.~Spettacolo novello~non è, se un arboscello~
1101 3, 8 | periglio, o prence, fui spettator, uscito appena un legno
1102 2, 6 | Anche Ismene presente, spettatrice non vana a quel ch'io credo,
1103 3, 10| guardie, e portato sopra una spezie di occhio formato dall'
1104 1, 5 | amante più felice, e men ti spiace. ~Sifare ~[a Farnace] ~Suo
1105 1, 10| in bella ordinanza sulla spiaggia. ~No.7 Marcia ~No.8 Cavata ~
1106 1, 10| lauri il crine adorno~fide spiaggie, a voi non torno.~Tinto
1107 2, 3 | ritorno. Assai mi son teco spiegato, e il pegno illustre che
1108 3, 3 | estremo,~crudo ciel, sorte spietata;~ma frattanto un'alma ingrata~
1109 3, 10| disegni miei, se a Mitridate spirar più non è dato, come bramò
1110 3, 2 | geloso tupo sdegno ei già spirò? ~Mitridate~No, vive ancora,
1111 2, 14| No. 17 Aria ~Già pietà mi spoglio~anime ingrate, il seno:~
1112 2, 1 | tanto de'tradimenti miei, sprezzami infido e consolarti dei. ~
1113 2, 14| sventurato. ~Aspasia~Io sprezzarlo , oh Signor? ~Mitridate~
1114 2, 4 | irritar l'ire mie, che amor sprezzato può diventar furore in un
1115 1, 3 | mie quasi perdute. Un novo sprone per voi s'aggiunge oggi
1116 1, 10| lieta sinfonia un altra squadra di vascelli, dal maggior
1117 3, 1 | le bende del real diadema squarciate in mano, seguita dal Ismene~ ~
1118 3, 1 | Ismene~Nell'ardua impresa non stancarti sì presto. Fa ce il cupido
1119 3, 6 | cando.~D'una vita io son già stanco~che m'espone al mondo in
1120 2, 14| partir saprò famosa colla strage de'figli e della sposa. ~
1121 3, 10| arsa Roma in seno, brando straniero almeno non ha l'onor del
1122 2, 8 | contrasto~resister non basto;~e strazia quest'alma~dovere ed amor. ~
1123 3, 7 | piede? Oh cielo, qual odo, strepito d'armi... [vedesi aprire
1124 2, 15| Aspasia~Sifare, per pietà stringi l'acciaro, e in me de' mali
1125 1, 1 | al tuo gran genitore mi strinse, in tuo favore qui tutto
1126 3, 1 | capo. Alla mia morte di strumento funesto giacché nemmen servite,
1127 3, 8 | trofeo. De'tuoi seguaci lo stuol disperso intanto salvo ti
1128 3, 1 | dispettosamente le bende suddette] ~A terra, vani impacci
1129 3, 5 | parte seguita da soldati sudetti] ~
1130 1, 10| dispersi d'otto lustri i sudor sola una notte a Pompeo
1131 | sue
1132 | sulla
1133 3, 10| valore. Per te prostrate al suolo giaccon l'aquile altere-
1134 3, 8 | ti volle oppresso~già la superbia è doma, mercè il valor di
1135 2, 11| temerario, ritorna. Il tuo supplicio sopendo sol, perché narrar
1136 1, 13| crudele de'tuoi timori ecco svanì. Quel figlio si caro a te
1137 2, 7 | cordoglio l'empia cagione io fui svelandoti il mio cor, portando al
1138 2, 13| giacché son tradito, tutto si sveli omai. Per quel sembiante
1139 2, 14| congiunta a Mitridate, sventurata per sempre. Ingiusto meno
1140 3, 6 | faccia~a dover l'indegna taccia~tollerar il traditor.~[si
1141 2, 14| Sifare~- Ah, seguisse a tacer, barbare stelle!- ~Aspasia~
1142 2, 7 | più misero ancor? Che non tacesti, adorata Regina? Io t'avrei
1143 1, 8 | mia sarà.~T'adopra a tuo talento;~né in me mancar gia mai~
1144 2, 7 | virtù: potrebbe nel vederti talor fuggir dal seno un indegno
1145 3, 10| potessi egual premio a tant'opre... ~
1146 | tanti
1147 2, 4 | furore in un momento, e che tardo sarebbe il pentimento. ~
1148 2, 9 | Mitridate.Alla destra del teatro e sul davanti gran padiglione
1149 2, 10| l'onore di trionfar sul tebro al mio valore. ~Farnace~
1150 2, 5 | legge tiranna costretta io tel celai, ma alfine.... Oh
1151 3, 7 | vegliando vaneggio? Che più temer, che più sperar degg'io? ~
1152 3, 4 | Mitridate ecco recato. O destra, temerai d'appressarti al fatal nappo
1153 2, 11| mi sedusse. Onde venisti, temerario, ritorna. Il tuo supplicio
1154 3, 2 | Prieghi non curo e minacce non temo. Appien comprendo qual sarà
1155 1, 4 | assicura il diadema alle tue tempia le promesse del padre il
1156 1, 11| Farnace, Ismene~ ~Sifare~Su la temuta destra mentre l'un figlio
1157 2, 7 | ubbidiente, a questo segno tenera tanto ah non mostrarti a
1158 3, 12| mano) Già rendo a te la tenerezza mia. Basta così: moro felice
1159 3, 11| o dolce, dell'amor mio tenero ogetto, e scopo di mie furie
1160 2, 8 | vittoria. Ingannata ch'io son! Tentar lo posso e tenterò poiché '
1161 2, 8 | io son! Tentar lo posso e tenterò poiché 'l prescrive, ahi
1162 3, 1 | rendersi fatali disperata tentò, ma i numi il laccio infransero
1163 3, 4 | più coraggio attenda il termine de'mali un infelice: ~Già
1164 1, 9 | precorre la vittoria e il teror. Poi quando ancora sia di
1165 3, 10| Mitridate, Sifare~ ~Atrio terreno, corrispondente a gran cortile
1166 2, 10| cercarlo il ferro ostile. Il terribile acciaro, riprendo, o figli. ~
1167 3 | ATTO TERZO~ ~
1168 1, 11| Signor... ~Mitridate~Ai regi tetti dove in breve io ti seguo ,
1169 1, 11| porto nel seno un segreto timor, che mi predice quanto poco
1170 1, 9 | disegni. ~Marzio~A un vil timore Farnace ancor non s'abbandoni. ~
1171 1, 10| spiaggie, a voi non torno.~Tinto almen non porto il volto~
1172 1, 5 | qui sono. E chi quel core tiranneggiar pretende di tutto il mio
1173 1, 2 | ch'io possa teco ancora tiranno divenir? ~Aspasia~Contro
1174 1, 2 | destin, che la minaccia,~togli , oh Dio! quest'alma oppressa,~
1175 1, 13| Aspasia, se un afetto ei mi toglie a me dovuto, non speri traditor
1176 3, 6 | dover mio? Se ancor me la togliete,io vi son grato, o Dei. ~
1177 3, 1 | potrei punirlo, è vero,~ma tollerò le offese,~e ancora non
1178 3, 9 | Già dagli occhi il velo è tolto,~vili affetti io v'abbandono:~
1179 3, 4 | della mia sorte e nella tomba col fin della mia vita quella
1180 1, 11| Qual labbro che tace,~quel torbido ciglio~la cara mia pace~
1181 3, 12| ch'ebbe da lei, né per tornare innanzi col bel nome di
1182 1, 6 | L'odio nel cor frenate,~torni fra voi la pace,~un padre
1183 3, 8 | vendettà vuoi~di tutti i torti tuoi~da te dipenderà.~Di
1184 | tra
1185 2, 1 | senza dolerti tanto de'tradimenti miei, sprezzami infido e
1186 2, 14| Sifare io cedo. ~Sifare~- Oh tradimento!- ~Aspasia~Eh lascia di
1187 2, 14| Sifare~Udii. - Deh non tradirmi, o sorte.- [si nasconde
1188 2, 14| Mitridate] ~Io dunque fu tradita, o crudel? ~Mitridate~Io
1189 1, 4 | vendicare un padre dai Romani trafitto scettri io non ho, non ho
1190 2, 14| il vero con l'inganno si tragga. Alfin, Regina, torno in
1191 2, 12| trono donde è nato~si vede tralignar.~[parte seguita da'suoi
1192 2, 4 | madre il vile esempio, dalle trame d'un empio libera Mitridate,
1193 1, 11| primo intanto l'imprudente trascorso ad emendar tu sii, farnace.
1194 1, 11| che nel renderci rei del trascredito cenno il bel contento abbiam
1195 2, 7 | dove impeto sconsigliato ti trasporta? Che di più vuoi da me?
1196 1, 11| dell'altro ingaro quà ne trasse, o Signor. Noi fornunati,
1197 3, 4 | Bevasi...~Aimè, qual gelo trattien la man?... ~Qual barbara
1198 3, 8 | grave urtar delle ferate travi crolla il muro, si fende,
1199 1, 10| gloria tua nulla s'oscura? Tregua i pensier funesti su quest'
1200 per | del Rè dei Parti ~Marzio, tribuno romano ~Arbate, governatore
1201 2, 10| restar, cedi l'onore di trionfar sul tebro al mio valore. ~
1202 3, 8 | armi nostre il più illustre trofeo. De'tuoi seguaci lo stuol
1203 3, 10| pianto. Se morte intempestiva tronca i disegni miei, se a Mitridate
1204 1, 3 | aggiunge oggi alla mia virtù.Tronchinsi ormai le inutili dimore,
1205 | troppa
1206 2, 13| che dove ripulse io sol trovai, sprezzi e rigore, e di
1207 2, 9 | oltre un rivale in lui non trovassi un traditor! ~Ismene~Che
1208 2, 10| un Mitridate, ed essa il trovi, Farnace, in te. Sposo ad
1209 2, 15| fumante del sangue, aimè, del trucidato amante? No, Sifare, perdona,
1210 1, 3 | terza. Sifare~ ~Sifare~Qual tumulto nell'alma quel parlar mi
1211 3, 2 | Vittima forse del geloso tupo sdegno ei già spirò? ~Mitridate~
1212 3, 2 | me chi ti piacque e chi tuttora occupa il tuo pensier? No,
1213 1, 8 | Mitridate più non so che ubbidir. ~Farnace ~Adesso almeno
1214 2, 9 | Ismene~A' cenni tuoi pronta ubbidisco. Ma Farnace? Mitridate~
1215 2, 15| Barbare stelle ingrate,~ah, m'uccidesse adesso~l'eccesso del dolor! ~ ~
1216 2, 14| di morte. Udisti? ~Sifare~Udii. - Deh non tradirmi, o sorte.- [
1217 2, 11| invia, ritroverà di farsi udir la via. [parte] ~
1218 1, 1 | città. Sifare con seguito d'uffiziali e soldati, ed Arbace coi
1219 3, 4 | un infelice: ~Già quell'ultimo addio tutto mi dice. ~[viene
1220 1, 7 | restar.~Ma se di lagrime umido ho il ciglio,~è solo, credimi,
1221 2, 1 | al mar m'affido sol per unirmi teco, di conoscermi appena
1222 2, 14| Farnace: Invano vorresti unirti a quell'indegno e questa
1223 | uno
1224 3, 8 | merli i custodi e al grave urtar delle ferate travi crolla
1225 1, 2 | Farnace forza altrove ad usar. Ma chi t'adora, se chiami
1226 1, 2 | Quest'è il mio voto. Allora d'usarmi iniquia forza d'uopo non
1227 3, 8 | o prence, fui spettator, uscito appena un legno trovo al
1228 2, 1 | estinto amore. ~No. 11 Aria ~Va, l'eror mio palesa,~e la
1229 3, 3 | infedele: addio. ~No. 20 Aria ~Vado incontro al fato estremo,~
1230 3, 8 | Marzio~Se di regnar sei vago,~già pago è il tuo desìo,~
1231 3, 6 | Recitativo ~Sifare~Che mi val questa vita in cui goder
1232 1, 10| Ismene~Il rammentar che vale, Signor , una sventura per
1233 2, 15| Dite. A me non manca per valicar quel passo e coraggio, ed
1234 2, 10| Campidoglio? ~Farnace~- Oh van consiglio!- ~Mitridate~Ah
1235 3, 7 | eogno io mio o vegliando vaneggio? Che più temer, che più
1236 3, 1 | bende suddette] ~A terra, vani impacci del capo. Alla mia
1237 1, 10| soldatesche; le quali si vanno disponendo in bella ordinanza
1238 2, 8 | sperar di conseguirlo è vano. ~No. 14 Aria ~Nel grave
1239 3, 6 | quei dì, ch'io perdo, il vanto di morire innocente e chi
1240 3, 10| formato dall' intreccio di vari scudi si avanza Mitridate
1241 1, 10| sinfonia un altra squadra di vascelli, dal maggior de'quali sbarcano
1242 1, 5 | sen vada Sifare a' suoi vassalli. ~Sifare ~In Colco e in
1243 2, 12| dal trono donde è nato~si vede tralignar.~[parte seguita
1244 3, 7 | odo, strepito d'armi... [vedesi aprire nel muro una gran
1245 2, 3 | credi io ti comprendo, e vedo che il ver pur troppo a
1246 1, 2 | implorar. Afflitta, incerta, vedova pria che sposa al miglior
1247 1, 1 | Piazza di Ninfea, con veduta in lontano dalla porta della
1248 1, 10| del canale. Da una parte vedutza della città di Ninfea. Si
1249 2, 14| attesi. Vieni. ~Mitridate~Lo veggo. Aspasia: a mio dispetto
1250 3, 4 | favor. D'Eroe sì grande veglian tutti in difesa, e se v'
1251 3, 7 | atterra! E'eogno io mio o vegliando vaneggio? Che più temer,
1252 3, 9 | Aria ~Già dagli occhi il velo è tolto,~vili affetti io
1253 3, 8 | pago è il tuo desìo,~e se vendettà vuoi~di tutti i torti tuoi~
1254 2, 14| voglio di tanti tuoi rifiuti vendicarmi sul campo con darti io stesso
1255 1, 9 | fato, ah si mora bensì, ma vendicato. ~No.6 Aria ~Venga pur,
1256 1, 4 | vicino all'ara~ ~Tempio di venere con ara accesa ed adorna
1257 | vengo
1258 | venisti
1259 | venite
1260 3, 8 | lido e v'ascendo. Arride il vento alle mie brame imapzianti.
1261 1, 10| almen non porto il volto~di vergogna e di rossor.~Anche vinto
1262 2, 14| Mitridate~Più non m'oppongo. La vergognosa fiamma siegui a nutrir;
1263 | verrai
1264 1, 5 | Potresti qui pur le mie mani versar l'alma col sangue. ~Sifare ~[
1265 1, 10| tuoi? ~Arbate~Dalla Reggia vicina ecco gli affretta al piè
1266 1, 12| segno d'amore in lui non vidi. E sembra, che degno figlio
1267 3, 1 | e ciò, che invano per le vie del rigor tenti ottenere,
1268 3, 12| così: moro felice appieno. [vien portato dentro la scena] ~
1269 3, 9 | dagli occhi il velo è tolto,~vili affetti io v'abbandono:~
1270 2, 10| cura, e mentre in Asia la viltà di Farnace ti costringe
1271 3, 1 | e ancora non dispero~di vincere quel cor.~[parte] ~
1272 3, 10| estinto ma di sua mano, e vincitor, non vinto. ~Sifare~Perché,
1273 2, 14| che viene, celati e taci. Violato il cenno, ambi vi renderà
1274 3, 6 | sembianza può chiudergli d'Eroe visse abbastanza. ~No. 22 Aria ~
1275 2, 10| felicemente il trono di tue vittorie a me poi giunga il suono. ~
1276 3, 2 | già spirò? ~Mitridate~No, vive ancora, e poui assicurar,
1277 2, 7 | momento fatale, che mi fa de'viventi il più felice, e'l più misero
1278 2, 15| No. 18 Duetto ~Sifare~Se viver non degg'io,~se tu morir
1279 3, 11| de'miei furori. ~Aspasia~Vivi, o Signor, ed ad ambi almen
1280 3, 8 | padre? ~Marzio~O estinto, o vivo, sarà dall'armi nostre il
1281 2, 14| del mondo angolo estremo vo' col figlio a cercar, col
1282 3, 9 | risento; o sacre di natura voci possenti, o fieri rimorsi
1283 3, 8 | eroi, chiede vendetta, e vola per Ninfea furibondo. Invan
1284 1, 4 | forza per mano] E al mio volere omai contrasti invano. ~
1285 2, 14| con rossor ravviso, che il volerti mia sposa al mio stato,
1286 1, 12| degno figlio di Mitridate ei volga sol di guerra pensieri e
1287 | volle
1288 3, 12| che miri. egli di Roma volse in danno quell'armi e quella
1289 3, 2 | almeno ch'io ti scorga una volta sul labbro il ver. Non ingannarmi
1290 2, 10| resterà? Chi m'assicura del volubile Parto e come... ~Sifare~
1291 2, 14| Mitridate~Non è Farnace: Invano vorresti unirti a quell'indegno e
1292 | vostra
1293 | vostri
1294 | vostro
1295 1, 1 | precorse colle brame e coi voti il dolente suo cor! ~Sifare~
1296 1, 2 | salvami pria:Quest'è il mio voto. Allora d'usarmi iniquia
1297 3, 1 | avvilirmi di nuovo! Ma il voui? Si faccia. ~Ismene~Ah sì:
1298 1, 13| ribelle e quell'ingrato~vuò che al piè mi cada esangue,~
1299 1, 1 | dubitarne , o Signor? Quel zelo istesso, che al tuo gran
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