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Vittorio Amadeo Cigna-Santi
Mitridate, rè di Ponto

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  • ATTO TERZO
    • Scena undicesima. Mitridate, Aspasia, Sifare
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Scena undicesima. Mitridate, Aspasia, Sifare

 

Recitativo

Mitridate
Ah, vieni, o dolce, dell'amor mio tenero ogetto, e scopo di mie furie infelice. Ad esse il cielo non invan ti sotrasse, e puoi tu sola scontar gli obblighi miei. Scarsa mercede sarebbe a un figlio tal secretto e corona senza la destra tua. Dal grato padre l'abbia egli in dono, e possa eterno oblìo frattanto cancellar dai vostri cori la memoria crudel de'miei furori.

Aspasia
Vivi, o Signor, ed ad ambi almen conserva, se felice ne vuoi, il maggior d'ogni ben ne' giorni tuoi.

Mitridate
Già vissi, Aspasia. Omai provvedi, o figlio alla tua sicurezza.

Sifare
Ah lascia, o padre, che pria sul reo Farnace vada a punir...




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